lunedì 31 dicembre 2012

Buon... Speriamo...

Augurarsi e augurare che l'anno 
nuovo risulti migliore del precedente 
è consuetudine antica. 
E significativa. 
Ci dice come in tutta la storia dell'umanità 
non ci sia mai stato un anno così ben riuscito 
da chiedergli il bis.
                                                     Pino Caruso

Poche parole, solo per dire che ho passato un buon anno su queste pagine, grazie a questo spazio ho conosciuto delle belle persone ed è grazie ad alcune di queste se continuo a scrivere, ringrazio tutti quelli che da qui sono passati, sia per volontà sia per caso, un grazie particolare va a quelli, forse un pò più coraggioso, che hanno lasciato commenti, sappiano che alcuni di quei commenti li ho sempre nel cuore, come nel cuore ho alcuni dei commentatori...
Non farò un freddo elenco delle persone che voglio "virtualmente" abbracciare, so che loro capiranno, eppoi dopotutto siamo una sorta di famiglia, una famiglia allargata e che si allarga, quindi chi ne fa parte lo sa, senza la necessità di vedere il proprio nome all'interno di un qualche elenco...
Grazie ancora a tutti e, anche se non volevo scadere nel banale, buon anno...
Saluti

domenica 30 dicembre 2012

Nell'attesa, Attendo...

Guardarsi indietro e vedere
la punta dei propri piedi...
                                  Lorenzo Reschiglian

Sapete che c'è?

Sono contento che quest'anno sia finito, ma non per le solite cazzabubbolate, cioè non staro a dire, speriamo che l'anno prossimo sia meglio, no, niente consunte ovvietà, io sono contento perché non avrei scommesso un centesimo sul 2012, e invece, guardalo lì che se ne va...
Ciao 2012, alla fine non sei stato poi così male...
Sono le 23,24, tra poco più di un giorno, chi più chi meno, saremo lì con una bottiglia in mano, contando all'indietro a litigare con un tappo che non ne vuole sapere di uscire, o con uno che vuole scappare troppo presto...
Auguri!! Eeeeee, buon anno...
Chissà se fra 365 giorni, sarò ancora qua a scrivere...
Io chiudo in positivo, non per i soldi ne tanto meno per il lavoro, un pò per gli affetti famigliari che coprono il 90 per cento delle mie necessità e soddisfazioni, un pò per gli scambi inter relazionali, che coprono il restante 10 per cento delle necessità e soddisfazioni, ma sfondano il muro del 100 X 100 per l'appagamento del mio ego...
Non farò la lista delle persone che mi fanno stare bene, loro capiranno e non sto a fare nemmeno la lista dei proponimenti per l'anno nuovo, tanto la maggior parte rimarrà disattesa, però uno ve lo posso, anzi, ve lo voglio dire, con l'anno nuovo abbandonerò una parte di me...
Tranquilli, nessun viaggio a Casablanca, sono Lorenzo e rimarrò Lorenzo, no niente modificazioni fisiche, a perte continuare la dieta che sto facendo con buoni risultati, dicevo, niente stravolgimenti fisici, quello che abbandonerò è una "tara" mentale...
Quella mia malata necessità di trovar sempre una mediazione, quasi un voler piacere a tutti a qualunque costo, quel bisogno fisico di accontentare e accondiscendere, anche a discapito della verità e pulizia...
Basta.
Con l'anno nuovo, il bianco sarà bianco e il nero sarà nero, se si dovesse cercare una qualunque tonalità di grigio, tra i due estremi, lo farò, ma solo se servisse a veicolare le mie necessità...
Si forse diventerò anche un pò più stronzo o meno disponibile, in un certo senso è la stessa cosa, ma sono stanco, stanco di cercar compromessi...
Qualcuno ne soffrirà, ma solo chi non mi conosce profondamente, a questi dico: Vi sembro diverso? lo sono! Adeguatevi, se vi va, altrimenti pazienza...
Saluti

sabato 29 dicembre 2012

Vite gettate


Quando entriamo nella famiglia, con 
l'atto di nascita, entriamo in un mondo 
imprevedibile, un mondo che ha le sue 
strane leggi, un mondo che potrebbe 
fare a meno di noi, un mondo che non 
abbiamo creato. In altre parole, 
quando entriamo in una famiglia, 
entriamo in una favola. 
                                                 Gilbert Keith Chesterton

Avete letto l'aforisma iniziale?
Io lo trovo assolutamente splendido, chissà cosa ne penserà "Emanuele" il bambino partorito e abbandonato nel cesso di un McDonald's...

Scriverò poco stasera, sono stanco e sfiduciato.

Emanuele è indubbiamente il bimbo più fortunato del mondo, pensate che io sia pazzo?
Può darsi...
Provo a spiegare la mia "follia"...
Il piccolo sopravvive ad un parto non certo perfetto, sopravvive ad un ambiente non ottimale per un neonato e soprattutto, sopravvive all'ignoranza dei genitori...
Questo ai miei occhi, significa che è il bambino più fortunato del mondo...
Se ancora non siete convinti, provate a pensare quale infame vita avrebbe vissuto il neonato, se i genitori non l'avessero buttato via...
Siete convinti adesso?
Si? Bene...
No? Fa niente, non siete gli unici idioti sulla faccia della terra...
Comunque sia, questa faccenda mi regala due certezze, la prima è che il piccolo Emanuele può ancora giocarsi la sua chance, la seconda è che auguro una morte orribile tra migliaia di patimenti a chi ha cercato di rubargliela...
Vi sembro un pò troppo estremista?
Fa niente, sappiate che non provo la benché minima pietà per quella gentaglia.
Auguri Emanuele, non ti è iniziata bene, ma spero che la vita ti dia sempre un motivo per sorridere...

Saluti

venerdì 28 dicembre 2012

Sollevare una questione...

