mercoledì 31 ottobre 2012

Il senso di smilla mi fa senso...

Ha un senso cercare 
ad oltranza la verità?
Non si corre il rischio
di perdere l'obbiettività? 
                              Lorenzo Reschiglian

Parliamoci chiaro, chi afferma che la verità assoluta non esiste è un conta balle...
Il problema è che la verità è una brutta bestia...
Innanzitutto è sempre più rara, stupidamente ci si va ad infilare in pericolanti castelli di carte, la dove ogni carta è una bugia, bugia che si poteva facilmente evitare, ma che per qualche assurdo motivo evitiamo, spesso pensiamo che la verità sia noiosa, così infarciamo i fatti reali, con una serie infinita di contorni finti, così per dar più peso al fatto stesso.
C'è anche da dire che la verità non è sempre facile da trattare, la paura e l'inadeguatezza ci rendono fragili ed erroneamente cerchiamo conforto nelle ovattate coltri della menzogna...
Con questo non voglio dire che raccontare sempre la verità sia la cosa giusta, sicuramente non è la cosa più facile e di certo ci sono situazioni dove, se proprio non si vuol dire una balla, è meglio stare in silenzio, ma sono convinto che a conti fatti, essere sinceri è meglio, non sarà facile, non sarà sempre piacevole e anzi, molte volte si starà male, però se saremo capaci di circondarci di amici veri e se riusciremo a condurre una vita "normale", alla fine la sincerità ci risulterà l'unica via percorribile, sia nei confronti di chi ci sta vicino, sia soprattutto per noi stessi...
Essere sinceri è difficoltoso e doloroso, ma allo stesso tempo è inequivocabilmente appagante, se poi l'ambiente che ci "ritagliamo" e le persone che frequentiamo, hanno la stessa propensione, allora la vita non può che essere sana e bella da vivere.
Ricapitolando, se viviamo in un ambiente sano, frequentiamo persone sane e non ci infiliamo in situazioni stupide, essere sinceri è l'unica scelta possibile...
Siamo noi che alla fine decidiamo cosa dire e come, per questo prima di aprire la bocca è sempre meglio fermarsi per chiedersi quali e quante ripercussioni possa avere quello che diremo...
Io ho scoperto quanto sia utile il dono del silenzio...
Saluti

martedì 30 ottobre 2012

Ossa e mosche

La povertà non è sempre, 
o necessariamente dovuta
alla mancanza di soldi o di
possibilità, la vera povertà
è la mancanza di realtà...
                                   Lorenzo Reschiglian

Ne ho già scritto, ma voglio riaffrontare il discorso, perché mi sembra che dietro a ciò di cui parlerò, ci sia una sorta di perverso gioco, una ciclicità che non può essere fortuita, sto parlando delle "pubblicità" pro Africa, cioè tutte quelle che mirano alla raccolta di fondi per qualsivoglia organizzazione umanitaria, per capirci, tutte quelle che ci mostrano devastanti scene di bambini denutriti, malati, sofferenti e piangenti...
Scene che dovrebbero, e ai più lo fanno, toccare le corde del cuore, cuore che una volta toccato, da l'input al cervello di mettere mano al portafogli e di fare la "doverosa" donazione pecuniaria...
Che schifo...
Ve lo devo dire: Quelle pubblicità mi fanno schifo, e non solo, mi fanno veramente arrabbiare.
Prima che mi giudichiate vi spiego perché.
Prima di tutto, le immagini, capisco che fa più scena mettere un bambino scheletrico e ricoperto di mosche, piuttosto che uno speaker, per far vedere gli effetti della profonda povertà in cui verte la nazione, ma il pubblicitario dovrebbe pensare che tali spot possono essere visionati anche da un pubblico non ancora pronto a capire ciò che sta guardando, pubblico che poi fa domande, domande alle quali diventa complicato dare una risposta...
Questa lamentela non vuole nascondere l'incapacità di spiegare la vita ai nostri figli, semmai la difficoltà sta nel far capire perché il genere umano è incapace di "regolarsi"...
E questo è il vero discorso che mi fa imbufalire...
La formula standard in quel tipo di spot è il ribadire, oltre l'indigenza in cui vivono quei disgraziati, il fatto che l'Africa è la nazione più povera del mondo...
La nazione più povera del mondo...
Che enorme vaccata!
L'Africa è quanto di più lontano si possa immaginare dall'essere una nazione povera, semmai è una nazione mal gestita ed è mal gestita perché è in mano a pochi sporchi faccendieri senza scrupoli, gentaglia che sfrutta le enormi risorse del paese senza reinvestirne la benché minima parte in loco, così tutta la ricchezza derivante lo sfruttamento degli enormi giacimenti di gas, petrolio, uranio e diamanti, viene esportata all'estero insieme a tutte quelle lucrosissime materie prime...
Con quali risultati?
Beh, mentre i vari De Beers, Exxon, Sony, Apple, ecc, ecc si ingrassano con i proventi delle lavorazioni, il popolo Africano muore di fame o lavorando per le multinazionali...
Quindi?
Quindi basta fare pubblicità così vergognosamente "ad effetto" e sopra tutto, basta chiedere soldi per aiutare chicchessia, soldi che non aiutano nessuno e non servono a niente, se non a rimpinguare il portafogli del disonesto di turno, L'Africa non ha bisogno di aiuti economici, l'Africa ha bisogno di onestà, buon senso e intelligenza...
Vi sembro senza cuore? 
Non fa niente, qua il cuore non serve, qua serve il cervello!
Saluti 

lunedì 29 ottobre 2012

Orgoglio italico!

In certe cose, siamo veramente
imbattibili, la storia ci aiuta e il
futuro parlerà per noi...
                                            Lorenzo Reschiglian

