venerdì 31 maggio 2013

Via Gluck e dintorni...

Echi di bellezza rimbalzano
tra squallide pareti di vuota
noncuranza...
                                         Lorenzo Reschiglian

Facebook a volte mi stupisce, quello stupore che nasce da una forte contraddizione, un pò come vedere un fiore in una distesa di cemento...
La distesa di cemento è il vacuo nulla che lentamente sta diventando Facebook, questa grigia desolazione, ogni tanto è interrotta da un fiore, un fiore di rara bellezza...
Oggi ho trovato uno di quei fiori, ma non l'ho raccolto, ho fatto di meglio, mi ci son messo a chiacchierare...

Il fiore:
È morto il romanticismo?
È morta la voglia di guardarsi, vestiti, negli occhi e sfiorarsi appena sussurrandosi parole che son solo vostre? 
È morto quel sentimento puro che ti farebbe stare per ore a guardare ogni dettaglio del suo viso ? 
Ed il parlare di sogni e speranze cercando di incastrare i nostri con i suoi, è morto anche quello? 
Si usa solo trombare e dirsi ti amo dopo 30 minuti e 17 cocktail in uno squallido bar? 
Tempi moderni, non li capisco. 
Meglio così.

Io:
Per altro, trombare poco e male, e per quel che riguarda l'alcool...
Lasciamo perdere...
Il tempo, non il denaro, non i diamanti, ma il tempo, il tempo é l'unico vero, unico e necessario regalo di cui l'amore necessita.

Il fiore:
Concordo, assolutamente, dalle mie esperienze posso solo aggiungere che non sono mai stata così felice e appagata, in tutti i sensi, come da quando ho iniziato a costruire un rapporto con i giusti tempi...

Io:
La prima cosa che mi ha fatto innamorare di Odette é stata la sua voce e quel modo tutto suo di "pesare" ogni parola prima di pronunciarla...
Se non avessimo "investito" del tempo in queste cose, adesso saremmo ancora insieme?
Oggi dopo anni e anni, anche se presi da impegni, lavoro e il pupetto, ci ritagliamo del tempo, mica per far chissà che, "solo" per chiacchierare, per tornare ancora una volta a innamorarci...

Il fiore:
Già, esattamente quello che intendevo, investire del tempo a conoscersi, a imparare ad amare i dettagli che poi si imprimeranno nella mente e nel cuore negli anni... Invece sembra che la maggior parte delle persone, oggi, (giovani, ma noto anche meno giovani) non abbia tempo o voglia di costruire qualcosa dalle fondamenta... 
E se poi crolla tutto, pazienza, avanti un altro. 
Ecco, questo atteggiamento non lo capisco. 
Totale sfiducia nei sentimenti? 
O in se stessi?...

Io:
Forse paura di se stessi...
Le persone non sanno più parlare, aprono la bocca ed emettono suoni, ma parlare non é quello, parlare vuol dire offrirsi all'altro, offrire quello che si é, non si può mentire, non ci sono schermi e "profili" dietro ai quali nascondere la propria pochezza...
Parlare, parlarsi, compenetrarsi e infine, offrirsi...
Offrirsi all'altro...
Ecco il problema, questa gente di oggi, questi giovani che non guardano al domani, questi vecchi che non vogliono vedere il domani, tutti accomunati dallo stesso problema, non aver nulla da offrire, non avere una "bacheca" dalla quale attingere quello che loro non hanno...
Parlare non é uno scambio gassoso, non si parla con i polmoni, si parla con il cuore e se il cuore é vuoto e arido, vuoti e aridi saranno gli argomenti...
Dammi tre parole, si 
ma dammele dal cuore...
Se no taci, non parlare,
Ch'io non debba soffrire...

Saluti

mercoledì 29 maggio 2013

Domani è un'altro giorno... Forse...

Quanto più desideri qualcosa,
tanto più ne godrai quando la
stessa verrà raggiunta...
Balle!
Il più delle volte si rimane
profondamente delusi...
                                   Lorenzo Reschiglian

Domani è giovedì, se tutto va bene quel giovedì non sarà soltanto un giovedì, non sarà soltanto il giorno prima del venerdì, domani sarà "il giovedì"!
Un giovedì che aspetto da molto e che un pò mi spaventa...
Ma oramai è inutile, mancano poche ore...
La mia naturale ansia da prestazione, ha raggiunto livelli da paranoia...
Probabilmente non dormirò molto...
Sai che novità...

Saluti

lunedì 27 maggio 2013

Non so...

Vorrei parlare di questa "novità", 
il femminicidio, ma sul vocabolario 
quella parola non c'è...
                                        Lorenzo Reschiglian

Ultimamente leggere i quotidiani è diventato un esercizio per il karma...

Trovo che sia una tragedia, ognuna, una vera tragedia quando un "uomo", un marito o un fidanzato, maltratti fino alla morte la propria partner, al contrario di quel maleodorante gruppo di ben pensanti che cerca e trova sempre il modo, se non di giustificare l'assassinio, quanto meno di decontestualizzarlo, cercando sempre più fantasiose motivazioni che hanno "spinto" l'uomo all'insano gesto...
Ne ho sentite a pacchi, da chi incolpa l'ambiente sociale, a chi punta il dito sui genitori, passando dal trito e ritrito contesto psicologico e finendo sul classicissimo, è colpa delle donne che non hanno più una morale...
Potrei andare avanti ore e ore elencando tutte le stronzate sentite in radio o tivù, esimi dottoroni, fior di psicologi e prezzolati opinionisti, si contendono lo scettro della più gran fesseria pronunciata...
Come già detto, tutte stronzate.
Per me, chi uccide volontariamente un altro essere vivente, non ha più diritto di vivere... Chi toglie con la volontà di farlo, la vita ad un altro essere vivente, deve essere privato della sua...
Al diavolo i processi, le prove, le contro prove, le contro contro prove e tutta la compagnia danzante, sei stato beccato in flagranza di reato? Bene! Devi morire...
Sento i ben pensanti, le forze dell'ordine, le associazioni varie e una buona parte dei fruitori del blog, vi sento nell vostro mormorare concitato, un borbottio lontano e sommesso, vi sento dire: No alla pena di morte, abbasso i manicomi criminali, dobbiamo capire per poi curare...
Balle! Inutili e pompose palle!
Non c'è niente da capire, non ci sono "giustificazioni", se volontariamente esci di casa per perpetrare un qualsivoglia crimine, devi finire al gabbio, ma se ti beccano ad uccidere un altro essere vivente, io ti sparo un colpo in testa, e quel colpo ti assicurò lo troverai una benedizione, perché prima ti concio così male che morire ti sembrerà un notevole miglioramento...
Non me ne frega niente di saper il perché dell'insano gesto, non mi interessa minimamente saper chi sei e cosa eri, adesso sei soltanto uno sporco criminale che deve finire al più presto possibile, tre metri sotto terra...

