mercoledì 29 febbraio 2012

Dolori

Cosa succede... Non succede 
nulla... C'è confusione... Si,
ma in fondo è sempre quella!
                                              Vasco Rossi


Va bene, capisco le lamentele, avete ragione il post di ieri, benché riportante una notizia di grande rilevanza, non era il più "sentito" che potessi pubblicare...
Non cerco facili giustificazioni quindi vi dico le cose come stanno, ieri stavo male, un pò fisicamente, perché una brutta influenza intestinale mi aveva prostrato, o meglio, devastato...
Ma questi fastidi non erano nulla, al confronto della situazione mentale...

Le storie d'amore finiscono.

E quando succede, qualcuno soffre.

La storia di F.

Un passo nel passato...
Qualche anno fa, ricevo la telefonata di F, F è un'amica per me fuori dal comune, fuori dal comune perché esageratamente snob, tanto snob da rasentare la spocchia, una di quelle persone che o ti piacciono o le odi.
Io solitamente le persone così, non le sopporto, ma lei...
Lei era speciale.
Mi telefona perché ha un "problema", il problema in questione è che si è innamorata...
Lui, alto, moro, atletico, muscoloso e bello come solo l'amore può essere, lei sposata...
Quindi c'è un problema...
Ma abbiamo una divergenza su quale sia questo problema, lei si fa mille menate perché è spostata, perché lui è molto più giovane di lei, perché è un suo dipendente e bla bla bla, per me il vero problema è lei, che tergiversa e sembra l'unica a non capire che per la prima volta nella sua "dorata" esistenza, il suo cuore apparteneva ad un altro...
Da lì, una "dispendiosa" separazione e poi anni di vera e grande felicità...
Ma poi...
Ieri.
Ricevo un messaggio di F: Ho bisogno di una spalla...
Ci troviamo, è disperata e mi racconta quello che è successo (che terrò per me), forse cerca un pò di comprensione, forse una delle frasi di "circostanza" che solitamente si sprecano, appunto, in queste circostanze...
Ma purtroppo per lei, io sono un amico, quindi di cavolate non ne racconto, non alle persone a cui voglio bene...
Abbiamo chiacchierato, ha pianto tutto quello che si sentiva di piangere e sono anche riuscito a farla ridere un pò, quel ridere che non è vero ridere, è più necessità di non piangere.
E' una donna forte, anche questo dolore insormontabile passerà, lei diventerà una donna ancor più forte e se siamo fortunati non si dimenticherà di niente, perché al di la di come a volte finiscono, gli amori non vanno mai dimenticati e con loro gli errori commessi, per non ripeterli... Perché nuovo amore, nuovi errori...
Vai tranquilla F.
Saluti.

martedì 28 febbraio 2012

Era ora.

Il governo vara un nuovo reato Omicidio stradale a chi guida ubriaco

Corrado Passera, ministro dei Trasporti

L'annuncio del ministro Passera:
"Si configura se si ha tasso alcolemico sopra 1,5% o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti"

Il governo pensa di introdurre un nuovo tipo di reato, quello dell'omicidio stradale. Lo ha annunciato il ministro dei Trasporti, Corrado Passera, in commissione Trasporti della Camera.

Il reato si configura quando si commette omicidio alla guida con un tasso alcolemico sopra l'1,5% o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti.

«Quello che e' certo - ha detto Passera - è che la sostanziale impunità di chi uccide sotto l'effetto dell'alcol o droghe non puo' essere tollerata. E' inaccettabile socialmente che chi uccide poi ritorni a casa».


Come ho scritto nel titolo, era ora...
Ma dubito che si farà, anche questa, come tutte le buone idee, finirà dimenticata in qualche cassetto...
Saluti.

lunedì 27 febbraio 2012

Quando girano...

Un colpevole punito è un 
esempio per la canaglia; 
un innocente condannato 
è cosa che riguarda tutti 
gli uomini onesti.
                                Jean de La Bruyère



Buffon e gli altri...
Non entrerò nel merito della partita, non me lo posso permettere, perché "tecnicamente" il calcio non lo capisco, poi sia dal lato "sportivo" sia da quello "umano", credo che oramai il calcio non abbia più niente a che spartire con quello che una volta veniva chiamato "gioco"...
Posso però riportare le mie considerazioni in merito a quanto accaduto dopo la partita, calando un pietosissimo velo sui vari giornalisti, più o meno schierati e più o meno infilati nel culo di Berlusconi, il tutto ovviamente alla faccia della "sportività"...
Io, che sono stupidamente corretto, commentai il "goal fantasma" così: Certo che il guardalinee è completamente cieco, eppoi, con tutti i soldi che prende sto portierone, dovrebbe onestamente dire che il goal c'è...
Sono veramente un ingenuone...
Però nella mia ingenuità, pensavo che come al solito, dopo qualche polemica il tutto sarebbe stato archiviato alla voce: Favori favoritismi, sviste e ciechi in pantaloncini...
Invece no.
Perché quel babbaleo del Buffon, al posto di starsene zitto e ringraziare (sempre silenziosamente) il signore per il miracolo occorsogli, spara la più grossa bestialità mai sentita al mondo: Io non mi sono accorto che la palla fosse entrata, ma anche me ne fossi accorto, non avrei detto niente...
Nutro seri dubbi già sulla prima affermazione, ma ci può stare, la seconda invece no, al di la della libertà di pensiero ed espressione, andando oltre la concepibile voglia di verità, io penso che poteva evitare di esternare questo suo pensiero, già trovo sbagliato il solo pensarci, ma va beh, però tientelo per te, statti zitto e fai finta di niente, accampa qualche scusa e glissa il discorso...
No, non ce la fa, deve sparare la minchiata...
Badate bene, il fatto che Buffon "guadagni" decine di milioni, non c'entra nulla, ancora meno la squadra dove "milita" e ben lungi da me l'idea di censurarlo in qualsivoglia modo, però proprio grazie alla sua enorme popolarità, anzi in virtù di ciò, avendo un enorme seguito di fan's, moltissimi dei quali giovani e giovanissimi, avrebbe dovuto dare il "buon esempio", sarebbe passato un messaggio di una potenza inaudita, quei giovani e giovanissimi avrebbero imparato il significato delle parole onestà e correttezza, bellissimo...
Invece no.
Anche questa volta, l'ennesimo personaggione insegna che essere meschini, falsi e prepotenti è dovuto, proprio in virtù del fatto che si è tanto ricchi da potersi permettere di non considerare chi non è del loro stesso livello...
Peccato, fino a ieri mi era veramente simpatico...
Stupido calcio...
Saluti. 

