giovedì 30 agosto 2012

Ma la febbre, è gay?

La vita sarebbe stata senz'altro 
migliore in un mondo dove il 
sesso venisse considerato come 
qualcosa di naturale e non 
spaventoso, e gli uomini potessero 
amare gli uomini naturalmente, 
secondo la loro inclinazione, proprio 
con la stessa naturalezza con cui 
amano le donne.                                                 
                                                      Gore Vidal

E' buffo, da eterosessuale ogni qualvolta una "icona" del machismo fa, volontariamente o meno, outing, ne godo come se venisse eliminato un "rivale"... Anomalie della mente umana...
In virtù di questo stasera quando ho letto la notizia che quel gran figaccione di John Travolta, sembra, abbia avuto una relazione di sei anni con il suo autista, io ho gridato:
Chi se ne frega!!!
E lo confermo, chi se ne frega, 
Cavoli, il 2012 sta finendo eppure sembra d'essere ai tempi di Papa Alessandro VI...
Fin quando una notizia del genere troverà spazio su un qualunque quotidiano, l'umanità non potrà dirsi evoluta...
Al di la del Vip, perché se un essere umano ha una relazione con un esponente dello stesso sesso, fa notizia? Perché non trovo sensazionali notizie di coppie etero?
Perché siamo una razza di ignoranti...
Ma è poi così importante sapere di che sesso è l'amore?
Migliaia, milioni di testi, libri, poesie e trattati d'ogni genere affermano che l'amore non ha sesso, perché  l'amore è un concetto mentale, la fisicità dell'atto sessuale è secondaria e non subordinata...
Quindi?
Quindi in un mondo evoluto, non dovrebbe essere importante con chi si fa l'amore, ma chi si ama...
Ovviamente è meglio far l'amore con chi si ama, perché per me è importante far l'amore con chi si ama, ma non è importante se la persona con cui fate l'amore sia più o meno del vostro sesso, ripeto, l'amore va ben oltre...
Certo, nel caso del buon John, c'è di mezzo una famiglia, figli e l'ingombrante peso della figura pubblica, ma queste discriminazioni vengono vissute migliaia di volte da milioni di persone comuni, quante persone, quante famiglie hanno e vivono vite di "comodo" nascondendo la verità, nascondendosi da un'opinione pubblica gretta e limitata?
Troppe, e fin quando la gente con capirà, che il "problema" non sono i gay, ma loro che li discriminano, il "problema" continuerà ad esistere...
Saluti

mercoledì 29 agosto 2012

Il "profumo" della morte...

Una volta, la natura ci
sussurrava all'orecchio,
ora grida disperatamente
ma noi siamo diventati
sordi, sordi e stupidi...
                            Lorenzo Reschiglian

Era su tutti i giornali e telegiornali, qualche giorno fa questa zona è stata devastata da una "inaspettata" tromba d'aria...
Ho messo inaspettata tra le virgolette, perché i vari allarmi meteo avevano messo sul chi va la, ma forse nessuno si aspettava una violenza tale...
Come dicevo, ne hanno parlato tutti i quotidiani e ogni telegiornale ha dedicato qualche minuto per mostrare alcune immagini, posso assicurarvi che tutto quello che avete visto, non è che la minima parte della realtà...
Non so perché i media abbiano trattato la cosa così, forse perché in una nazione che sta innaturalmente andando a pezzi, non si possono divulgare le immagini di altri disastri, anche se di origine "naturale"...
Io abito qui da sempre, ma la distruzione è tale che non sembra più la stessa città di prima, la quantità di alberi distrutti, abbattuti o comunque irrimediabilmente rovinati è incredibile, alberi che cadendo hanno distrutto qualunque cosa si trovasse nelle vicinanze, muri, auto, abitazioni... 
Oggi, dopo alcuni giorni dall'accaduto, andare in giro fa impressione, le strade sono libere ma le rovine e i tronchi occupano gran parte dei marciapiedi, il "profilo" della città risulta quasi alieno...
Se leggete questo blog, sapete qual'è e quanto è stretto il mio "legame" con la natura, con gli alberi in particolare, oggi attraversando la città, sono stato colpito, direi aggredito dal profumo di questi alberi, quelli che giacevano al suolo, il profumo di un albero abbattuto è unico e particolare, non ha niente a che vedere con le stagioni, non è quello ricco e rigoglioso tipico delle rifioriture primaverili, ne tanto meno, quello secco e farinoso che accompagna la caduta delle foglie in autunno, no, niente di tutto questo, oggi il profumo era forte, profondo e leggermente metallico, ricorda quasi il sangue, quello inconfondibile di resina, resina che dagli alberi esce solo quando sono feriti, resina che esce per cercare di curare, di curarsi anche se irrimediabilmente a terra, perché l'albero non conosce il concetto, tutto umano di morte, profumo di agonia...
Ci vorranno anni per curare l'enorme ferita e le cicatrici non se ne andranno mai, nuovi alberi sostituiranno quelli caduti, ci saranno nuove odorose primavere e altrettanti secchi autunni, nuove foglie spunteranno, cambieranno mille colori e alla fine cadranno, ma ad ogni agosto, ad ogni primo temporale d'agosto, l'usta del terreno saprà di resina, perché la natura non dimentica, non può, non deve dimenticare le sue agonie...
L'uomo, solo l'uomo si è imposto di non ricordare, per questo continua a sbagliare, a fare sempre gli stessi sbagli...
Saluti

martedì 28 agosto 2012

Chat o non chat, questo è il problema?

