venerdì 30 settembre 2011

Postilla.

L'automobile del futuro sara'
piu' veloce del suono. 
Cosi' il guidatore sara' all'ospedale
prima di accendere il motore. 
                                                       Henny Youngman

Nel post di ieri, parlavo di auto, moto e inconvenienti derivati dal loro utilizzo, oggi mi è successo un fatto, che se preso di per se, è insignificante, ma contestualizzato, mi fa pensare che il mondo stia andando in vacca...
Come al solito sono in giro per lavoro, è una bella giornata, fa caldo il sole è piacevole, il cielo e di un blu che più blu non si può, io sono in sella al mio scooter, mi sto spostando da un cliente all'altro, c'è poco traffico e quello che c'è, scorre fluidamente, arrivo nelle vicinanze di una rotonda, davanti a me ho un'auto, che a sua volta, ha davanti un pullman fermo per dare la precedenza, è qui che....
Accade il fatto di per se insignificante...
L'unica auto che ho dietro, suona il clacson...
Come dicevo, un fatto di per se, insignificante...
Ma contestualizziamolo...
La donna al volante, gesticolando in maniera piuttosto teatrale, lancia improperi di varia natura nella mia direzione...
Vi ricordo la scena: rotonda, enorme pullman fermo per dar la precedenza, dietro di lui, un'auto, dietro l'auto, io con lo scooter, dietro di me, donna impropergesticolante, dietro alla donna impropergesticolante il vuoto siderale...
Cosa sta sbraitando la donna impropergesticolante?
Mi sta incolpando della coda (????) adducendo che io, in quanto scooterato, non dovrei fermarmi in coda, ma bensì, zigzagare fino a raggiungerne l'inizio e da li, andarmene...
Questo è il "succo" di ciò che mi blaterava, edulcorato ed epurato da tutti gli insulti di cui era infarcito...
Niente da dire, proprio una principessa del bon ton...
Ma non è questo il problema.
Il problema è la follia, questo scomodo passeggero che viaggia con molti, molti guidatori, guidatori che non si limitano più a dimostrare il loro disappunto per le manovre altrui, con un'educatissima pigiata sulle trombe, no, prima si è passati agli insulti, e adesso anche ai "suggerimenti di guida"...
La mia reazione...
Come sapete sono una persona educata e composta, e visto che credo fermamente nell'emancipazione femminile, mi sono limitato a "mandarla"... Però l'ho fatto nello stesso modo che avrei utilizzato con un uomo, sono per i comportamenti democratici...
Che mondo...
Tutti hanno una fretta "dannata"... Per andare dove poi? E anche ci fosse un dove e quando, che senso ha, rischiare la pelle per raggiungerlo, correndo come pazzi per strada e insultando gli altri per un nonnulla?
Il mondo sta impazzendo...
Sarà qualcosa che c'è nell'aria...
No, non può essere, la bifolca ignoranza non è un virus aerotrasportato... E' una tara cerebrale estirpabile solo a colpi di crick...
Si, va bene, ma io il crick in moto dove lo metto?
Può andar bene lo stesso se al posto del crick, brandeggio il casco?
"automobilista casca a colpi di casco"...
Bel titolo per un quotidiano, che ne dite?
Saluti.

giovedì 29 settembre 2011

Gentleman Driver

...ma sulla topolino amaranto
si sta c'hè un incanto, 
nel quarantasei...
                                     Paolo Conte


Per il lavoro che faccio, sono al volante molte ore, mediamente "macino" 60/65 Mila chilometri l'anno... Mi piace guidare, contrariamente al resto del mondo, guidare mi rilassa, posso stare ore e ore al volante senza stancarmi, la passione per la guida e le auto è seconda solo a quella per le due ruote, la moto...
La moto per me non è stata la classica "folgorazione" tardiva, ma è un vero e proprio amore, un amore nato nell'infanzia, prima ancora che imparassi ad andare in bicicletta, quando mio papà mi sedeva sul serbatoio della sua Dkw blu, e via che si andava, allora, ancora si poteva sentire la sensazione del vento tra i capelli, all'epoca il casco non era obbligatorio, e io avevo i capelli...
Da Aprile a Ottobre, tempo permettendo, lavoro con lo scooter, è più comodo e pratico dell'auto ma soprattutto mi diverto...
Tutto questo guidare o manubriare, mi mette in contatto con un sacco di gente, di altri guidatori, che si sono dimenticati, parzialmente o totalmente le regole stradali, anche le più elementari, in strada spesso regna l'anarchia totale, le precedenze non se le ricorda nessuno, le rotonde, nate per snellire il traffico, sono diventate terreno di continui duelli a colpi di arroganza, è diventata prassi comune, affrontarle "buttandovisi" dentro senza il minimo riguardo per gli altri, la precedenza è del più maleducato...
Io che al volante sono estremamente rilassato, mi godo lo spettacolo, certo, ben più di una volta, ho rischiato incidenti di varia natura, quasi tutti provocati da incompetenza ed eccessiva leggerezza, ma anche dalla già citata arroganza e da una dilagante maleducazione.
Maleducazione è proprio la parola giusta, perché un tempo si parlava di "educazione stradale", guidare aveva un non so che di etico, oggi, ci si trovano i delinquenti comuni, quelli che prendono a criccate le persone per un sorpasso, e non dite che non sono delinquenti, perché chi va in giro con il crick a portata di mano? Un delinquente, e non solo, un delinquente che cerca rogne, tanté che appunto il crick, non lo tiene come i comuni mortali, nel porta bagagli, magari insieme alla ruota di scorta, no, no il delinquente se lo coccola e per essere sicuro che non prenda freddo, lo tiene vicino vicino... Metti che serve, chessò, per cambiare una ruota o i connotati del malcapitato di turno...
In un qualche altro post, ho già scritto che l'auto, oltre ad essere un comodo sistema di trasporto, può trasformarsi, se mal usata, in un'arma.
Negli esami da sostenere per prendere la "licenza di guida" si dovrebbero inserire quelli che controllano la bontà mentale dell'esaminando...
Non che per guidare serva essere Gandhi, ma sicuramente comportarsi come Ted Bundy non aiuta...
Saluti.

mercoledì 28 settembre 2011

Brambilla & Formicola.