Finalmente! 
Nel senso, Il made in italy è globalmente riconosciuto, i nostri vestiti e la moda in generale, le auto non le abbiamo inventate noi, ma noi le abbiamo rese belle, sportive, veloci e incredibilmente sexy, il cibo, nessuna nazione al mondo ha la nostra storia in cucina, nessuna ha la nostra varietà, sia per quanto riguarda il numero di ricette, sia per l'infinita scelta di sapori, se poi vogliamo parlare di vini e viticultura allora decolliamo verso universi sconosciuti al resto del mondo...
La lista potrebbe andare avanti all'infinito, abbiamo inventato tutto quello che è stato inventato, praticamente il mondo va avanti grazie al nostro rinascimento, rinascimento che ha donato al resto del mondo, arte, cultura, musica e qualsiasi altro aspetto dello scibile umano...
Insomma parliamoci chiaro, il mondo non sarebbe quello che è, senza di noi, se l'italia non fosse stata quello che è stata, il mondo sarebbe ancora al tempo delle caverne...
Ma malgrado tutto, malgrado l'eccellenza raggiunta in qualsiasi settore, l'italia è vista come una nazione di serie b, il mondo ci riconosce l'ecletticità, ma questa affonda in un mare di guai, guai che si chiamano, mala sanità, corruzione, ruberie, sperpero di denaro pubblico e politica ridicola...
Praticamente i turisti vengono da noi per godersi l'arte e la cultura, ma vanno in giro a chiappe strette nascondendo il portafogli...
Che pena...
Ma oggi è iniziata la riscossa, oggi grazie alla perseveranza, quella perseveranza che ci ha permesso nel passato di eccellere, la perseveranza tipica delle grandi famiglie o delle grandi Corporation's...
Oggi un'istituzione riconosciuta in tutto il mondo, ma squisitamente italiana, ha sottratto (è proprio il caso di dirlo) lo scettro di miglior organizzazione, e non è che abbiamo combattuto contro nessuno, lo scettro era saldamente in mano ad un colosso russo e il campo di battaglia era niente di meno della Germania!, mica pizza e fichi!
Devo ammetterlo, sono veramente orgoglioso, stamattina mentre leggevo la notizia piangevo, piangevo come un padre quando vede il proprio figlio eccellere in qualcosa...
Lacrime e orgoglio, che emozione...
Finalmente è ora che il mondo ritorni a portarci rispetto, ooossssì, devono portarci tutti molto molto rispetto, minchia se ci devono rispetto!
Se no fernisce tutto a schifìo! Minchia e straminchia!!
Altro che mammoni, accà simm'è mammasantissima!
Baciamo le mani

domenica 28 ottobre 2012

Atarassia e istinti omicidi...

Grande anima o gran furbone?
La storia è così interpretabile...
                                          Lorenzo Reschiglian

A volte penso che tutta questa storia della protesta silenziosa, della non violenza, sia tutta una cavolata, stai a vedere che alla fine Gandhi era solo un fifone...

Del resto, se a qualcuno venisse voglia di sterminare l'intera classe politica, come lo si potrebbe biasimare?
Altro che non violenza...
Dopo tutto sarebbe solo legittima difesa, vi sembra che esagero?
Per me no, io mi sento vittima del sistema, di quel sistema che da anni non fa altro che portarci via tutto quello che può e quello che non riesce, viene comunque irrimediabilmente rovinato, si lavorano giorni e giorni, mesi su mesi, solo per permettere a quella feccia in giacca e cravatta di sguazzare nella loro stessa merda...
Non ce l'ho con nessuno in particolare, o meglio ce l'ho con tutti indistintamente, non potrebbe essere altrimenti, perché tutti sono dei farabutti, sia quelli che rubano direttamente o indirettamente, sia quelli che non rubano (se esistono) perché lasciano che avvenga, e comunque tutti insieme non combinano nulla di buono, se non per loro, non fanno nulla per noi e men che meno, per il paese, quel paese che colpevolmente continua a pagargli faraonici stipendi, stipendi che guarda un pò, siamo noi a pagare...
Ma noi non siamo più un popolo "sano", centinaia d'anni di corruzione e politica sporca, hanno lentamente e inesorabilmente avvelenato la società, e proprio come per i veleni quando assunti per lunghissimo tempo, la società si è assuefatta al marcio, alla corruzione e alla menzogna, per questo non protestiamo più, per questo l'italiano medio non riesce ad andare oltre una blanda indignazione, qualche parola di rito e poco più, stiamo lì a guardare la nostra nazione che cola a picco affossata da quella gentaglia, senza fare niente...
Certo basta andare in un qualunque bar, per scoprire tutti i sistemi per far andare bene tutto, dalla nazionale di calcio alla politica, ma chissà perché tutti questi geni non riescono ad uscire dalla piccola realtà dove sono relegati...
In alcuni paesi civili, il popolo insorge e protesta contro ciò che non ritiene giusto, forse inutilmente, ma almeno ci si prova, meglio tentare e fallire piuttosto che subire supinamente qualunque porcheria...
Che fare?
E che ne so!
Sono solo un cretinotto che scrive cavolate, non sono ne un politico con tutte le risposte, ne un poveraccio con tutte le domande, ripeto, sono solo un cretinotto, o forse no... Forse sono un esegeta che osserva, grazie alla sua mente superiore, l'inutile affannarsi del genere umano...
Mmmmm, no, sono solo un cretinotto...
Saluti

sabato 27 ottobre 2012

Odette, si entra negli "anta"...

Sapete cosa vuol dire avere
quarant'anni? E' esattamente
come ieri, solo che ti fanno
un sacco di auguri...
                                Lorenzo Reschiglian

Ovviamente non sto parlando di me, io i quaranta li ho fatti da un pezzo, ma oggi, per l'ennesima volta e spero per molte molte altre, mia moglie mi ha raggiunto, oggi è lei che fa gli anni, oggi l'altro 34% della mia vita, mette il quattro davanti alla cifra e devo dire che qualcosa è cambiato...

Un salto indietro...

Quando ho conosciuto Odette, lei era la parte sana della coppia, precisa, meticolosa, organizzata ed estremamente posata, proprio l'opposto di me, caciarone, spaventosamente disordinato ed impulsivo al limite della sventatezza... Che coppia mal assortita... Almeno poteva sembrare così e in un certo senso era così per davvero, cosa ci unisse mi è ancora un mistero adesso, stavamo bene e non vedevo come poteva essere diversamente.
Poi gli anni passano, uno stra usato proverbio recita così: Chi va con lo zoppo, impara a zoppicare...
Ho sempre ritenuto tale proverbio una cagata pazzesca, perché non ha senso, se vado in giro con uno zoppo, l'unica cosa che può accadere è che si cammina lentamente a causa della zoppia del mal capitato, ma, almeno che lo sventurato non mi fratturi a martellate un ginocchio, dubito che passeggiare con lui possa in alcun modo modificare il mio deambulamento...
Ma a parte ciò, se vogliamo intendere che la prolungata compagnia di un'altra persona, possa modificare le abitudini di una delle controparti, allora è vero, noi stando insieme ci siamo modificati a vicenda, niente di trascendentale sia chiaro, ma alcuni angoli sono stati leggermente smussati, altri hanno subito una vera e propria levigatura andando giù di "bastarda"...
Credo sia un'evoluzione naturale, tutti i rapporti sani, quelli duraturi hanno bisogno di limature, non si tratta di manutenzione, la manutenzione si fa alle cose rotte, no, qua si parla di piccoli affinamenti, un pò come la mano dell'artista che da un'espressione a quello che, senza, rimarrebbe solo un pezzo di pietra...
Non si parla nemmeno della tanto vituperata "routine", routine che si vede accollare la maggioranza delle colpe quando un rapporto naufraga...
Povera routine, se non ci fosse lei i divorzi sarebbero molti molti di più, non ci credete? 
Siete degli allocchi!
La routine serve eccome, l'importante è capire cosa "routinizzare", cosa, come e quanto farlo e cosa no, capita questa importante faccenda, tutto il resto è splendido amore.