L'amicizia prelude sempre
all'amore?
No, l'amicizia è una forma 
d'amore.
                                       Lorenzo Reschiglian

L'amicizia è una cosa strana, da qualche tempo ho scoperto le "gioie" della chat...
Devo ammetterlo ero decisamente prevenuto sull'argomento, ma come tutto, non è il mezzo ad essere sbagliato, sono gli utilizzatori che ne fanno l'uso scorretto a rovinare la cosa.
Stasera ho lungamente "chiacchierato" con l'amica "Vivi", argomenti vari, principalmente uomini e quel modo tutto maschile di essere idiota, ma anche di frustrazioni, amicizia e sesso...
Si, razza di trogloditi, si può parlare di sesso anche con una donna, anzi trovo sia meglio parlarne con una donna, perché solitamente ne sanno e ne parlano con più cognizione di causa di qualunque uomo con cui ne abbia mai parlato...
La chat è stata parecchio utile, un pò perché elimina le distanze, e poi perché trovo che scrivere quello che si vuol dire, lascia il tempo di pensare a quello che si vuol dire, a volte il pensiero è troppo veloce per essere capito o per trasmettere il senso di ciò che si è pensato, scrivendolo si ha il tempo di darle il giusto peso, anche leggere quello che arriva, da una dimensione diversa del discorso, perché lo scritto si può rileggere, nel caso ci fosse sfuggito un senso o un accento, cosa che ascoltando non si può fare, o meglio, non facciamo per paura di fare la figura del fesso, quanti discorsi passano senza lasciare traccia di se, solo perché abbiamo paura di dire: Scusa non ho capito...
Non diamo sempre la colpa al tempo, diciamo sempre che non c'è tempo a sufficienza per fare tutto, ma è un grande cavolata, mio suocero dice: C'è più tempo che vita...
C'è più tempo che vita...
Il senso è chiaro, è inutile affannarsi in mille cose inconcludenti, meglio fare poco ma fatto bene...
L'amicizia è una di queste poche cose...
Mentre scrivo, Gloria sulla chat mi dice:, beh, non vi dico cosa mi dice, ma quello che leggo mi fa stare bene, quel bene che solo le parole di un'amica vera sanno fare...
Questo è per me il succo della vera amicizia, l'esserci quando serve e il nascondersi quando è giusto, aver voglia di parlare ma averne ancora di più d'ascoltare, aver sempre in tasca un fazzoletto e non aver paura di dire quello che si pensa, non sentirsi a disagio quando mettiamo a nudo il nostro io e non far sentire a disagio chi lo fa d'innanzi a noi...
L'amicizia è un rapporto che va al di la di qualunque classificazione, è un matrimonio tra anime senza l'ingombro del corpo.
Per questo motivo non si possono avere molti amici, di conoscenti, anche stretti, se ne può avere a centinaia, migliaia ma di amici no, il numero porterebbe allo snaturarsi del sentimento...
Pochi, vivi, vitali e sinceri, io non mi fido di chi dice di avere tanti amici, perché significa che non da il giusto peso e la giusta importanza alla persona...
Io agli amici, devo dire ti voglio bene senza paura ne di essere frainteso, ne di non essere creduto e non devo avere dubbi quando loro lo dicono a me.
L'amicizia è il sentimento più difficile da esternare, quando è sincero.
Saluti

lunedì 27 agosto 2012

Ma non vanno in pensione?

La pubblicità si può descrivere 
come la scienza di fermare 
l'intelligenza umana per il tempo 
necessario a spillarle quattrini.
                                               Stephen Leacock


Guardo la televisione, non mi nascondo, mi piace guardare la televisione ma di programmi belli, o meglio, programmi che mi piacciono, non è che ce ne siano molti...
Ad esempio, tutto quello che è reality non mi piace, riesco a mala pena a seguire i "condensati" tipo, mai dire grande fratello e così via, no, io sono più da documentari e approfondimenti, roba da Discovery Channel, History, National Geographic e cosi via, preferisco di gran lunga i vari Angela piuttosto che qualche scialba stellina tutta cosce e niente cervello...
Poi, vi sembrerà strano, ma sono uno che quando c'è la pubblicità, non cambio canale...
Mi piacciono le pubblicità...
Però ce ne qualcuna che mi lascia un pò perplesso, non tanto per il prodotto o l'azienda pubblicizzati, ne tanto meno per la realizzazione dello spot, sono le idee che mi fanno pensare...

Il lento decadere di un noto amaro...

Anni fa, questo noto amaro era bevuto solo da eroi, uomini duri ma dal cuore d'oro che mettono a repentaglio la vita per salvare cavalli o rischiano l'osso del collo per recuperare rarissimi cimeli storici, poi la vita cambia, gli eroi vengono ridimensionati per farli più rassomiglianti alla gente comune, perché è la gente comune che compra i prodotti, così adesso chi è che beve il noto amaro? Uno sfigatello, benché munito di motoscafone, che deve andare a recuperare un branco di deficienti dispersi su una chiatta...
Una volta era: Sapore vero, per gente vera, adesso il sapore è sempre vero ma la gente... 

Aiutate il Signor Balocco...

Capisco che sia brutto andare in pensione, ci sono persone che non accettano il fatto di diventar anziani, così si ostinano e anche se assolutamente inutili, rimangono all'interno di aziende che andrebbero avanti comunque anche senza di loro, anzi, pure meglio...
Ne è prova lampante il caso del Signor Balocco, nessuno può negare che abbia creato una gran bella azienda, ma gli anni passano e adesso quello che è stato un geniale imprenditore, vaga tra i reparti con aria persa e stralunata, parlando con panettoni, biscotti e da solo allo specchio, ma non basta, rischia di affondare l'azienda facendo controllare ogni singola goccia di cioccolato su ogni singolo biscotto prodotto, comportamento commercialmente suicida, visto il costo della mano d'opera, e visto che non può far pagare i biscotti a peso d'oro, vuol dire che lavora in perdita...
Quanto resisterà l'azienda? Non sarebbe meglio "internare" il vaneggiante vecchierello e mandarlo a controllarsi il catetere prima dell'inevitabile fallimento?
Aiutiamo il Signor Balocco è evidentemente malato...