Saluti

domenica 26 maggio 2013

Cosa sono i sogni? Rigurgiti dal passato...

Il sogno è un fenomeno legato al 
sonno, in particolare alla fase REM, 
caratterizzato dalla percezione di 
immagini e suoni apparentemente reali.
                                                      Wikipedia

Al di la della fredda rappresentazione di cos'è un sogno e tralasciando l'enorme quantità di spiegazioni che la scienza, nei secoli ci ha propinato, per me la domanda rimane la stessa, cosa sono i sogni?
Cosa sono i sogni e perché si sogna quei sogni, perché li si fa e c'è qualcosa che quei sogni ci vogliono dire?

Io non sogno molto, o meglio, visto che la scienza ci dice che sognamo quasi ogni giorno, io non mi ricordo quasi mai quello che sogno.
Ed è un bene...
Dormo poco apposta, cerco di chiudere gli occhi solo quando sono sfinito proprio per limitare al massimo la fase REM, quella dove non riesco ad avere il controllo dei miei pensieri, pensieri che appena si sentono liberi dalle mie costrizioni, mi esplodono nella testa e i demoni ballano alla luce delle mie sfolgoranti paure...
Cerco il conforto del sonno profondo, zittire le voci, sopire le paure, scappare dai mostri e nascondersi dalla realtà...
Forse i sogni sono le manchevolezze dalle quali si cerca di scappare, o forse sono la trasposizione di ciò che poteva essere, se si fossero prese decisioni diverse, forse i sogni sono le porte che non abbiamo aperto o quelle che abbiamo chiuso, forse i sogni sono delle porte a loro volta, porte su universi paralleli al nostro, universi dove noi siamo i sogni di qualcun'altro, forse tra un minuto qualcuno si sveglierà e io smetterò di esistere...
Ma anche io, ogni tanto sogno...
Il più delle volte sono immagini senza senso, o meglio, con un senso che ora a me sfugge, probabilmente verrà il momento dove tutto mi sarà chiaro, dove farò un sogno che mi spiegherà come e cosa fare, spesso sono cupi agglomerati di dolorosi ricordi, ricordi che mi fanno passare il resto della notte sveglio, spossato dall'angoscia e dalla paura...
Raramente i sogni sono momenti di vita, una vita che non c'è più, una vita che mi parla, una vita che si fa sentire quando le paure vincono le mie resistenze, quando il sonno mi scivola sotto gli occhi...
Dormo, so che sto dormendo, so anche che sto sognando, so che è un sogno, ma non voglio smettere di sognare, mi impongo di continuare a sognare, vorrei non svegliarmi più, vorrei continuare a parlare, mio papà sta parlando, non lo vedo, non c'è più lo so, ma mi sta parlando, io sono alla finestra di camera mia, guardo fuori, è tutto grigio, sono al telefono, lui è al telefono, la voce è la sua, non lo vedo ma gli parlo, ho domande, dubbi e necessità, papà risponde alle mie domande e da conforto ai miei dubbi, ma non può nulla per le mie necessità, non può essere li con me, non può tornare e mi ricorda che se voglio vederlo, devo svegliarmi e guardare la sua foto, ma io ho deciso che non voglio svegliarmi, voglio continuare a parlare con lui, ci sono ancora tante cose da dire, l'angoscia comincia a salire, aumenta sempre più sotto il peso del vuoto che ho dentro, lui continua a dirmi che ci sarà sempre,  stai tranquillo Lorenzo, io sono qui, fai quello che senti di fare papà è qui, papà è qui... Papà...
Papà...
Papà?
Apro gli occhi, vedo il mio pupetto che mi guarda, le sue manine calde mi accarezzano, entra nel lettone e si accoccola stringendomi le mani, si addormenta senza dire una parola, sorride nel sonno, lo abbraccio forte, sorrido anche io mentre piango...
Sono un papà...
Grazie papà...

giovedì 23 maggio 2013

Testicoli, palle, gioielli, ciondoli e non da ultimo, coglioni!

La delusione di scoprire come 
tutto, nel mondo degli uomini, 
ruoti intorno a delle banalità.
                                          Emilio Rega

Oggi per l'ennesima volta ho sentito una frase che mi fa arrabbiare, una frase che immancabilmente mi fa pensare che il genere umano necessita di un nuovo step evolutivo...
Ora, la frase in questione è questa: Le donne devono lavorare il doppio per dimostrare di valere la metà...
Ovviamente la metà di un uomo...
Non sto nemmeno a dirvi chi l'ha detta e all'indirizzo di chi, sappiate solo che è un uomo famoso, uno di quelli che va in tivù, che rilascia interviste, ecc ecc, si potrebbe quasi dire che è il classico "trend setter", il fenomeno in questione sparlava ovviamente di una donna, anche chi è la donna non è importante, vi basti sapere che non è la classica stellina semi cadente ne la fatalona tutta curve, ma tant'è...
Una donna deve lavorare il doppio per dimostrare di valere la metà...
Improvvisamente mi sembra di veder Anna Göldi che se la da a gambe, altro che 2013 e tutte le polemiche sulle quote rosa...
Parlare di quote rosa e mettere una modella seminuda in una pubblicità è la stessa cosa, tempo sprecato...
Quando l'onnipotente uomo capirà che è meglio farci governare dalle donne, il mondo diventerà un posto migliore, fino ad allora continueremo a misurarci vicendevolmente il pistolino sotto la doccia e quando ne vediamo uno più grosso del nostro, basta trovare una scusa plausibile per bombardare il paese di provenienza dell'irriverente cazzone...
La verità è che gli uomini hanno paura delle donne, ne hanno cosi tanto timore che cercano ogni modo possibile per "uomizzarle", infatti quando un uomo vuole lodare le particolari capacità di una donna cosa dice? Cavoli che tipa cazzuta, oppure, hey quella si che ha le palle!
Ma io anche se la moda dice il contrario, non voglio andare con una donna che ha le palle! Datemi del retrogrado o del tradizionalista, ma per me è così! Voglio una donna forte e di carattere, ma senza sorprese nelle mutande!!
Quella si che ha le palle? Da quando in qua avere le palle è sinonimo di forza?
Si si sento già i soliti secchioni che dicono: In natura vige la legge del più forte, il più forte vince e quindi si riproduce e per riprodursi le palle necessitano, pensa ai leoni...
Ma bravi i secchioncelli, eviterò per pietà di far presente che non ho mai visto un leone con gli occhialoni da nerd secchione, evito anche di far notare che è vero, i leoni hanno le palle, ma è altre si vero che sono le leonesse a procacciare il cibo, ha crescere i leoncini e a tener pulita la savana, mentre il leone, dopo aver impiegato quella manciata di minuti per far funzionare le palle, se ne torna inutilmente spaparanzato su una qualche roccia col telecomando in una zampa...
Se nella vita reale, vigesse per davvero la legge del più forte, i nerd, i secchioni e gli sfigati non dovrebbero esistere, ma così non è...
Quindi, palle, tette, chiappe o criniere che siano, non sarebbe ora di lasciar perdere tutto per cominciare a ragionare in maniera utile e creativa? Non sarebbe ora di lavorare e ragionare tutti insieme alla ricerca di idee utili per tutti? Non sarebbe ora di "relegare" le evidenti diversità morfologiche al loro utilizzo più naturale ed interessante, cioè quello strettamente ludico?
Possiamo? O dobbiamo rimanere in questo moderno medioevo dove le donne devono fare le donne e gli uomini dovrebbero dimostrare di esserlo, uomini intendo...