Quindi, un pò di lima qua, un pò di lima la, arriviamo ad oggi... 
Oggi c'è qualche ruga in più, forse qualche sogno in meno ma tanta buona realtà, oggi qualche piccola concessione alla follia se la permette anche lei, io forse sono un pochino più tranquillo, oggi il mio modo di vedere le cose è più obbiettivo e forse il suo un pò meno rigido, lo stare insieme ci ha sicuramente modificato e la somma, o comunque il risultato è l'altro 34% del mio totale, quella vulcanica fonte di amorose coccole del nostro pupetto...
Cosa ci riserva il futuro non posso saperlo, a volte faccio fatica a capire cosa mi ha dato il presente, figuriamoci se riesco ad immaginare il futuro, ma a dirla tutta non è che mi interessi molto, il futuro intendo, perché un giorno alla volta, finché il fato vorrà, quel futuro arriverà, per poi passare, spero che nel passaggio generi buoni ricordi e altra voglia di continuare, di più non chiedo...
Sono felice?
E' una domanda troppo complicata per sminuirla in un si o un no, posso dire di essere felice secondo lo standard conosciuto ai più, ma che come tutte le cose complesse, il tutto è in evoluzione, un continuo work in progress sentimental/umorale...
Ma rimaniamo ad oggi, questo oggi che spero sia "solo" uno dei tanti ieri seguiti ai domani... 
Oggi la guardo, quella ragazza assennata e precisa al limite dello smorfioso, non c'è più, oggi c'è una donna assennata e precisa al limite dello smorfioso, che però è anche mia moglie e io l'amo così com'è...
Auguri Ody, resta così, resta quella che amo.
Saluti

venerdì 26 ottobre 2012

Pensiero

Sono stanco, non è il fisico a lamentarsi, ma il cervello...
Sono stanco dentro, ho bisogno di tempo, di tempo inutile da sprecare da buttare via...
Voglio stare con me, tra me e me, solo per sentire i miei pensieri, per sentire il silenzio che lasciano nel vano tentativo di riempire il vuoto che mi opprime, voglio sentire il battito del mio cuore, chiedendomi per l'ennesima volta quanto durerà, scoprendo che in fondo non mi interessa molto...
Vorrei, solo per una volta, non aver niente a cui pensare...
Solo il niente...


Porcupine tree

Saluti

giovedì 25 ottobre 2012

Vuoti

Non c'è niente di più
assordante dei silenzi
                               Lorenzo Reschiglian

Dopotutto siamo solo animali, animali con i vestiti...

L'amore è un sentimento ingrato, perché troppo spesso non ci restituisce nulla in cambio di tutte le fatiche che si profondono in suo nome...
Quando poi l'amore è incondizionato, fa ancora più male perderlo.
L'amore incondizionato non è umano, nel senso che tra esseri umani non può esistere l'amore incondizionato ma solo subordinato, subordinato alle necessità, che esse siano legali, divine o legate al buon senso, tutte indicano la necessità primaria, cioè di "regolamentare" l'amore, la fedeltà e quant'altro...
Ma l'amore incondizionato esiste, ed è quello che lega gli esseri umani ai loro "animali"...
La parola animali è messa tra le virgolette, per il solo motivo di dare una categoria al discorso, nella realtà nessun proprietario parlerebbe del proprio amico come di un animale, bensì appunto di un amico o di un membro della famiglia...
L'amore che ti sa dare un animale è unico, perché unico è il modo che l'animale ha di concepire l'amore, totale, per l'animale l'amore e la dedizione nei confronti del "suo" umano è totale, basta guardarli negli occhi, anche se prendete l'animale più sfortunato e maltrattato, esso guarderà alla mano di chi lo aiuta con negli occhi quel misto di speranza e disilluso amore, negli occhi tristi degli animali maltrattati vedrete sempre l'incrollabile voglia di essere amato...
La simbiosi che si crea tra le parti è quanto di più vicino si possa paragonare alla perfezione...
La parte debole del discorso, l'unica capace di tradire questo amore è, ovviamente quella umana...
Solo il genere umano non capisce l'importanza dell'amore, solo il genere umano ha perso la sua parte "animale", solo noi non sappiamo più ascoltare la natura e tutto ciò che ad essa è collegato...
Siamo noi l'anello debole nella catena evolutiva.
Loro, i nostri amici a quattro zampe, sanno come riempirci il cuore e la vita, quando il nostro cuore è abbastanza puro da capirlo, essi si donano totalmente a noi, completandoci e rendendoci persone migliori... 
Così quando "se ne vanno", ci lasciano vuoti...
Vuoti.
Ciao Kira.
Un abbraccio Cristian, ti voglio bene.
Saluti

mercoledì 24 ottobre 2012

Approssimazione...

Sono vittima del solito
cieco sensazionalismo,
dopo tutto, non sono
un giornalista...
                           Lorenzo Reschiglian

A Biagi, non sarebbe successo...

Anche se i membri del KKK sono tutti degli incredibili deficienti è possibile, scavando nelle profondità dell'aberrazione umana, trovare qualcuno ancora più deficiente dei deficentoni del KKK...
Perché diciamocelo chiaro, andare in giro professando la superiorità "bianca" bruciando persone di colore, non è un comportamento dei più intelligenti, ma che dire di chi si brucia da sola per poi dare la colpa a quel gruppuscolo di idioti? Beh, lasciamo perdere, archivierò la cosa alla voce: Volevo anche io i miei 15 minuti di notorietà...
Chiedo scusa e prometto che farò più attenzione in futuro...