La Rana non è un rospo...

Il Giovannone nazionale è un altro esempio di tentato suicidio commerciale...
Capisco che la vera sfoglia emiliana vada lavorata a lungo per conferirgli la tipica ruvidità nonché il classico sapore, ma non puoi lavorare le migliaia di tonnellate di pasta necessari, tutte a mano con il tuo storico "mattarello"...
Giovanni, prendi una delle tue Ferrari e torna a correre ai 300 orari per le vie cittadine, lascia che l'azienda vada avanti da sola, è meglio per te e soprattutto per noi...

La pubblicità, lo sa chiunque, è l'anima del commercio, ma insieme a questa anima, ogni tanto, dovremmo metterci un pò di cervello...
Saluti

domenica 26 agosto 2012

Una bella giornata

Quando capisci che la famiglia non 
è una prigione da cui evadere, ma 
una comoda pantofola nella quale 
rifugiarsi, è ora di formartene una tua...
                                                           Lorenzo Reschiglian

Stamattina la sveglia è "suonata" presto...
Suonata è tra le virgolette perché la sveglia non c'è, il pupetto si...
E' lui la sveglia...
Chissà com'è però sembra che il pupo "percepisca" le giornate speciali, così fa di tutto per farle iniziare il prima possibile...

Ore 07,22... Papà...

Apro gli occhi, vedo un enorme sorriso, dietro l'enorme sorriso, il mio pupetto che ripete:
Papà...
Dimmi biscotto... (vi ho già detto che mi piace chiamarlo biscotto?)
Eeee, io dae giù... (io voglio andare giù)
Ma biscotto, è prestissimo dormono ancora tutti...
Eeee, iva nonna foa? (arriva nonna Flora?)
No, andiamo noi a prenderla quando usciamo...
Eeee, pappa atti? (pappa gatti)
Si, facciamo colazione, andiamo dai mici poi passiamo a prendere la nonna...
Eeee, poi vado mia appa? (poi vado nella mia acqua/piscina)...
Non lo so biscotto, ha piovuto l'acqua sarà fredda, magari nel pomeriggio...
Eeee, c'è tanto lole! (c'è tanto sole)
Si, speriamo scaldi l'acqua, vuoi venire nel lettone?
Mmm, si...
Sale, mi da una manciata di bacetti poi mi si accoccola tra le braccia, dormicchiochiacchieriamo per una mezz'oretta, poi non posso tergiversare oltre, lui non resiste, così ci alziamo...

Il sole è caldo ma l'aria no, un venticello teso e fresco ci accarezza, scendiamo tutti e tre, mentre Odette prepara il piccolo, io preparo e metto nel forno l'arrosto e le salamelle con patate e cipolline, oggi menù speciale, a pranzo c'è la mia mamma e mio fratello col suo bimbo...
Usciamo, ci sono 15 gradi, ieri erano 26, mentre ci dirigiamo verso la nostra colazione, guardiamo con tristezza i danni che ha lasciato dietro di se, la tromba d'aria di ieri, un disastro...
Arriviamo al bar, caffè, cappuccino, brioche, succo di frutta, toast... Sparisce tutto, andiamo a casa, diamo la pappa ai mici, bocconcini in salsa e croccantini... Sparisce tutto, il pupo "frigge" nell'attesa, finalmente siamo sotto casa di mia mamma, sale e viene letteralmente investita dalla parlantina del piccoletto, le racconta tutto quello che ha fatto negli ultimi due o trecento anni e le fa l'elenco di tutto ciò che succederà oggi...
Arrivati a casa dei nonni, troviamo che mio fratello e il piccolo Davide, sono già arrivati, così mentre loro rimangono giù in giardino, io e mia suocera ci diamo ai fornelli...
Mangiamo tra le chiacchiere, magari vi dirò una banalità, ma è bello avere una famiglia così...
Dopo un pisolino "digestivo" arriva il momento tanto atteso, il piccolo non è ancora totalmente sveglio, non è totalmente svestito e non ha su neanche il costumino, ma è già con le mani nelle piscina...
Brrrrrr!!!! E' freccina (freddina)...
La realtà è che l'acqua non è freddina, ma poco meno che ghiacciata! Prova ne è il Pinguino che ci nuota dentro...
Poco importa, io sono dentro e un istante dopo anche i due "tremolanti" cuginetti...
Fredda o non fredda i due, forse per scaldarsi, saltano come grilli e si tuffano come pesciolini, io faccio quello che posso, li faccio spinnazzare, tuffare, capriolare e ogni tanto cerco di farli nuotare, ma con scarsi risultati, dopo una ventina di minuti sono blu e barbellano vistosamente, è ora di uscire...
Facciamo tutti merenda, il freddo stimola l'appetito...
Il pomeriggio scivola via tranquillo, tra noi "grandi" che chiacchieriamo e i piccoli che devastano tutto il devastabile...
Dopo che mio fratello col piccolo Davidino partono, noi decidiamo di andare a mangiare la pizza, alla parola pizza, il pupo fa i salti di gioia, così dopo qualche minuto per prepararsi, partiamo alla volta del pizzettaro...
Qui mia mamma ha fatto ridere Odette con alcuni racconti della mia mirabolante adolescenza, dopo un pò, colui che ha dato l'inizio a questa bella giornata, ha scandito anche i tempi per chiuderla dicendo:
Papà io voio dae ciacia mia... (papà io voglio andare a casa mia)...
Riportiamo a casa mia mamma, poi andiamo a casa anche noi, ci diamo una rinfrescata, laviamo i dentini e ci prepariamo per la nanna, qui di solito il pupo chiede di vedere due cartoni animati, solitamente gatto silvestro e titti poi tom e jerry, ma a metà del primo, lui è già nel mondo dei sogni, respira tranquillo e regolare mentre lo metto nel suo lettino, resto qualche minuto a guardarlo, sorride, forse sta rivedendo qualche momento della giornata trascorsa, oppure sta sognando quello che farà domani, non lo so, ma mi piace guardarlo sorridere...
Dopo aver finito questo post, andrò anche io a dormire, mi addormenterò sorridendo perché è stata veramente una bella giornata.
Saluti

sabato 25 agosto 2012

Fermo o sparo, anzi, prima sparo così ti fermi...