Saluti

martedì 21 maggio 2013

Una giornata speciale.

Il bello della vita, anche in questo
sballato periodo, è che le emozioni
ti possono arrivare così, senza che
proprio te le aspetti...
                                          Lorenzo Reschiglian

Se si sa come riconoscerli, alcuni indizi possono farti capire che genere di giornata ti sta per cominciare...
Io non so come si fa...
Però...

Stamattina...
Anzi no, un pò prima...
Non sono ancora riuscito a prender sonno, alcuni pensieri e qualche preoccupazione di troppo, mi stanno tenendo sveglio, così mentre sono lì che mi arrovello...
Sono le 04,04 del mattino, dalla cameretta del piccolo:
Papà... Vieni???
Mi alzo, il piccolo è tutto arrotolato nelle coperte, lo srotolo per riposizionarlo, lui mi chiede: Stai un pò qui? Lo accarezzo e rispondo di si, vado in bagno a prendere lo sgabellino e mi siedo li vicino a lui infagottato nella coperta, allungo la mano per fargli una coccola, lui la prende e la stringe tra le sue, dopo pochi minuti il suo respiro era lento, profondo e regolare, sorride appoggiato alla mia mano, dorme, beh almeno qualcuno ci riesce, poi sento anche il sommesso respirare di Odette, bon, c'è qualcun'altro che dorme, manco solo io, ma il sonno non c'è, con la mano libera prendo il telefonino e visto che sono un pò in arretrato con twitter, decido di leggere i cinguettii, tra i vari invero banalotti, delle persone che seguo, ne spiccano alcuni che non sono diretti ma "ritwittati", spiccano perché alcuni li trovo particolarmente divertenti altri pungenti, tutti comunque oltremodo intelligenti e scritti dalla stessa persona, G, mettermi tra i follower di G mi sembra assolutamente naturale, rimango a leggere altri minuti e il mio umore migliora notevolmente, poi il piccolo morbidamente lascia la mia mano e io mi sento finalmente pronto per andare a dormire...
Ore 07,30 la sveglia mi sveglia, cos'altro poteva fare? Malgrado le poche ore di sonno, sono fresco e rilassato, tra me e me penso alla quantità di cose che ho da fare, ma quei pensieri contrariamente al solito, non mi deprimono anzi ho come la sensazione che sarà una buona giornata, mi alzo, il piccolo ancora dorme, lo lascio dormire e vado di sotto per preparare la colazione, faccio il paninello per il bimbo lo accompagnoo ad un biscotto alla mela e infilo la cannuccia in un succo alla pesca, poi marmellatizzo una fetta biscottata per Odette, la metto su un piattino e anche a lei aggiungo il biscottino alla mela più uno ai cereali, metto su il caffè e poi vado su per svegliare il pupetto, quando arrivo in cameretta lui è li che si stropiccia tutto, mi vede e sfodera uno dei suoi migliori sorrisi, mi salta in braccio stringendomi forte e dopo avermi stampato un bacio da competizione dice: Ho tanta fame!
Bene, rispondo, andiamo giù che è già pronto, posso guardare un cartone? Chiede, certo rispondo, così lui prima di issarsi sulla sua sediolina prende il mio telefono, accende internet, va su you tube e mentre comincia a mangiare, si guarda paperino, topolino e cip e ciop...
Solitamente lo limito ad un paio di episodi, ma stamattina sono allegro e anche se l'orario di partenza per l'asilo si avvicina a grandi passi, lo lascio fare, intanto mi sgranocchio la mia colazione, lui si mangia tutto quanto gli ho preparato e prima di finire il succo di frutta, spegne il telefonino... Strano... Poi dopo un lungo sorso anche il succo è finito, mi guarda e dice: Vado da mamma, ok dico io, ma venite giù subito, okkey dice il piccolo, so che non torneranno giù prima di mezz'ora e la cosa solitamente mi fa un pò spazientire perché poi ci tocca fare tutto di corsa per arrivare in orario all'asilo, ma stamattina non mi importa, sono di buon umore, il pupo è di buon umore e dalla camera di sopra si sentono arrivare gridolini e risatine, bene, molto molto bene, la sensazione che la giornata sarà buona è sempre più forte, mamma e pupo arrivano e mentre Odette fa colazione, io e lui ci vestiamo, dopo qualche minuto siamo pronti e usciamo per andare, l'orologio dell'auto dice che sono le 09,11, proprio lo stesso orario di ieri, solo che ieri ero nevrastenico, oggi non riesco a togliermi il sorriso dalla faccia, un senso di imminenza comincia a farsi sentire, dopo una lunga serie di bacetti lascio il pupetto all'asilo...
Quando si è di buon umore il lavoro va meglio, faccio qualche ordine, poi mentre mi concedo un caffè decido di vedere se la tipa di twitter ha anche un account su facebook, trovo G quasi subito e chiedo l'amicizia mandandogli un messaggio per "giustificare" la mia richiesta, invio e sto per mettere via il telefono, quando lo stesso si mette a suonare...
Pronto Lorenzo, ciao sono Sergio...
Ciao Sergio, dimmi...
Ho un paio di domande sul preventivo che mi hai proposto...
Dimmi...
Segue una telefonata piuttosto tecnica, quindi ve la risparmio...
Dopo un discreto numero di minuti e dopo aver soddisfatto le domande, ci salutiamo...
Sono emozionato, molto emozionato, il preventivo va bene...
Anzi, il preventivo non solo va bene, ma è stato anche accettato...
Ho un cliente in più e un gran bel lavoro da eseguire...
E' la mia prima volta, cioè non è la prima volta che vendo qualcosa, negli ultimi 15 anni non ho fatto altro, ma questa è una cosa nuova e io sono veramente emozionato...
Il resto della giornata e scorso via in una sorta di "limbo", tutto è andato bene ma ne ho poca memoria, l'euforia mi ha distaccato un pò dalle cose, fino a qualche ora fa, quando è successa un'altra cosa speciale...
Mi sto accingendo a scrivere questo post, quando vedo un messaggio su facebook, accedo e vedo che G ha accettato la mia amicizia, già questo mi rende felice, poi abbiamo cominciato a chattare e guarda un pò cosa ti scopro?
Scopro che G è veramente una gran bella persona!
Sono un uomo veramente fortunato!
Grazie G, sei stata la più classica delle ciliege sulla torta!
Una giornata cominciata bene, continuata meglio e finita splendidamente...
Che si può volere di più?
Direi niente...