Oggi all'asilo del mio pupetto si è tenuta la prima riunione "ufficiale", il ritrovo si è reso necessario per eleggere il rappresentante dei genitori...
C'è qualcosa che mi sfugge...
Io nella mia mentuccia penso, per eleggere chiunque, per qualunque carica, si deve conoscere il candidato, sapere come la pensa e prima di dare la propria preferenza, essere sicuri che questi pensieri siano il più possibile rassomiglianti ai miei, solo così posso "identificarmi" nel candidato, e di conseguenza sceglierlo...
Un pò contorto, ma spero mi abbiate capito...
Quindi, da genitore ottimista mi reco a scuola, pochi minuti dopo arriva anche Odette, insieme entriamo...
Noi come tanti altri genitori, ci sistemiamo sulle sedioline dei bimbi, siamo tutti spettatori di fronte alla cattedra, dietro a questa cattedra tutte belle schierate, le maestre delle tre sezioni...
Ci fanno il pistolotto su chi sono, su quello che hanno fatto, su quello che faranno e sui programmi del "ministero"...
Tutto interessante, anche se la relatrice nell'enfasi del discorso, apriva decine di parentesi e si dimenticava sistematicamente di finire una frase...
Un pò di confusione, ma i concetti sono passati...
I guai sono iniziati proprio nel momento dell'elezione, già perché io credevo che i candidati si sarebbero scelti tra i presenti, dico così perché chi c'è dimostra interesse per quello che accade, chi non c'è afferma silenziosamente l'accettazione di qualunque scelta...
In effetti rimango abbastanza stupito quando apprendo che il "candidato" c'è già, che il candidato stesso non ha un piccoletto nella classe che poi rappresenterà e non viene accennato da nessuno se e come ci si può candidare, a questo aggiungiamo che il candidato praticamente non si presenta, lasciando i votanti nel dubbio più totale...
Che fare?
Avendo Odette intenzione di candidarsi, chiedo lumi sulle modalità, le risposte sono un pò evasive, tanto che mi tocca chiedere più volte le stesse cose, capita la procedura, invero decisamente scarna e dopo aver candidato mia moglie chiedo, dopo aver visto lo smarrimento più totale dei presenti, che i vari candidati si presentino e dicano qualche parola, così per dar modo ai genitori di capire chi è la persona che ci si accinge a votare...
Nulla...
Faccio notare che senza sapere nulla delle "contendenti" e avendo le maestre "designato" una sola candidata, di fatto non è una votazione, ma una supina accettazione di quando già deciso...
Il mio comportamento crea un pò di imbarazzo, imbarazzo che però non porta a nulla, tant'è che sono io che vado a cercare la "designata dalle maestre", la trovo e ci chiacchiero un pò, scopro che la nomina è stata quasi obbligata e soprattutto l'interessata (parole sue) non ci tiene neanche un granché...
Ma il danno ormai era fatto, gran parte della votazione era già passata, quindi il grosso dei votanti ha dato la preferenza senza sapere niente...
Vabbè, le maestre e il consiglio si sono comportati con una certa "sufficienza", ma va bene così perché si sono adeguati all'approssimazione con cui ragiona l'italiano medio...
Il risultato mi sembra già "segnato" e salvo qualche colpo imprevisto, il rappresentante sara una a cui poco interessa esserlo, mentre Odette al di la dell'indubbia competenza, poteva garantire la voglia di farlo, il che non mi sembra proprio poco poco...
Boh! Staremo a vedere, vi terrò informati...
Saluti

martedì 23 ottobre 2012

Correva l'anno...

Vergogna, solo stupida e
appiccicosa vergogna...
                                 Lorenzo Reschiglian

le strade asfaltate non esistono, non esistono nemmeno le fognature e a dirla tutta, non ci sono neanche i bagni nelle case, le case poi non assomigliano per niente a quelle in cui siamo abituati ad abitare, sono spartane costruzioni di legno o mattoni grezzi, oltre i già citati bagni, manca anche l'acqua e l'illuminazione è fornita da sparute candele che gettano una tenue luce all'interno, interno con poche cose, alcuni rudimentali mobili e pochissime concessioni al futile, fuori le strade sono acquitrini melmosi di fango ed escrementi, l'aria è malsana, pesante di umidità e fumo di carbone, carbone che alimenta tutto, dagli scarni sistemi di riscaldamento alle vaporiere industriali, il cielo è grigio per la fuliggine e la mancanza di felicità...
Le persone sono per lo più grette, pratiche e spicce al limite dello sgarbato, gli imbroglioni, i tagliagole perpetrano le loro nefandezze contro quei pochi sprovveduti e gli allocchi che popolano ogni realtà...
I divertimenti sono pochi e mal visti, tutto è schiacciato sotto la falsa ala dell'ignoranza, la religione detta le sue grigie ragioni e i tempi della graticola sono ancora rimpianti, se non dimenticati, tutti temono tutto e tutto è timore...
Le famiglie sono unite dalla necessità, la convenienza e i sotterfugi sono gli unici anelli che legano i matrimoni, l'amore e i sentimenti sono un frivolo lusso che ci si può permettere solo nella sporca povertà...
In tutta questa cornice di misere realtà, non sono i ladri o i farabutti da temere, non bisogna aver paura di poveri o derelitti, non serve allontanarsi dalla puzza e la sporcizia, perché non c'è anfratto non c'è ombra in cui riuscire a nascondersi, quando a cercarti è il cieco pregiudizio...
Il pregiudizio in giacca e cravatta, il pregiudizio dalla lingua forbita e dai modi educati, il pulito pregiudizio delle persone insospettabili, il pregiudizio che è così sicuro di se, da andare in giro incappucciato...
Cappuccio che non serve a celare le identità, ma a nascondere le falsità di chi non sa ammettere le proprie paure, i propri limiti o l'inutile pochezza...

Siamo nel 1915, il mondo deve ancora crescere e prendere coscienza di se...

Oggi 2012, quel giovane mondo è più moderno, pulito e organizzato, le città sono quasi sempre ordinate e brulicanti di vita, la scolarizzazione è pressoché totale, ma l'ignoranza non è stata debellata, perché non è un'ignoranza dovuta dal non sapere, no, è un'ignoranza più sottile, evoluta e subdola, è un'ignoranza cercata, voluta e nutrita dal germe del cieco pregiudizio, lo stesso malato pregiudizio del secolo scorso...
Improvvisamente si torna a sentire odore di fuliggine, escrementi e paura, come nel peggiore degli incubi, gli spettri incappucciati di un passato creduto morto, tornano per ricordarci che per bagnare il seme della follia, bastano le lacrime del dolore di un'innocente...
Leggete L'articolo.
Saluti

lunedì 22 ottobre 2012

Ieri non vi ho detto tutto...

A volte è un breve attimo, a
volte un attimo non basta, e
la vita è fatta di piccoli attimi.
                                        Lorenzo Reschiglian

Se avete letto il post di ieri, sapete di cosa sto parlando, se non l'avete letto, andate a leggerlo subito!!