Il lavoro del giornalista 
consiste soprattutto nel 
separare il grano dalla 
pula. E, naturalmente, 
nel provvedere che la 
pula sia stampata.                               
                                  Elbert Hubbard

Non sono un guerrafondaio, mi piacciono le armi, non ne ho perché costano, ma mi piacciono, ho fatto il servizio di leva, e mi sono divertito, tanto che ho "rischiato" di fare firma, sono favorevole alla pena di morte (eeeee, si, proprio così) e vorrei che i processi non durassero intere ere geologiche o che quantomeno, alla fine trovino i colpevoli assicurandogli la giusta pena...

Ho fatto questa breve premessa perché alcune notizie di questi giorni, mi lasciano un pò perplesso...
Una è questa...

In Norvegia, la legge funziona meglio che in italia e anche se i ventun anni appioppati a Anders Breivik per aver ammazzato 77 persone, possono sembrare pochi (sono pochi), non si può certo dir nulla sulla lunghezza del processo ne sul suo impeccabile svolgimento.
Adesso, visto che la legge Norvegese di più non poteva, spero sia la galera, e i suoi inquilini, a dare la giusta punizione all'assassino, spero di non sentir parlare più di quel pazzo scellerato (so, so che l'hanno giudicato sano di mente), spero finisca tutto questo batage mediatico, batage di cui lui si nutre, spero che il mondo intero si dimentichi di lui e spero fortemente che l'ultima notizia che sentiremo su di lui, sia che è morto in prigione, magari brutalmente ammazzato da qualche altro galeotto o meglio ancora, suicida, ammazzatosi nel segno delle sue folli convinzioni (so, so, l'ho già detto, che l'hanno giudicato sano di mente, ma per me i sani di mente non ammazzano nessuno e pazzo o non pazzo, lo darei comunque in mano al boia).

L'altra è questa...

Ruba merendine, vigilante lo uccide.
Detta così è aperta a qualunque interpretazione, ma sfido chiunque, sono sicuro che il primo pensiero di  chi ha letto il titolo è stato "un altro innocente ammazzato da un folle armato"...
Vero?
Anche io, letto il titolo ho pensato ad un bambino/ragazzo beccato mentre fa una "marachella" da uno di quei folli che si nascondono tra le fila di una di quelle organizzazioni di vigilanza cittadine...
Ma poi, leggendo l'articolo, l'inevitabile dolore scaturito da quel mio primo pensiero, ha via via lasciato il posto allo sconcerto, diventando anche fastidio...
I giornalisti sono sempre lì a cercare la frase "ad effetto"...
Il ruba merendine, intanto era un pluripregiudicato proprio per furto, non che con questo sia giusto prenderlo a pistolettate, però certo non era uno stinco di santo...
La guardia giurata, una persona tranquilla, un ottimo padre di famiglia, aggiungo io, una persona che non fa certo un lavoro facile, e voglio sperare, controllato "mentalmente" quindi idoneo a portare armi senza che queste ultime vengano usate a casaccio...
Ora, morire nel tentativo di fregarsi qualche spicciolo è veramente da idioti, ma se a quarantotto anni non trovi niente di meglio da fare, forse forse, sei proprio un idiota...
Se, e dico se, se la versione della guardia giurata risulterà confermata e se l'Italia fosse un paese normale, il "caso" verrebbe chiuso come tragica fatalità...
Ma non viviamo in un paese normale...
Qua si può finire in galera per "eccesso di legittima difesa"...
Cioè, se sei una guardia giurata, non puoi sparare ad un ladro, se sei un gioielliere, non puoi sparare al rapinatore, se sei un Carabiniere non puoi sparare ad un pacifista che ti sta lanciando un estintore e così via, in Italia i delinquenti hanno più diritti delle persone oneste...
Magari salta fuori che la guardia giurata è un pazzo psicopatico...
Saluti

giovedì 23 agosto 2012

Sono povero dentro 2

La goccia ha la capacità di 
erodere anche la roccia più 
dura...
Ma quanta, quanta pazienza 
ci vuole...
                                     Lorenzo Reschiglian