Non è poi sempre la cosa migliore
soffermarsi e mettersi a pensare...
                                       Lorenzo Reschiglian

I supereroi soprattutto quelli un pò agè, mi risultano vagamente fetish, insomma, tutte quelle calzamaglia, tutte quelle mascherine, quei vestitini di pelle con tutti i muscoli ben delineati, insomma dai guardiamoci in faccia, non c'entra quali "poteri" possedevano, ne quali capacità specifiche differenziano, loro da noi, principalmente, e loro tra di loro, secondariamente, a me sembra che tra gli "supereroi", l'ambiguità sessuale fosse l'unico vero must...
Prendiamo per esempio il primo tra tutti, quello che in italia era lo sconosciuto "ciclone" poi rinominato "nembo kid" e alla fine assurto alle cronache come "Superman"...
Non vi sembra il primo caso conclamato di Dragqueen? 
Pensateci, siamo nel bel mezzo della seconda guerra mondiale, i fiumi di testosterone che scorrono sono secondi solo a quelli del sangue inutilmente versato, omini, ometti e omaccioni si sacagnano di botte difendendo ognuno i propri ideali, per altro tutti sbagliati, ecco in mezzo a tutto sto manicomio cosa ti va ad arrivare? 
Superman...
Un omone in stivaletti di pelle, calzamaglia aderentissima, culottes e mantello a tono, il tutto sormontato da una frezza di capelli perfettamente pettinati con regolamentare ciuffetto tira baci?
Beh se non é un inno all'ambiguità sessuale, ditemi voi cos'è!?
Ma anche non volendolo far diventare un'icona gay, almeno smettiamo di chiamarlo "l'uomo d'acciaio"!
Primo perché non é un uomo, semmai é un umanoide dato che arriva da un altro pianeta, eppoi perché d'acciaio? Cos'è o dov'è fatto d'acciaio? V'è forse una velata allusione? E anche se fosse, cos'è acciaio flessibile, dato che l'aderentissima culottes che indossa non fa trasparire nulla, certo é anche plausibile che "l'attrezzo" sia innestabile quando serve, una sorta di minipimmer, ipotesi plausibile tenendo conto di alcune capacità secondarie di superman, tra le quali, frullare, montare la panna o fare la maionese...
Ma guardiamo la cosa sotto un profilo strettamente umano e facciamo finta anche noi che basti un paio di occhialoni per "camuffare" la sua identità (dio che idiozia), ma come vive Clark Joseph Kent?
Come vive la sua condizione di umanoide pressoché invulnerabile e invincibile?
Male, evidentemente la vive male, molto molto male, perché sembra che la sfiga l'abbia visto in faccia e se ne sia innamorata...
Al di la dei già citati occhialoni, che comunque lui continua a tirare su perché gli scivolano dal naso, perché deve fare la figura dello sfigato? Perché deve fare un lavoro che, primo non gli piace e secondo, viene sotto pagato? Perché deve fingersi goffo e impacciato ma peggio di tutto, sottomesso?
Già faccio fatica a capire perché il mondo non lo pieghi ai tuoi voleri, ma anche concedendo la semi infermità mentale, va bene, non conquistare il mondo ma almeno vivitela bene!
E con le donne?
Un disastro...
Già, perché con tutte le stragnocche che ci sono sul pianeta, lui si innamora di una sua collega, belloccia se vuoi, ma secca, antipatica e smorfiosa...
A bbella! Ma scenditi dal piedistallo vaa!
Eppoi, sei l'uomo d'acciaio, quindi a tempistica come sei messo? Quanto tempo passa tra i preliminari e la sigaretta? Eee?
Beh, sei invincibile e invulnerabile, quindi almeno sotto le lenzuola approfittane, sfrutta il minipimmer alla massima potenza e sollazza la tua partner per ore, giorni o mesi! Altro che Sting e le sue panzane tantriche, che non sono altro che scuse per averlo molle, nooo, tu sei l'uomo d'acciaio, ma devi sembrare normale, così al contrario di tutto il resto del mondo, che si impasticca, chi per durare di più, chi per ricordarsi a cosa serve, tu invece ti fai di Kriptonyte per renderlo barzotto...
A Sssuper fessooo!
Ma forse sono io che non capisco...
Forse sono troppo legato a stupidi stereotipi...
Forse, e mica poi tanto forse, sono solo invidioso...
O magari gay?
Meglio non porsi troppe domande...
Saluti

giovedì 27 dicembre 2012

Via! Più veloce della luceeee!!!!

A volte per diventare Superman, non 
serve la calzamaglia e il mantello...
                                              Lorenzo Reschiglian

Sono un papà felice.

