giovedì 28 febbraio 2013

Lavorare per obbiettivi...

Presto, presto! Abbiamo così
tanto tempo a disposizione e
così poco da fare...
                                          Willy Wonka

Stiamo attraversando la peggior crisi economica degli ultimi 50 anni...
E' inutile negare l'evidenza, le colpe e i colpevoli sono oramai chiari a tutti...
Chi se ne frega, non è di questo che voglio parlare...

C'è però chi, in questa situazione riesce a vedere anche delle opportunità di lavoro, gli imbroglioni, i truffatori o anche i semplici borseggiatori, ne sono fulgidi esempi, del resto, come recita un vecchissimo adagio: Il pescator di frodo getta la rete nelle acque torbide...
Chi se ne frega, non è nemmeno di questo che voglio parlare...

Le elezioni appena passate, ci hanno regalato, dopo il buio degli ultimi 60 anni, l'opportunità di assaggiare il perduto sapore della vera democrazia, finalmente in parlamento non ci saranno solo vecchie mummie ladre e incartapecorite, adesso qualcuno capace di fare la voce grossa c'è...
Però, non è di questo che voglio parlare...

Il Papa si è dimesso, fa niente, non so a voi, ma a me non è mai stato simpatico, nulla di personale, chiunque, venuto dopo un gigante come Wojtila, mi sarebbe risultato antipatico, vederlo prender commiato un pochino mi ha intenerito, sentimento che è durato poco ed è svanito appena l'ex Papa è salito sull'elicottero privato...
Carità e virtù... Si si, come no...
Ma pure questo discorso non mi intriga...

A dirla tutta, non so bene di cosa voglio parlare, non è certo la mancanza di argomenti a crearmi confusione, lo è il contrario, c'è moltissimo di cui parlare, argomenti, situazioni,aspetti, sogni e necessità, ma per quanto mi impegni, pur mettendo tutto l'entusiasmo e l'energia possibile, tutto quello che affronto, in tutto quello in cui mi cimento, tutto invariabilmente perde di interesse, tutto mi diventa banale e vanesio al limite dell'inutile...
Non puntate il dito! Non sono diventato uno sfaccendato!
Quello che mi frega è un profondo senso di attesa... E quello che ancor più mi frega, è che non so cosa sto attendendo!!
Che fare? Che dire?
Si va dall'anziano di turno e si chiede: Che fare, che dire?
L'anziano di turno, essendomi completamente sconosciuto, mi prende a male parole e cerca di prendermi a bastonate...
Dannati anziani di turno...
Così rimango lì come un babbaleo, senza saper bene di cosa parlare, senza capire di cosa ho bisogno e con gli occhi ben aperti...
Avete mai notato quanti anziani armati di bastone ci sono in giro?
No?
Allora imparate a guardarvi in giro...
Non si sa mai...
Saluti

martedì 26 febbraio 2013

Amnesia selettiva...

Il futuro è dei nostri figli.
Ricordiamoci del nostro
passato e regaliamogli un
presente che gli fornisca
una solida base di partenza.
                                   Lorenzo Reschiglian

Riassunto delle puntate precedenti, Il pupo è ammalato, la cura che faceva si è dimostrata insufficiente, si è passato alle iniezioni, al pupo le iniezioni non piacciono neanche un pò...

Oggi...