Ho già parlato del potere delle "piccole cose", cioè quell'innato senso ad accontentarsi non potendo ambire a cose più grandi...
Quando si è giovani non ci si pensa, gli ormoni e la malsana convinzione d'essere immortali, non ti fanno ragionare in maniera coerente, o quanto meno intelligente, si è sempre al massimo e si punta solo ad avere di più, qualunque cosa sia questo "più"...
Ma se non sei proprio un deficiente totale, gli anni passano e forse, maturi...
E' incredibile come il passare degli anni ridimensioni i "sogni di gioventù", e anche se, atterrare sulla normale realtà, spesso comporta solo l'accettazione di se stessi, ogni tanto quando si è in quella fase del sonno dove i sogni si mischiano alla realtà, quegli attimi che precedono la caduta o nel sonno profondo o in un risveglio traumatico, in quegli attimi si riesce quasi a pilotare i propri sogni, si riesce quasi a viverli così come li si vorrebbe nella realtà...
Ma il risveglio, sia che avvenga subitamente, sia dopo ore, comunque lascia un pò di amaro in bocca, una sensazione che sta tra l'incompleto e l'insoddisfatto, è una sensazione che possono capire solo quelli che sono stati presi a calci da Pindaro, gli ex sognatori...
La realtà non è poi così male, se ci si sa accontentare...
Appunto le "piccole cose" che dicevo all'inizio del post...
Non fraintendetemi, sono un uomo felicemente sposato e ho un pupetto che è vita allo stato puro, ma...
Ma per uno convinto che avrebbe sovvertito lo spazio e il tempo ed ogni altra regola umana e divina, insomma, va bene ridimensionarsi, ma qua si esagera...
Allora le piccole cose...
In queste piccole cose c'è tutto, il senso, il succo e l'essenza della vita.
Mi piace mangiare all'aperto, non so bene perché, ma il fatto mi fa stare bene, mi fa sentire "ricco", non nel senso "monetario" ma è una sensazione di libertà estremamente piacevole, anche sguazzare nella piscinetta con il mio pupo mi "vivifica", non riesco a stancarmi, per quante ore riesco a passare con lui, non mi sembrano mai abbastanza e anche se alle volte mi "tira fuori dagli stracci", ha la capacità di farmi stare bene, posso appena essermi arrabbiato per un suo capriccio, o posso essere imbestialito da una intera giornata di stress, ma basta un suo sorriso, un piccolo, piccolo sorriso, che improvvisamente è come se mi togliessero un macigno dalle spalle, io guardo quel sorriso e il mondo fin lì conosciuto sparisce, inghiottito dal gorgo energetico scaturito da quel sorriso...
Da quel piccolo, piccolo sorriso...
Ridimensionare la realtà...
Solo piccole cose...
Sono ricco...
Saluti

mercoledì 22 agosto 2012

Basta così poco...

Se la vita fosse facile.
la vivrebbe chiunque..
                                     Lorenzo Reschiglian

E' appena passata la mezzanotte, mi sto facendo 4 risate guardando su Deejay tv le "avventure" di Jack  Osbourne sgranocchiando un ghiacciolo dietro l'altro, mentre fuori rumoreggia un rinfrescante temporale estivo...
In questi momenti mi rendo conto di quanto potrebbe essere semplice la vita, se solo lo volessimo...
D'accordo è una frase fatta, se vogliamo anche un pò facilona e facilotta, però fermandosi un pochetto a pensare...
Ma non è che tutto questo stress, tutte queste manie, paure e necessità, queste sedute dallo strizza cervelli, queste ore passate in palestra, parrucchiere, centri estetici, saune, tutto questo correre, faticare, lavorare, fare carriera, cercare, trovare, comprare e ristrutturare casa, tutto il viaggiare, fare benzina, guidare, revisionare l'auto, tutta la ricerca dell'anima gemella, il corteggiamento, le pene d'amore, lo sposarsi e avere figli, tutta la fatica per crescerli e cercare di dar loro una via, soffrire quando piangono, soffrire quando si fanno male, quando cominciano ad uscire da soli, quando non tornano all'orario stabilito, quando vanno a farsi la loro vita, quando diventeranno genitori e saprai che cominceranno anche loro a soffrire...
Ma mi volete dire, volete farmi credere che è tutto normale, che la vita è questa? Volete dire che la gente si rovina la vita per avere una vita da rovinare? E che tutto questo non solo è normale, ma pure auspicabile? Cioè, c'è gente che vuole proprio tutto questo?
Da non credere...
Ecco perché il pianeta è prossimo alla fine...
Questo è il sistema che a breve porterà il genere umano all'estinzione...
Ma non sarebbe più facile starsene d'avanti alla televisione, sapendo che è l'unico mezzo per conoscere la verità, guardando trasmissioni finte come i reality o produzioni rilassanti, sgranocchiando ghiaccioli dai colori e sapori sintetici, mentre fuori il temporale spazza via mobili e suppellettili, fregandomene di tutto quello che c'è e non serve o di quello che non ho ed è ancora più inutile o di quello che ho, che vorrei, che farei, che direi, sapendo quanto poco sicuri siano tutti questi condizionali...
Condizionali, condizioni, condizionamenti, forse, se e se fosse...
Si è alzato anche il vento, forse è un modo come un altro per cercare di spazzar via tutte le vecchie insicurezze, in fondo bisogna far posto per quelle nuove...
Saluti

martedì 21 agosto 2012

lunedì 20 agosto 2012

4 chiacchiere con Simona.

Ma la vita, poi cos'è?
Se non la continua e
sfiancante ricerca di
una risposta alla sola
vera domanda:
Ma la vita, poi cos'è?
                                    Lorenzo Reschiglian

Mi piace quando quello che scrivo apre una discussione, il post di ieri ne è una prova.
Se non l'avete letto, fatelo...
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Fatto?
Bene.
La mia amica Simona ha commentato così:

"Meno stress? Mmmh non sono d'accordo, credo che lo stress sia aumentato con il migliorare della qualità della vita, non per niente le città pullulano di centri benessere, psicologi, corsi di yoga e corsi per alleviare la tensione... Per quanto riguarda il discorso cibo ed in particolare carne, hai ragione, ma hai mai visto qualcuno lamentarsi perché potrebbe vivere 30 anni in più del suo bisnonno? Tendiamo sempre a versare lacrime di coccodrillo ma la verità è che le cose ci vanno bene cosi, con la botte vuota e la moglie ubriaca"

Chi è Simona?
La mia amica Simona è una splendida ragazza, intelligente e sensibile.

Ciao Simona, il tuo commento è pertinente e, non poteva essere diversamente, estremamente intelligente, ma c'è un ma...
Il ma in questione non inficia il tuo pensiero, ma questo pensiero è stato fuorviato da un mio piccolo errore, errore che ha portato te (e altri) un pelo fuori strada...
Quando nel mio testo scrivo:

"...Meno fatica, meno stress, meno rogne, uguale vita più lunga..."