domenica 26 febbraio 2012

L'insostenibile leggerezza dell'insostenibile...

Non c'è uomo così virtuoso che, 
se dovesse sottoporre tutti i suoi 
pensieri e tutte le sue azioni al 
giudizio della legge, non meriterebbe 
di essere impiccato dieci volte nella vita
                                               Michel de Montaigne



Sapete cos'hanno di bello le cascate?
L'acqua che cade...
Detta così non è un gran chè, vero?
Quindi vediamo di migliorare un po' la cosa...
Le cascate sono spettacolari perché le acque tumultuose delle rapide, fanno da preludio all'eccitante e vaporoso salto, per poi tornare calme nel bacino sottostante...
Un po' meglio?
Si...
Però i secchioni dei primi banchi  rumoreggiano...
Va bene, proviamo a fare ancora meglio...
Le cascate, questo prodigioso spettacolo naturale, massima espressione della libera potenza, cui l'uomo nei secoli, prima ha cercato e poi ha trovato il sistema per "ingabbiare" questa enorme energia, creando enormi laghi artificiali per poi forzarli in strette condutture, le quali scaricano la loro rabbia su enormi turbine per produrre energia, ma di tutto questo, dall'esterno non si vede niente, un pacifico lago sopra, un pacifico fiume sotto e in mezzo qualche centinaio di metri di cemento, cemento dentro il quale avviene il "miracolo"...
Cosa dite?
Perchè vi ho fatto tutto questo pistolotto tra dighe e energia?
Bella domanda...
Quasi per niente...
O meglio, volendovi spiegare il mio stato d'animo per così dire "altalenante", mi sembrava bello utilizzare una metafora, una sorta di allegoria, sulla poca costanza forse... Ma più probabilmente sull'enorme "scazzo", un altelenante su e giù dell'umore, in cui mi barcameno da mesi...
Sono "elettrico", non mi si può toccare o contrariare, che subito scatto, a volte anche in maniera violenta...
Non va, non va per niente bene...
Devo tornare ad avere il controllo, il totale controllo su di me, sulle mie reazioni e soprattutto, sulle mie scelte...
Non "mi" prometto niente...
Saluti.

sabato 25 febbraio 2012

Zaini e treni

L'amore è per definizione 
un dono non meritato; anzi, 
l'essere amati senza merito 
è la prova del vero amore.
                                 Milan Kundera



Stasera, o meglio stanotte, insomma adesso sono le 02.35, sto scrivendo il post...
La giornata è stata estremamente piacevole, vuoi perché un sole ben più che primaverile ha fatto da cornice a questo caldo sabato, vuoi perché quando riesco a passare così tante ore senza "l'obbligo" di dover pensare riesco a rilassarmi, vuoi perché in questa bellissima cornice c'è un quadro di straripante vivacità dipinta dalle risate del mio pupacchiotto, e vuoi che poi, il tutto è tenuto insieme dall'abbraccio di mia moglie, alla fine di tutto questo posso dire di essere felice?
Felice?
Si.
Si.
E se non si fosse capito, lo ripeto: Si, sono felice.
Anche se il lavoro è quello che è, anche se in certi suoi aspetti, la vita è l'opposto di quello che vorrei, anche se le preoccupazioni, a volte, sono così pressanti e pesanti da lasciarmi senza fiato e senza la voglia di viverla questa vita bacata...
Ma poi...
Abbattuto da quello che succede, sfinito dalle vicissitudini, ammorbato dai cattivi pensieri e deluso da buona parte delle persone che conosco, finalmente, torno a casa...
Mi fermo davanti alla porta, piegato sotto il peso dell'ennesimo zaino pieno di "realtà", arrivarci, tornarci davanti alla porta è stato, anche questa volta, faticoso, ma c'è il motivo, c'è un motivo se lo faccio, ed inizio ad assaporarlo proprio stando fuori dalla porta, quei pochi istanti prima di aprire...
Il vociare sommesso che viene da dentro, qualche gridolino e le risa... Lo zaino comincia a pesare di meno, sento già anche il confortevole caldo che troverò dentro, apro...
Sembra il paese dei balocchi, giocattoli sparsi qua e la, il profumo della cena, sul divano, in mezzo ad una "cascata" di pupazzetti multicolori, Odette che mi guarda sfinitamente felice, sta per dire qualcosa ma...
Da sotto la scala salta fuori, urlando come un pellerossa, il nostro pupacchiotto, l'onda energetica che ne scaturisce, sbalza lo zainetto dalle mie spalle e quando infine vengo investito da quel piccolo treno ululante, tutti i miei problemi sono rimasti la, nello zainetto, fuori dalla porta...
Adesso devo "difendermi" dagli attacchi di quella montagna d'amore, dodici chili di coccole e baci...
Sarà dura...
Per fortuna...
Saluti.