...Pronto? 
Si, il commissario
è qui, glielo passo...
Commissario, è per lei,
pronto? Siii!! Ti ho
detto che ce l'ho qui
la brioche!!!!!
                        Zuzzurro e Gaspare


Luoghi comuni, la dove luoghi, non stà per zone o paesi, ma per "credenze" comuni, la dove credenza non si intende la "dispensa" della cucina, e come dispensa non si intende un "concentrato" di un libro, la dove concentrato non si intende uno che si "spreme" le meningi, la dove spremere si intende in senso "figurativo", dove per figurativo, non si intende "fisico", e fisico non è da intendere come "corporeo", dove corpo è da intendere come "sede della mente", dove sede della mente è da intendere come "pensiero" dove pensiamo che pensare a qualcosa intensamente, ci faccia trovare più rapidamente una soluzione, o almeno, pensare che questo comportamento sia vero, da adito al "luogo comune", ovvero, dar per buona una cosa, solo perché in molti pensano che lo sia...
Capito?
No?
Fa niente...
Non è importante ai fini del post che state leggendo...
Anzi...
Se vi state chiedendo perché ho scritto tutta questa cazzabubbolata, vi rispondo subito...
L'ho fatto per cercare di mettervi di buon umore...
Perché devo mettervi di buon umore?
Bella domanda...
Perché devo darvi una brutta notizia... Devo inserire la pubblicità nel blog...
Non vorrei farlo, ma i costi continuano a salire, e io non riesco a starci dentro, insomma, questo blog si avvale di un numero enorme di maestranze, la redazione fissa, che ha il compito di preparare la stesura dei post, i correttori di bozze, la contabilità, l'ufficio ricerche, lo studio legale, per non parlare degli inviati esterni, la moltitudine di squadre preposte a cercare e verificare le notizie "sul campo", i fotografi, i truccatori, il parrucchiere...
Insomma, migliaia di persone, con stipendi, rimborsi, auto, viaggi, hotel's, ferie, mutua, contributi...
Ci vogliono soldi, cariolate e cariolate di denaro, per pagare tutto e tutti, senza togliere, che anche io dovrò pur guadagnarci su qualcosa, no?! Dopotutto, sto ultimando la costruzione della mia quinta villa al mare, e non è che le ville al mare te le tirano dietro la schiena, le paghi! E pure salate, beh certo sono al mare, quindi sono salate per forza... Ma sono salate anche quelle in montagna, lasciatevelo dire da uno che ha cinque chalet a Cortina!
Tranquilli, state tranquilli, il blog non sarà "addobbato" di pubblicità, niente mini o maxi spot, ne "sovraffollamenti", ci saranno pochi "sponsor" e nessuno "generalista", le due aziende che, dopo estenuanti scelte e massacranti riunioni, dopo aver selezionato migliaia e migliaia di proposte commerciali, io a capo della redazione: ricerca e sviluppo, con la collaborazione della: redazione creativa, in concerto alla redazione: indaffarati ad interim, abbiamo scelto due, e ripeto, due soli sponsor, o meglio, uno sponsor che è un'agenzia di viaggi, la quale ci terrà informati su tutte le novità, le tariffe e le promozioni, alcune appositamente studiate per voi, cari lettori...
L'altro sponsor, non è propriamente uno sponsor, ma un "format" televisivo, trasferito nel blog, una novità assoluta nel settore, ma una solida conferma l'argomento, che è....
La cucina e le ricette!!! 
Però non solo piatti e padelle, ma bensì, la cucina nei secoli, viaggeremo nel tempo con un bizzarro cuoco, che ci illustrerà come e cosa mangiavano i personaggi storici, da Napoleone a Giulio Cesare, dal capitano Achab a Cristoforo Colombo...
Due proposte "fresche" e per niente banali...
Ovviamente non tutti i post, saranno sponsorizzati, ma quando sarà, anche il layout della pagina verrà modificato...
Spero vogliate capirmi, sostenermi e scusarmi per quando accadrà...
Saluti.  

martedì 27 settembre 2011

logiche di mercato.

Il vero ladro, non è
chi rapina una banca,
ma chi la fonda...
                         Bertold Brecht




E' ancora un pensiero valido?
Si!
Soprattutto perché non nuoto nell'oro.
Anche se, mi "accontenterei" di galleggiarci...
Piccolo campionario delle frasi stupide sull'argomento: I soldi non danno la felicità, sarà, ma se non ne hai, cosa gioisci a fare? I soldi non sono tutto nella vita, verissimo! ma senza non combini niente del "resto", i soldi ti cambiano la faccia, anche i "creditori" se ti pigliano...


Tutto costa troppo, e vogliamo tutto, non possiamo far a meno di tutto.
Una volta bastava il necessario, di li a poco si arrivò al superfluo, oggi impera l'inutile...
E' una continua rincorsa all'ultimo acquisto, sperperiamo fiumi di denari per la macchina nuova, la fotocamera, il frigorifero all'americana, le pattumiere "fashion", le scarpe pitonate e i telefonini...
Siamo, a livello mondiale, il paese con la più alta densità telefoninica, c'è chi ne ha due, alcuni addirittura tre e i "megamaster" anche quattro...
Una continua rincorsa all'ultimo modello, spessissimo inutilmente... Vado a cambiare iphone, voglio passare dal 4 al 5... Bello, e cosa cambia dal modello vecchio a quello nuovo? Il numero...
Ho visto gente ìphonnata, estrarre dalla tasca il neo acquisto per telefonare, e non riuscirci, perché non sanno come funziona, perdendosi tra migliaia di "app" che fanno di tutto, da dirti che tempo farà a timbuctù, a ricordarti quando fare la pìpì, da controllare (perché poi?) il differenziale con i bund tedeschi a scongiurare la terza guerra mondiale, c'è un "app"licazione per ogni esigenza lecita o illecita che sia, però, nulla che faciliti l'uso per il quale inizialmente è stato creato, telefonare... Senza contare gli apparecchi per casa, televisori sempre più sottili, sempre di più, tra un po, non li si attaccherà più alla parete, li si "vernicerà" sui muri, ma anche impianti stereo potenti, sempre più potenti, tanto potenti da provocare convulsioni e terremoti...
Per non parlare, dei computer, quando li compri, sono l'ultimissimo modello, con processori tanto intelligenti da mandare sulla luna una caffettiera, con memorie sconfinate, capaci di contenere anche tutte le chiacchiere di una vicina pettegola, quindi costano una barca di soldi, però, appena esci dal negozio, diventano delle vecchie baracche che non sanno fare uno più uno e diventano utili solo a prendere polvere.
Forse, e dico forse, ripeto e dico ripeto, i soldi non sono tutto, ma voi, pensate a come saremmo messi senza...
I soldi, ahimè, sono dannatamente utili... (altro che)...
Saluti.

lunedì 26 settembre 2011

Sono emotivamente instabile.

