Echi di bellezza rimbalzano
tra squallide pareti di vuota
noncuranza...
Lorenzo Reschiglian
Facebook a volte mi stupisce, quello stupore che nasce da una forte contraddizione, un pò come vedere un fiore in una distesa di cemento...
La distesa di cemento è il vacuo nulla che lentamente sta diventando Facebook, questa grigia desolazione, ogni tanto è interrotta da un fiore, un fiore di rara bellezza...
Oggi ho trovato uno di quei fiori, ma non l'ho raccolto, ho fatto di meglio, mi ci son messo a chiacchierare...
Il fiore:
È morto il romanticismo?
È morta la voglia di guardarsi, vestiti, negli occhi e sfiorarsi appena sussurrandosi parole che son solo vostre?
È morto quel sentimento puro che ti farebbe stare per ore a guardare ogni dettaglio del suo viso ?
Ed il parlare di sogni e speranze cercando di incastrare i nostri con i suoi, è morto anche quello?
Si usa solo trombare e dirsi ti amo dopo 30 minuti e 17 cocktail in uno squallido bar?
Tempi moderni, non li capisco.
Meglio così.
Io:
Per altro, trombare poco e male, e per quel che riguarda l'alcool...
Lasciamo perdere...
Il tempo, non il denaro, non i diamanti, ma il tempo, il tempo é l'unico vero, unico e necessario regalo di cui l'amore necessita.
Il fiore:
Concordo, assolutamente, dalle mie esperienze posso solo aggiungere che non sono mai stata così felice e appagata, in tutti i sensi, come da quando ho iniziato a costruire un rapporto con i giusti tempi...
Io:
La prima cosa che mi ha fatto innamorare di Odette é stata la sua voce e quel modo tutto suo di "pesare" ogni parola prima di pronunciarla...
Se non avessimo "investito" del tempo in queste cose, adesso saremmo ancora insieme?
Oggi dopo anni e anni, anche se presi da impegni, lavoro e il pupetto, ci ritagliamo del tempo, mica per far chissà che, "solo" per chiacchierare, per tornare ancora una volta a innamorarci...
Il fiore:
Già, esattamente quello che intendevo, investire del tempo a conoscersi, a imparare ad amare i dettagli che poi si imprimeranno nella mente e nel cuore negli anni... Invece sembra che la maggior parte delle persone, oggi, (giovani, ma noto anche meno giovani) non abbia tempo o voglia di costruire qualcosa dalle fondamenta...
E se poi crolla tutto, pazienza, avanti un altro.
Ecco, questo atteggiamento non lo capisco.
Totale sfiducia nei sentimenti?
O in se stessi?...
Io:
Forse paura di se stessi...
Le persone non sanno più parlare, aprono la bocca ed emettono suoni, ma parlare non é quello, parlare vuol dire offrirsi all'altro, offrire quello che si é, non si può mentire, non ci sono schermi e "profili" dietro ai quali nascondere la propria pochezza...
Parlare, parlarsi, compenetrarsi e infine, offrirsi...
Offrirsi all'altro...
Ecco il problema, questa gente di oggi, questi giovani che non guardano al domani, questi vecchi che non vogliono vedere il domani, tutti accomunati dallo stesso problema, non aver nulla da offrire, non avere una "bacheca" dalla quale attingere quello che loro non hanno...
Parlare non é uno scambio gassoso, non si parla con i polmoni, si parla con il cuore e se il cuore é vuoto e arido, vuoti e aridi saranno gli argomenti...
Dammi tre parole, si
ma dammele dal cuore...
Se no taci, non parlare,
Ch'io non debba soffrire...
Saluti