venerdì 24 febbraio 2012

Dare i numeri

Arriva il momento in cui, 
dopo aver perduto le 
illusioni sugli altri, si 
perdono quelle su se stessi.
                                Emil Cioran



Il lotto, enalotto e superenalotto non c'entrano nulla, purtroppo...
I 100 giorni di Monti...
Sembra il titolo di un film epico...
"I cento giorni di Monti, le mirabolanti avventure di un vampiro ninja"

L'unico dato che mi salta all'occhio, di questi 100 giorni, è l'ennesima sparata sui soldi risparmiati, oltre 40 milioni di euro... Bruscolini...
Già qualche giorno fa in un precedente post (forse era meglio non saperlo) affrontavo l'argomento, in quel caso i milioni erano oltre 60, risparmiati durante il settennale di Napolitano, quindi visto che la matematica non è una opinione, in poco meno di sette anni, sono stati risparmiati oltre 100 milioni di euro...
Non serve uno scienziato, anche un cretino come me capisce che sono cifre enormi e se è vero che li hanno risparmiati, non posso che essere contento, molto contento...
Ma come ho già detto, sono un cretino, e da buon cretino non mi accontento...
O meglio, sono e rimango contento che questi 100 milioni non siano stati sperperati, però non posso fare a meno di pensare alla cifra spaventosa di soldi che sono stati "mangiati" dal sistema negli ultimi 50 anni di, "cosiddetta" democrazia...
Miliardi, miliardi e miliardi...
Un enorme buco nero dove finivano i soldi di chi lavora onestamente, i nostri soldi...
Non mi arrabbio neanche più, sono deluso e disilluso, il mio doloroso ottimismo ha lasciato il posto ad un apatico realismo...
E con questo realismo adesso vedo, vedo lo schifo passato, vedo l'orrore presente, ma soprattutto, non vedo un futuro, non vedo prospettive e ancora peggio, anche le speranze sono ridotte al lumicino...
Il tutto mentre i nostri politici, nuovi o vecchi, tecnici o classici che siano, continuano ad ingrassare senza che gli venga il minimo rimorso, senza che rinuncino neanche alla minima parte dei loro enormi emolumenti, senza curarsi di ciò che accade nella vita reale, nella vita di chi, bene o male, ha votato per loro...
Adesso solo i ciechi o i lecca culo o gli stupidi, possono rimanere insensibili a tutto questo schifo.
A meno di un qualche miracolo, siamo rovinati...
Saluti. 

giovedì 23 febbraio 2012

Significati

Gesù nel tempio scarabocchiò
qualcosa nella sabbia, poi parlò:
Lanci la prima pietra, chi è senza 
peccato... Tutti se ne andarono,
cominciando dalle persone più
anziane...
                            Dal vangelo secondo Giovanni

Stasera al corso prematrimoniale, l'argomento era il perdono...
In questo mio periodo di scelte e decisioni, il perdono ha un significato diverso...
E' facile perdonare?
Tutto si può perdonare?

A parole è facile...

Per me il perdono è un atto d'amore, non facile non scontato, ma difficile e cercato, se voluto...
Perché è più facile perdonare se si è disposti positivamente, ancora più facile se il "colpevole" è disposto a sua volta ad essere perdonato, il che non è sempre la cosa più facile...
Purtroppo...
Capita spesso che colui che cagiona un "danno", sia quello meno propenso ad ammetterlo, il più delle volte accampando motivazioni tanto leziose quanto fasullamente arzigogolate...

Perdonare non è difficile, anzi, nell'amore il perdono è uno dei tratti salienti, se ami, se ami veramente, se ami veramente e profondamente, il perdono è un tuo fedele alleato...
Ma ricordiamoci che perdonare significa anche dimenticare, dimenticare il perché e il percome di quel perdono...
Non devono esistere i rancori...
Il dialogo è il vero segreto...
Ditevi tutto di tutto, nei dovuti termini, niente segreti, innamoratevi del suono della voce del vostro partner, scoprirete mondi nuovi ed emozioni vitali...
Saluti.
P.S. Non pensiate che sia semplice....

mercoledì 22 febbraio 2012

Merda in faccia

I soldi non danno la felicità,
ma ti permettono d'annoiarti
in luoghi bellissimi, i soldi non
risolvono i problemi, ma se 
devo piangere, preferisco farlo
sui sedili di una limousine...
                                    Louise Veronica Ciccone