... Ieri è storia,
domani è mistero,
ma oggi è un dono…
per questo si chiama presente!
                                          Maestro Oogway


Viviamo tempi difficili.
L'insicurezza monetaria e la scarsa fiducia nelle istituzioni, non ci fa dormire sonni tranquilli... Pero...
Non me ne frega un tubo.
Perché di soldi non ne ho mai avuti, se non il minimo necessario, inoltre, ho smesso di credere nelle istituzioni, molto molto tempo fa...
E comunque, non sono un illuso, per quanto eroico possa essere il mio comportamento, e non lo è, non riuscirò a cambiare niente... 
Quello che mi rende, o meglio, mi fa sentire "instabile", non ha nulla a che fare con soldi, politica, lavoro o qualunque altro "hardware" di tutti i giorni, a me quello che "smonta" sono i sentimenti...
In qualche altro post, l'ho già scritto, mi sembra giusto ripeterlo: sono una donnetta...
Non che sia sbagliato essere una donnetta, se sei una donna, ma io sono un cristone, barbuto di un metro e ottanta per 105 chili...
Anche bruttarello...
E mostruosamente cinico e sarcastico...
Almeno, questo è quello che si vede...
Quello che voglio si veda di me.
Vedeva...
Da qualche anno a questa parte, il matrimonio prima, e la paternità poi, hanno creato un onda di emozioni, onda che si è sempre più rafforzata, fino a diventare uno tsunami d'amore...
Inarrestabile...
Non ero pronto.
Insomma, non è che fossi un "romanticone" ma neppure un ghiacciolo senza cuore, un certo grado di sensibilità l'ho sempre avuto, però, di certo non ho pianto guardando congelare DiCaprio nel Titanic...
Non ero pronto.
Non ero pronto a dividere, anzi, non a dividere ma a unire la mia vita con quella di un'altra persona...
Non ero pronto.
Non ero pronto ad innamorarmi di un piccoletto tutto pappa e pannolini..
Non ero pronto.
Forse non si è mai pronti, forse non bisogna mai ritenersi pronti, forse è giusto rimanere sempre all'erta, perché è vero che è faticoso stare sempre sul chi va là, però è altrettanto vero che questa attenzione ti permette di assorbire profondamente le emozioni che si creano, e di viverle tanto intensamente da farti male...
Quel male che però fa ridere...
Adesso, guardando il Titanic, piango...
E non riesco più a guardare niente, film o notizia, che parli di bambini maltrattati, sapere che al mondo ci sono "individui" capaci di far male volontariamente ad un bimbo, mi fa salire un porco tale da aver voglia di uccidere...
I bambini sono il nostro futuro...
Bella frase, ma stupidamente vuota, se quei bambini non li sappiamo "indirizzare" o peggio, li maltrattiamo, se vogliamo che siano il futuro e che questo futuro sia buono, è oggi che dobbiamo tenerceli vicino, è oggi che dobbiamo amarli, perché il futuro lo si costruisce nel presente, oggi è il futuro.
Faccio sempre più fatica a sostenere la maschera dello stronzo cinico egoista...
Saluti.

domenica 25 settembre 2011

Pencil pal, Charlie Brown!

... Caro amico ti scrivo,
così mi distraggo un po,
e siccome sei molto lontano
più forte ti scriverò...
                                      Lucio Dalla


Litigo con la tecnologia...
Tempo fa, coltivare delle amicizie epistolari, aveva più aspetti favorevoli, tra questi, oltre all'indubbio gusto di avere un interlocutore "privilegiato", c'era quello che la "pratica" insegnava l'antica arte della "pazienza"...
Pazienza, non è una parolaccia...
Una ventina d'anni fa, una mia carissima amica (Daniela) andava, per studio, a spatolare gelati in Germania, non andava a studiare i gelati... Ma il Tedesco, farciva coni e coppette per mantenersi agli studi, mentre era la' ci si teneva in contatto scrivendosi... 
Carta penna e calamaio... Beh, no... Non sono così vecchio, le "bic" c'erano già...
Sta di fatto che ci si scriveva, quando mi arrivò la prima "missiva" ero veramente emozionato, prima d'allora nessuno mi aveva scritto, a parte qualche cartolina, vedere la busta con sopra il mio nome, che forza (altri tempi, altre emozioni...) dopo averla letta, mi sentii subito in "obbligo" e dovetti rispondere, la sua mi arrivò dopo una settimana che l'aveva scritta, quindi tra quando imbucavo la mia e arrivava la sua, passavano, almeno due settimane...
Due settimane...
Nell'era internettica in cui viviamo, dove con un "click" apriamo e siamo in tutto il mondo, le due settimane di allora fanno sembrare la quarantennale "ricerca" di mosè, una passeggiata di salute...
Certo, un po di romanticismo si perde, rispetto ad allora, in nome della "multimedialità", certe sensazioni sono uniche, la fisicità di una lettera "cartacea", poterla "stringere", odorare, baciare e, volendo, tenerla vicino al cuore, impagabile...
Ma non voglio fare il cavernicolo, e vero, con la tecnologia ci litigo, e prima di "profilarmi" sui social network, ci ho pensato parecchio, ma l'idea di perdere la mia "unicità" di sminuire la mia personalità, mettendola in "bacheca" mi frenava parecchio...
Poi, mi è nata "l'esigenza di scrivere", aprire un blog mi sembrava la soluzione più pratica, ma poi come fare per "divulgarlo"? I social, risultarono fin da subito, la soluzione più pratica, quindi, vinte tutte le mie ritrosie, mi trovai d'avanti al monitor, le mie dita, però, esitavano a posarsi sui tasti, qualcosa ancora mi frenava...
Non ci capivo un'assoluta mazza!!
In mio aiuto arrivò, come al solito quando mi trovo seduto al computer, mia moglie, che dopo avermi scansato dandomi dell'incapace (vi ho mai parlato del suo caratteraccio?) in quattro e quattr'otto, mi "crea", blog, profilo fb, e account twitter, il tutto passando l'aspirapolvere e preparando la cena, (vi ho mai parlato di quanto sia efficiente?)...
Iniziò così la mia "vita" da internauta.
A tutt'oggi, non posso lamentarmi, anzi, tramite il blog ho "conosciuto" un'altra blogger, Margot, che mi regala momenti di pura gioia quando leggo le sue pubblicazioni, inoltre, sempre grazie al blog, persone che già conoscevo, le ho "riscoperte" tra le righe dei loro post, "scoprendo" in loro caratteri e personalità che mi erano sconosciuti prima, e pure su fb mi sono "ammorbidito", perché con le dovute cautele, può risultare piacevole e, capita a volte di fare "incontri" decisamente interessanti (ciao Antonietta) o, anche in questo caso, ritrovare persone che non vedi da millenni, riscoprendo il piacere di "parlarci" (si si Lollo, sei tu insieme ad Annamaria...), per chiudere, con l'innegabile comodità di restare in contatto con amici lontani o difficilmente raggiungibili... (Paula, biricchina)...
Concludendo, e vero, poter "stringere" quello che si legge o scrive, da sensazioni insostituibili, ma il mondo continua a girare, e son due le cose che posso fare se non voglio farmi venire il mal di testa, o scendo, o è ora che mi adeguo... Cercherò di non litigare più con il computer, ma, continuerò a comprare e leggere libri solidi...
Voglio rimanere, finché posso, un vecchio romantico...
Saluti.