La voce "stress" indicava, nelle mie intenzioni, comunque quello fisico e non quello mentale...
Però il tuo discorso ha comunque motivo d'essere, perché è verissimo che lo stress, quello mentale, è aumentato in maniera inversamente proporzionale alla diminuzione di quello fisico...
Per capirsi, il secolo scorso non c'era bisogno di grandi cervelli per lavorare, utili erano resistenza e forza, voci che contribuivano notevolmente al logorio fisico e alle conseguenti dipartite premature, successivamente il lavoro "fisico" ha gradatamente lasciato il posto a quello "mentale", qui il tuo pensiero calza come una comoda pantofola, non che il lavoro fisico non esista più, ma certamente i sistemi moderni hanno notevolmente alleggerito e migliorato la quotidianità dell'operaio medio, tanto è vero che come dici tu è un "fiorire" di attività dopo lavorative, ma se vuoi anche queste sono un pò il segno dei tempi, certo una volta, quando si lavorava "a cottimo", al momento del rientro a casa non solo non avevi il tempo per dedicarti ad altro, ma non ne avevi nemmeno la voglia...
Adesso sembra quasi che se non vai in palestra o periodicamente non ti "ritiri" per un week end in una "spa" non sei che un povero sfigato...
Forse, e dico forse, si sta perdendo il senso di ciò che è veramente necessario, schiacciati come siamo da tutto il superfluo di cui non possiamo "fare a meno"...
La cosa buffa in tutto questo è che l'operaio scende in piazza, fomentato dall'inutile sindacalista di turno, protestando per avere orari meno stressanti e condizioni di lavoro meno sfiancanti, poi va a massacrarsi in palestra, fa milioni di chilometri in bici, cuce all'uncinetto, pratica la boxe o fa biscotti in casa... 
Mi sembra che ci sia un leggerissimo contro senso in tutto ciò...
Eppoi...
No, non credo esista nessuno, sano di mente, che possa lamentarsi se campa trent'anni più del suo bisnonno...
Però, volendo fare il pizzighino a tutti i costi potrei obbiettare qualcosina anche qua...
Forse non sono propriamente sano di mente, in fondo, chi può dirlo?
A parte ciò, c'è "vivere" e vivere, perché se è vero che le persone alle quali vuoi bene, non vorresti mai vederle "andare via" è altresì vero che le stesse persone, proprio perché le ami, non le vorresti vedere "vegetare", quando va male attaccate ad una macchina o quando va malissimo, spente dentro loro stesse a causa di una qualche malattia degenerativa...
L'accanimento terapeutico è, per me, un male infinitamente peggiore di una qualsiasi eutanasia "controllata"...
Questa mia ultima affermazione mi porterà un sacco di guai, lo so, ma tacciatemi di inverecondo egoista quando penso che non voglio essere un peso per chi c'è...
Fin quando sarò in grado di arrangiarmi, fin quando riuscirò a prepararmi un piatto di pasta e a pulirmi il sedere da solo, bene, ha un senso che io stia al mondo, ma se per fare queste due semplici operazioni, dovrò avere bisogno di una badante o peggio, di un parente, allora è arrivato il momento di entrare in un comodo cappotto di legno...
Grazie Simona per l'interesse che sempre muovi nei confronti dei miei "scritti", sono felice ed onorato, di poter dire che sei mia amica.
Saluti

domenica 19 agosto 2012

Gli anni passano...

Meno la plebe sa,
meglio sta...
                   Stravecchio DeVecchionis

Ma lo sapete che "solo" cento/centoventi anni fa l'età media era quasi la metà di quella attuale?
Ovviamente lo sapevate già, se leggete questo blog non potete essere delle "pigne" e dico questo per almeno due ottimi motivi, il primo dei quali è che sono un genio, quindi chi segue questo blog non può che essere un genio a sua volta, il secondo è perché la frase iniziale di questo post, l'avevo già scritta, quasi identica, molti, molti post fa...
Il fatto resta, l'età media sale e continuerà a salire, perché?
I soliti secchioni affermano che sono le migliorate condizioni di vita ad allungarne la durata...
Forse è proprio così, o forse è sono le medicine, la loro quantità e qualità che hanno aiutato il discorso...
Secondo me, in questo caso c'è una commistione con conseguente correlazione d'eventi...
Innegabilmente la farmacopea aiuta, basti pensare che l'aspirina è stata "scoperta" neanche 160 anni fa, da allora ad oggi di passi in avanti ne sono stati fatti miliardi, miliardi come i danari che le industrie farmaceutiche guadagnano sulle nostre malattie, malattie vere o presunte che siano...
Di pari passo si sono evolute e notevolmente migliorate le condizioni di vita, l'alimentazione almeno come quantità se non sempre come qualità, lavorare non è più debilitante come allora e in buona sostanza tutto o si è alleggerito o si è semplificato...
Risultato?
Meno fatica, meno stress, meno rogne, uguale vita più lunga...
Ma detto così è tutto molto bello, ma anche un pò troppo semplice...
Anche perché il tutto sembra andare contro le più banali leggi evoluzioniste...
Sapete quelle cavolatine che la chiesa continua strenuamente a rifiutare...
In "teoria" l'evoluzione si basa sulla "naturale" sopravvivenza dell'essere più forte ai "danni" del più debole, che ci piaccia o no, il mondo è andato avanti così per milioni e milioni di anni, anche il genere umano, così come lo conosciamo, è il risultato di una evoluzione, ma poi sono cominciati i guai...
I guai in questione sono proprio le medicine...
Eeeee sì, perché i medicinali hanno eliminato la differenza tra i forti e i deboli, quindi di fatto, le medicine hanno e stanno modificando l'evoluzione naturale...
Credo che questa cosa, non vada benissimo...
Se a questo aggiungiamo, che le aumentate necessità alimentari, quelle necessità che sappiamo contribuiscono direttamente all'allungamento dell'età media, comportano l'aumento della produzione di materie prime, le materie prime che hanno subito il più alto incremento nel consumo, sono quelle di origine animale, cento anni fa, mangiare una "bistecca" era un evento che veniva accompagnato dalla festa di paese, adesso capita di buttare via bistecche che scadono dentro i nostri gonfi frigoriferi...
L'industria "alimentare" per stare dietro alla sempre più cospicua richiesta di materie, deve necessariamente allevare il bestiame limitando al minimo le perdite e ottimizzando al massimo la resa del "prodotto finito"...
E come si fa?
Semplice, anche in questo caso, si ricorre ai medicinali, medicinali che garantiscono sia le scarse perdite di bestiame a causa di malattie, sia l'ottimizzazione della resa, così gli animali vengono imbottiti di antibiotici che demoliscono e sostituiscono il sistema immunitario, nel frattempo, l'utilizzo di ormoni della crescita garantiscono maggior quantità di prodotto vendibile, prodotto che per risultare apetibile il più a lungo possibile, viene anche aggiunto di conservanti...
Vi state chiedendo come questi eventi possono contribuire all'allungamento della vita media?
Beh, se ci ammaliamo prendiamo medicinali, mangiando assumiamo anche i medicinali presenti nel cibo, cibo oltre tutto "ricco" di conservanti, mettiamo tutto insieme et voilà, il gioco è fatto, si vive più a lungo...
E gli ormoni della crescita?
Bah, sarà un caso, però anche la statura media delle popolazioni che consumano più carne è aumentata molto di più rispetto a quelle popolazioni che di carne ne consumano meno...
Sarà un caso?
Io non sono vegetariano, ma sapere queste cose un poco mi fa pensare...
Saluti