Sono giorni di festa, ed è innegabilmente bello passare del tempo con i famigliari, un pò sballottati forse, ma il "fastidio" è enormemente ripagato dalla scorpacciata di sentimenti...
Ma per quanto sia gustoso e vitalizzante stare in giro, le emozioni più potenti le trovo sempre a casa mia...
Sapete come si fa a diventare papà? Facendo un figlio...
Semplice direte voi, beh non è proprio così, anche perché il pupo comincia ad avere una sua personalità e in questi giorni, quella personalità è votata a farci uscire dai gangheri, fa il capriccioso, è permaloso, scontroso ed esageratamente volitivo, insomma ne più ne meno del classico bambino di tre anni e mezzo...
Sentimenti altalenanti, si va dal: Lo faccio a pezzi!! Al: Pucci pucci coccoline...
Si si, non c'è niente che rincoglionisce di più che il diventare genitori...
Comunque questo saliscendi umorale riesce a mettere a dura prova la pazienza e la resistenza, sia mia che di Odette e capita che poi, proprio noi due si litighi, anche furiosamente a "causa" del pupo...
Tutto normale, non è che si litiga veramente è un "sano" sistema per scaricare le tensioni, il piccolo non c'entra siamo noi che ci "scarichiamo" addosso l'un l'altro, poi dopo le sfuriate tutto ricomincia meglio di prima.
Strizzacervelli non ci avrete!!
Oggi è stata una bella giornata, ho ancora qualche postumo dell'influenza di ieri, ma a parte un fastidioso mal di gola, il resto va bene e il piccolo è stato bravo...
Si lo ammetto, stravedo per lui e non vedo come potrebbe essere diversamente, ma a volte quella sua personalità, quella capace di triturare ogni pazienza umana, diventa invece un punto a suo favore e lo fa diventare un bimbo esplosivo, così si passano lunghe ore a giocare e giocare e giocare, ma non c'è modo di annoiarsi, lui è una continua fonte di idee e giocare insieme è quanto di più rilassante ci sia al mondo, spesso è uno spettacolo anche "solo" stare a guardarlo mentre gioca, perché lavora molto di fantasia e con poche cose "reali" imbastisce su di quei circhi che sono veramente delle favole, poi ci sono i momenti di follia...
I momenti di follia sono quelle situazioni dove lui, preso da qualche forma strana di energia, si mette a saltare e ballare, in questi giochi io partecipo "passivamente" nel senso che il più delle volte mi limito ad evitare che quel suo fare il saltimbanco non gli causi traumi o incidenti... 
Stasera dopo cena si è verificato uno di quei momenti di lucida follia...
Eravamo mollemente svaccati di fronte alla tivù, o meglio, io ero mollemente svaccato di fronte alla tivù e cercavo di guardare i cartoni animati, ma la visione era "disturbata" dal folle rimbalzare di un pallone da quindici chili formato bimbo...
Il pallone, ehm, volevo dire, il bimbo aveva deciso che il lettone era una nave e lui il capo dei pirati, o qualcosa del genere non è che ci ho capito molto, ma tant'è... Comunque è un continuo saltare di qua e di la, un buttarsi sulle mie gambe (hai hai) cercando di togliermi le calze, oppure prendeva la rincorsa e mi si tuffava addosso, io allora dovevo prenderlo al volo per farlo poi planare in braccio, devastante per la mia schiena ma spanzosissimo per le sue risate, passano parecchi minuti e vista l'ora, lui comincia a dare i primi segni di stanchezza, comincia a ciondolare, corre un pò meno e dopo i tuffi si rialza più lentamente, beh com'è o come non è, in uno di questi suoi ciondolamenti, per un istante perde l'equilibrio, non sarebbe caduto e comunque sarebbe rimasto sul lettone, ma l'istinto del papà mi ha fatto scattare lo stesso, così l'ho afferrato e per non farlo "spaventare" gli ho fatto qualche coccola dicendogli di fare attenzione che basta un niente per cadere dal letto, bene, lui non sembrava per niente spaventato, ma quello che ha detto subito dopo, mi ha lasciato senza parole, perché dopo la mia "manfrina" lui mi ha abbracciato forte forte, mi ha dato un bacione e ha detto: Papà, hai salvato la mia vita...
BAM!!
All'improvviso con la mia S stampata sul petto e il mantello svolazzante, sono in volo nel cielo blu con in braccio il mio bambino...
Papà, hai salvato la mia vita...
Ma da dove cavolo gli saltano fuori certe frasi??
Beh non me ne frega niente da dove gli saltano fuori, l'unica cosa che so è come mi sono sentito dopo, e anche adesso, mi sento bene, ma non semplicemente bene, ma bene bene di quel bene che fa bene...
Ecco, volevo dirvelo, adesso rientro a casa, la calzamaglia sarà anche cool ma quando si vola d'inverno, non tiene per niente caldo...
Saluti

martedì 25 dicembre 2012

Sono tenero dentro...

Natale, che balorda invenzione...
                                              Lorenzo Reschiglian

Va bene, mi sono divertito, il post di ieri era un pò pessimista, ma del resto parlava di vita vissuta...
Oggi però mi sono proprio divertito, la festa dell'apertura dei regali con il mio pupo è stata emozionante, vederlo strappare carta e fiocchi, l'impazienza nell'aprire le scatole e l'entusiasmo per le nuove cose...
Irresistibile...
D'accordo, prima o poi tutta questa bellura finirà, ma per ora è una mazzata di emozioni...
La giornata è stata decisamente piacevole, si era dai genitori di Odette, con presenti anche mia mamma e mia sorella, si è mangiato (ovviamente tutto buonissimo) si è chiacchierato amabilmente e ci si è divertiti, il tutto devo ammetterlo, in un clima rilassante, sereno e inusualmente leggero, roba che era qualche anno che mancava...
Bene, sono contento e stranamente tranquillo (probabilmente ho un pò di febbre), non ho mangiato troppo, anzi, per le mie normali metriche, ho proprio mangiato poco, ma devo dire che va benissimo così, sono comunque decisamente sfinito, stare dietro a quella bomba energetica del piccolo, oggi è stato particolarmente sfiancante, ma dopo che ho finito questo post, mi preparerò una sana tisana rilassante, poi mi infilo sotto le coperte e chi si è visto s'è visto, come recitava una battuta di un film: Anche questo natale ce lo semo levato dalle palle!
Domani si bissa, ma a casa di mio fratello, sarà decisamente interessante vedere mio figlio e il suo cuginetto insieme...
Energia pura...
Domani probabilmente mi dovrò "dopare" per resistere e assistere alle due furie...
Ma sapete com'è: E' uno sporco lavoro, ma qualcuno dovrà pur farlo... Eppoi a me piace...
Adesso vado, sono veramente distrutto...
Baci e ancora, buon natale...
Saluti

lunedì 24 dicembre 2012

Brillar di campanelli nella notte...


Babbo Natale ha avuto una brillante idea: 
Andare a trovare la gente una volta l'anno.                                
                                                               Victor Borge

Quando si è giovani, è meglio...

Mi piaceva far regali, ancor più che riceverli, ricevere un regalo mi ha sempre messo un pò a disagio, non sapevo mai cosa dire o cosa fare, non li aprivo mai d'avanti all'interessato, perché sapevo che non sarei riuscito a dissimulare la delusione, e di delusioni ne ho avute parecchie, no, a me i regali piaceva farli, per me era un gioco, una sfida che iniziava molto prima di natale, io "studiavo" i miei amici, cercavo di capire gusti ed interessi per "mirare" l'obbiettivo e fare il regalo adatto, regalo che poi cercavo, ma capitava spesso che fosse l'oggetto a "trovarmi" e a "dirmi" a chi doveva essere donato...
Poi un gusto tutto particolare per me é sempre stato la preparazione, dallo scegliere la carta o il bigliettino, a come impacchettare l'oggetto, tutto doveva essere strettamente personalizzato, era una malsana "perversione" camuffare l'origine del dono, tutto doveva essere una sorpresa...
Nei miei ricordi, ho un cassetto pieno di questi momenti speciali, un cassetto che apro pochissimo per paura di sciuparli...
Ci sono anche le delusioni, ma di quelle ne ho un armadio...

Poi si cresce...

Via via col passare degli anni, il natale e tutto il suo spirito si sono persi, scivolando nello scarico insieme alle lacrime che bagnavano i sogni infranti.
Ricevere un regalo era diventato fastidioso, preferivo rendermi irreperibile piuttosto che partecipare a qualsivoglia festività, farli poi, era diventato un malessere, niente più ricerche, nessuna attenzione e nessun piacere, quando proprio non potevo farne a meno, compravo la prima cosa che capitava, impiegavo più tempo a trovare una "giustificazione" per l'oggetto piuttosto che appassionarmi allo stesso...
Poi ho proprio smesso di farne, un incurante indolenza prese il posto di qualunque sentimento.
Il natale era morto.