sabato 24 settembre 2011

Odette.

...Non ci credere alle
cose che dicono di me,
sono tutti un pò invidiosi,
chissà perché...
                                   Jovanotti

Mia moglie.
Direttamente o indirettamente, ne ho parlato in parecchi post.
Quindi più o meno, sapete chi e.
Oggi ne voglio parlare in maniera più approfondita...

Salto i convenevoli, sapete già, se leggete il mio blog, come ci siamo conosciuti.
Chi è Odette?
Odette, è l'anacronismo fatto persona.
Lei, non appartiene a questo mondo.
Perché?
Perché, questo è, ahimè, un mondo sporco, falso, approfittatore, è il mondo dei "furbi" e bugiardi...
Odette, non riesce a dire bugie, neanche se le servisse a salvarsi la vita, è una donna dalla mente pulita, con idee precise e sane, con indissolubili principi e incrollabili convinzioni.
Questo la mette in continua competizione con le persone che incrocia nel suo cammino, ma purtroppo non è una competizione sana, di quelle basate sulla reciprocità e sul "rincorrersi" nel perseguire lo stesso fine, no, lei ha sempre dovuto competere contro la stupidità delle persone, contro l'ignoranza e i disonesti, e tutto solo per difendere le sue opinioni.
Non è facile vivere con lei, perché è naturalmente priva di "filtri", e dice sempre quello che pensa, senza curarsi dei possibili effetti che questo possa comportare, è ruvida, scontrosa e irascibile, tutte doti di un combattente nato, e lei lo è, quando vuole "raggiungere" un risultato, è inarrestabile come un bulldozer, e altrettanto devastante, chi cercasse di intromettersi, si troverebbe, inquadrato e sondato, immediatamente ricoperto di mansioni, se ritenuto utile o letteralmente "fisicamente" allontanato ed eliminato, alla stregua di un'infezione, se giudicato inutile o dannoso al progetto...
Odette è una macchina da guerra quando lavora, non conosce orari ed è instancabile quando mossa dall'entusiasmo, entusiasmo che risulta contagioso, è impossibile, a mio dire, non vedere in lei il sacro fuoco delle anime pure.
Il suo miglior pregio? Il carattere, forte, solare, irruente, gioviale e riflessivo...
Il difetto peggiore? Il carattere, che sa essere: pessimista, disfattista, scorbutico e insopportabile...
Quindi non sono tutte rose e fiori, per fortuna no, perché come tutte le persone vere, che vivono profondamente le proprie emozioni, lei ha degli sbalzi d'umore repentini e smisurati, a volte stargli vicino è un esercizio di fede...
Ma non riesco e concepire la vita senza di lei.
Se mi venisse chiesto: Quale tipo di sentimento ci lega?   
Non saprei cosa rispondere...
Banalmente potrei dire: Un amore sincero e profondo, ed è vero, ma appunto, banale...
La consapevolezza, la complicità, il fatto di non "sentire" gli anni che passano, più che sposati, sembriamo due fidanzati che giocano alle ripicche, siamo totalmente esenti da quello che gli eruditi chiamano: gioco delle parti, non mi sento e non ho bisogno di sentirmi il "sesso forte" ne tanto meno sono "ammaestrato bene" come certi "uomini" mi additano quando rifiuto d'andare a sbronzarmi, con loro, in qualche bettola...
Concludendo, è forse la donna migliore del mondo? Probabilmente no, ma chi se ne frega, io sono contento di poter semplicemente dire: è la donna che amo.
Saluti.

venerdì 23 settembre 2011

Ma non era il 10 di agosto?

Le stelle sono tante,
milioni di milioni...
                            Negroni spa.