Faccio sempre più fatica, la vita non è minimamente come la vorrei.
Ed è colpa mia.
Anche questa volta.
Che noia.
Il lavoro gira male?
E' colpa mia, probabilmente potrei fare di più, lavorare più ore, ottimizzare le visite, diventare quel "freddo" realizzatore che tanto vuole l'azienda, potrei fregarmene delle amicizie, e come fanno tutti, sfruttarle solo per i miei interessi, dovrei imparare che la famiglia, è una conseguenza, non un bene primario, è un costo evitabile, non un rifugio sicuro...
Nei sogni dei pazzi e negli incubi dei normali, la famiglia è il fulcro della vita e della serenità, ma è proprio nella famiglia che si creano i peggiori conflitti interpersonali, l'insoddisfazione, per qualunque motivo, è la base d'asta sulla quale si rilanciano tutte le altre "problematiche", la fatica, lo stress, il troppo lavoro o la mancanza dello stesso, le ferie che si saltano e l'incapacità di vedere oltre, i tradimenti più o meno giustificabili, l'astio e le mezze parole, da cui scaturiscono mezzi litigi che si risolvono solo a metà...
Se tutto questo vi sembra troppo, siete fuori strada, tutte queste "rogne", svaniscono cancellate dal vero e unico problema:
I soldi.
La mancanza dei medesimi e la necessità di trovarli.
Chiunque pensi che il denaro non è importante, è un ipocrita, chiunque dica che il denaro non è tutto, è un ipocrita, chiunque creda che l'amore è più importante del denaro, è un ipocrita.
E non venitemi a dire che "l'importante è la salute", perché è una cazzata di dimensioni Bibliche! Perché al giorno d'oggi, con quel che costano i farmaci e con quel niente che valgono i soldi, anche la salute è roba da ricchi!
E comunque, tutti quelli che sminuiscono l'importanza del denaro, guarda caso, non hanno problemi economici, un po come chiedere alla starlette (figa) di turno, se la bellezza aiuta a far carriera, nooooo ti risponde la starlette (figa) di turno, sono analfabeta non so cantare ne recitare ho la stessa espressione intelligente di un totano bollito, ma sono in televisione lo stesso, la bellezza non c'entra...
Ma smettiamola di prenderci per il culo, con i soldi puoi permetterti tutto, legale o meno che sia, con i soldi, le preoccupazioni svaniscono, o si può pagare qualcuno che le faccia svanire, con i soldi trovi l'amore vero, e se anche non fosse vero amore, con i soldi ti puoi accompagnare alla starlette (figa) di turno, che non saprà mettere due parole insieme per formare una frase di senso compiuto, ma visto che le secchione, solitamente sono cesse, preferisco sollazzarmi con la starlette (figa) cerebrolesa, piuttosto che con la secchiona cessa...
Vi sembrano un mucchio di luoghi comuni?
Lo sono, e sapete perché? Perché sono povero e non posso permettermi dei luoghi "d'élite"...
Saluti.

martedì 21 febbraio 2012

Ieri ero "abbacchiato"

Dicono che un buon sonno
porti consiglio e soluzioni,
delle due una, o io dormo
troppo poco, o alcuni detti
popolari sono vere vaccate!
                                  Lorenzo Reschiglian

Giornata quasi inutile, lavorato poco e male, prospettive settimanali scarsine e come ciliegina sulla torta, venerdì c'è riunione "generale" in azienda...
Quasi quasi, mi do malato...
So già che venerdì ci sara da litigare, e non per i continui e spesso immotivati, aumenti di prezzo degli articoli che vendo, ne delle ultime "follie" procedurali, e sicuramente non polemizzerò sulle continue "rotture di stock" del magazzino, anche se a causa di quest'ultime, si perdono ordini, clienti, fatturato e provvigioni...
No, no, niente di tutto questo, il motivo per cui litigherò è che ho smesso di essere "accondiscendente"...
Se leggete sempre i miei post, sapete che tra i "proponimenti" del nuovo anno, c'era proprio quello, cioè di essere un pò meno me stesso, a favore di una maggiore risolutezza...
Se vi state chiedendo quale sia il nesso tra le cose, adesso cercherò di spiegarvelo.
Nelle grandi aziende commerciali, capita spesso che si facciano delle riunioni, nella grande maggioranza dei casi, questi ritrovi servono per "aggiornare" noi venditori, nuove normative, nuove leggi, nuovi prodotti e il "vitale" passaparola tra di noi, passaparola che serve per condividere esperienze, conoscenze e situazioni, tutto all'insegna del miglioramento, aziendale prima, personale dopo...
Fin qui tutto chiaro e semplice?
Almeno in teoria si...
In teoria...
La pratica è un po diversa, purtroppo...
Purtroppo, perché tutta questa visione "bucolica", viene inficiata dal comportamento di alcune persone, colleghi che, credendosi "arrivati", sminuiscono l'importanza di tali incontri a noiose rotture di scatole...
La cosa, di per se, non sarebbe un grosso problema, non ti interessa? Stattene a casa e tutto è risolto...
Ma purtroppo, anche i più inutili sfrangiaballe, vengono "precettati", quindi visto che sono obbligati a stare lì, finiscono per rompere l'anima a tutti gli altri, anche a quei pochi che sono veramente interessati a ciò che l'azienda offre...
Capito perché venerdì litigherò?
Perché fino all'anno scorso, quando la cricca degli idioti cominciava a rompere, io mi spostavo il più avanti possibile e continuavo a seguire il corso, venerdì, non lo farò, mi girerò e manderò tutti a cagare intimando di non rompere più le scatole...
Vedremo cosa succederà...
Vi terrò informati...
Saluti.

lunedì 20 febbraio 2012

Fallimenti

Farsi troppe domande è 
come non farsene proprio,
con una sola differenza, la
certezza di svegliarsi con
uno spaventoso mal di testa.
                             Lorenzo Reschiglian




Perché con certe persone non si riesce proprio a ragionare?