Occhi diversi.

La vita prosegue, alcune porte si chiudono, spesso in faccia, ma tutto prosegue, si conoscono persone nuove e queste persone ti riavvicinano al bambino che eri, almeno in parte, così si comincia a guardare le cose in modo differente, tutto torna ad avere un colore ma certi guasti si possono solo riparare alla bell'e meglio, certi danni lasciano comunque segni, oggi il natale non mi è più indifferente, ho una moglie e un bimbo e quest'ultimo deve credere che tutto sia bello e perfetto come nelle fiabe, deve credere che il mondo sia un posto bellissimo, deve crederci perché quegli occhi prima o poi, perderanno l'innocenza quegli occhi, come i miei, vedranno le persone scambiarsi regali e anche lui capirà che non sono altro che scatole piene di sensi di colpa incartate d'ipocrisia, lui vedrà, prima o poi sarà così, ma fino ad allora fingerò che non sia così, fingerò raccontandogli le fiabe dove la cattiveria non esiste, ridendo con lui mentre giochiamo e piangendo quando non c'è, piangendo al pensiero di quando questi momenti saranno solo ricordi...

Ecco, è appena passata la mezzanotte, auguri è di nuovo natale...

Saluti

domenica 23 dicembre 2012

Vorrei...

Ma stasera non ci riesco.
Eppoi è quasi natale, dobbiamo essere più buoni.
Quindi, silenzio.

Saluti

venerdì 21 dicembre 2012

Non è successo niente...

Forse si era creata un pò
troppa aspettativa, forse
la fine del mondo era un
obbiettivo impegnativo..
                           Lorenzo Reschiglian


Già, troppo impegnativo, sapete com'è, uno parte spronato dall'entusiasmo, magari senza una minuziosa pianificazione, si pone degli obbiettivi senza calcolarne bene la fattibilità e dopo un pò, cessato l'effetto entusiasmo, incappato nelle prime difficoltà, tutto crolla come un castello di carte, tutto, ogni singolo problema diventa un muro insormontabile, e alla fine, dei grandiosi progetti iniziali, rimangono solo delle misere realizzazioni, quando va bene, se non proprio nulla, quando va male...
Ecco, forse i Maya le hanno sparate un pò grosse...
Un pò tanto grosse...
Perché alla fine non è successo proprio niente, ma niente di niente...
Ecchècavolo!
Consoliamoci, alla fine è meglio così, siamo tutti ancora vivi e natale con tutta la sua ipocrisia è alle porte, cosa potremmo chiedere di più?
Monti che dice: Italiani, ci siamo sbagliati, da Gennaio ci sarà il bum economico!
Seeee, magari...
No, non credo succederà nulla di più di quello che ci aspettiamo che succeda, quindi niente...
Sono però curioso di leggere i giornali di domani, chissà se qualcuno scriverà qualcosa sullo scampato pericolo, chissà quali fantasiose interpretazioni verranno elaborate per "giustificare" il fatto che ci siamo salvati...
Vabbè, cosa fate domani?
Io sopravvivo...
Saluti

giovedì 20 dicembre 2012

Patatineee, pop corn, casse da mortoooo!!

Va bene, ci siamo, mancano
poche ore, forse...
                                   Anonimo Fifone

Questo post si autodistruggerà (con il resto del pianeta) alle 11,15 del 21.12.12...

La civiltà così come finora la conosciamo sta per finire e malgrado gli sforzi, Berlusconi non c'entra niente...
La fine del mondo, che parolona, da quel non so che di ineluttabile, inevitabile e sicuramente definitivo, o forse no, magari domani uno scienziatone scopre qualcosa, che di fatto, cambia tutto oppure arrivano gli UFO e non ci usano come snack, o magari un virus subisce una mutazione e ci infetta tutti facendoci diventare onesti e sinceri, oppure passeremo un giorno intero senza che i politici dicano minchiate...
No, quest'ultima esula dal discorso catastrofista, si va a finire in territorio sacro, nel caso si dovrebbe parlare di miracolo...
Eppoi la fine del mondo è troppo generica, nel senso, che se eliminiamo la catastrofe globale, ognuno di noi ha una sua fine del mondo, mi spiego, per me la fine del mondo sarebbe perdere i miei cari, ma c'è sicuramente qualcuno che invece in questo momento sta sterminando la propria famiglia, e magari per questo folle la fine del mondo è coincisa con la fine di Sex and the city, qualcun'altro non riuscirà ad affrontare un problema e penserà che sia la fine del mondo...
Ognuno di noi avrà i propri 15 minuti di notorietà e la sua personalissima visione dell'imminente catastrofe...
Ma poi, qual'è il modo migliore per dipartire? Lento, veloce o riflessivo?
I più sceglierebbero il veloce, adesso ci sei, un istante dopo ti sei polverizzato, niente pensieri niente dolore, puro spirito...
Oppure siete per il lento? Lento non significa necessariamente: agonia e dolore, ma sicuramente vuol dire che si sentirà il "passaggio", una moderna pasqua dove non si rompono uova di cioccolato, ma si riempiono urne cinerarie...
C'è anche una piccola parte che sceglierà il passaggio riflessivo, io sono tra questi,  io voglio  rimanere "attivo" il più possibile, pensando e ripensando all'imminente fine, me ne starò lì ad affrontare i grandi temi esistenziali, chi siamo, da dove veniamo, dove vogliamo andare, chi paga la bolletta...
Staremo a vedere, per domani il famoso detto: Chi vivrà, vedrà, verrà adattato alla nuova realtà e suonerà così: Chi vivrà, morrà...
Quindi, saluto tutti e se tutto va bene, ci ritroveremo tutti qui domani sera, se così non fosse, sicuramente non mi arrabbierò...
Saluti

mercoledì 19 dicembre 2012

Vent'anni buttati al vento...