Prima o poi doveva succedere.
E' colpa del commercio mondiale, della massificazione, del consumismo fine a se stesso, dell'incuria, della maleducazione, del Papa o dei maya e quasi sicuramente tra qualche anno, salterà fuori un qualche filone d'indagine su Berlusconi...
Dopo tutto siamo 7 miliardi di persone al mondo, 7 miliardi, sapete quanti sono 7 miliardi? Tanti! Più di 6 e meno di 8, 7! E che cavolo! Se lo capisco io...
Comunque 7 miliardi, e ogni singolo settemiliardesimo di questi 7, vuole la sua fetta di torta, i suoi 15 minuti di notorietà, come diceva quell'altro sciroppato del Warhol un migliaio di anni fa, o forse due...
Tutto quello che "gira" con il mondo, deve essere per tutti... Vagamente comunistoide come affermazione, ma tantè...
Però, prima di continuare, cerchiamo di "scremare" questi 7 miliardi, togliendo tutti quelli che hanno meno di 18 anni, non li conto perché questa torta è per maggiorenni, tolgo anche tutti quelli sopra i 70, per evitare problemi ossei, quelli che soffrono di agorafobia, per l'evidente incompatibilità, i poveri, perché ci mancherebbe pure... Gli gnostici, i chiacchieroni, i pessimisti, tutti i rompicoglioni più o meno patentati e per ultimi, Asterix Obelix e tutta la cricca dei "galli", per proteggerli dall'unica loro paura...
Quanti, di quei 7 miliardi saranno rimasti? Due? Tre? Facciamo quattro, che è un bel numero e mi piace...
Allora i 4 miliardi residui, sono il nostro "campione rappresentativo" cioè quello che può ambire a quei 15 minuti di cui parlavo prima.
Il dieci di Agosto, solitamente cosa succede?
Bravi!!!
Avete indovinato!
Cadono le stelle! Avete vinto un orsacchiotto, ritirate il coupon e fatevi consegnare il premio prima di uscire...
Stelle cadenti, ultimamente direi più "stelle Scadenti", sono sempre meno, sempre meno, meno... E a cosa servono le stelle cadenti?
Bravissimi!!!
Per esprimere desideri!!
Ho a che fare con dei fenomeni!
Però chi ha già vinto l'orsacchiotto, non può averne un altro, son mica quà a far beneficenza!!
I desideri...
Meno stelle, meno desideri...
Un altro settore in crisi...
Come risolvere e risollevare le sorti della "desideri spa"? Aumentando le stelle cadenti...
Come?
Facile, tutto quello che c'è in natura, quasi tutto, si può riprodurre "artificialmente"...
Quindi eccomi a proporre l'utilizzo creativo della spazzatura spaziale, sembra un gioco di parole, invece e l'ennesima pensatona elaborata della mia testolona...
Il satellite cade sulla terra? Bene! Perché perdere tempo a cercare di capire, dove lo farà, se procurerà danni e quant'altro? Chi se ne frega! Alziamo gli occhi al cielo e aspettiamo di vedere le tanto bramate scie luminose e... Esprimiamo i nostri desideri...
Qualunque cosa noi si possa desiderare, metterà in moto una catena di eventi che risolleverà l'economia mondiale...
Sono un genio...
Lasciatemi un po di tempo e dalla crisi vi faccio uscire io, ho già in programma di raddoppiare il capodanno e di far festeggiare il Santo Natale ad ogni cambio di stagione...
Allora sì, che torneranno anche le "mezze"...
Ve la do io la "manovra economica"...
Fenomeni...
Saluti.

giovedì 22 settembre 2011

Amare significa, non dolci...

La nostra gloria maggiore 
non consiste nel non sbagliare, 
ma nel risollevarsi ogni volta che cadiamo.
                                                                               Confucio


Tranquilli, non sarà un post melenso, ma bensì, chiarificatorio, tema del giorno: I fraintendimenti...
Cosa vuol dire fraintendere, il vocabolario dice così: Fraintendere, equivocare, travisare, capire una cosa per un'altra o il contrario di quanto scritto o detto....
In soldoni, vuol dire che una o più persone, per dolo o casualmente, mal interpretano quanto viene detto o fatto da altri...
Esempio esplicativo per i ritardati come me, scrivo: Sono un po stanco, e anche: Il matrimonio, o meglio, la vita matrimoniale, è strana... Nella stessa frase, che BAM! succede il patatrac! Perché hai scritto quello, perché hai scritto questo, ci sono problemi, io capisco così, io capisco cosà, scheletri nell'armadio, e tipe molto più in carne nel letto...
Hei! Stiamo calmi! Non sparate sul pianista, almeno, non prima d'avergli detto: Suonala ancora Sam...
E dire, che ero convinto di scrivere in maniera chiara e facilmente capibile... Beh, le reazioni che quel post ha suscitato, hanno un po ridimensionato questa mia convinzione...
Precisiamo subito, il mio matrimonio, va come la stragrande maggioranza dei matrimoni che funzionano, bene di media, con una sinusoide molto stretta tra gli alti e bassi, nulla da eccepire, e quand'anche, ci fosse, non lo farei tramite post...
Ieri, come altre volte, ho cercato di mettere per iscritto un'emozione o una serie di emozioni,  qualche mio punto di vista e, quando capita, nella pagina riporto una esternazione o uno sfogo...
Tutte cose personali, ma se siete lettori assidui, sapete che scrivo di me e della mia vita, che come per tutti, è fatta di una serie di istanti e situazioni, non sempre positive, io le "riporto" così come le ho vissute, quindi ci sta, che a volte non siano immediatamente capibili.
Al di la di ciò, non ho mai scritto qualcosa di cui Odette non sia già a conoscenza, lei del mio passato e dei miei trascorsi, conosce tutto.
Sono comunque estremamente felice, perché gli allarmanti commenti ricevuti, mi fanno capire che chi mi legge, ha veramente a cuore quello che mi succede e si preoccupa, non solo per me, ma pure di chi mi sta al fianco...
Grazie.
Saluti.

mercoledì 21 settembre 2011

Meno male...

Quando a deluderti
sono le persone in cui 
avevi riposto fiducia,
non dar loro la colpa,
l'errore è solo nostro. 
               Lorenzo Reschiglian