Forse ha ragione chi dice: Alla lunga ci si abitua a tutto...
Il ricordo di quei 5 secondi di assoluto terrore derivanti dal dover fare la prima iniezione a mio figlio, non si è ancora assorbito, ne mai lo farà credo, ho ancora nelle orecchie l'eco del suo pianto e il brivido delle sue lacrime che mi scorrono sul collo...
Il "mestiere" del papà è anche questo...
Ma la cura deve essere terminata, quindi anche stamane si è ripetuta la liturgia, la fredda ed efficiente liturgia, preparazione del farmaco con conseguente riempimento della siringa, cotone, disinfettante e...
E il pupo segue piagnucolando i miei movimenti, intanto cerco di rassicurarlo, non è molto convinto ma ascolta, gli chiedo quale chiappetta vuole sacrificare, lui risponde ma ha l'aria afflitta, gli dico: E' tutto pronto...
Lui mi abbraccia, io lo riempio di baci dicendo: Cosa dici? riusciamo a non svegliare la mamma? Lui ci pensa qualche momento, poi mi guarda con fare sconsolato e dice boh, allargando un pò le braccia, proviamo dico io, lui quasi non oppone resistenza, esito ancora un istante, poi infilo, controllo, inietto, sfilo e massaggio leggermente...
Lui mi stringe forte e inizia a piangere, piano, sommessamente, lo coccolo, ti ho fatto tanto male? Si, no, un pochino mi risponde, e non lo fa in tono accusatorio, no me lo dice come direbbe: Hai fatto il meglio che potevi, me lo dice guardandomi negli occhi, è lui che sta tranquillizzando me, non il contrario...
Beh, ne avevo proprio bisogno...
Se va avanti così, fra tre giorni le iniezioni se le farà da solo...
Due minuti dopo, la vita veleggiava placida con me sul ponte di comando e il pupo al timone...
Saluti

lunedì 25 febbraio 2013

Grasse grasse e grasse risate...

Anni fa, Confucio disse:
Avete voluto la bicicletta?
Ma che cavolo è la bicicletta?
                                      Lorenzo Reschiglian

Mi vengono in mente alcune vecchie "strisce" a fumetti, le disegnavano due giganti della satira politica, il duo "Disegni & Caviglia" per anni sono stati testimonial di un modo di fare satira garbato se pur sfrontato al limite dell'irriverenza...
Le strisce in questione, prendevano pesantemente in giro il fu Bettino Craxi, e il suo "ruolo" durante le crisi internazionali avvenute mentre era presidente del consiglio...
Senza fare sterile "dietrologia", bisogna ammettere che certe scelte furono decisamente coraggiose e contribuirono fortemente a sostenere la pace internazionale, altre, quelle per il quale tutti ancora se lo ricordano, non furono altrettanto felici...
Erano i primi anni 90, la vita era decisamente diversa, le priorità, le necessità, i valori erano molto, molto diversi, eppure...
Eppure, in un certo senso, oggi ci troviamo in una situazione simile...
Già, le due grosse direttrici politiche, il centro destra e il centro sinistra, così come ci si aspettava, si sono divisi il grosso dei voti, ma nessuna formazione è riuscita a prevalere sull'altra, anzi, se non esistesse la barzelletta del "premio di maggioranza" sarebbero lì a scannarsi per una poltrona in più o in meno...
Ma comunque, l'obbiettivo "maggioranza" non è stato raggiunto per "colpa" del terzo incomodo...
Il terzo incomodo è la "sorpresa" Grillo, si proprio lui, il comico strillone, l'uomo che col suo "tsunami" tour, ha portato milioni di persone in piazza, ho messo la parola "sorpresa" tra le virgolette, perché i vari politicanti hanno preso decisamente poco sul serio il Movimento 5 Stelle, movimento che però passa dall'essere inesistente di pochi mesi fa, all'essere la terza forza nazionale, la forza con cui gli altri due dovranno fare i conti...
L'ago della bilancia...
Chi vorrà governare sarà costretto a parlare con loro, anche se c'è già chi sbraita di tornare alle urne perché così l'italia non si può governare...
Segreti della moderna democrazia...
Come andrà a finire?
Boh! Posso solo star qui a vedere con mal celata curiosità...
Saluti

domenica 24 febbraio 2013

Non capisco... (che novità)

Non farò mai parte di un
gruppo di "discussione"
                                      Lorenzo Reschiglian