Ieri è stata una gran bella giornata, bella gente, buon cibo, tante chiacchiere e un orda di bambini energetici...
Cosa volere di più dalla vita?
Nulla...
Oggi rileggendo il racconto di ieri, mi sono accorto che mancavano alcuni passaggi, dei momenti o piccole situazioni particolari che nel continuum della narrazione sono come delle piccole istantanee, frammenti particolari della giornata, a volte sono solo parole o pensieri, altri sono situazioni o episodi, ma tutti accomunati dal risvolto particolarmente emozionante...
Il primo è, i capriccini del pupo prima di partire, non ne voleva sapere nemmeno di vestirsi, poi abbiamo provato a fargli ricordare qual'era la meta del "viaggio"...
Dai Adriano, dov'è che andiamo a mangiare le castagne?
Qualche breve istante, poi gli si illumina il viso e con un sorriso abbagliante urla:
Melissaaaaaaa!!!!
Circa tre secondi dopo era già vestito, giaccato e le sue gambette frullavano verso la macchina...
Inutile dire che i quaranta minuti di viaggio necessari, sono stati scanditi dal suo chiedere "siamo arrivati?" ogni 15 secondi... Devastante...
Finalmente si arriva...
La seconda diapositiva è per me, sono un motociclista appiedato dalla crisi, ma il mio cuoricino a due ruote ha avuto un sussulto vedendo la Norton (originale inglese) su cui l'amico Cristian armeggiava, quando poi è andato a fare un giro di prova, il rombo del motore mi ha letteralmente estasiato...
Un'altra emozione è scaturita dal ritrovarsi d'avanti la piccola Melissa, lei è un poco più giovane del nostro terremotino, ma da brava donnina, ha una padronanza del linguaggio da lasciarti esterrefatto, parla tranquilla e sicura di se, e guai a chi non sta ad ascoltarla con attenzione...
Ieri era una giornata particolarmente assolata e luminosa, inoltre la casa di Cry & Cry è splendidamente esposta e grazie alle enormi vetrate, dentro c'è un'atmosfera veramente particolare, una delle immagini più belle è stata guardare i bimbi, supervisionati da Odette, al tavolino intenti a colorare alcuni disegni, l'effetto delle loro figure nel controluce delle vetrate era immaginifico, uno splendore di tenerezza e amore...
Poi si va a tavola, sapete già che era tutto buono e sorvolo volutamente sull'invidia che mi fanno le patate al forno di Cristina, sempre straordinariamente buone e cotte alla perfezione, a me così proprio non mi vengono mai! 
Il convivio è sempre un bel momento, perché le chiacchiere fatte a tavola sono rilassate e divertenti, come divertenti sono i continui "siparietti" alla Sandra e Raimondo del duo Cry & Cry, che spasso...
Dopo pappa, il mio pupetto manifesta la necessità di fare il pisolino, Melissa non si fa certo pregare e i due decidono di dormire insieme nel "castello" superiore, vabbè sotto l'occhio premuroso delle mamme, quello divertito mio e quello "siculo/doppiettato" di Cristian, i due vengono infilati nel letto...
La scena:
Letto a castello, un bimbo assonnato, una bimba energetica e un numero imprecisato di pupazzi e pupazzetti...
La situazione:
Il bimbo vuole dormire, la bimba vuole chiacchierare i pupazzi stanno a guardare...
Le frasi:
La bimba, bla bla bla, e anche bla bla bla, e poi ancora bla bla bla...
Il bimbo, basta Melissa adesso nanna...
I pupazzetti ridacchiano sommessamente...
La cosa poteva andare avanti all'infinito, ma l'intervento risolutore di Cristina ha messo pace tra le coltri e dopo qualche minuto dormivano tutti, sia i bimbi sia i pupazzi...
Con i piccoli tra le braccia di morfeo, Cristina che funnambolava nel riordino della cucina, Io Odette e Cristian abbiamo preparato le castagne, qua l'arrivo di un caffè "incidentato" mi ha dato la possibilità di creare un neologismo, la sfortunata fermata della macchinetta, aveva "merdizzato" il caffè...
Poco fine lo ammetto, però ci abbiamo ridacchiato su parecchio...
Il resto del pomeriggio è stato un sano manicomio di emozioni e risate, poi dopo cena il "distacco" è stato meno traumatico del previsto e siamo riusciti a prendere la strada del ritorno, ero convinto che il piccolo, stremato dalla giornata, sarebbe crollato addormentandosi in macchina, ma non è stato così, anzi...
Dopo qualche minuto di silenzio, silenzio impressionante dopo una giornata da trecentomila decibel, dal posto posteriore la pace viene rotta e si sente la vocina del pupo che dice:
Noooo, dobbiamo tornare indietro...
Io e Odette ci guardiamo, poi chiediamo al piccolo perché dovremmo tornare indietro, lui risponde così:
Non ho dato il bacio a Melissa...
Aaaaa, beata gioventù...
Ma quanto è bello essere genitore?
Saluti

domenica 21 ottobre 2012

Ondaaaaaaaaa energeticaaaaa!!!

Vita in te ci credo, le nebbie si diradano
e ormai ti vedo, non è stato facile
uscire da un passato che, mi ha lavato l'anima
fino quasi a renderla un pò sdrucita...

                                        Vita. Lavezzi - Mogol

Il mito dell'immortalità è inseguito dall'uomo fin dalla notte dei tempi, la ricerca della vita eterna ha rovinato milioni di persone, dal mito della reincarnazione al santo graal, passando dai vasi canopì dell'antico egitto, finendo nella follia della mesmerizzazione alla Edgar Allan Poe, l'uomo cerca da sempre il modo di non tirare le cuoia per allungare il più possibile la propria vita terrena...
Inutile dire che è proprio tutto così, inutile appunto...
Ma allorché non fossero inutili, qualunque risultato possa essere stato raggiunto, viene inficiato dall'enorme costo pagato, in vite umane...