Sono un po stanco.
Il matrimonio, o meglio, la vita matrimoniale, è strana...
Quando ero single, la mancanza di "impegni", dove tra gli impegni, c'era "l'esserci" per qualcuno, mi faceva vivere alla giornata, cioè niente progetti a medio/lungo termine, niente programmi che andassero oltre il week end, insomma una vita facile facile, una vera pacchia...
Come ho già scritto in altri post, le ragazze andavano e venivano, l'interesse ad avere una storia fissa o regolare, era dallo scarso al nullo, per un annetto buono, non ho nutrito nessun interesse, facevo quello che volevo come e quando volevo, l'unico impegno, se così si può dire, era il lavoro, ma anche quello, benché mi assorbisse molto, mi ripagava con risultati che non facevano altro che pompare il mio già sconfinato ego, nel senso che, tutto andava bene, raggiungevo facilmente i target richiesti dalla azienda e la mancanza di controllo da parte di quest'ultima, mi lasciava libero di fare praticamente quello che volevo; decidevo di "perdere" un paio d'ore per dedicarmi alla malcapitata di turno? No problem, veloce bidet a casa e poi via a folleggiare...
Sono un po stanco.
Non nascondo che certi tratti di quei tempi, mi mancano, un po la libertà, non solo quella sessuale, la libertà intesa come "non obbligo", ma soprattutto, quello che davvero mi manca di quel periodo è la leggerezza, intesa sia come, facilità nell'affrontare le situazioni, sia come "non impegno mentale", in pratica, vivevo senza orologio, quindi senza orari, senza obblighi con niente e nessuno, quindi appunto leggerezza, c'ero solo io, quello che facevo, lo facevo per me e non mi importava niente di tutto il resto del mondo, se mi andava a genio una situazione o una persona, bene, altrimenti prendevo e buttavo nella spazzatura, cosa o persona che fosse, senza mai il più piccolo ripensamento o rimorso.
Ma adesso...
Sono un po stanco.
Adesso, sempre più spesso, mi viene la voglia di mandare al diavolo tutto e tutti, il lavoro la casa l'auto gli amici o presunti tali, probabilmente baratterei tutto per avere un solo minuto di quella "leggerezza"...
Buon viso a cattiva sorte, direbbe il disilluso...
L'avanzare dell'età, direbbe il saggio...
Quasi sicuramente avrebbe ragione il secondo...
Sono un po stanco.
Vedo persone "vuote" alle quali tutto va bene, vedo gente che non merita niente, avere tutto, vedo l'impegno profuso, continuamente disatteso, i desideri sempre più profondamente stipati nei cassetti mentali, i motivi per continuare a farsi male, diminuire a velocità sempre più alta, incomincio ad avere paura delle persone, delle situazioni, delle emozioni...
Emozioni alle quali non riesco più a dare il giusto peso o a collocarle nel giusto modo, è come se continuassi ad ammucchiarle come calzini spaiati, aspettando di trovare la metà che manca, ma senza sapere dove cercarla...
Sono un po stanco.
Forse dovrei smetterla di cercare di essere "migliore", senza sapere migliore di cosa, non dovrei essere "diverso" dagli altri, senza sapere cosa ho di "uguale" gli altri, forse non dovrei cercare di stare fuori dal mucchio, per quale assurdo motivo non dovrei lasciarmi assorbire, inglobare o soffocare dal mucchio?
Ma chi cavolo credo di essere?
Forse non sono "degno" di far parte del mucchio...
Forse il mucchio neanche esiste...
E se c'è, non è detto che mi voglia...
Sono un po stanco.
Il matrimonio, o meglio, la vita matrimoniale, è strana... Ma per fortuna c'è...
Ho dei limiti, e questi limiti sono molto più vicini di quel che immaginavo...
Sono un po stanco, l'ho già detto?
Saluti.

martedì 20 settembre 2011

Margot.

Chiedete al rospo che
cosa sia la bellezza,
e vi risponderà che
è la femmina del rospo...
                                   Voltaire


Ieri è stata incoronata la nuova Miss Italia...
Carina, ma tanto normale da risultarmi scialba e insignificante, quella che ho votato io, è stata la prima ad essere eliminata, anzi, durante la serata finale, era quella che lavava i pavimenti...
D'accordo, lo so di non essere la persona più adatta a "giudicare" visto che io nelle donne cerco confronto e dialogo, al contrario di quasi tutto il resto del mondo maschile, che vuole le donne, si belle ma mute...
Quello che mi mette in difficoltà, sono i "canoni" di valutazione, che proprio non capisco, cioè, la bellezza è soggettiva o oggettiva?
Per me, ogni donna, ogni persona, è bella a modo suo, eppoi, la bellezza non è negli occhi di chi guarda? Inoltre, la bellezza a cosa serve se non è farcita da qualche contenuto? Serve solo per portarci in giro splendide e vacue donne trofeo o superbi "tronisti" rintronati?
Servisse a qualcosa la bellezza, nella vita normale quella reale di tutti i giorni intendo, perché al di la di qualche strombazzata di clacson quando si passeggia per la strada o di qualche altra in ufficio per "incentivare" la carriera, c'è il reale rischio che la bellezza diventi solo una scusa per giustificare l'ennesimo ritardo: Mi stavo facendo bella per te...
A parte che a volte è proprio tempo sprecato, poi se stai uscendo con me, è perché io ti trovo già bella, quindi in sostanza ti stai facendo bella per te e gli altri... 
Va bene, sono punti di vista, con questo non sto dicendo che non mi interessa se esci arruffata e puzzolente, sono contento che ti pettini e lavi, ma non incavolarti se mi innervosisco perché mi fai tardare...
Orari e ritardo, due dei pochissimi argomenti che non affronto mai con le donne...
Ma non divaghiamo...
La bellezza, a quanto pare, è praticamente ininfluente nella "qualità" della vita di coppia, e lo è totalmente per quel che riguarda la fedeltà di coppia.
In che senso?
Nel senso che avere un partner bello non ci vieta di tradirlo, ho degli amici sposati bene, cioè con belle donne, che le tradiscono per compiacersi d'avanti allo specchio: Come sono figo, come sono macho... Mandando baci al pavone che gli si riflette di fronte...
Non faccio discorsi "sessisti" anzi, statistiche alla mano, il tradimento è proprio nel matrimonio che ha la sua maggior diffusione, più che nelle convivenze o nei fidanzamenti "lunghi", inoltre sono, ahimè, le donne a tradire di più, anche se questo ultimo dato, secondo me deriva dalla maggior sincerità espressa dalle donne intervistate, piuttosto che da una effettiva superiorità numerica, cioè le donne tradiscono meno, ma le stesse sono state più sincere nelle risposte, l'uomo si vanta con gli amici al bar, ma se preso direttamente, millanta pavidamente granitiche fedeltà...
Tradire è sempre sbagliato, e a nulla servono le scuse o le "presunte" giustificazioni tipo: Quando l'ho sposata portava un tubino taglia 42, adesso quel tubino lo usa come cavigliera, e per sapere quanti anni sono passati da quel giorno, conto gli anelli di cellulite che ha intorno alle chiappe, ma pure le donne le sparano, anche quelle fortunate, quelle che si sono sposate il capitano della squadra di Football, che all'epoca aveva lo scatto da centometrista, un sorriso Hollywoodiano con brillocco dentario, quello che luccicava mentre pronunciava soavi poesie, ma che adesso è il capitano delle mongolfiere pelate, gli viene il fiatone nel tragitto tra il letto e divano, porta la dentiera con inserti prezzemolati e si esprime fonetizzando rutti in cavernicolese...
Badate bene, non sto cercando di giustificare gli adulteri, me ne guardo bene, io penso che quando due persone si sono scelte per camminare insieme, perdono la necessità estetica, cioè poco importa se sei alto o biondo o se hai la "quarta" o gli occhi azzurri, chi si ama non si guarda, ma si vede e si amano l'un l'altra "solo" perché vedono nell'amore reciproco l'unica vera vita, hanno la necessità e vogliono amarsi, ed è in questo che l'amore, come dice i proverbio: Rende ciechi, perché nel nostro partner non abbiamo bisogno di cercare la bellezza, come non vediamo gli anni che passano, le rughe che si moltiplicano o i capelli che sbiancano, ma vediamo solo un cuore capace di contenere il nostro...
Saluti.

lunedì 19 settembre 2011

Chiari e limpidi.