Ormai è solo questione di tempo, quello necessario per definire le cose.
Ho perso.
E non mi consola sapere d'aver fatto del mio meglio per evitarlo.
Ho perso.
Ma non mi spaventa quello che "ho perso", mi terrorizza ciò che perderò.

Devo cambiare mestiere, devo smettere di fare quello che secondo me, è il più bel lavoro al mondo, devo smettere perché questo lavoro, fatto come lo faccio io, non fa guadagnare abbastanza, in questo settore, l'onestà e la correttezza, non pagano, ci ho provato, ed in parte ci sono anche riuscito, ma la verità è purtroppo diversa dalla mia "visione", vi suonerà storto, però vi assicuro che c'è gente al mondo, messa lì solo per essere "fregata", c'è una folla di raggirabili  incompetenti, che non vedono la differenza tra un topo ed un elefante, questi personaggi, sono spesso dei "presunti" responsabili degli acquisti, ruolo che viene ricoperto senza ne capacità ne con spirito imprenditoriale, ma spessissimo sono i titolari stessi delle aziende, quelli che si atteggiano a "furbissimo che sa sempre tutto" a rivelarsi degli incredibili incapaci...
Questa "gentaglia" prostrata nell'incapacità, diventa fertile terreno dove lo "squalo" di turno o "l'imbroglione casuale" razzolano becchettando e banchettando alla faccia dell'onestà...
Io non sono capace.
Un branco di feroci scrupoli mi tengono lontano dalla prassi "comune" di fregare quanto più costantemente possibile sia, il mal capitato cliente che di te si fida...
Non ci riesco, lo ammetto, dovrei e potrei vendere molto, ma molto di più, ma non lo faccio, perché vorrebbe dire che metto in discussione i miei stessi pensieri, le mie convinzioni...

Non posso più fare quello che mi piace, allora faro quello che serve...
E quello che serve, è portare a casa soldi a sufficienza per mantenere la famiglia...
Sono costretto a lasciare un lavoro che amo, perché non sono capace di imbrogliare, perché voglio passeggiare senza rogne nel week end, senza la paura o la necessità di nascondermi per evitare "rappresaglie"....

La soluzione, è cambiare mestiere, abbandonare tutti e tornare a fare il "dipendente" sacrificare tutte le esperienze sull'altare delle necessità...
E' devastante per me, perché con la sveglia elle 05:30 e il rientro alle 19:30. la mia amata vita famigliare, di colpo svanirà, Niente colazione insieme, niente bimbo a nanna niente di niente, guadagnerò più soldi, a volte molti di più, ma perderò la famiglia, non potrò più "prendermi la libertà" di mettere a nanna il piccolo, o di pranzare tutti insieme, farò quello che sarà da fare, per doloroso che sia...
Saluti.

domenica 19 febbraio 2012

La smaschera di carnevale

Durante il Carnevale, 
l'uomo mette sulla propria 
maschera un volto di cartone.
                                  Xavier Forneret


Odio profondamente il carnevale, nella mia personale classifica delle feste odiose, il carnevale è avanti a tutte, seguita ad anni luce di distanza dal natale, il capodanno e il compleanno...
Perchééééééé???? Gorgheggiano i secchioni... Mai che si facciano gli affari loro!
Vabbè, se proprio volete saperlo, adesso vi dico perché il carnevale mi sta tanto sulle palle...

Era una notte buia e tempestosa...

Cosa c'entra? Niente, era per creare un pò di suspense...
Anche perché la spiegazione è molto semplice, per me il carnevale come altre, è una festa di "confronto", ma non pensiate che dietro alla parola confronto, si alluda ad un discorso estetico/visivo, cioè, non è un problema di "abito", almeno, non più...