Negli anni di adolescenza noi 
siamo per lo più scontenti della
 nostra situazione e del nostro 
ambiente, qualunque esso sia; 
a tale ambiente infatti noi 
attribuiamo ciò che in ogni 
caso dipende dalla vuotezza e 
dalla miseria della vita umana
                                             
Arthur Schopenhauer


Tranquilli, non vi farò l'esasperante cronistoria dei miei "primi" quarant'anni, ne ho le scatole piene io, figurarsi se sto qua a raccontarveli a voi...
Non vi voglio così male...
No, il mio pensiero va proprio a che di anni ne ha venti, perché francamente non li capisco...
Sembra che la parola d'ordine, quella che li accomuna è "indolenza"...
Indolenza.
Vi sembrerà brutto, ma questi ragazzi non hanno futuro, ed è colpa loro.
Vogliono tutto, senza fare nulla.
Hanno tutto, senza fare nulla.
E sono insoddisfatti di tutto.
Stasera chiacchieravo con una di queste  e sentirsi dire: Non ho più voglia di niente... Non ho nessuna capacità e non ho neanche voglia di lottare per niente... 
Scherziamo? A vent'anni??
Ma andate a zappare nei campi!
Sento i soliti secchioni che fanno l'eco con la solita frase fatta "la colpa e dei genitori"...
Col cavolo!
Perché se è vero, ed è vero, che solitamente i genitori "moderni" demandano alle fantomatiche "istituzioni" il compito di far diventar uomini i loro pargoli, è altresì vero che dopo una certa età, l'infante diventato ragazzo, dovrebbe maturare una sua "personalità", e anche ove non fosse, a vent'anni oramai si dovrebbe aver capito la differenza tra bene e male o tra giusto e sbagliato, quindi scegliere di "vivere" passivamente la propria vita è da indolenti, da stupidi, viziati e inutili indolenti...
Stasera l'amica di poco più su mi ha detto: Ho semplicemente smesso di lottare...
Io le ho risposto: A vent'anni, non hai nemmeno iniziato a lottare...
Svegliatevi stupidi tapiri!! Vent'anni non sono niente! Avete appena smesso d'essere "adolescenti", dovete purtroppo incominciare a pensare, capisco sia una cosa complessa, dovete pensare e capire che siete delle entità fisiche indipendenti e che le scelte, le decisioni che prenderete avranno un effetto immediato, un impatto diretto su di voi e su chi vi sta accanto, è un impegno non da poco ammettiamolo, ma tutta questa fatica, tutte queste pene vi faranno un regalo, se siete capaci a capirlo, tutte queste responsabilità vi faranno il dono più grande che riceverete mai, la vita...
La vita.
Non mi sembra un regalo da poco...
Saluti

martedì 18 dicembre 2012

Calma e poi? Tempesta?

Vogliatevi bene sempre,
prendetevi del tempo per voi
imparate a respirare con calma
assaporate le piccole fortune e,
troverete la vita...
                                     Lorenzo Reschiglian



Ascoltate la pace...


Saluti

lunedì 17 dicembre 2012

Promosso, con riserva...

Gli occhi di un genitore non
potranno mai vedere il proprio
figlio in maniera razionale, no,
la cosa non sarebbe naturale...
                                    Lorenzo Reschiglian


E' andato tutto bene.

Non ho fatto centomila foto e anche come filmati ho girato lo stretto necessario...
Anche perché la recita non è poi durata molto, ma è stata davvero carina, nulla di impegnativo, dopotutto i piccoli non arrivano ai quattro anni, ma è stato bello vederli mentre si impegnano in quei semplici "compiti" cercando di imitare i "suggerimenti" delle maestre, divertente vederli sgambettare avanti e indietro un pò smarriti forse, ma senza mai perdere il sorriso hanno portato a termine due "balletti" e altrettante "poesie", il tutto ovviamente sotto gli occhi sognanti e orgogliosi di quasi tutti gli adulti presenti...
Mi sono divertito, non cadrò nell'errore che fanno tutti, cioè quello di lodare ciecamente mio figlio, di blaterare insulsaggini cercando di sminuire gli altri pargoli, Anche se, effettivamente, il piccolo s'è comportato benissimo, senza sbagliare un passo, entrando ed uscendo nei tempi previsti e recitando perfettamente la sua parte, poi cosa non da poco, era quello su cui il costume calzava meglio...
He he he...
Il resto della giornata è passato...
Saluti

domenica 16 dicembre 2012

Sono in apprensione...

La vita è un continuo esame,
senza allenamenti o canovacci,
nessuna brutta copia da rileggere.
La vita è in presa diretta, non sono
previste repliche...
                                          Lorenzo Reschiglian

Domani ho un esame.

Vedo i soliti secchioni che mi guardano, hanno la classica espressione da secchione incuriosito, quella col sopracciglio sollevato, le braccia conserte e il piede che picchietta sul pavimento...
Tranquilli cari secchioni, l'esame di domani non ha nulla a che vedere con qualunque vostro interesse, niente scuola o lavoro, pure la patente l'ho già rinnovata...
Togliamo anche i pensieri sulla salute, non ho da fare nessun accertamento diagnostico e settimana scorsa ho fatto la mia sana donazione all'Avis...
No, l'esame che mi attende domani è tra me e me, domani c'è la recita all'asilo...
Piccola premessa.
Ho sempre pensato che le recite scolastiche, come i saggi, siano tutte delle inutili perdite di tempo, mi chiedo da sempre quale utilità didattica possano avere, quindi guardavo con un certo disappunto tutti quei genitori, che con toni trionfalistici, si vantavano d'avere il futuro emulo di Al Pacino in casa...
Domani tocca a me...
Non so proprio come reagirò alla cosa, non ho idea di quel che succederà quando il mio pupetto "prenderà la scena"...
Io un pochetto mi sto preparando, mentalmente perché non voglio finire a dire "eeemmiofiglioo", ma ho anche ultimato i preparativi tecnici, da bravo papà, sia la videocamera che la macchina fotografica sono pronte e cariche...
Vedremo come andrà a finire...
Vi terrò informati...
Saluti

sabato 15 dicembre 2012

C'è del marcio in Danimarca...

Ricordati però che devi
assolutamente rientrare
prima di mezzanotte...
                                  Fata smemorina

Vedo i soliti secchioni gongolare, mi guardano e parlottano, sento che dicono: Ma dai questa bestiaccia che fa un post su Shakespeare...
Mi dispiace, non ho nulla contro l'Amleto, ma i secchioni rimarranno delusi, il titolo non è un richiamo al personaggio, ma al periodo...

Principi, principesse e ranocchie...