Saluti 

domenica 19 maggio 2013

Quando il nemico pubblico N°1 è il grande fratello...

Come recita una nota formula:
Nulla si crea e nulla si distrugge,
tutto si trasforma...
Questa formula si può adattare
praticamente a qualunque cosa,
a qualunque aspetto della vita.
                                  Lorenzo Reschiglian

Corsi e ricorsi della storia...

Beppe Grillo dice di bruciare le tessere di partito...

Forse non ha tutti i torti, anzi posso dire d'essere d'accordo con lui, non per gli stessi motivi, ma sono d'accordo con lui...
Per me la ragione politica non c'entra, almeno questa volta...
Ma che le tessere, di qualunque genere siano, ci condizionano la vita, pensiamo ad esempio alle fidelity card, cioè quelle tesserine che ci gonfiano il portafogli, già quegli insulsi pezzi di plastica che nell'immaginario collettivo servono per raccogliere punti, punti che si trasformeranno in sconti piuttosto che in inutile paccottiglia da stipare in cantina...
Ora, io non posso far a meno di notare una somiglianza tra queste moderne dannazioni e una dannazione che riporta la mente ad un periodo nero, cioè la guerra e le "carte annonarie" in uso allora...
Le carte annonarie altro non erano che buoni d'acquisto, quando si poteva si andava dal fornitore, si faceva l'ordine del bene riportato sulla carta e si attendeva che il bene in questiona arrivasse, ok?
Allora le carte avevano l'evidentissima necessità di controllare e soprattutto misurare i beni dei quali c'era forte penuria, ripeto, misurare e controllare ed era un controllo dovuto non tanto al fatto di assicurarsi che ogni buon cittadino avesse tutto ciò di cui necessitava, il controllo serviva ad indirizzare quanto più possibile alle forze armate impegnate in guerra, una sorta di accaparramento "regolamentato"...
Cosa c'entra tutto ciò con le "moderne" carte?
Semplice, oggi come allora, le carte ci controllano...
All'epoca il controllo avveniva alla fonte e la carta serviva da misura, oggi il controllo avviene a valle, cioè dopo che il bene è stato acquistato e il controllo è di tutt'altra natura, leggasi pubblicità...
Anche altre tessere ci mettono sotto controllo, ed è un controllo più sottile, i bancomat, le tessere carburante, quelle sanitarie e persino il codice fiscale, servono per monitorare tutto quello che facciamo con i nostri soldini, come li spendiamo, da chi li spendiamo e soprattutto quanti ne spendiamo, e dove va a finire l'enorme mole di dati che scaturisce da questo sistematico controllo, il tutto va nelle curiose mani dello stato e dei suoi uffici fiscali, gli stessi uffici che decidono quali e quante tasse dobbiamo pagare...
Bello vero?
Ecco perché le tasse sono sempre più mirate e capillari, ecco perché prima o poi i furbi finiscono male, ecco perché i politici usano solo contanti...
Ora, non so se avete un'inutile tessera di partito, ma non fa niente perché con la tessera del partito non serve a nulla, come non serve a nulla tutto il resto del discorso politico, ma se volete farvi del bene, smettete di usare le fidelity card, smettete di credere che vi farà risparmiare dei soldi e ricominciate a comprare quello che serve, solo quello che vi serve veramente, tenendo gli occhi aperti sul costo reale di ciò che state comprando, non sul costo "ipotetico" che millantano le carte...
Occhi aperti e chiappe strette, funzionano meglio di tantissime promozioni...

Saluti

sabato 18 maggio 2013

Appunti...

Pensieri sparsi, presi al volo
quando capita, quando riesco
quando non volano via...
                                     Lorenzo Reschiglian


Non mi fanno male le parole della gente, perché il rumore delle parole spesso serve solo per nascondere il nulla che queste persone si portano dentro, il silenzio mi fa male, il silenzio mi spaventa, perché nel silenzio si cade, nel silenzio ci si perde...


A volte per inseguire un sogno, bisogna correre su strade di solida realtà...

Sono così tonto da credere che i sogni, prima o poi, si avverano...
Ma un giorno cadrò dal letto e picchierò la testa contro la realtà, forse il mio entusiasmo si spegnerà, forse sarò io a spegnermi...
Un giorno, forse, la vita avrà ragione anche di me, un giorno, forse, mi adeguerò a ciò che la vita chiede, un giorno, forse, non sarò più io, ma sarò quello che gli altri vogliono ch'io sia...
Non sarà la morte a portarmi via, sarà l'uniformità e la mancanza di fantasia...
Spero, spero se sarò fortunato, di perdere il lume della ragione prima che ciò accada...


Un vecchio proverbio ci ha insegnato che é normale quando l'allievo supera il maestro...
Non sono d'accordo...
Io credo che l'allievo supera il maestro solo se il maestro é insuperabile...
Vi pare strano, per me no.
Perché il bravo maestro non é quello che impone il suo insegnamento, ma é colui che senza snaturarlo, lo adatta all'allievo ottenendo il meglio, per poi defilarsi e lasciarlo continuare da solo, ecco perché dico che l'allievo non supera il maestro, non lo supera perché non percorrono più la stessa strada...


Saluti

giovedì 16 maggio 2013

Contro la crisi, nuovi mestieri...

A nascere son buoni tutti! 
Persino io sono nato! 
Ma poi bisogna divenire! 
Crescere, aumentare, svilupparsi...
                                            Daniel "Malaussène" Pennac

Se c'è qualcosa che il buon Daniel Pennac ci ha insegnato, quel qualcosa è che con un pò di fantasia e una buona dose di pazienza, si può trasformare un'indole particolarmente passiva, in un mestiere...
Quindi, sdoganato che il capro espiatorio può essere un mestiere, sulla scorta di tale rivelazione dobbiamo riconoscere tutta un'altra serie di nuove professioni...
Ne elenco qualcuno, così se ce ne fosse bisogno...


Il corvo, non certo quello narrato da Poe, niente di cosi fine, no, il corvo che dico io é quell'infida figura che nell'ombra bisbiglia e sempre senza farsi riconoscere, dal basso delle sue mezze verità, mina i castelli fatti di mezze bugie...



Il franco tiratore, anche in questo caso le loro romantiche origini nulla hanno a che fare con la moderna figura cui siamo abituati, oggi chi intraprende questo mestiere deve essere particolarmente abile, già perché non é da tutti portare con disinvoltura due natiche sulla faccia...