L'infanzia.
Ecco lo sapevamo, dicono i secchioni, tutto si rifà ad una infanzia infelice...
Uffa che barba sti secchioni, ma dobbiamo proprio tenerceli?
Comunque, infelice? E' vero il contrario! Ho già avuto modo di parlare della mia infanzia, ottimi genitori, grandi fratelli, discreto vicinato, brutto quartiere, pessime compagnie...
Ottimi genitori perché per farci "venire sù" bene in un brutto quartiere, hanno dovuto fare i salti mortali, dovendosi confrontare col lato peggiore di quel "discreto vicinato" che per "ostentare" qualcosa in più degli altri, saltava i pasti, così facendo i loro figli diventavano le "pessime compagnie", che chissà com'è, erano quelle che riscuotevano i maggiori successi...
Il problema, sostanzialmente parlando, era solo di natura economica, una coppia nella quale uno solo porta a casa lo stipendio, quando si trova a dover "vestire" a festa i tre figli, è obbligata ad operare delle scelte, che statene certi, qualunque siano, lasceranno dei segni indelebili nei ricordi della pargolanza...
Io, qualche volta mi chiedevo, ripeto MI chiedevo perché non potevo averlo tutto il vestito da sceriffo, e soprattutto, perché non potessi proprio avere la mia sana pistola giocattolo... Già andavo in giro solo col cappello, il che poteva certo farmi riconoscere, però, se avessi incontrato gli indiani, cosa avrei potuto fare mentre quelli mi riempivano di frecce? Buttarla sul dialogo?
No, la favella mi è stata spesso di grande aiuto, ma contro una gragnuola di frecce c'è poco da dire...
Crescendo, l'interesse per quello o quell'altro costume, svanì sostituito dalla spasmodica ricerca di altri indumenti, solitamente intimi, nei quali infilare le mani o altro, se andava bene...
C'è stato un breve periodo, più o meno un paio di carnevali, dove effettivamente mi divertii molto, fù tra i sedici e i diciassette anni, quando si andava in giro per le vie cittadine, non necessariamente "vestiti", ma sicuramente armati di mazze e bastoni, alla ricerca di qualche gruppetto "rivale", trovato il quale, ci si scagliava addosso, scatenando violentissime e monumentali risse che terminavano solo con l'arrivo della polizia, vinceva chi perdeva meno denti...
Io i denti li ho sempre riportati tutti indietro, insieme ad un buon numero di lividi ed escoriazioni...
Per fortuna, ho sempre avuto la faccia da "bravo ragazzo" e non venivo mai additato come teppista, anzi, nel quartiere ero quello che si sentiva dire: Fossero tutti come te...
Brava gente, avessero saputo la verità...
Negli anni, le feste mi divennero giorni come gli altri, con l'unica differenza che a volte si poteva stare a casa dal lavoro, ma a parte questo, non andavo oltre lo stretto necessario, auguri di circostanza e qualche "pensierino" dovuto più all'apparire che al crederci...
Adesso però, c'è il piccolo, e le cose cambiano...
Ma non pensate ad una "redenzione", è più un far buon viso a cattiva sorte o far di necessità virtù...
Il fatto che a me questa festa mi faccia cagarissimo, non significa che devo "rovinarla" anche al pupo, anzi, già l'anno scorso mi sono divertito, la dove il divertimento era indotto dal vedere lui che si divertiva,  più che dalla festa di per se...
Le priorità cambiano e noi con loro.
La festa continua a non piacermi, ma amo il mio piccoletto, e se per farlo divertire, mi devo vestire da "barnabo delle colline" piuttosto che da "fatina" con tanto di tutù rosa, ebbene che sia, baratto volentieri tutta la mia "dignità" per una sua risata...
Saluti.

sabato 18 febbraio 2012

Matrimoni e altri delitti

Il matrimonio è la tomba 
dell'amore, vero, soprattutto 
se si parla di amori nati già morti...
                                                           Lorenzo Reschiglian

Stasera, con la serata dedicata alla "accoglienza", è cominciato un nuovo corso di avvicinamento al matrimonio, quello che più comunemente è conosciuto come "corso prematrimoniale"...
Sento già i secchioni sbuffare "che paalleee"...
Contrariamente al solito, questa volta do ragione ai secchioni, perché effettivamente i corsi prematrimoniali sono una barba pazzesca...
Anni fa, molti anni fa, feci da spalla ad uno di questi corsi tenutosi nella mia zona, quello che vidi e che soprattutto sentii, mi fece passare qualunque idea matrimonialistica...
Perché?
Perché per tutte le "infinite" tre ore della durata del corso, i vari relatori che si susseguirono sul palco, non fecero altro che elencare "freddamente" le migliaia di motivazioni "valide" che portano ad un divorzio...
La si, cari i miei secchioni, avreste potuto dire: che paalleee!
Tutte le solite storielle, la tavoletta del cesso nella posizione sbagliata, lo spazzolino da denti mal riposto o sporco o vecchio, la pattumiera da portare fuori, chi porta i pantaloni in casa e soprattutto chi porta le palle nei pantaloni...
Tutte balle...
L'unico motivo, o meglio, quello con la stragrande maggioranza, è monetario...
Ci si separa a causa di problemi più o meno concernenti con il denaro...
Smettetela di credere alle stupidaggini tipo "due cuori e una capanna" perché se è vero che all'inizio, la passione non ci fa vedere i problemi, o meglio, ci fa credere che tutto si sistemerà attingendo energie dal comparto "amore", è altresì vero, che la passione presto o tardi svanisce, lasciando il posto alle incomprensioni, le sciagure e la poca stima di se..."
Nel matrimonio, ci deve essere ben altro!
E non sto parlando ne di ori e diamanti, ne di macchinoni... il matrimonio si dovrebbe basare sulla sincerità e il dialogo...

Vabbè, il corso è iniziato e il gruppetto che si è formato, già mi piace, vi terrò aggiornati...
Saluti.

venerdì 17 febbraio 2012

Una candelina, un anno di blog.