Tutto è follia in questo mondo,
fuorché il folleggiare. 
Tutto è degno di riso, 
fuorché il ridersi di tutto. 
Tutto è vanità fuorché le belle 
illusioni e le dilettevoli frivolezze.
                                         Giacomo Leopardi

Ci sono delle cose che risultano difficili da spiegare, anche per un logorroico come me, tra le tante, forse, i sentimenti sono i più difficili, cioè, è già complicato riuscire a mettere per "iscritto" quello che ti passa per la testa, figuriamoci quello che ti passa nel cuore, certo, basta avere una discreta dialettica per spiegare il sentimento in sè, forse non di "fino", ma grossomodo, però è l'emozione che sta intorno e ne delinea le sensazioni, quella è difficile da trasfondere in parole, come si può spiegare cosa si prova quando il pupo ti corre incontro e ti si tuffa addosso? Adesso il piccolo ti abbraccia, nota bene, ripeto, ti abbraccia, adesso lo fa, prima era più un "aggrapparsi", una virgola meno dal non cadere, adesso ti stringe, ti da la "presenza" dell'abbraccio, la fisicità che ti trasmette, insieme alla felicità che ha nel farlo... Come faccio a farvi capire perché mi piace il suono delle sue scarpe che scalpicciano "disordinatamente" sul pavimento? Quali parole possono spiegare, il piacere che mi dà portare il bimbo a nanna, e dopo aver "deciso" chi va a dormire e dove, sentire il pupo, che dopo essersi girato e rigirato nel letto per un po, gattona fino ad arrivare ad accoccolarsi in braccio, per addormentarsi lì, sentire il suo respiro rallentare, prendere il tempo con il mio e diventare profondo, mentre parte per viaggio che lo porterà ad un nuovo giorno...
Curiosi anche alcuni comportamenti del piccolo, quando non si accorge che lo stai guardando, l'attenzione che pone nel suo giocare, la curiosità che gli fa girare e rigirare tra le mani un giocattolo o un qualunque oggetto, mi piacerebbe capire cosa passa in quella testolina, quando da un momento di calma, in un batter di ciglia, si passa ad una esplosione energetica, o quando vengo svegliato dalle sue manine che seguono il profilo del mio viso, e aprendo gli occhi lui è lì che mi guarda, e quando vede che sono sveglio, si apre in uno di quei suoi sorrisi "mille denti con occhi man-ga" e poi si butta giù dal letto ridendo a crepapelle...
I bambini, sono adorabili "oggetti misteriosi", pericolosi, dolci, piccoli vasi di pandora, pronti a scoperchiarsi per svuotare nel mondo le loro giocose follie e per lasciare spazio affinché quel vaso noi lo si possa colmare riempiendolo d'amore.
Sono un papà felicemente spaventato...
Saluti. 

domenica 18 settembre 2011

Diabolik o Paperino?

Si sa che la gente dà buoni consigli
sentendosi come Gesù nel tempio,
si sa che la gente dà buoni consigli
se non può più dare cattivo esempio.
 
                                                        Fabrizio De Andrè

Ladro, imbroglione, truffatore, maneggione, filibustiere, magnaccia, puttaniere, falso, mentitore, contumace e voltagabbana, fin qui tutto bene, roba già sentita, e soprattutto, roba su cui si può sorvolare, ma da un paio di giorni a questo nutrito curriculum, si possono aggiungere: sufficienza e scarso impegno, ed è qui che scatta la rivolta, già, perché uno può essere il peggior farabutto sulla faccia della terra, senza che a quasi nessuno interessi, ma se questo impenitente farabutto, non ci mette "impegno" in quel che fa, allora apriti cielo! Tutti a gridare allo scandalo!!
Avete già capito di chi sto parlando vero? Ma bravi! Certo, del nostro Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nato a Milano il 29 Settembre 1936, (cavoli 75 anni, ed è più in piotta di me!) ex imprenditore, ex musicista, ex televisionaro, ex anziano ed ex calvo...
Premessina, non è importante se a voi Berlusconi piace o meno, come non è importante se piace o no a me.
Detto questo...
Berlusconi entra in politica nel 1993, ma già stava sulle balle e parecchi, prima che lo facesse, da allora, è stato iscritto in oltre 20 processi diversi, senza che venisse mai, e ripeto, mai, condannato...
Com'è possibile?
Faccio un paio di ipotesi...
Prima ipotesi...
Partendo dal presupposto che tutto quello che gli viene "imputato" è vero, vuol dire che abbiamo di fronte il peggior malvivente sulla faccia del pianeta, roba che Al Capone, diventa il buon samaritano di Biblica memoria, se messo a confronto, ma vorrebbe anche dire, che il nostro sistema giudiziario fa acqua peggio di un colabrodo, se in quasi 20 anni, non è riuscito a sbatterlo in galera, a meno che, proprio come successe per Al Capone, non si riuscisse ad "ingabbiarlo" per qualche reato minore, chessò, truffa ai danni dei parrucchieri...
Seconda ipotesi...
Il Berlusconi è uno stinco di santo, un onesto lavoratore, un munifico benefattore, un sano politico e un rarissimo gentleman, costretto a difendersi dalle angherie di invidiosi, politicizzati e malavitosi giudici, che non cercano di difenderci da ciò che noi non capiamo, ma che vogliono impadronirsi del suo capitale...
Qual'è secondo voi la migliore? 
Penso che entrambe le ipotesi, siano esagerate, sia in un caso che nell'altro, probabilmente, la realtà è un bel misto tra le due, cioè, sicuramente lui è in una qualche misura, un disonesto, ed è altrettanto vero che il nostro sistema giudiziario, favorisce chi è più bravo ad "interpretarlo"...
Forse, viviamo in una nazione "troppo" democratica...
Forse, sono meglio quei paesi dove vige una qualche forma di "dittatura"...
Almeno le dittature, si possono rovesciare, e dopo si può sperare nel miglioramento, le democrazie invece, cambiano di colore e bandiera, continuando ad ingrassare a spese nostre...
Saluti.  

sabato 17 settembre 2011

Digestione lenta...