Il sostenitore, scusatemi il gioco di parole ma il sostenitore é la vera colonna portante di ogni figura pubblica, dalla più famosa alla meno amata, soprattutto di quest'ultima, il sostenitore di professione, elogia il proprio sostenuto anche di fronte alla peggiore delle evidenze, sperticandosi in sproloqui di inumana leccaculaggine, sprofondando cosi tanto tra le chiappe del proprio assistito, da ritrovarsi perennemente con l'alito merdaceo...



La banderuola o deputato da marciapiede, é la versione politica del meretricio, ma al posto di far mercimonio delle proprie intimità, si cedono completamente al miglior offerente, entrando nelle fila di questa o quell'altra formazione politica per fare il fantoccio numerico, tra i mestieri fin qui elencati è quello più sicuro, sono i fatti a dimostrarlo, basta seguire le peregrinazioni di molti dei nostri esponenti politici per farsene un'idea precisa...


Ecco fatto, forse vi chiederete perché ho scritto questo post, la risposta, perché abbia un senso, deve essere vista sotto più piani di pensiero, il primo è sicuramente per dare un reale aiuto in questo periodo di crisi, secondariamente perché i soliti ben pensanti criticano il fatto che ultimamente parlo troppo spesso di politica, quindi mi è sembrato giusto scrivere qualcosa di un pochetto più leggero, e per finire, dovevo scontare una condanna e scrivere questo post rientra tra i lavori socialmente utili...
Bon, e anche questa è fatta!

Saluti

martedì 14 maggio 2013

Aprir bocca per dar aria ai denti...

Meglio un giorno da leone
o cento giorni da coniglio?
Non si potrebbero fare 100
giorni da lombrico?

                                Lorenzo Reschiglian

Oggi leggere il giornale mi ha fatto una strana impressione, era come se leggessi il canovaccio di una brutta puntata di Zelig...
Una puntata di quelle venute male, una puntata che non vedrà mai le luci della ribalta...
Inizio con la rapina alla gioielleria, sapete quella dove il tossico di turno "armato" con pistola giocattolo, tenta di farsi consegnare l'incasso, ma l'unica cosa che si guadagna è un mortale proiettile dritto in mezzo al cuore?
L'avete sentito?
Bene...
E' notizia di oggi che il negoziante è stato denunciato per eccesso di legittima difesa...
Rido fino alle lacrime, lacrime amare però...
Ma in quale mondo malato abitiamo? Vorrei proprio vedere in faccia l'avvocato che ha deciso di portare in giudizio il gioielliere, avvocato che, sembra sia stato contattato dalla famiglia del rapinatore per aver giustizia...
Forse la famiglia avrebbe dovuto farsi viva un pò prima e con il proprio congiunto, forse non si sarebbero trovati in questa situazione, forse il ragazzo non si sarebbe trovato nella "necessità" di tentare una rapina, forse se la famiglia fosse stata davvero una famiglia unita, adesso sarebbe ancora una famiglia completa...
Forse banalizzo troppo, forse sono uno stronzo...
E mentre penso che nella stessa situazione avrei premuto anche io il grilletto, leggo che le vittime del picconatore sono diventate tre, nel articolo subito dopo scopro che durante l'interrogatorio di garanzia, l'assassino, riferisce che sono state delle "voci" a dirgli di far ciò che ha fatto...
Per quanto vi possa sembrare strano, gli credo, sono sicuro che abbia sentito delle voci, le voci dei suoi avvocati che gli hanno "consigliato" di passar per matto, così, altri avvocati ovviamente conniventi, potranno dar l'inizio al circo delle perizie psichiatriche con tutta la sequela di baggianate e prese per il culo...
Ma per quanto possa sembrarvi impossibile, c'è di peggio...
Eeeee, già, perché alla follia umana non c'è limite...
Poi, quando la follia va a braccetto con l'ignoranza, be l'accoppiata diventa devastante...
Vi ricordate che una delle vittime è stata freddata all'uscita di un bar?
Bene...
Alcuni abitanti del palazzo che ospita il suddetto bar, hanno rilasciato un'intervista nella quale si lamentano del comportamento dei gestori dell'esercizio, colpevoli a loro dire, d'essersi chiusi dentro il locale abbassando le saracinesche, lasciando di fatto il picconatore libero di agire...
Certa gente ha la faccia come il culo...
Ma cari i miei novelli Rambo, innanzi tutto non mi sembra che vi siate rovesciati in strada per fare la vostra parte, eppoi col senno di poi è facile criticare gli altri, ma voi, voi che tanto puntate il dito, voi che quel dito non l'avete mosso, voi, voi cosa avreste fatto nella stessa situazione? Siete proprio sicuri sicuri che vi sareste buttati all'inseguimento dell'energumeno? 
Seeeee, ipocriti cacasotto!
Io sono alto un metro e ottanta e misuro 100 chili di stazza, ma vi assicuro che avrei fatto lo stesso, anche io mi sarei ben ben nascosto, nascosto fin quando "la bestia" non se ne fosse andata...
Quindi, cari ignorantoni, non fate i "grandoni", fate come me, puciatevi dentro una vasca di brodo, o di Nutella o solo Dio sa cosa, immergetevi e lasciatevi andare, così forse potreste ritrovare i lumi della ragione...

Saluti

lunedì 13 maggio 2013

Con i se e i ma, non si tira a campà!

La politica, nella pratica, quali 
che siano le idee che professa, 
è sempre l'organizzazione 
sistematica dell'odio.
                                        Henry Adams

Non sono un esperto di politica, non lo sono come la quasi totalità della popolazione o dei politici stessi, anzi i politici moderni sono quelli che di politica ne sanno meno di tutti, quasi quasi mi manca Andreotti, il che è davvero tutto dire...
Allora come oggi, si sapeva che l'avremmo preso nel sedere, ma almeno allora sapevi con certezza da chi sarebbe arrivato e come te l'avrebbero messo, oggi volano talmente tanti esemplari di uccello padulo, che bisogna muoversi con gli occhi ben aperti e le chiappe ben chiuse...
Ma al di la delle possibili e alquanto probabili intrusioni anali, alle quali peraltro con un pò di pazienza ci si abitua, c'è dell'altro che mi infastidisce, cioè il clima, ma nulla ha a che fare con la situazione meteorologica, il clima che mi preoccupa è quello politico...
Oddio, non è che ci perdo il sonno, ma quelle manifestazioni di becera ignoranza mi infastidiscono, mi infastidisce sentire in continuazione questo o quel politico dire: Se non fanno questo, il governo non c'è, se non fanno quest'altro la maggioranza non c'è, se non tolgono l'IMU gna gna gna, se si gne gne gne, se forse gni gni gni, il tutto in un continuo puerile battibecco da asilo...
Tutto questo dovrebbe essere la democrazia...
Cioè un gruppo di persone adulte che, intelligentemente fanno uscire dalla crisi la nazione...
Ma così non è...
Tutti i giorni si assiste all'ennesima sequela di dispetti, mezze parole, distinguo, diktat, minacce e grandi pacche sulle spalle...
Ma praticamente non è ancora successo niente di niente...
Intanto le aziende chiudono, la disoccupazione aumenta, le famiglie sono sempre più povere e la disperazione porta sempre più spesso a soluzioni estreme e tragiche...
E loro fanno i poppanti dispettosi...
Che vergogna...
Non so voi, ma io un bambino non lo picchierei mai, neanche quando fa disperare, invece i politici, tutti ma proprio tutti, li prenderei a calci nel sedere, calci e calci così tanti calci nel culo da fargli uscire il sangue dalle orecchie, che nel loro caso sono appena lì vicino al culo che vorrei calciare...