sabato 18 agosto 2012

Antò, fa caldo...

La prima acqua d'agosto
rinfresca tutto il bosco...
                                  Detto popolare

Beh, dopo tutto siamo in Agosto, se non fa caldo adesso, quando cavolo dovrebbe farlo?
Solo il pensiero di prendere l'auto, benché climatizzata, per un qualunque motivo, lascia senza fiato...
Almeno così mi dicono...
Io sono piuttosto neutro, cioè, non è che sono insensibile al caldo, ma non sto a farmi troppe menate, fa caldo? Eeeee, va beh, sarebbe peggio se nevicasse...
Anche il freddo non mi preoccupa più di tanto, potrei quasi affermare d'essere "atermico" perché, appunto, non soffro ne il caldo ne il freddo, però dico "potrei quasi affermare", quel quasi è giustificato dal fatto che ci sono delle situazioni dove le temperature, precisamente gli sbalzi, mi danno veramente noia...
Per capirci, se fa freddo, va bene, freddissimo? Ancora meglio, oppure, fa caldo o caldissimo? Va bene comunque, mi infastidiscono gli sbalzi e le eccessive escursioni, cioè se esco di casa con il cappotto o con le infradito, voglio tornare a casa col cappotto o le infradito, l'usanza di vestirsi a "cipolla" mi da una noia che non vi dico...
Bazzecole se volete, ma per me è così...
In questi giorni ci siamo "trasferiti" dai Nonni, questi Nonni abitano in un paesello semi collinare di una bellezza unica, come sapete (se leggete abitualmente il mio blog) alla fine del mese scorso abbiamo "installato" la piscina, niente di esagerato è una di quelle "easy set" che si acquistano un pò ovunque, ma comunque è assolutamente piacevole immergersi e rilassarsi...
Rilassarsi... Diciamo così, almeno se pensate che sia rilassante far giocare un piccolo pesciolino in erba...
Il pupo è un'animale acquatico...
Ogni giorno che passa prende sempre più confidenza con l'elemento acqua, così siamo passati dall'essere una specie di baccalà, rigido e spaventato, a diventare un pesciolino al quale piace tuffarsi in continuazione e nuotare sott'acqua...
Ogni tanto ci picchia lì una "bevutina", ma anche qui le cose sono cambiate, prima bastavano due gocce d'acqua sul viso, per vederlo fare delle facce tipo: aiuto qua mi si annega!, adesso si ingolla pinte di acqua senza quasi fare un "bef"...
Questo è il motivo dell'affaticamento psico/fisico, non il correre a destra e a manca, non le ore a giocare per fare il "motoschifo", no, quello che logora è tenere sempre il livello d'attenzione a mille...
Attenzione dovuta proprio all'evoluzione delle capacità del piccolo, prima potevi metterlo in acqua e così come lo mettevi, così lo ritrovavi, adesso "nuota e fa i tuffi", e ogni volta che il suo faccino va sott'acqua, il mio cuore si ferma, lui ridente e sputacchiante riemerge, io, sull'orlo di un infarto, ricomincio a respirare...
La vita del papà "attivo" è un pò così...
Non la cambierei con nulla al mondo...
Saluti

venerdì 17 agosto 2012

Ci vorrebbe l'esclusiva...