Stasera ho scoperto che le principesse esistono ancora.
Ho un'amica che ultimamente è un pò perturbata sentimentalmente, nulla di insuperabile sono i soliti problemi che si vivono quando si è seri, puliti, sinceri, innamorati e quando tutte queste belle cose finiscono tra le mani di un perfetto coglione, "sciocchezzuole" quindi...
Le passerà, è troppo bella e intelligente per lasciarsi schiacciare da certe stupidaggini...
Infatti stasera era piuttosto su di giri, una piccola novità dopo tanti giorni di tristezza, la sua felicità ha molti nomi, uno di questi è consapevolezza...
Da cosa arriva questa consapevolezza?
Dall'essere tornata se stessa, ha smesso (quasi) di piangersi addosso e finalmente ha aperto gli occhi sull'inutile pochezza del suo ex...
Un altro nome della sua felicità è curiosità...
Questa mia amica è piuttosto dinamica, possibilista e decisamente orientata nel futuro, insomma una donna solida, quindi quando stasera presa da un fanciullesco trasporto mi ha detto d'avere novità, tutto mi sarei aspettato di sentirmi dire, beh non proprio tutto, infatti sono rimasto decisamente stupito quando mi ha raccontato del suo nuovo interesse...
Il ballo...
Nel senso di andarci a ballare, ma non quelle porcherie da discoteca, niente musicaccia ad alto volume, ne tanto meno le oramai in declino salsomerengate latino americane, no niente di tutto ciò, il ballo che ha riportato il sorriso sul suo viso e proprio il "ballo" quel genere di Ballo che si scrive con la lettera maiuscola, il Ballo dei Balli...
Il Ballo ottocentesco in "costume"...
Si proprio quello, quello che non esiste più, quello dove ci sono principesse (non da salvare) e principi senza "calza maglia" e ranocchie da baciare...
Sono esterrefatto, chi se lo sarebbe mai aspettato, ma i suoi toni entusiastici non lasciano alcun dubbio, fa sul serio...
Io un pò l'ho presa in giro, ma la realtà è che sono felicissimo per lei, non tanto per il fatto in se, o per il tipo di Ballo che andrà ad affrontare, sono felice perché lei si è rimessa, è proprio il caso di dirlo, in pista...
Bene, adesso inizierà quel duro cammino, ma potete starne certi, lei ci riuscirà perché è proprio una gran donna e quando accadrà io sarò lì con lei.
Vai bimba, sei un palmo sopra qualunque "debuttante"...
Saluti

venerdì 14 dicembre 2012

Messaggi subliminali? Davvero? Ma dai!

La realtà inventa la fantasia,
la fantasia si mischia con la realtà,
la realtà supera sempre ogni fantasia,
la fantasia stimola e migliora la realtà...
                                                       Lorenzo Reschiglian

A volte ritornano...

No non parlerò dei comunisti, quelli non possono tornare, perché non sono mai esistiti...
Non parlerò nemmeno di Berlusconi, anche lui non esiste, quello che si vede in giro è un replicante di plastica col software in crash...

Ciò che "a volte ritornano" sono le pubblicità mal fatte...
Ovviamente questo è un post inutile, perché anche se per me, alcune pubblicità sono delle vaccate, comunque il pubblicitario ha raggiunto il suo scopo, perché conosciamo tutti il detto "non importa che se ne parli bene o male, importa che se ne parli", quindi...

Demenza senile.
E' una brutta malattia degenerativa, in sostanza ci va gradualmente in pappa il cervello, ed è quello che sta succedendo al "Signor Balocco", il poveretto in evidente stato confusionale, gironzola con sguardo stralunato per l'azienda, entrando "in produzione" senza indumenti igienici, e non contento, dapprima si mette a chiacchierare con un panettone, successivamente quel panettone se lo "frega", andandosene tenendolo sotto braccio e parlandoci come se fosse un vecchio amico...

Balle Spaziali
Giovanni Rana è un fenomeno, candidamente ammette di essersi inventato di tutto per vendere i suoi ravioli, andando perfino sulla luna o rimpinzando le nostre nazionali di ginnastica...
Tutto bene, ma non era più semplice e meno dispendioso di un viaggio sulla luna, se si fosse limitato a fare ottimi prodotti? Oltre tutto, sempre risparmiandosi il viaggio lunare, avrebbe potuto tenere i prezzi al consumo più bassi...

Irresponsabile responsabilità
Qua gli spot sono molteplici, tutti quelli che pubblicizzano bevande alcooliche, lasciando perdere le ambientazioni sempre più improbabili, dai barconi carichi di musicisti idioti, alle feste dubbie, passando attraverso distillerie tanto fatiscenti da sembrare precarie, tutto arriva in tivù, dal più blando "rosolio" al peggior distillato per motori a reazione, ma tutti i prodotti e quindi tutte le pubblicità, riportano la stessa dicitura: Bevi responsabilmente...
Bevi responsabilmente, come dire: Arrangiati idiota di un beone, se crepi sono fattaci tuoi...
Ammettiamolo, bevi responsabilmente è una delle più grosse minchiate mai inventate, volete per davvero sensibilizzare i consumatori sui rischi legati al consumo di alcoolici?
Bene, allora scrivete che nella sola Italia, muoiono oltre 20000 persone all'anno per le malattie derivate dal consumo diretto, la cifra aumenta enormemente se ci aggiungiamo le morti "indirette" tipo quelle derivanti dagli incidenti stradali...
Il "bevi responsabilmente" non è altro che il lavarsene le mani del nostro governo, governo che se ne infischia dei morti, l'importante è che ogni bottiglia abbia su la regolamentare fascetta del monopolio...