Saluti

sabato 11 maggio 2013

Non sono razzista, non ancora, ma...

Il titolo potrebbe trarre in
inganno, leggete dunque
cosa sto pensando...
                                 Lorenzo Reschiglian

Non mi interessa di che colore è la pelle, non mi interessa quale religione segue, se ne segue qualcuna, non mi interessa quale orientamento politico, se c'è, non mi interessa cosa pensa, cosa fa o come lo fa, non mi interessa nemmeno se rubi, se sei onesto i che, davvero vi assicuro che non me ne frega assolutamente niente di niente...
Se mai mi dispiace se rubi, se truffi o se più semplicemente vivi male perché non hai un lavoro, già, potrei davvero dispiacermi, anche il fatto che sei "costretto" a vivere lontano dal tuo paese d'origine, lasciando affetti e amicizie rientra tra le cose che potrebbero farmi dispiacere...
Anzi lo fa, cioè mi dispiace, infatti non ce l'ho su con te...
No, caro extraqualunque cosa tu sia, non sono arrabbiato con te...
Sono arrabbiato, no, sono veramente incazzato con chi permette che tu stia nel mio paese!
E anche qui, non sto parlando di quegli altri disgraziati che ti hanno fatto arrivare, scafista o contrabbandiere che sia, dopo tutto sono solo altri disgraziati, pieni di soldi ma comunque disgraziati e con la vita in bilico, no, non ce l'ho nemmeno con loro...
La vera fonte della mia incazzatura sono le istituzioni che permettono che tutto ciò accada, ma anche qua faccio un doveroso "distinguo", la Polizia o i Carabinieri e tutte le altre forze dell'ordine, non c'entrano niente, anzi sono il lato sfortunato della medaglia, poco o nulla possono fare con i budget sempre più striminziti, con la penuria di mezzi e personale e con una burocrazia che di fatto tarpa ogni iniziativa, nulla possono fare contro organizzazioni in possesso di enormi mezzi finanziari ed organizzativi, nonché agganci nelle "sale del potere", no, non posso mettere nel calderone della mia incazzatura le forze dell'ordine...
Il pentolone rimane e si riempie solo degli esponenti della nostra schifosa "casta politica", colpevoli unici e univoci di tutte le violenze e le morti perpetrate da chicchessia, colpevoli, come già detto, dei continui tagli alle forze dell'ordine, colpevoli di promuovere leggi troppo lasse e permissive, colpevoli di disinteressarsi del popolo che li ha eletti, colpevoli, colpevoli! COLPEVOLI!!
Così oggi, altre cinque vite sono state stravolte dal folle di turno...
I politici dovrebbero essere presi a picconate...
Ma visto quello che sono capaci di fare, con l'esperienza di 50 anni di imbrogli e insabbiamenti, visto che adesso abbiamo anche un ministro di colore, quindi anche l'integrazione è stata sdoganata, alla luce di tutto il loro macchiavellare, probabilmente riusciranno a far ricadere tutta la colpa sul piccone...
Non lo sono razzista, ma lo diventerò e i politici saranno la mia fobia...

Saluti

venerdì 10 maggio 2013

Parlo e scrivo meno.

Parlo e scrivo meno, non
è pigrizia, ma una nuova
consapevolezza...
                              Lorenzo Reschiglian

Per quello che riguarda lo scrivere, la diminuzione delle pubblicazioni è evidente, ma vi assicuro che non è paura da pagina vuota, semmai è proprio l'opposto, di cose da scrivere ne ho, ma non voglio più essere "superficiale" o leggero, voglio che ogni singolo argomento soprattutto quando parlo di me o delle cose che mi succedono, non mi lascerò più trasportare dal mio solito logorroico egocentrismo, cercherò invece di seguire un filo narrativo lineare e, benché meno personale, più coerente e facile da seguire, quando invece l'argomento non tratterà mie esperienze, lo stesso subirà un attenta preparazione con, ove servisse, ricerche approfondite e mirate, il tutto per fornire notizie precise, condivisibili e comprovabili, i commenti personali su tali pubblicazione saranno chiaramente segnalati, il tutto potrebbe rendere gli scritti un pochino più "freddi", ma è lo scotto da pagare per garantire un "prodotto" di qualità.

Per quanto riguarda il discorso parlare, mi rifaccio ad'una battuta di un vecchio film, "con me le chiacchiere stanno a zero!"...
Beh, forse a zero zero no, per un chiacchierone da competizione come me, sarebbe una violenza, anche perché non è che smetterò di parlare punto e basta, la mia idea è che parlerò un pò meno in generale ma, ed è qui il passo importante, parlerò solo con chi ha sinceramente voglia di ascoltare, insomma l'idea è quella di non "sprecare o perdere" del tempo con chi non è interessato a ciò che dico, le persone mi ascolteranno perché vogliono ascoltarmi, non perché sono logorroico...
Vi sembrerà divismo e forse un pochetto lo è, ma è più una necessità fisica che egoistica, perché il parlare alle persone "sbagliate" persone non rendono nessun input, se non mi è stancante fisicamente, diventa devastante mentalmente, e lo è proprio perché non ne ricavo niente...
Assolutamente non va bene.
Quindi parlerò meno, molto molto meno.
Con gli amici, quelli veri, non cambierà niente continueremo a "scambiarci" e a completarci vicendevolmente, gli altri... Beh probabilmente non se ne accorgeranno nemmeno, e se così non fosse, forse cominceranno a farsi qualche domanda...
All'inizio non mi sarà facile, ma un pizzico di perseveranza mi aiuterà a stare bene, o comunque meglio...

Saluti

martedì 7 maggio 2013

Follia e fortuna...