Trenta dì conta novembre,
con april, giugno e settembre,
di ventotto ce ne uno, tutti
gli altri ne han trentuno... 
                                Detto Popolare



Questo è un anno bisestile, con tutto quello che può o vuole significare, ma quello passato no, quindi, visto che questo è il trecentosesantacinquesimo post che pubblico, vuol dire che è passato un anno dalla prima pubblicazione!!!
Auguriiii!!!

17 Febbraio 2011 Alcuni doverosi perché...

Rileggerlo adesso, fa un po strano... Perché all'epoca, malgrado quello che scrissi, non avevo la benché minima idea sul come si fa un blog, cosa scriverci e come scriverlo... A dirla tutta, ero abbastanza convinto che sarebbe "morto" da solo, come decine e decine di altre ideone prima di questa, avevo la malcelata paura che la mia "naturale inconcludenza" avrebbe, come al solito, prevalso, e stava per succedere, perché per quanto scrivessi, non tornava nessuna forma di riscontro, non che me lo aspettassi, però quel silenzio cosmico, cominciava a logorare la mia perseveranza...
Poi successe una cosa fantasticamente emozionante, trovai il primo commento ad un Post, non il primissimo, perché qualche cosa era già arrivata, ma erano tutti amici o parenti, questo era diverso, perché era il commento di una persona che non conoscevo... Margot... La favolosa Margot, anche lei blogger, capitata chissà come o perché dalle mie parti e, inconsapevolmente, "responsabile" di tutti i post successivi, perché se non fosse arrivato quel suo primo commento, probabilmente questo blog sarebbe morto da lì a pochi giorni, invece, grazie a quel primo e vitale commento, cominciai a crederci un po di più e a far diventare queste storielle, un appuntamento fisso, forzando la mia natura evanescente fino ad arrivare a sentire la voglia e poi la necessità di continuare, la mia giornata doveva e poteva finire, solo dopo aver scritto il nuovo post...

Adesso questo blog, non è più mio, sono felice di poter dire che è nostro, nostro perché sento profondamente la presenza di chi legge, anche quando non lascia commenti...
Il nostro primo compleanno...
Vi sento adesso che state tutti intonando: Tanti auguri a te, tutti, tutti tranne i soliti secchioni la in fondo, sono stonati quindi si limitano a qualche sorriso di circostanza... Vabbè, meglio che niente, magari almeno oggi non mi scocceranno con le loro puntigliose "aciderie"...
Poco più sopra dicevo che è il nostro primo compleanno, nostro anche perché in quest'anno, questo blog un po è cresciuto, se non nei contenuti, visto che ci scrivo solo io e solo cose mie o mie interpretazioni di fatti altrui, però è cresciuto come partecipanti, quei "lettori fissi" che speravo di avere e, ora che sono arrivati, mi terrorizza avere... 
Per fortuna il momento "oddio! E se li deludo?" è passato quasi subito  e proprio grazie a voi, voi che mi seguite, voi che commentate apertamente e lo fate sinceramente, voi, anche grazie a voi questo blog è quello che è, ed è andando a leggere i vostri blog, che ho imparato, non una regola, ma "la regola" di base, quella su cui si deve fondare e costruire il proprio blog: La sincerità...
Nelle vostre pagine ho trovato solo sincerità, chiara e semplice, a volte brutale e dolorosa, ma sempre profonda e pulita, non posso che ripagare con la stessa "moneta"...
Grazie, grazie a tutti, a Margot, per essere stata la prima e per aver continuato ad esserci, grazie a Pincocarla per la brutale tenerezza di cui è capace, Belladì, è grazie a te se sono sempre alla ricerca del miglioramento, grazie Giorgia che riesci, con la stessa facilità, a farmi piangere e ridere, grazie Claudia per avermi permesso di condividere le tue emozioni, grazie  Brunella, da quando ci sei, guardarmi dentro mi fa meno paura, Grazie Katia e Roberta, dispensatrici di ottimismo e intelligenza, grazie Gio e Blu, due novità tutte da scoprire e infine, un grazie a tutti quelli che sono passati, a tutti quegli "anonimi" che poi tanto anonimi non sono...
Ancora grazie, questo blog non sarebbe quello che è senza di voi, e neanche io...
Saluti.

giovedì 16 febbraio 2012

Domani è Natale!

Colui che ha una grande 
ricchezza in sé stesso è come 
una stanza pronta per la 
festa di Natale, luminosa, 
calda e gaia in mezzo alla neve 
e al ghiaccio della notte di dicembre.                                                
                                            Arthur Schopenhauer