Poi arriviamo ai giorni nostri, giorni dove ormai ogni essere umano sano di mente, sa che non camperà in eterno e in virtù di questa rinnovata conoscenza, può impegnarsi se non per allungarsi la vita a dismisura, per lo meno può provare a migliorarsela...
Come?
Beh l'offerta è vastissima, dallo sport sia fai da te, sia "organizzato", buona alimentazione e vita sana, poi esistono decine e decine di "attrezzi" utili, dal kit del perfetto palestrato "self made man" ad apparecchi "destinati" a migliorare la vita domestica, per citarne uno, da qualche anno va di moda tenersi in casa uno "ozonizzatore"...
Se tutti questi metodi o apparecchi funzionino, non ci è dato saperlo, probabilmente funzionano tanto quanto l'effetto placebo dei medicinali, ma tant'è...
Cosi dopo tutto questo pistolotto storico/favolistico/attrezzistico, arriviamo ad oggi...
Oggi...
Oggi ho scoperto un sistema totalmente naturale e assolutamente efficace di rimanere in forma, sistema che senza ombra di dubbio, allunga la vita...
Gli ingredienti sono facili da trovare, basta avere dei buoni amici, che questi buoni amici abbiano dei figli, aggiungi del tempo da passare insieme e il gioco è fatto...
Parlo spesso di amicizia su questo blog, il motivo è semplice, credo fermamente nel sentimento dell'amicizia, ci credo perché sono convinto che sia taumaturgico, l'amicizia è la miglior medicina esistente è sana, naturale, ed è gratis!
Oggi, prima castagnata della stagione, ovviamente quando si parla di castagne, si parla di Cry&Cry di Grignasco...
Quindi si parte, arriviamo per pranzo, Cristina ci vizia con carbonara, lonza con patate al forno e formaggi speluccosi, poi una volta messi a nanna i pargoli... Nello stesso letto... Che teneri...
Dicevo, una volta messi a nanna i due teneroni, abbiamo preparato tagliando le castagne, preparando il "Vin broulè" e accendendo il fuoco, nel mentre siamo stati raggiunti anche da Simone e Luana con i loro pargoletti...
Si è cominciato a cuocere le castagne, operazione coadiuvata dall'arrivo dell'ottimo vinello brullo fatto da Cristian e dalle chiacchiere "tra uomini" davanti al fuoco, dopo qualche minuto le prime castagne sono pronte e come per incanto, si materializzano tutti gli altri componenti del gruppo, noi anziani mangiucchiamo tranquillamente mentre la figliolanza devasta gioiosamente il giardino e le suppellettili, tra una castagna bruciata (da me) e una ben cotta (dal Cristian), le ore passano veloci, i bimbi giocano con qualunque cosa gli capiti a tiro e arrivata l'ora di cena, sembrano reduci più da un tornado che da una castagnata... 
Vabbè santa lavatrice farà gli straordinari...
Vista l'ora che si è fatta, decidiamo di fermarci tutti per cena, imbastiamo su una bella spaghettata, al contrario delle castagne, questa mi è venuta bene...
E' nell'immediato dopo cena che si è verificato il fenomeno per cui questo post è all'oggetto...
Per qualche strana alchimia, dopo cena i bambini risultano già normalmente iperattivi, quindi se in uno spazio "limitato" ne metti tre che già normalmente sono energetici, i risultati potrebbero essere catastrofici...
Oppure no?
Nel nostro caso i bimbi hanno generato una potenza tale, che in natura l'unico fenomeno fisico paragonabile è quello dei buchi neri, è proprio come i buchi neri che sono tanto potenti da assorbire tutto quello che gli capita a tiro, pianeti o energia cosmica compresi, i bimbi hanno generato una sorta di buco nero, buco nel quale vengono risucchiate, ansie, dolori, pensieri e negatività, con il risultato che guardarli devastare la casa, ti sembra la cosa più giusta che possano fare e ti accorgi che nel mentre, tu ti rilassi sentendoti pervadere da un senso di felicità e gioia, sentimenti da risultare profondi, vitali e vivificanti...
Ecco dunque l'elisir di lunga vita...
Non c'è niente di meglio al mondo, per chi vuole mantenersi giovane e in forma, che avere figli, amarli e seguirli in ogni loro folle avventura...
I figli sono il nostro tributo all'immortalità, magari non nostra o loro, ma all'immortalità dell'amore e dei sentimenti...
Ditemi che è poco...
Saluti

sabato 20 ottobre 2012

50 sfumature d'idiozia...

Questa notizia l'avete letta sicuramente tutti...

Non è necessario essere un genitore per rendersi conto che il mondo sta andando in rovina...

Mio figlio ha poco più di tre anni, ammetto che ci sono momenti dove è capace di tirarti fuori dagli stracci, ma penso sia normale, nel senso che è normale per un bimbo non avere il senso della misura, quindi possono farti imbestialire con i loro capricci o l'estrema petulanza, ma in questo non c'è una premeditazione, sono piccoli e per ciò non possono rendersi conto di quello che fanno, e allorché ci riescano, da papà potrei dire che è giusto che ci provino, cioè è giusto che provino a capire quanto si possano "allargare" o quanta libertà hanno o meno, dopotutto credo che in un normale percorso di crescita, giustamente i piccoli devono cercare la propria affermazione, affermazione da prima, nei confronti dei propri genitori e secondariamente con il resto del mondo, il ruolo dei genitori è, tra gli altri, quello di dare una "misura" alla libertà del piccolo e un modo per raggiungerla, quello che solitamente si nasconde dietro alla parola "educazione", l'educazione non è solo l'assicurarsi che un bimbo dica grazie o per favore, l'educazione deve andare ben oltre all'insegnare come ci si lava i denti, no non basta, all'interno del complesso mondo dell'educazione hai propri figli, non deve mancare ne il rispetto ne il buon senso, sia reciproco sia con gli altri...

Ma senza andare su discorsi troppo Montessoriani, si può certo dire che a volte basta proprio fare i genitori e farlo nel modo più semplice, cioè essendoci quando serve...
Esserci quando serve.
Per un figlio significa, sempre.
Sempre.
Io non posso immaginare niente di meno.
Quindi quando ho letto l'articolo il cui link apre questo post, non ho potuto far a meno di odiare profondamente i genitori del bambino, perché non riesco proprio a capire cosa possa aver mai combinato per "meritarsi" una punizione del genere, essere lasciato in casa da solo mentre il resto della "famiglia" se ne va a mangiare, cosa poteva aver fatto di così grave?
Niente.
Niente di niente, non esiste niente di così grave, e a leggere tra le righe secondo me c'è di peggio, perché quando le forze dell'ordine l'hanno recuperato, lui stesso ha detto di essere in "punizione", questo vuol dire che aveva ben presente la situazione, e per me, che quella situazione non era una novità, quel bimbo era "abituato" ad essere punito in quella maniera, tant'è che questa volta si è accorto che quegli imbecilli dei propri genitori non hanno chiuso la porta...
Poteva finire male, molto molto male, il piccolo è stato fortunato, non è finito sotto una macchina o nelle mani di qualche idiota peggiore dei suoi genitori, ma la fortuna che più mi auguro per lui è che venga tolto da quella gentaglia che non lo merita e che trovi una famiglia vera, una famiglia che lo ami e lo accompagni nel suo crescere.
Spero anche che quella ributtante marmaglia, quelle due immonde schifezze dei suoi genitori, finiscano in galera e che lì ci restino per lungo lungo tempo, almeno il tempo sufficiente per fargli capire quanto sia importante il dono di una vita...
Saluti

giovedì 18 ottobre 2012

Parole

                      Jerry Maguire

Forse è colpa di internet e dei social network, forse è l'inesorabile impoverimento del sistema scolastico italiano, forse le nuove generazioni peccano di conoscenza e sicuramente mancano d'esperienza, forse il numero di genitori disposti a "rovinarsi" la vita nel tentativo di trasmettere qualche "valore" ai propri figli è sempre minore, forse sono i valori stessi a risultare anacronistici, forse si comincia a "pagare" lo scotto del "tutto e subito" e del "tutto è dovuto", forse uso troppo il forse...
Ma sta di fatto che:

Le parole sono importanti.