Sono un "consumatore" e come tale vengo continuamente bersagliato da ogni sorta di spot per qualunque prodotto al mondo, ed è vero che non ho la competenza di Aldo Grasso, ma non ci vuole lui o un suo emulo, per affermare che la stragrande maggioranza degli spot che infarciscono qualunque media disponibile è, quantomeno, malfatto se non improponibile, quando non errato o fuorviante...
Sveglia Tapiri! Aprite gli occhi e stringete le chiappe, starete meglio voi e le vostre finanze...
Saluti

giovedì 13 dicembre 2012

Momenti e parole

Qualcosa c'è, nascosto nei miei ricordi
qualcosa che va al di la, degli sguardi
nuvole pesanti di pioggia, mi bloccano
fauci sbavanti di pensieri, mi braccano
rincorro il sonno, da affamato sognatore
ma rimango sveglio, bloccato dal terrore
non dormire, per non cadere nelle tenebre
rincorro, il sole per scappare dalle ombre
vorrei ritrovare, le code di antichi desideri
ma, dovrei aver paura di ciò che ero ieri
alla fine si dovrà, di tutto, rendere conto
il dare e l'avere che mi ha via via spento
non c'è paura non rabbia, solo delusione
vorrei capire il perché, di questa illusione
la vita in quel suo multicolore caracollare
finisce, quando ancora deve cominciare
qualcosa c'è, che va al di la degli sguardi
qualcosa che è nascosto, nei miei ricordi.
Saluti

mercoledì 12 dicembre 2012

Mangiare Pattume...

Avete letto il post di ieri?
No?
Ben vi sta!
Quello di stasera ne è strettamente legato, 
quindi andate a leggerlo subito!
Se invece l'avete letto, questo lo capirete subito...


Mangiare pattume, non è una poco velata critica alla cucina di mia moglie, lei è un ottima cuoca, non parlerò nemmeno del cibo spazzatura, niente fast food e similia, e non menzionerò nemmeno il "movimento freegan", quello di cui voglio parlare è altro...

Stasera a cena, ancora zucca...

Non che facessi i salti di gioia, ma Odette è in un periodo di forte cambiamento, la scelta di diventare vegetariana le ha precluso tutta una enorme parte della tradizione culinaria, ma in compenso si scoprono nuovi e impensabili utilizzi di cibi o parti di essi...
Lo sapevate che nella frutta e nella verdura, la maggior parte degli elementi pregiati, delle vitamine e di tutto quello che fa bene è contenuto in quello che noi comunemente buttiamo in pattumiera?
Bucce, torsoli, semi, radici e infiorescenze, racchiudono enormi ricchezze, ma migliaia d'anni di "evoluzione" e il sempre crescente "benessere", ci hanno fatto perdere alcune ottime abitudini...
Tranquilli non vi salmodierò col solito pistolotto sullo spreco alimentare, non ne ho la competenza, ma è innegabile che siamo "abituati" a buttar via un sacco di roba, roba che non sarebbe stata sprecata se solo facessimo i nostri acquisti con più oculatezza...
Noi non facciamo eccezione, ma la nuova coscienza di mia moglie ci sta facendo spostare da queste errate abitudini.
Così arriviamo a stasera e alla benedetta zucca...
Tra me e me pensavo, ieri mi è andata decisamente bene, sarò fortunato o sta volta dovrò telefonare al Take Away?

A TAVOLAAAAA!!!

Nel piatto, o meglio, nella terrina ho trovato un insalata mista, fin qui tutto bene, poco distante c'era una ciotolotta piena di "humus", cioè una crema a base di ceci, bene i ceci mi piacciono, poi in mezzo alla tavola c'è un terzo recipiente, da dentro fanno capolino degli strani "bastoncini", sembrano patatine fritte, decisamente troppo fritte, perché sono scure e sembrano bruciacchiate...
E' la zucca, o meglio, la buccia della zucca...
Odette mi dice che l'ha fatta al forno proprio come si fanno le patatine, poi le ha condite solo con un pò d'olio e sale...
Assaggio...
Maledizione...
Non sono proprio patatine fritte, ma sono dannatamente buone...
Porcaccia la miseriaccia zozzaccia...
Anche stasera mia moglie mi ha fregato...
Bucce di zucca, fino al mese scorso le buttavamo via, stasera le ho mangiate...
Cavoli che buone...
Grazie Odette.
Saluti

martedì 11 dicembre 2012

La zucca non mi fa impazzire...

Sbagliando si Impera...
                             Napoleone (forse)

La zucca non mi fa impazzire, però ha un sacco di proprietà buone e utili per il funzionamento del corpo...
Ma proprio non mi fa impazzire, ha un sapore che non riesco a farmi piacere...
A Odette piace tantissimo...
Non tirate fuori la solita piva: Gli opposti si attraggono...
Perché sono tutte vaccate, come: Chi si somiglia si piglia...
O tutte le crisi degli anni dispari, le "scuse" e le "giustificazioni" per un tradimento...
Tutte vaccate.
La gente si mette insieme, si molla e si tradisce senza farsi tutte le menate che gli scienziati si inventano, ci si piace, non ci si piace più, si è fedeli oppure no, ossitocina, testosterone, estrogeni, ferormoni e altre diavolerie, tutto e il contrario di tutto...
L'amore non ha regole fisse, ne spiegazioni universali, l'uomo è imperfetto quindi può amare solo in maniera imperfetta...
Ma sto divagando...
La zucca non mi fa impazzire, ma a mia moglie piace tantissimo, così cerca di propinarmela in ogni maniera possibile...
Altro che ferormoni...
Stasera però qualcosa è andato storto...
E' tutto il giorno che la vedo armeggiare in cucina con quella benedetta zucca, ho passato la giornata nell'attesa di scoprire come quella zucca si sarebbe presentata nel mio piatto...
Ora di cena, anzi qualche minuto prima...
Odette cristona in sei lingue diverse, la cucina turbina di stoviglie, i fornelli sembrano vulcani, le pentole eruttano drammi magmatici, il forno è una porta aperta sull'inferno...

A TAVOLAAAA!!!!

Ci sediamo...
Ho fatto il soufflé di zucca... Ma...
Accidenti, già la zucca non mi piace, se poi ci metti il ma...
Ho fatto il soufflé di zucca, ma non si è gonfiato, lo mangiamo comunque?
Nooooo! Adesso telefono al Take Away thailandese e mi ammazzo di riso thai biryani!!!
Smetto di perdermi nei miei pensieri, dico: Ma si assaggiamolo...
Bene, nel piatto mi arriva l'orrendo Blob di filmica memoria, solo che non è viola, mi faccio coraggio, infilo la forchetta, il Blob non si lamenta è già un buon segno, assaggio...
Mamma mia...
E'... E'... Buonissimo!!
Ha un aspetto orrendo, una consistenza quantomeno curiosa, un colore dubbio e poco invitante, ma è buonissimo!
Dannata fattucchiera del fornello! Ammaliatrice del mestolo! Druido dell'intruglio e strega pozionatrice!
Cavoli che buono! Ho fatto anche il bis!!
La zucca non mi fa impazzire, ma adesso, cucinata alla moda del Blob, mi piace, mi piace eccome!
Saluti

lunedì 10 dicembre 2012

Moriremo tuttiiiii!!!

