lunedì 28 febbraio 2011

A, di hacca...

Ecco è successo, sapevo che prima o poi doveva succedere, credevo che sarebbe passato più tempo, invece...  Eccoli lì, gli errori di gioventù, come gnomi dispettosi, vengono (h)a tirarti i piedi mentre dormi, weee, col senno di poi è facile, scrivevo proprio ieri, del chissà se... Ma i nodi vengono al pettine, anche se sono quasi pelato...
Mi tornano alla mente.... Studia, che se sei studiato ti apprendi il pezzo di carta, che mo senza il pezzo di carta indove vai? Ma chi ascoltava, la scuola, che noia! Eppoi all'epoca mica sapevo che mi sarei aperto un blog! 
Non capite? adesso vi spiego, tra i commenti, mi (h)anno tirato le orecchie per i troppi errori grammaticali... "quel acca li non va"...."ma quante virgole mette"...
Ma secchionacci dei miei Cotturni! mi chiamo Lorenzo, mica Ernest o Edgar, oltre tutto, se andavate a leggere i primo post, avreste anche capito, forse... Va bene, qualche cavolata c'è, ma io non sono uno scrittore, sono uno che scrive, e scrive quello che viene, e gli viene così, come lo leggerei io, poi, volendo dire, Obelix da piccolo è caduto nel pentolone della pozione magica, io in quello delle virgole! che colpa ne (h)o?
Badate, non sono adirato, (notate il vocabolo desueto [anche desueto è piuttosto vetusto]  vetusto poi...) Dicevo, non sono arrabbiato, Tutt'altro! Anzi il mio super ego, gongola! un vecchio adagio diceva: che se ne parli male o bene, l'importante è che se parli! Grazzzzzzzieeee!!!      Saluti.

domenica 27 febbraio 2011

Chissà se...

Capita a tutti, immagino, di perdersi nei ricordi, quel dolce, saltellare tra un pensiero e l'altro, così, senza un motivo preciso, e non necessariamente, per tristezza o malinconia.
Vagare, spinti da una parola o una situazione, non legate tra di loro ne, hai ricordi che smuovono, però, danno via al viaggio.
Mi piace, mi piace perchè è segno che si ha ancora il controllo del nostro tempo, o meglio, vuol dire che si ha, ancora, voglia di "perdere/prendere" del tempo per noi. 
Quindi cosa c'è di meglio, del libero scorrere dei ricordi, quanto è piacevole, mischiare il reale al desiderato? Quante volte ci si accorge, che il ricordo vero, è lontanissimo dall'evento stesso, una volta che lo raccontiamo?
Nella realtà, sbagliamo, mentiamo e scappiamo, ma quando si racconta, diventiamo eroi, campioni di sagacia.
Capisco, i sogni sono lontani dalla realtà, ma non dovremmo aver paura di noi, ne tentomeno, dei nostri limiti, come se, essere normali fosse un limite o uno sbaglio.
Prendiamoci del tempo, per noi, non nascondiamo, dietro alla finta frenesia dei tempi moderni, la reale paura del confronto, sfidiamo, il nostro peggior nemico, affrontiamolo mentre ci guarda dallo specchio.
Liberiamo i pensieri.                                             Saluti.

sabato 26 febbraio 2011

ciò lo stress!

Ore 7,00. Presto, alzati! la sveglia mi sembra che suoni sempre troppo presto...Doccina.. no, sono in ritardo, l'ascella resisterà, mi vesto, calzini, spaiati.. fa niente, tanto sotto i pantaloni non si vedono, t-shirt, macchiata di sugo, vabbé sta sotto, camicia... puzza di fritto, vabbé mi profumo, maglione... sporco di gelato, beh, sono coordinato, primo secondo e dessert! Colazione, problema, cosa preparo? fette biscottate con marmellata o miele? ci metto il burro? no, faccio pane e prosciutto... o marmellata e, ci metto il burro? e se provo le fette con il prosciutto? mmmmm... ci va il burro? no, no, no! allora, arrotolo il prosciutto, lo riempio di marmellata, poi pennello il tutto di miele, poi spolvero con le fette biscottate, precedentemente sbricciolate e copro tutto con burro fuso! dannata novelle cuisine! Me passata la fame! Faccio il caffè, si... allora, grani da macinare? espresso? cialda? grrrr!! liofilizzato! Nooooo c'è anche al ging seng!! basta! niente caffè! Vado al bar, macchina (vi ho già parlato del traffico? si? bene) Bar, scusi un caf.., no prego prima lei, scusi un caf.. eh? a si il bambino, prego... scusi un caf.. come? no prego risponda al cellulare... c'è più nessuno? tocca a me? vorreiuncappuccinochiarotiepidosenzaschiumacacaoamarozuccherodicannaeuncornettocinquecerealialmieleintegrale!!!!!!!!!!! Grazie, non c'è il cacao? Mi faccia una camomilla.. che ore sono... 7,35... Santo cielo...  

venerdì 25 febbraio 2011

Porto d'armi.