Le parole sono importanti, se non altro perché al di la di qualche interpretazione, le parole hanno un senso inequivocabile, cioè, bianco vuol dire bianco, poi a seconda del contesto la parola bianco può esprimere un colore, un cognome o uno stato d'animo, ma comunque il bianco è bianco...
Semplice vero?
A quanto pare no...

Un minimo di retrospettiva...
Io amo parlare è evidente anche in questo blog, blog aperto, tra l'altro, per continuare a parlare anche quando non c'è fisicamente nessuno ad ascoltare, ma per quanto mi piaccia parlare, cerco sempre di evitare l'inutile sproloquio e soprattutto, evito accuratamente di parlare a vanvera, quindi affronto un discorso solo se ne sono in grado, cioè se conosco l'argomento, ma non basta, quando capita non mi vergogno di dire "non lo so", ammettere l'ignoranza mi è di sprone per migliorarmi e se di fronte non trovo dei boriosi classisti, ma persone disposte a "tollerare" la mia curiosità, non si può far altro che imparare...
C'è sempre da imparare, frase tanto scontata quanto consunta, ma pur sempre vera...
Detto questo...
Quello che si può facilmente notare nelle giovani generazioni, non è la mancanza di voglia di parlare, se mai quel che manca è la disposizione ad ascoltare, oltreché una preoccupante povertà lessicale...
I giovani ascoltano poco e niente, ma parlano troppo quantitativamente e male qualitativamente...
E c'è di peggio...
Eeeee già, perché se è vero che tutto è forte se "spacca" o se così non fosse, "ma mollami"... Al di la di tutto, il guaio peggiore è che non sanno dare un peso, il giusto peso a quel che dicono, così senti ragazzette che dicono di "aver sofferto abbastanza" o ragazzetti "navigatissimi" mentre si vantano tra di loro, ma che ascoltandoli con orecchio attento, capisci che tutte le loro "esperienze" vanno ben poco oltre il sollazzo solitario...
Quando poi li senti parlare di sentimenti o d'amore, c'è da mettersi le mani nei capelli...
Probabilmente non è tutta colpa loro, i modelli che sono "tenuti" a seguire sono totalmente inaffidabili, in televisione l'amore è stigmatizzato, delegandolo al ruolo di "inevitabile veicolo" per raggiungere l'unico fine, il sesso...
Che peccato e che enorme spreco...
Dire "ti amo" ad una persona è la cosa più importante del mondo, quindi va detto non solo se si conosce il significato delle parole che si pronunciano, ma anche e soprattutto, sapendo quello che "l'amore" comporta, dire ti amo a qualcuno, volendo, è la cosa più semplice del mondo, ma sapere e sentire cosa vuol dire, invece, è tutto un altro discorso...
Dicono che l'amore non ha età...
Tutte balle, l'amore ha un'età, io non posso dire con certezza qual'è, ma sono sicuro che, fatte salve le dovute eccezioni, tutto quello che succede prima dei trent'anni, difficilmente è amore...
L'amore, quello vero, ha bisogno di una "coscienza" stabile, non dopata dai fiumi ormonali tipici dell'adolescenza, l'amore ha bisogno di esperienza e l'esperienza viene con l'età, prima di questa età, non è amore, ma ricerca di soddisfazione e appagamento, e fin qua nulla di male, è giusto cercarsi e procurarsi soddisfazione e appagamento, ma non chiamatelo amore.
Saluti

mercoledì 17 ottobre 2012

Fruscii

Come vento tra le fronde,
come piedi tra le foglie,
come pensieri sfuggenti,
come segreti sussurrati,
come sogni svaniti, sono
i fruscii persi in immobili,
stucchevoli realtà.
                                 Lorenzo Reschiglian

Piccoli pensieri senza senso.


Forse morire silenziosamente
è nell'irriverente frastuono di
una foglia che cade. 

Di tempo c'è ne sempre in
abbondanza se si crede in 
quel che si vuole raggiungere.

Se vuoi sapere quanto una 
persona ha la coscienza sporca
nei tuoi confronti, chiedile aiuto,
tanto più sarà silenziosamente
disponibile, tanto più ha la
coscienza sporca...

I sogni si possono rincorrere
solo correndo su solide realtà.

Non è difficile elargire risposte,
difficile è riuscire a domandare,
poi risulta tutto un altro discorso 
sapere cosa si vuol domandare.

Chi è sicuro dei propri mezzi,
non ha nulla da nascondere, 
chi è sicuro di se, non deve 
dimostrare nulla.

A volte la musica non ha
bisogno dei musicisti.

Deserti mentali per cuori aridi.

I sogni ci sono, mancano i sognatori.

Il politico ti ruba il cesso da
sotto il sedere, poi ti chiede
di cagare oro...

Saluti

martedì 16 ottobre 2012

Punti di vista...

La giustizia è uguale per tutti
                                          Barzelletta popolare