Ricordati che devi morire!
Si si, mo me lo segno...
                               Massimo Troisi (non ci resta che piangere)

Non ho comprato nemmeno un regalo di natale, per nessuno...
Spero che i Maya non mi tirino una fregatura, altrimenti il 22 e il 23, per me saranno giorni d'inferno...
Qualcosa di buffo c'è, la "fine" è ormai prossima, però non ne parla praticamente nessuno...
Perché?
Forse scaramanzia?
Forse se non se ne parla, non succede...
Forse il silenzio esorcizza la paura...
Forse sono un mucchio di cavolate...

E se non succede nulla?
Beh, io un pò deluso lo sarei, nel senso, sono miliardi di anni che ci fracassano le balle, propinandoci sempre nuove interpretazioni, migliaia di scenari possibili dai più catastrofici, dove il pianeta esplode in una nuvola di polvere cosmica, a quelli più "possibilisti" dove la polvere cosmica entrando nella nostra atmosfera causerà un cambiamento epocale, qualcosa di incredibile chessò, la fine della crisi, il lavoro per tutti, o qualcosa di addirittura miracoloso, magari i politici che diventano onesti...
Altro che miracolo...
E se invece i Maya avessero ragione?
Caspiterina...
Beh se i Maya avessero ragione...
Chi se ne frega, tanto saremmo tutti morti...
Dai, manca poco, qualunque cosa succeda...

Saluti

domenica 9 dicembre 2012

A Pino.

Lo so, dovrei lavorare invece 
di cercare fessi da imbrogliare, 
ma non posso, perché nella vita 
ci sono più fessi che datori di lavoro.
                                                             Totò

Non so proprio come funziona il cervello, ammesso d'averlo...
Nel senso che non so proprio come e perché certi ricordi saltino fuori, quali sono le interazioni che facciano "ritornare" alla mente uno oppure l'altro...
Stasera leggendo alcuni dei commenti che farciscono queste pagine, ne ho trovato uno dell'amico Pino, il commento di per se era piuttosto stringato, solo pochissime parole, ma queste sono riuscite comunque a scoperchiare un mio personalissimo vaso di Pandora...

Alcune doverose premesse.
Ho imparato, quando arrivano i commenti, a non leggerli passivamente, ma a contestualizzarli leggendoli solo dopo aver riletto il post per il quale sono stati lasciati, così facendo rientro nello spirito del post stesso e nelle emozioni che mi hanno spinto a scriverlo, questo apre la mente e mi fa "assimilare" il commento come se fosse arrivato verbalmente, praticamente mi immagino una specie di chiacchierata, uno scambio di idee tra me e chi quel commento lo ha lasciato.
Chi è Pino?
Pino è un mio ex professore, uno di quei pochi che riuscivano a farmi studiare, non solo, era uno di quelli che riusciva a farmi piacere lo studio...
Un visionario, un romantico poeta folle?
Se dovessi descriverlo, probabilmente non basterebbero tutte le parole del mondo e soprattutto, a lui non piacerebbe.
Pino è un Uomo, la U è maiuscola non a caso.
Pino è un Uomo e signori, di questi tempi non è cosa da poco.
Forse è anche "colpa" sua se sono quello che sono...

Al di la di quando scrivo di politica o quando mi capita di avere il morale sotto le scarpe, le due cose spesso sono concomitanti, quando non scrivo di emozioni famigliari o di vita domestica, è evidente che mi piace scrivere cose leggere, mi piace cercar di far ridere le persone, a dire il vero la cosa mi riesce molto meglio "dal vivo", ma ogni tanto qualcosa di divertente credo di averlo postato...
C'è anche da dire che alle volte pubblico qualcosa che mi fa sbellicare, ma che non ha nessun riscontro, altre volte ricevo commenti entusiastici su pubblicazioni che ritenevo normali, vai a capire, forse ho bisogno di un editore...
Ma da dove ha origine questo mio bisogno? Perché mi piace far ridere le persone? Cos'è successo e chi mi ha messo questo tarlo nella testa?
Pino.
Proprio lui.
Nel senso, che fossi un dannatissimo casinaro, non era una novità, ma fino ad allora le mie invettive stavano nel mucchio, ero solo un casinista in una classe di casinisti in una scuola tutt'altro che silenziosa...
Stasera, il commento che ha lasciato al mio post, mi ha fatto tornare in mente cos'è successo, quello che uno strizzacervelli chiamerebbe: Il nodo Gordiano della situazione...
Il colpo di spada Pino l'ha stoccato quando...

Era una notte buia e tempestosa...
No, non è vero, era un'assolatissima mattina di primavera, eravamo tutti in classe quando Pino, sognante oltremisura, ci mette a conoscenza di un concorso organizzato dal Touring Club, non ricordo bene in cosa consisteva la "gara", ma ricordo che andavamo in giro per la città, cercando e descrivendo gli stili architettonici, scrivevamo le nostre impressioni e ci si divertiva un sacco, poi una volta raccolto il materiale, si fece un riassuntone che venne spedito, noi si rimase lungamente in attesa di riscontro, ma non arrivò mai nulla...
Durante quell'infruttuosa attesa, Il buon Pino decise di farci fare un "sano" compito in classe, compito nel quale avremmo dovuto raccontare come avevamo vissuto la cosa...
Ho scritto avremmo, perché non andò proprio cosi, praticamente io e svariati miei compagni da me plagiati, scrivemmo la più incasinata accozzaglia di follie, fino a trasformare il nostro prof, in un mitologico eroe salvatosi da un esplosione nucleare e capace di redimere la guerra Usa/Iraq che imperversava in quel periodo, un vero delirio...
Mi piacerebbe ritrovare quei compiti...
Lì, durante il mio pellegrinare tra un banco e l'altro, dispensando chicche e consigli su cosa scrivere e come, lì guardando Pino scuotere sconsolato il capo, lì capii due cose, la prima, che la scuola proprio non faceva per me, la seconda, che mi piaceva far ridere, mi piaceva la sensazione che da il riuscire a far scaturire una risata...
E mi piace ancora.
Grazie Pino e scusami, io un allievo come me, non l'avrei sopportato come tu hai sopportato me...
Saluti