Lunghe attese.
Quasi fossi tornato bambino, oggi sono in trepidante attesa, non sto più nella pelle, dopo tutto, domani è natale...
Natale, il natale è l'unica festa che riesce davvero a farmi tornare bambino, soprattutto quando si tratta di regali...
Adoro fare regali, ma i regali devono avere un "perché", non compro mai qualcosa da regalare, mai nel senso di "qualcosa", per me il regalo "fine a se stesso" non ha senso, è l'oggetto che stiamo guardando che ci deve "suggerire" quello a cui lo regaleremo...
Complicato?
Faccio un esempio: 12 ottobre, sto passeggiando per le vie del centro, improvvisamente il mio sguardo viene attratto da un oggetto in vetrina, mi avvicino, guardo attentamente l'oggetto, e mentre ne ammiro le forme, un pensiero si fa strada nella mia mente, prima piccolo e confuso, poi sempre più grande e via via sempre più potente, finalmente quel pensiero viene codificato, e io sento tra me e me la voce dell'oggetto che mi dice: Mario, io sono di Mario...
Entro e lo compro, è ottobre, me ne rendo conto, ma per il natale prossimo, almeno Mario è sistemato...
Capito?
Per fare un regalo, non dovete lambiccarvi il cervello sperando di riuscire a capire i gusti altrui, ne tanto meno, chiedere sfacciatamente "cosa si vuole", un dono è un dono, siamo noi che dobbiamo essere in grado di farlo diventare speciale...
Speciale perché unico...
Speciale perché è mirato...
Speciale perché non siamo stati noi a cercarlo, bensì è l'oggetto che ci ha rapito e si è collocato nel guisto pacco...
C'è brusio in fondo all'aula, i soliti secchioni rumoreggiano, e dicono: Ohè pirletta, cavolo dici, domani non è Natale, è il 17 di febbraio, vattene a dormire...
Ma lo soooooo!! Però per me, domani è come fosse Natale...
Il motivo ve lo leggerete (forse) domani...
Saluti...

mercoledì 15 febbraio 2012

Son mica tutti santi...

Dio è onnipotente, onnisciente e onnibenevolo... 
c'è scritto sull'etichetta. Se hai una mente capace 
di credere simultaneamente a tutti e tre i divini attributi, 
ho un magnifico affare da proporti. Niente assegni, prego. 
Contanti e in banconote di piccolo taglio.

                                                                    Robert Anson Heinlein


E' appena passato San Valentino, con tutte le sue mielose idiozie, che ti arriva un altro santo a riempire le pagine dei quotidiani e i titoli dei telegiornali...
San Remo, o meglio Sanremo, tutto attaccato, perché si intende il festivàl della canzone italiana...
Poco meno di un anno fa, scrivevo che per la prima volta, nella mia vita, seguivo l'evento oltretutto felice di farlo e soddisfatto di quanto vedevo.
Anche quest'anno volevo seguirlo, anche perché Gianni Morandi era stato riconfermato, e benché in ruoli minori, ci sarebbero stati anche Luca e Paolo, mi dispiaceva, pochino, per la Canalis e, parecchio, per la Rodriguez, rimpiazzate da "Ivanona la dentona"... Del Papaleo, non sapevo niente, quindi l'attesa si faceva interessante...
Poi la catastrofe...
Si comincia a parlare di Adriano Celentano...
(non ho nulla contro il cantante, almeno quando canta, ma quando "pontifica" non lo sopporto, anche se dice cose condivisibili).
Le notizie sulla sua partecipazione, se in veste canora o altro, tutto il batage mediatico relativo al suo compenso, con relativi "sdegni bipartisan", un po per l'enormità della cifra richiesta, e un po, per le "clausole" contrattuali...
Per la cifra si sono susseguite voci che andavano dal rimborso taxi al pignoramento del deposito di Paperon de Paperoni, giorni e giorni di multi vaccate per arrivare al "quanto" seguito dal laconico "fioretto" di devolvere tutto in beneficenza...
Se crediamo alle favole...
Poi anche le clausole contrattuali... L'ex molleggiato, che ora si dovrebbe far chiamare "l'artritico", deve avere la totale libertà d'argomento e parola, senza limitazione nei modi e nei tempi (alla faccia della democrazia) non avrebbe ammesso nessun controllo sui testi, vuole un camerino tutto suo in perfetto stile Feng Shui, un letto irto di chiodi, una piscina su cui passeggiare, l'obbligo di rivolgersi a lui con il "pluralis maiestatis", e la libertà di portare a piacimento sulla testa, o una corona di spine (residuato del film "Joan Lui"), una Aureola con luci strobo o un triangolo occhiuto...
Lo dico apertamente: A nonno!! Fatti una tisana rilassante!!!
Tutta sta fufferia mi ha dato lo scazzo, così ieri sera, ma avevo deciso già da mo, il Festivàl (con l'accento sulla "a"), non l'ho guardato...
Come è andata a finire, lo sappiamo tutti, ad una buona risposta di pubblico, fa eco una grande quantità di polemiche...
Fa niente, la colpa è nostra, o meglio, la colpa è di quelli che non pagano il "canone Rai", perché così facendo, la Rai non ha abbastanza soldi per organizzare uno spettacolo decente con artisti veri...
Dannata crisi...
Saluti.

martedì 14 febbraio 2012

La quintessenza della falsità

Non parlerò di San Valentino, 
è una ricorrenza che da sempre 
mi sta abbondantemente sulle balle.
                                            Lorenzo Reschiglian

Primi segni di attività cerebrale.

Le Olimpiadi del 2020 non si faranno, almeno, non a Roma...
Bene.
Le motivazioni sono economiche, troppo costose per un paese in crisi...
Benissimo.
Di conseguenza, nessuna organizzazione malavitosa ci mangerà sopra...
Miracolo.

Stento a credere che una mossa tanto intelligente sia scaturita dalla nostra "classe" dirigente, probabilmente domani succederà qualcosa che rifarà sprofondare la mia visione di "politica" dentro merdosi baratri, ma oggi, per la prima volta negli ultimi 40 anni, un briciolo di ottimismo mi rischiara la giornata.
Forse una speranza c'è.
Saluti.