I vari Zelig, Colorado e qualunque altro programma satirico/comico dell'universo televisivo, non può nulla contro la comicità della vita reale...
Ultimamente i comici preferiscono la semplicità del "tormentone ad effetto" piuttosto che impegnarsi, chessò, ricercando una battuta che faccia ridere giocando sulla sottigliezza delle parole, o "lavorando" con le parole stesse fino a strappare una risata...
Ma sia che si impegnino, sia che la facciano facile, non c'è comico al mondo che possa competere con la comicità naturale di un qualunque processo italiano...
La nostra storia ne è piena, non è una prerogativa nostrana anche all'estero ci sono casi spassosissimi, come dimenticare la teoria della "pallottola magica" nell'omicidio di JFK, o la difesa "chewbacca" del caso O.J Simpsons, ma in italia se ne ha una concentrazione molto più alta, praticamente tutti i processi "mediatici", cioè tutti quei procedimenti che hanno un batage internazionale, sono inevitabilmente colpiti dal morbo della comicità tetro/funerea...
Non menzionerò volutamente le innumerevoli barzellette sul "suicidio" al caffè di Sindona, o del correlato "suicidio" Calvi, sarebbe troppo facile, però come potrei non ridere di processi farsa come quello per la strage del Cermis, dove il governo italiano è stato sperculeggiato dagli USA, dimostrando quanto poco valiamo sul piano internazionale, pochezza che viene rimarcata nel caso dei due marò ancora detenuti in India, perché mentre i nostri due militari sono ancora, a distanza di mesi, rinchiusi in un carcere, i militari statunitensi responsabili della strage, poche ore dopo "l'incidente" erano giù tornati in patria... 
Che dire? Potenza della potenza e ridicola scarsità nostra...
Ma la nostra storia di ridicolaggini processuali ha radici lontane, basti ricordare L'ItalicusPiazza Fontana o la Stazione di Bologna, tutte stragi che al di la del dolore umano, sono state trattate con così tanta ridicola pochezza, da risultare delle vere e proprie prese per il sedere...
L'unica certezza che si ha in italia è che, se hai i soldi, in galera non ci finisci, perché se hai i soldi, ti puoi permettere non l'avvocato più bravo, ma quello che meglio sa prendersi gioco della giustizia, e non solo, se di soldi ne hai tanti o se sei un politicante, le leggi non ti limiti a piegarle alla bisogna, ma te le inventi di sana pianta...
Le cronache di questi giorni, non fanno altro che confermare quanto fin qui detto, infatti non si può che ridere di fronte, non tanto alle ruberie e ai ladrocini perpetrati dai vari politici, ma sicuramente alle accuse, scuse e dichiarazioni dei vari interessati, dobbiamo per forza ridere guardando le varie esponenti, di un gruppo o dell'altro, che sfilano in passerella o che insultano un giornalista, dobbiamo ridere quando una nuova tassa/balzello ci affonda mentre la casta continua ad ingrassare alle nostre spalle e sappiamo benissimo cosa ci succede quando un politico ci prende alle spalle...
E così, un passo alla volta arriviamo ad oggi, la notizia che tiene banco è ovviamente il processo per il disastro della Costa concordia...
Con tutto il rispetto dovuto alle vittime, le risate si sprecano, come si sprecano le prese in giro su Schettino e il suo comportamento, oggi però leggendo il giornale, una frase mi ha colpito particolarmente, ovviamente a pronunciarla è stato l'avvocato della difesa, avvocato che ovviamente si trova in una posizione scomoda visto che è sicuramente consapevole di dover difendere un colpevole, quindi nella migliore delle tradizioni "Cochraniane" deve rigirare la frittata a favore del pavido comandante, la frase è questa "...il comportamento del capitano è stato esemplare, il suo operato ha contribuito a salvare molte vite umane..."
Essssì, ma come no!
Me la vedo la scena, la nave si è appena dolcemente schiantata sulle rocce, quando "l'eroico Schettino" fugge a gambe levate gridando: Seguitemi...
Non so voi, ma per me essere il primo ad abbandonare la nave non rientra tra i "comportamenti esemplari", però il mio giudizio è fuorviato proprio da quello che si vede in tivù, questa tivù bugiarda che ci fa credere in falsi miti, da Falcone a Borsellino passando da Dalla chiesa, queste inesistenti figure mitologiche create al solo scopo di farci credere che gli eroi esistono, ma noi non siamo fessi, noi non ci facciamo prendere per il sedere da nessuno, noi sappiamo benissimo che in tivù l'unica cosa vera è il pulcino pio...
Saluti
Ringrazio Wikipedia per i link e per l'imparzialità con cui tratta i temi citati.

lunedì 15 ottobre 2012

Occhi di cielo...

C'era una volta un Re seduto 
su un sofà che disse alla sua 
serva raccontami una storia e 
la serva incominciò...
C'era una volta un Re...
                                   Filastrocca popolare

Storie di papà...

Chi pensa che avere figli è tutto emozioni e gioie, ha assolutamente ragione...

Sulle gioie non c'è niente da dire, la gioia è un sentimento semplice, quasi primordiale, tutto può darci gioia, da un buon gelato a delle scarpe comode, la gioia è una predisposizione mentale, se sei disposto a gioire, gioirai... Ben altra cosa sono le emozioni...

Emozioni. 

Le emozioni sono un sentimento strano, sanno riempirti il cuore ma possono anche ridurlo ad uno straccio secco e arido, dipende da come uno le percepisce, se riesce a percepirle, e una volta percepite da come le vive...
Le emozioni non capitano così per caso, o meglio, capitano per caso quindi la differenza tra viverle o non viverle, la facciamo noi, chi non le aspetta ma è pronto a riconoscerle, chi ne ha paura ma non si volta per scappare...
Le emozioni fanno male, possono far soffrire come nient'altro al mondo, ma anche dalla più dolorosa delle emozioni possiamo trarre un utile, se non ci facciamo travolgere dalla parte negativa...
Per fortuna le emozioni buone sono di più e talmente forti da riuscire a scacciare quelle cattive.

Qualche giorno fa, accompagnavo il piccolo all'asilo, la mattina era freddina e grigia, solo pochi squarci di luce filtravano dalle nuvole, nuvole che da li a breve, avrebbero portato pioggia e vento, il pupo era seduto nel suo seggiolino, seggiolino che solitamente è ancorato nel posto centrale del divano posteriore, ma quella mattina il seggiolino era sul sedile del passeggero, lui è seduto e guarda fuori, dopo un pò mi chiede di aprire il finestrino, rispondo di no perché fa freddo, ma lui insiste, non in maniera piagnucolosa ma insiste: 
Papà api mio finino? 
Dai tato, l'aria è fredda perché vuoi aprire il finestrino?
Vollo guaddae il cielo...

Voglio guardare il cielo...
Può sembrare una frase banale, anzi lo è, voglio guardare il cielo, perché un bambino vuole guardare il cielo, cosa ci vede nel cielo o cosa cerca?
Non lo so e a dirla tutta, non mi interessa, ma quelle poche parole, pronunciate con un tono morbido e sognante mi hanno riempito il cuore, un'emozione tanto profonda e vitale da lasciarmi senza parole, gli ho aperto il finestrino e son rimasto a guardarlo mentre i suoi occhi si riempivano di cielo...
Dopo qualche secondo è tornato a guardarmi, sorrideva con tutto il viso, disse: E' bello il cielo...
Già penso io, è bello il cielo visto attraverso gli occhi di un bambino...
Siamo arrivati all'asilo, lui entra col passo sicuro dell'uomo navigato, saluta tutti e si dirige verso i pezzi di un castello da costruire, lo saluto, lui si gira, sorride e mi manda un bacio, ha ancora gli occhi pieni di cielo...
Saluti