A dispetto della crisi imperante, il traffico è sempre in aumento, perché? boh! Vai a capire. 
Prima, c'erano "le ore di punta", dove, da casa al lavoro, e dal lavoro a casa, i flussi migratori, erano precisi, che noia in un senso, che frenesia nell'altro... Caos ok, ma momentaneo e in un certo senso, "ordinato". 
Adesso, vuoi per la crisi, che ci vuole "mobilitabili" o perché si è alla ricerca del lavoro, il traffico ha perso quella sua caotica precisione, per diventare un manicomio totale, ovunque si guardi, ci sono auto, e tutti guidano come se avessero il diavolo che li rincorre. 
Però, a mio avviso, il problema è un altro, l'incattivimento, delle qualità di chi guida, una volta, insegnavano l'educazione stradale, ora per le vie, è una giungla, vige la legge del più forte, un continuo safari tra bestie su ruote.
Poi, come nella migliore tradizione venatoria inglese, al suono delle nostre "trombe", galoppiamo nei nostri cavalli d'acciaio, contro la volpe feticcio,  che per noi, ha le sembianze del malcapitato di turno, un pedone sulle strisce, il ciclista o qualunque altro motorizzato o meno che sia, senza renderci conto che in tasca, quello che abbiamo, non è una patente, ma una licenza di uccidere,  perché in realtà ciò che guidiamo è, a tutti gli effetti, un arma.                         Saluti.

giovedì 24 febbraio 2011

Ma pensa!! un po...

Quante volte ci siamo sentiti dire: "Fermati a ragionare, conta fino a dieci, prima di parlare, il tempo è un giudice imparziale", o la mia preferita: "il tempo è galantuomo".. Una pigna di vaccate? In parte si, in parte però, perché, se è vero, che non rispondere "a caldo" è consigliabile, come, ponderare le parole, prima, che queste escano dall'orifizio facciale, mi è, invece, difficile continuare a dar del galantuomo, al tempo, perché il suo passare, non mi sembra, che porti una qualche "giustizia" o che ripari, i torti subiti, a meno che, si voglia considerare, l'oblio dei ricordi, una "riparazione" un saldo degli addebiti, certo, il passar degli anni, cancella i dolori, ma più per far posto a quelli nuovi, che per un appianamento dei trascorsi. Il tempo è un giudice imparziale? A me sembra più un cieco esecutore, un boia maldestro che colpisce al buio, un galantuomo? No, il tempo è un opportunista, come colui che, con l'idea, forse, di addomesticarlo, sente il bisogno di misurarlo, noi. Tutti noi.                                                    Saluti.

mercoledì 23 febbraio 2011

Lei non sà chi sono io!

Prima o poi, a tutti capita di sentirsi dire una cavolata del genere... Frasi che oramai dovrebbero far parte del passato, un passato, a mio dire, di supposta superiorità, ma di reale stupidità... Forse si poteva capire/sopportare, nel secolo scorso,  quando le "classi", purtroppo, c'erano ed erano ben distinte, la medio borghesia era il ferro, tra il martello dell'aristocrazia e l'incudine della classe operaia, certo la diffusa ignoranza, favoriva il classismo, ma come in tutto, un po di buon senso, avrebbe giovato al discorso.
Oggi dovrebbe suonare anacronistico, oggi la borghesia, non esiste più, le classi non sono più così rimarcate, o meglio, ci sono pochi stratutto, straricchi strapotenti strainfluenti, all'opposto, degli altri stra, gli strapoveri, in mezzo, milioni e milioni, di presunti benestanti, dico presunti perché si ha la presunzione di essere benestanti, in quanto crediamo che aver la casa imbottita di tutto ciò che il denaro possa comprare, ci dia il permesso di appellarci, appunto benestanti... Ma per quanto riusciamo a riempire le nostre abitazioni, sembra che per contro, ci si svuotino le teste, eccoci allora a litigare per un nonnulla, ad urlarci addosso la nostra stupidità, continua a succedere, pare addirittura, che sia proprio colui che riesce a gridare più forte, quello che alla fine prevale, purtroppo a volte, nascondendosi dietro a quel che dà il titolo a questo post.
Chiudo con una frase, non mi ricordo chi l'ha detta, "non litigare mai con un idiota, perché chi guarda la scena, non vedrà differenze tra i litiganti.                           Saluti.

martedì 22 febbraio 2011

Che prezzi...