Le angosce della nostra anima 
sono sempre cataclismi del cosmo. 
Quando ci arrivano, intorno a noi si 
perde il sole e si sconvolgono le stelle.                                
                                                           Fernando Pessoa

Sono stato qualche ora sul balcone, cercavo stelle cadenti ma non ne è passata nessuna, neanche una piccola piccola, nemmeno una codina striminzita alla quale attaccare un desiderio...
Inevitabilmente come sempre, come penso tutti, quando mi perdo nell'immensità del cielo notturno, mi pongo le solite domande, siamo soli in questo sconfinato universo? Chi siamo? Da dove veniamo? Dove  andiamo...
Ma quasi subito questi profondi pensieri lasciano il posto a domande più prosaiche, arriveremo a fine mese? Chi paga le bollette? Passeremo questa crisi? E così via...
Poi, mi sono lasciato riprendere dal romanticismo, così ho cominciato a guardare tra le stelle per vedere se qualcuna si decideva di cadere, ma come già detto, niente, quindi il mio desiderio è rimasto li inespresso, fa niente, tanto è sempre lo stesso, le stesse poche parole dette mentre con gli occhi rincorro la scia...
Ma niente...
E forse so anche il perché...
La colpa è della "statistica"...
Sappiamo tutti che le stelle cadenti esaudiscono i desideri prima di "morire", ma ogni stella ne può esaudire uno solo e come fa a scegliere qual'è?
Semplicissimo, esaudisce il primo che sente...
Ecco il vero problema...
Già, perché tutte le notti c'è gente che guarda il cielo, tutte le notti milioni di persone stanno col naso all'insù pronte ad esprimere la propria richiesta, ma non ci sono milioni di stelle cadenti, quindi all'indirizzo di ogni singola stellina, arrivano decine e decine, centinaia, svariate migliaia di richieste che resteranno disattese, perché è la prima e solo quella, che verrà esaudita...
Deve essere proprio così, infatti c'è chi rimane incinta, c'è chi vince alla lotteria e chi trova l'anima gemella, c'è chi trova lavoro e chi un amico perso da anni, quindi le stelline che riescono a fare quello che devono, sono molte moltissime, ma io non riesco mai ad essere il primo...
Negli anni, sapendo come funziona, ho sempre cercato di ottimizzare il mio desiderio, per renderlo di più facile "esposizione", fino ad arrivare all'attuale formula, che ovviamente non dirò, vi basti saper che consta in sole due parole...
Ci vuole costanza e pazienza, fin d'ora non ha funzionato, ma prima o poi, il mio desiderio riuscirà a volare abbastanza in alto da riuscire a legare la propria anima alla coda della stellina moribonda...
Costanza e pazienza...
Pazienza...
Saluti

giovedì 16 agosto 2012

Quel malsano piacere del fai da te...

Nulla di ciò che è per natura può 
assumere abitudini ad essa contrarie: 
per esempio, la pietra che per natura si 
porta verso il basso non può abituarsi a 
portarsi verso l’alto, neppure se si volesse 
abituarla gettandola in alto infinite volte.
                                                                        Aristotele


I soliti secchioni sono scappati scandalizzati... Vai a capire perché...
Martedì scorso siamo andati all'Ikea...
Vi ho già detto che adoro l'Ikea?
Siamo partiti pensando, è il martedì della settimana di ferragosto, sarà tutto vuoto...
Effettivamente non abbiamo trovato traffico, l'autostrada semivuota è scivolata via tranquillamente e una volta usciti la situazione non è cambiata, poche macchine e poco pochissimo stress, effettivamente avevamo ragione, non c'è in giro quasi nessuno, e sapete perché?
Perché sono tutti all'Ikea!!!
Appena facciamo l'ultima curva, quella che porta i parcheggi, ci si pone davanti questa visione, l'inferno Dantesco formato parcheggio...
Auto ammassate una sopra l'altra, genti che fanno a botte per una precedenza, le aree carrello trasformate in ring, malgrado questo, troviamo un parcheggio senza picchiare nessuno, le scale sembrano alveari mentre nelle ascensori siamo pigiati come nelle scatolette di sardine.
Iniziamo il nostro giro tra spintoni e pestate di piedi, non starò a dirvi cosa cercavamo, ma tra uno scaffale e una cucina, tra persone che litigano per una misura o per la finitura dell'articolo, il tempo passa e arriviamo all'ora di pappa...
Purtroppo scopriamo che l'area Bio è aperta solo nei Week End, così ci dirottiamo verso il ristorante "normale"...
Parcheggiati bimbo e moglie al tavolo, mi dirigo verso il self service, come al solito è un manicomio perché l'italiano medio le code proprio non le sa fare e anche qua, dove l'ingegno Svedese ha sopperito ingegnosamente alla mancanza di disciplina italica, ma anche se "ordinatamente" incanalati, gli italiani riescono a passarsi avanti e a litigarci, però il meglio deve ancora arrivare, ed inizia quando si arriva al vassoio...
Ho visto babbuini monchi prepararsi il cibo in maniera più ordinata...
E non basta...
All'Ikea pensano molto alle famiglie, anche nel self service, infatti puoi usufruire di un carrello porta vassoi capace di portarne 6 tutti insieme...
Ho visto auto incidentate conciate meglio di alcuni vassoi...
L'Italiano medio carica e stipa all'impossibile sia il vassoio sia (di conseguenza) il porta vassoi, porta vassoi che, inevitabilmente, perdono piatti, rovesciano cibo e si cappottano ad ogni semplice avvallamento del pavimento...
Abbiamo anche assistito ad un gran bel litigio, una coppia con un bimbo in arrivo e un altro che pensava solo a mangiare, ha litigato per un motivo di una futilità idiota, ma malgrado questo, il lui della coppia, dimostra tutta la sua virilità abbandonando lì tutti per andarsene...
Che uomo...
E che brutta l'umanità...
Dopo la pappa, finiamo il giro prendiamo quello che ci serve e ce ne andiamo...
Siamo un pò provati, mentre il pupo sembra che non sia neanche uscito dalla macchina (beata gioventù), anche se due minuti dopo averlo seggiolinato, il pupo è già nel mondo dei sogni...
La giornata è stata assolutamente proficua, abbiamo trovato tutto quello che ci necessitava, e soprattutto, siamo stati tutti insieme...
Che bello...
Saluti