"Fai attenzione a come
pensi e a come parli,
perché può trasformarsi
nella profezia della tua vita"
                             San Francesco D'Assisi

Stasera a cena, chissà perché a cena saltano fuori discorsi così strani? Dicevo, stasera a cena, capita anche a voi di fare discorsi strani a cena? Comunque, stasera a cena, eravamo dai suoceri e c'erano anche alcuni amici, si chiacchierava amabilmente, sapete, quei discorsi che si fanno a cena, quelli che ti fanno poi dormire sonni tranquilli...
La morte...
Qualche tempo fa, avevo già scritto qualcosa in merito, ma non mi ricordo il titolo del post, quindi non ve lo linko...
La morte...
Si parlava di loculi e affitti degli stessi, quanto durano se si possono rinnovare o quanti "posti" hanno, cioè in quanti ci si può stare...
Divertente vero? 
La discussione si è poi spostata sugli spassosissimi metodi tra cui si può scegliere per finirci nel loculo, si è convenuto che la classica, ma piuttosto lunghetta, tumulazione in terra, è demodè, fuori moda, a parte per la lentezza del sistema, ma soprattutto per la scarsa igienicità, insomma, terra liquami vermi, una vera schifezza, al contrario, la cremazione è pratica, economica, igienica e velocissima, senza contare l'evidente risparmio di spazio nei suddetti loculi...
Personalmente, non mi piacciono questi due sistemi, il primo perché stare tre metri sotto terra, con l'inevitabile umidità, non fa per niente bene ai miei reumatismi, il secondo mi alletta poco perché ho la pelle delicata e mi scotto subito...
Io ho abbozzato una terza via, a me piacerebbe venir "glassato", non solo, glassato e imbalsamato, ma mica così per niente, immaginatevi quanti utilizzi creativi si possono realizzare, basta "atteggiare" il corpo nel modo giusto, tipo lampada da salotto, poltrona o attaccapanni, così si unisce all'evidente utilità del defunto, oltre che, all'innegabile vantaggio che non si subisce il distacco dal caro estinto, un notevole risparmio monetario, niente bara, niente affitti per loculi con luce annessa o fiori...
Mi sembra proprio una bella idea, aspetto adesioni... 
Stai a vedere che creo una nuova attività...
Saluti.

venerdì 16 settembre 2011

Parole, solo parole...

La paura non è debolezza,
le lacrime di dolore sono
uguali a quelle di gioia,
scivolano entrambe ma
non hanno lo stesso sapore.
                        Lorenzo Reschiglian


C'è qualcosa che mi sfugge, il mondo va unanimemente a rotoli, l'economia di economico non ha più neanche il nome, lo sconforto si sveglia con noi e dopo averci rovinato la giornata, ci perseguita nel sonno, l'ottimismo è quasi un insulto...

Eppure, andiamo avanti, vado avanti.

Dieci anni fa, in una situazione simile, avrei mollato tutto, baracche e burattini e me ne sarei andato a cercar fortuna altrove, così, quasi romanticamente...

A dirla tutta, dieci anni fa, lo stavo per fare.

Le motivazioni all'epoca erano molto diverse, la crisi c'era ed era ancor più pesante di oggi, ma non c'entravano il lavoro, i soldi o il differenziale con i bond tedeschi...
Se volessi fare lo strappalacrime, potrei dirvi che avevo il cuore in crisi, o che i miei sentimenti erano stati traditi e non guardavo più con occhi fiduciosi il futuro...
Potrei... Ma da qualche anno, ho smesso di raccontare balle.
Ero un coglione totale, e quando il peso delle cavolate combinate, divenne insostenibile, la cosa più intelligente e "matura" che mi venne in mente fù: Me ne vado...
Soldi ne avevo, quindi cominciai a pensare sul cosa e dove...
L'Inghilterra fu il primo pensiero, vado cerco lavoro, all'epoca si poteva, e imparo la lingua, ma mi sembrò una scelta troppo "snob", quindi cambiai idea e pensai, prima alla Germania, alcuni amici l'avevano fatto, ma la precisione teutonica mi spaventava, poi la Spagna? No, troppa "movida" e mi spaventa la corrida, la Francia? No, troppa puzza di cavolfiori lessi, l'Australia? No, troppi canguri, la Cina? Non mi piacciono gli agrumi...
La verità? Ero pavido, per i non eruditi, ero un fifone, uno che parlava, parlava, parlava ma che a conti fatti, diceva ben poco...
Se avessi veramente voluto, sarebbe bastato "partire", ma è stato più facile rimanere e fare la "vittima" della sfortuna, come se nel mio caso, la sfortuna c'entrasse qualcosa... Niente, solo le "naturali" conseguenze arrivate di risposta ai miei stupidi comportamenti, poi, piangersi addosso, è più facile che ammettere di essere un cacasotto, e io di mutande ne ho cambiate parecchie...
Certo, col senno di poi, non posso dire che mi sia andata male, tutt'altro, ho conosciuto Odette, mi sono sposato e c'è il pupetto, ma come ho scritto in altri post, non credo nel "destino già scritto", credo che Odette l'avrei conosciuta ugualmente, forse ci saremmo incontrati prima o dopo, la cosa non cambia (certe persone sono nate per stare insieme), se fossi stato più coraggioso, se fossi stato più uomo, forse le avrei potuto offrire di più, non necessariamente, sotto il profilo economico, ma caratteriale, forse l'essere più "solido" mentalmente, le avrebbe giovato...
Forse.
Invece sono qui, così, preso tra mille paure facendomi mille domande, e la cosa peggiore è che non so come fare visto ho milioni di risposte, tutte ugualmente e inutilmente, valide...
Saluti.