Quanto costa un sorriso? o un grazie? un buongiorno?
Mio padre, un po scherzando, diceva: ci sono dei costi morali, che non si possono quantificare...
Pensandoci bene, forse non scherzava poi tanto,  considerando che, la "gentilezza" è una merce rara, per strada una volta si parlava di gentleman driver, oggi ragazzette neopatentate, bestemmiano come camalli genovesi, se non sei un fulmine allo stop, poi quando, tra una sinfonia di clacson, riesci a parcheggiare, entri in posta, dove, chi è in coda sta già litigando, "c'ero prima io"... "no io son qua da ieri"... Mentre quelli allo sportello, arrivano e vanno grugnendo, certo, spesso anche chi lavora dall'altra parte del vetro, è tutt'altro che accomodante,  noi intanto, sudati come prosciutti in agosto, torniamo per strada, si incrociano solo facce tirate, sospettose o spente, gli unici sempre sorridenti, sono gli ambulanti, almeno fin quando provano a gabbarti qualche euro, quando ciò non accade, anche loro ti insultano, ma almeno non si capisce cosa ti dicono... cavoli, calmiamoci, tanto, sia che si vada pian piano, sia correndo come indemoniati, al campo santo, ci arriviamo tutti comunque.                                         Saluti e grazie.  

lunedì 21 febbraio 2011

Chi disse?...

Tempo fa, un grande presidente disse: "non pensate a quello che può fare lo stato per voi, ma  quello che voi potete fare per lo stato".
Altri tempi. Tempi dove gli uomini erano uomini, e le idee erano idee... e spesso si moriva per difenderle, come colui, appunto... che pronunciò la frase.
Noi siamo più fortunati, in questi bei tempi moderni, possiamo permetterci l'indifferenza, pancia piena e sedere al caldo,  altro non serve.
In fondo, non è colpa nostra, si sa' che, il pesce puzza dalla testa, tanto che, basta leggere la cronaca estera per aver sentore di pesce marcio.
Si potrebbe obbiettare,  che 20, 30 o 40 anni, sono tantini per rovesciare una dittatura, qualcuno abbozza che, l'anarchia è peggio... e i più bravi chiosano dicendo: il popolo ha i governanti che si merita. Vorrei sapere cosa sé fatto di così catastrofico, per meritarci i nostri! E non sto a criticare, la destra o la sinistra, dato che, è sempre meno chiara la distinzione, ma la mancanza di costrutto, la vacuità dei pensieri, lo spreco di tempo.
Volete limitare i gas serra? La soluzione, non è fermare le auto nei week end, ma bensì,  eliminare le parole inutili dei politici.                                                          Saluti.

domenica 20 febbraio 2011

Domenica stinfia.

Ci si stanca di più a far niente, che a lavorare... frase trita e ritrita ma sempre attuale, non la condivido, vuoi perché lavoro da sempre, vuoi perché sotto sotto, sono pigro, quindi, giudicatemi male, ma a me, una domenica d'ozio, ogni tanto, non mi dispiace. 
Non ho neanche letto il giornale, quest'ultima affermazione, mi ricorda un fatto accaduto qualche tempo fa, ero dal dentista, e dato che sono uno straccia balle, arrivo in anticipo, il dentista, che invece è super rilassato, arriva sempre in ritardo, quindi: sala d'attesa, tempo libero, giornali sparsi sul tavolino... leggo, solitamente vengo attirato dalle riviste di moda, un retaggio adolescenziale, sapete com'era, postal market, pagine dell'intimo femminile, fiumi di ormoni... vabbé avete capito... quel pomeriggio, invece, dal tavolino, pesco un quotidiano, non ricordo la testata ma non importa, sfoglio distrattamente, saltando lo sport,  tanto c'è solo il calcio, che proprio, non mi piace, spizzico la cronaca, sempre morti, stragi, rapimenti e altre delittuose amenità, per finire sulla succosa e ovviamente variopinta politica, ma dopo un po che leggo, del ministro tal dei tali, che litiga col deputato pinco pallino, o del gruppo tizio, che querela il movimento caio, spalleggiato dalla lista sempronio, ecc ecc, quindi la solita, noiosissima fuffa. Però, qualcosa non mi torna, ammetto di non essere un normale fruitore di quotidiani, e sfido chiunque, a conoscere il nome di tutti i nostri governanti, ma rileggendo, mi accorgo di conoscerne veramente pochi, e quelli che mi ricordavo, erano schierati diversamente... preso da una intuizione, guardo la data di stampa, era vecchio di dieci anni... non è cambiato niente. Mamma mia che insormontabile noia.                                               Saluti.   

sabato 19 febbraio 2011

Data di scadenza

Oggi, pensieri in movimento...