Ad essere se stessi non ci
si abitua mai, se si è veri
e sinceri con noi stessi, si
riesce ad essere sinceri e
puliti anche con gli altri,
è proprio questo l'aspetto
al quale non ci si abitua...
                                  Lorenzo Reschiglian

Sono giorni pazzi...
E' un continuo correre di qua e di la, la crisi rende tutto difficile, i clienti spossati nello spirito e svuotati nel portafoglio, faticano a fare ordini e quando devono è una lotta all'ultimo centesimo...
Ma finché si parla di prodotti, prezzi o condizioni di pagamento, non ci sono particolari problemi è il mio mestiere e credo d'essere abbastanza bravino, no no, se vogliamo dire i "problemi" iniziano quando non si vende nulla e il cliente ha invece "necessità" di parlare...
A me piace parlare, sono un chiacchierone da competizione, ma sono un inguaribile ottimista e un ostinato allegrone, oddio non è che sono rincoglionito tanto da ridere di qualunque cosa, non ancora, diciamo che preferisco essere allegro piuttosto che darmi delle martellate sugli zebedei, però non tutti la pensano come me, e così capita di inoltrarsi in discorsi mistico/esistenziali...
E' tutta una filippica di lamentele all'indirizzo di chiunque, certo la figura peggiore la fanno i politici, anche se negli insulti c'è molta più democrazia di quanta loro ne abbiano mai dimostrata, già perché tutti dall'estrema destra all'estrema sinistra, tutti indistintamente si prendono la loro dose di insulti...
L'insulto è veramente democratico...
E' bello scoprire che qualunque insulto è perfettamente abbinabile a qualunque nome lo si indirizzi, la differenza la fa chi lancia l'insulto, la fisicità che ci mette, la convinzione con cui si esprime, lo schifo che riesce a dimostrare, l'unico filo conduttore siamo noi, noi che ascoltiamo...
Oggi più che mai, il venditore è uno psicologo, lo è sempre stato, ma oggi c'è una sostanziale differenza, fino a qualche anno fa, la "psicologia" serviva per scoprire la linea di pensiero del cliente, linea che una volta riconosciuta, si doveva interrompere o girare a nostro favore, oggi che si sguazza nei liquami, la psicologia sta gradualmente lasciando il posto alla psicoanalisi...
Il bravo venditore è quello che lascia parlare il cliente, intervenendo nella conversazione solo per far nascere bisogni o per creare necessità...
Oggi non basta...
Oggi ci sono solo due categorie di venditori vincenti, la prima è onnipresente ed esiste da sempre, sono gli imbroglioni senza scrupoli, la seconda è chi è capace di assimilare l'anima dell'interlocutore...
Si si, ho messo gli imbroglioni tra i vincenti, anche se è eticamente errato, ma visto che riescono a vendere, quindi ad imbrogliare le persone anche in periodi di magra come questi, ben se ci riescono è perché sono bravi, bravi ad imbrogliare certo, ma comunque vincenti perché tanto alle aziende interessa solo vendere e fare fatturato, non importa come questo fatturato viene ottenuto, insomma diciamolo, se sei onesto in questo lavoro, hai la vita decisamente difficile...
Io ho scelto la via più difficile, la via più debilitante, ho scelto la via della fiducia, via che inevitabilmente comporta il dialogo, dialogo che non può che essere profondamente sincero...
Ma non solo nell'ambito lavoro, è una faticaccia improba, ma si riesce ad avere delle belle soddisfazioni se si ha la pazienza di scavare nelle montagne di pessimismo che, inevitabilmente, si formano in questi pazzi pazzi tempi...
Ripeto, sono un inguaribile ottimista, ma ne ho motivo, perché anche stasera la fortuna mi ha messo di fronte ad una realtà che ben fa sperare nel futuro, ciao "D", spero non ti siano venute le occhiaie...

Saluti

domenica 5 maggio 2013

Quarti, ottavi e sedicesimi, altro che mezze stagioni!

Non bisogna mai dire per 
gioco che si è scoraggiati, 
perché può accadere che 
ci pigliamo in parola.
                                    Cesare Pavese

Oggi siamo riusciti a prendere anche un pò di sole, ma questo tempo ci lascia perplessi, adesso mentre scrivo c'è un temporale spaventosamente bello, fuori è buio e i lampi sono enormi flash del divino fotografo...
Che bello, chissà cosa se ne farà di tutte quelle foto, eppoi, cos'è che fotografa? Quali sono le sue passioni?
Sicuramente l'essere umano e le sue pazzie, un pò me lo vedo, lassù a scartabellare tra milioni e milioni di foto, cercando di selezionarle per poi catalogarle in maniera coerente, ed essendo lui "l'altissimo" la coerenza non è mai troppa...
Del resto se non è coerente lui, chi potrebbe?
Nessuno...
Ed è proprio quello che è...
Cioè lui coerente e tutto il resto no...

Tornando al tempo, nel senso di situazione climatica, in questi giorni non si sa cosa fare, durante le giornate è un susseguirsi di situazioni, prima piove, poi c'è il sole, poi piove con il sole, poi tira il vento, le temperature saltano i gradi di dieci in dieci, dall'alto al basso senza nessuna logica, esci al mattino modello siberia, due ore dopo se sudato modello salsiccia alla griglia, l'antico sistema di vestirsi a "cipolla" non serve a niente, siamo costretti a girare con un trolley come se fossimo eternamente in partenza, ed invece ce lo scarrozziamo perché non sappiamo dove siamo...
Per fortuna il colpevole è sempre lo stesso, l'oramai consunto "global warming", che sulle suo caduche spalle si sta portando via tutti i mali e i sintomi del mondo, di questo "nostro" malato mondo...
Chi se ne frega...
Non del mondo, a quello ci tengo e nel mio piccolo faccio quel che posso per passarlo al meglio a mio figlio, no, il chi se ne frega era ovviamente all'indirizzo del clima, tanto bizzoso e mutevole da rendermi certa la sua femminilità...
E lo sanno tutti, il tempo, le donne e il sedere fanno sempre quello che vogliono...
Già, beati loro...
A me basterebbe poter dire: Basta...
Basta senza il pensiero di quello che sarà dopo...
Mi piacerebbe andare a dormire col solo pensiero di andare a dormire, vorrei chiudere gli occhi senza il peso di doverli riaprire il mattino successivo...
Dormire solo per dormire, che sogno...
Sognare... Che sogno...

Saluti

sabato 4 maggio 2013

Interpretazioni lessicali...

A volte sono proprio le parole,
altre volte è il senso che si da,
altre ancora il tono della voce,
quando va bene un po di tutte,
ma quando va male, va male...
                                   Lorenzo Reschiglian

Negro è una parolaccia?
Terrone è offensivo?
Lo è: Bauscia? Polentone? Magnagatti?
E se fosse, è come dare dell'idiota? Deficiente? Coglione?
Si? No?
E se vi mando tutti affanculo, anche se è per statistica, vi offendete?
No? Si?
Forse...
Non so...
C'è la domanda di riserva?...