Parlando per, o di follie, immaginatevi di conoscere perfettamente, il momento della dipartita...
Cioè di sapere, fin dalla nascita, il giorno preciso, in cui ognuno di noi morirà... Macabro? 
Può darsi. Forse perché da sempre, viviamo sapendo che prima o poi succederà, così, ma in divenire.
però se nascessimo da genitori, che a loro volta sono venuti al mondo con la stessa consapevolezza, come la prenderemmo? 
Avere sul braccio la data, chiara, tatuata, lì dove adesso va tanto di moda farsi un tribal, così, non per dimostrare un qualsivoglia status raggiunto. 
Una cifra, pochi numeri, freddi forse, ma precisi, quel giorno lì è l'ultimo. L'ineluttabilità della cosa, un po' come volare, sei passivo, non puoi fare niente... capito il senso? Lo sappiamo punto. 
E' normale come respirare o dormire. 
Come sarebbe la vita? Il mondo? I rapporti interpersonali? Come ci comporteremmo? Daremmo il meglio o il peggio di noi?

Saluti.

venerdì 18 febbraio 2011

Che settimana...

Non so com'è, ma a me sembra che il tempo voli, lunedì mattina sveglia alle 07,30, dopo il caffè guardo l'ora ed è venerdì sera! In mezzo, vaghi ricordi, qualche immagine, un paio, forse tre emozioni...
Il lavoro è cosi, sempre un po' uguale a se stesso, certo capisco, per tutti è così, noia e fastidio... Io non mi lamento, mi piace ciò che faccio, ma non è niente rispetto a quello che ritrovo entrando dalla porta di casa, weeee, se dieci anni fa m'avessero detto che mi sarei sposato e "moltiplicato", probabilmente schiantavo dal ridere! 
Ma la vita è buffa, e ogni volta che guardo il pupo, mi assale un sentimento difficile da spiegare, gioia felicità paura dubbio orgoglio timore, emozioni forti, da ogni estremo le si vive, come mi disse un buon amico tempo fa.
Boia, si vede che è tardi! divento sentimentale...  
Torniamo faceti! oggi ho assistito ad un incidente, niente di grave, per fortuna, ma lo spirito italico riesce a mitigare anche momenti poco piacevoli, come? Dopo lo scontro, i due autisti si affrontano a muso duro, il tamponato urla al tamponatore, ma c---o! non mi ha visto?! l'altro risponde, certo che l'ho visto! se no come facevo a centrarti in pieno!!! Bon, ho detto la stronzata? E facciamoci una risata! 

Saluti

Sono una bestiaccia!!

Weeeee che brutto essere ignoranti... preso dalla brama di notorietà, non ho regolato al meglio le impostazioni... così chi aveva voglia d'insultarmi, non poteva... bon, adesso dovrebbe funzionare tutto...

P.s. chiunque volesse postare sul blog, abbia la compiacenza di firmarsi!!

tenendo buona la domanda di ieri, aggiungo una postilla... ma è una mia impressione o i soldi non valgono niente?

giovedì 17 febbraio 2011

Alcuni, doverosi perché


Punto Primo, perché un blog? Perché sono un egocentrico, e ho la malsana idea, di diventare famoso...
Punto Secondo, cosa sarà questo blog? Nelle intenzioni, uno sfogatoio... Cioè, un posto dove dire la mia, e magari condividere, litigare o confrontarmi, con altri "postatori" che saranno liberi di dire la loro. 
Punto Terzo, Perché "LiberaMente Pensante"? Questa domanda è già più complicata e ha radici piuttosto lontane, il tutto comincia con la mia poca voglia di studiare, non che andassi male a scuola, ma stare seduto con la faccia tra i libri, proprio mi scocciava, quindi, quando tutti i vari amici, finiti gli studi, potevano fregiarsi di altisonanti titoli, io che avevo finito le scuole dell'obbligo, e lavoravo, non potevo scrivere nulla sul biglietto da visita... quindi la mia mentina (nel senso di piccola mente) trovò divertente, prima del nome, scrivere appunto, LiberaMente Pensante...
Punto Quarto, che palle!! sto già diventando noioso!!!
La domanda del giorno è, raggiunti i 39 anni, si è un giovane vecchio o, un vecchio giovane?