Da qualche giorno, cioè da quando abbiamo in "squadra" lo straniero, o meglio, la straniera non si fa altro che parlare di come si deve parlare, se la nuova ministra è nera, negra o di colore...
No! Negra non si può dire è offensivo! Di colore invece è troppo generico, di colore, si ma di che colore è? Nocciola? Marrone? Testa di moro o nera? No perché proprio nera nera non è, eppoi ognuno ha una sua scala cromatica, quindi come si fa?
Per fortuna l'onorevole Kyenge, dimostrando un'intelligenza al di sopra della media italiana e molto al di sopra della media dei suoi colleghi, ha detto la sua per dirimere l'impiccio... Sono nera e fiera di esserlo, ha affermato durante un intervista...
Bene...
Bene una beata fava!
Perché il problema non esiste, il razzismo non è dietro ad una definizione o l'altra, perché negro, nero o di colore sono sinonimi, quindi ugualmente utilizzabili, ma cari i miei giornalettai delle basse sfere, c'è bisogno ogni santa volta che si parla dell'onorevole Kyenge di "ricordare" di che colore ha la pelle? Secondo me no, basta scrivere: L'onorevole Kyenge ha detto questo, o ha fatto quest'altro, senza, passatemi il gioco, senza coloriture lessicali inutili, altrimenti democraticamente parlando, si dovrebbe condire anche i nomi degli altri, La nera Kyenge, il moquettato Berlusconi, Alfano la saponetta, Borghezzio quel fallone... (ho scritto fallone, ma sapete cosa intendevo, così magari evito una querela...)
Quindi, direi che il problema è risolto, rivolgiamoci alle persone per quello che fanno, non per quello che sono, o quanto meno, rendiamo libero il paese dagli inutili freni culturali, cioè, se un Borghezzio qualunque si può sentire libero di dire ad un'altra persona: Schifoso negro, terrone di merda o extra comunitario ladro, a chi che sia, è altrettanto giusto e democratico che il negro, il terrone, l'extra comunitario o chi che sia, possano dire ad un Borghezzio qualunque: Testa di cazzo, coglione ignorante o omuncolo decerebrato, rischiando e subendo la sua stessa sorte, sia come denunce sia come provvedimenti, solo così potremmo dire di abitare in un paese veramente democratico...
Tutti in ugual misura potranno "apostrofare" chiunque e chiunque potrà difendersi ad armi pari se si ritiene offeso, certo con alcune differenze inevitabili, perché effettivamente non sarà difficile dimostrare che un nero è nero, anche assicurarsi che un meridionale sia meridionale non è per nulla complicato, di una semplicità elementare individuare un extra comunitario, solo Borghezzio avrà delle difficoltà quando dovrà dimostrare che non è quel coglione che sembra...
Sembra... Va beh...

Saluti

giovedì 2 maggio 2013

Insindacabilmente parlando...

Parlare del primo maggio il 
primo maggio è da ipocriti, 
un po come scambiarsi i 
regali a natale...
                                Lorenzo Reschiglian

Chissà perché, guardando i vari resoconti dalle varie piazze dei vari "leader" sindacali, la frase che più spesso mi rimbalzava nella zucca era: Sono tutti gay col culo degli altri...
Non arrabbiatevi, non ho nulla contro i gay, la frase sapete tutti bene cosa vuol dire e se invece non la capite, vabbè fa niente...
Su Facebook ho scritto questo...

Lavoro! Lavoro! Lavoro!!
Tutti in piazza fomentano lamentandone la mancanza..
Peccato che quasi tutti gli "strilloni" non solo non hanno mai lavorato in vita loro, ma pure lo stipendio che si rubano arriva dalle nostre tasche...
Un applauso speciale a tutti i pecoroni persi nell'adorazione dei loro prezzolati "rappresentanti"...
Bravi bravi, continuate a belare sventolando i bandieroni...

E ci credo fermamente, ma badate bene, non ce l'ho con i sindacalisti, mi stanno antipatici e penso che non servano a nulla, ma non ce l'ho su con loro, dopotutto visto che possono farlo, visto che non si sentono in colpa per il continuo ladrocinio che perpetrano fregandosi la busta paga, perché criticarli? Sappiamo tutti che il mondo è dei furbi e dei senza coscienza, i sindacalisti non sono nemmeno i peggiori tra i rappresentati delle appena citate categorie...
Quelli che veramente mi fanno arrabbiare, sono le mandrie di pecoroni bandieromuniti che vanno in piazza ad ascoltarli, o meglio, non è che proprio mi arrabbio, però mi è inevitabile pensare a quanto il tutto sia spaventosamente anacronistico, le lotte sindacali, quelle vere quelle fatte da chi le mani se le sporcava lavorando, le lotte mosse dalla necessità di lavorare per vivere e smettere di vivere e morire per il lavoro, sono ormai un ricordo ancestrale, ora il tutto è assolutamente inutile per almeno un paio di motivi, il primo è che se si abitasse in un paese veramente civile e democratico, in un paese che funziona perché ben amministrato, non ci sarebbe bisogno di inneggiare al diritto del lavoro, perché il lavoro ci sarebbe e tutti verrebbero giustamente remunerati, quindi non ci sarebbe l'utilità d'avere chi scende in piazza, il secondo motivo è sotto gli occhi di chiunque, di chiunque non si fermi alla buccia del discorso... La crisi c'è, non si può dir di no, ma c'è anche tanto altro che manca, la voglia di lavorare ad esempio, anche la capacità di adattamento defice parecchio, l'umiltà poi è proprio scomparsa...
Con questo non voglio dire che da domani tutti potrebbero lavorare, dico che sicuramente c'è chi ci marcia abbondantemente sopra e preferisce piangersi addosso tutta la miseria del mondo...
Anche se devo dire che la cosa peggiore, almeno per me, è un'altra...
I vari tiggì, a seconda dello schieramento politico da cui vengono prezzolati, hanno più o meno enfatizzato le proteste, sempre sindacali, all'indirizzo dei datori di lavoro, colpevoli a dir delle varie sigle, di sfruttare senza ritegno la forza lavoro, retribuendo poco e male le maestranze e facendo lavorare in luoghi malsani e insicuri...
E' sicuramente vero, tutto quanto detto esiste veramente, ma esiste perché non c'è uno stato di diritto che funziona, perché chi è preposto al controllo preferisce rompere le scatole a chi le regole le segue, perché comunque qualche magagnina, anche in un'azienda attenta, la trovi e cosi puoi salassare il malcapitato, gli stessi controllori, quelle rare volte che lavorano, non vanno di certo dal delinquente, anche se li conoscono tutti benissimo, non ci vanno perché sanno che non caveranno un ragno dal buco e magari c'è pure il rischio di finirci in un buco...
Eppoi smettiamola di additare chi da lavoro, io trovo che ci sia chi può "solo" fare il dipendente e c'è chi invece può sostenere anche le difficoltà di mettersi in gioco in prima persona, lo prova il fatto che moltissimi casi di "autogestione operaia" hanno solo velocizzato i vari processi di fallimento e chiusura...
Per concludere, anche queste, come tutte le altre, sono soltanto un mucchio di parole praticamente inutili, l'unica cosa che posso augurami e augurare è che si riesca a trovare velocemente il sistema per invertire la rotta e per tornare, piano piano, a sentirsi tranquilli...

Saluti