Mi piace guardare la tivù, non rinuncio ad una sana chiacchierata con gli amici, ma quando sono a casa e il pupo dorme, la televisione mi fa una certa compagnia, certo sono un pò selettivo, nel senso che non sto praticamente mai sui canali generalisti perché non hanno quasi mai programmi interessanti, effettivamente la colpa, se di colpa si può parlare, la colpa è mia perché da sempre vivo con una "fame" di sapere, una necessità di imparare e conoscere cose nuove, questa condizione mi porta a passare quanto più tempo possibile su canali specializzati, per capirci roba come Discovery, National Geografic, History e cose così, mi rendo conto che sia roba da vecchio babbeo, o peggio, da secchione impenitente, ma la realtà è questa, ed è per questo che le generaliste non mi dicono quasi nulla, salvo i programmi del duo Piero/Alberto Angela e poco altro, ma per il resto le reti "nazionali" non mi dicono nulla...
Una delle cose che mi piace di più di queste moderne "piattaforme" televisive è il fatto che la pubblicità è decisamente meno invasiva rispetto alla tivù normale, è comunque una rottura ed è troppa, ma risulta comunque meno fastidiosa, se poi come capita a me, registrate la gran parte di quello che seguite, gli spot si possono saltare, con mia somma soddisfazione...
Non la salto proprio tutta tutta, perché ci sono alcuni spot che mi piacciono, è difficile ma qualcosa c'è, anche se la stragrande maggioranza delle pubblicità sono delle inutili schifezze o delle assurdità belle e buone...
Quello che mi fa arrabbiare delle pubblicità è che non c'entrano quasi mai con le situazioni di vita reale che cercano di rappresentare...
Ad esempio, vi sembra possibile che una famiglia dove, il padre esce di casa tutto perfettamente vestito e incravattato, dove la madre è sempre perfettamente truccata e pettinata, dove i figli della coppia (tre???) sono tutti assolutamente sorridenti e tutto questo ben di dio famigliare vi sembra possibile che vivano in un mulino? Di qualunque colore sia il mulino stesso...
Ma quelle che proprio non sopporto, forse perché sono un pò rotondetto, sono tutte quelle pubblicità che hanno a che fare con le diete o i prodotti dietetico/salutistici...
Fino a qualche anno fa, negli spot di genere, erano ben chiari gli effetti raggiungibili consumando o meno determinati prodotti, perché esisteva la comparazione diretta, c'era il "da così" solitamente grassoccio, sudaticcio e vestito da sfigato, e c'era il "a così", invariabilmente bello, magro, palestratissimo e semi nudo per mettere in mostra il fisico...
Tutto chiaro e semplice, se mangi i nostri prodotti smetti di essere un brutto ciccione unto del tuo stesso grasso e diventi un figaccione unto di essenze e oli esotici...
Ma gli anni passano e i ciccioni, anche se sono in continuo aumento, non fanno più notizia, o meglio, non fanno più "audience", quindi vengono eliminati dagli spot, spot che adesso mostrano solo gli effetti "benefici" del prodotto miracoloso di turno, così si vedono modelle sode e toniche usare creme rassodanti, altre modelle al limite dell'anoressia spalmarsi unguenti anti cellulite, ma anche uomini con marmorei addominali che raccontano quanto sia facile averli sgranocchiando barrette o ingurgitando spaventosi beveroni multicolori...
Che barbosa noia...
Chissà, forse mettendo delle enormi ciccione o alcuni flaccidi obesi, anche se più realistico, non gioverebbe al business, però...
Però...
Saluti

sabato 23 febbraio 2013

Cinque secondi di assoluto terrore...

Il vero amore rende il pensiero 
della morte familiare, facile, 
senza terrori: un semplice 
termine di paragone, il prezzo 
che si pagherebbe per tante cose.
                                                Stendhal

Se avete letto il post di ieri, sapete che il piccolo di casa è ammalato...
Stamattina, come tutte le mattine dell'ultima settimana, c'era da preparare e somministrare la terapia, il bimbo deve prendere un antibiotico dal gusto stomacante, poi passa una quindicina di minuti attaccato all'aerosol, lui mostra qualche rimostranza per l'antibiotico e lo capisco, perché ha un sapore davvero terribile, l'aerosol invece è contento di farlo, forse perché mentre snasa il farmaco si guarda i cartoni animati, fin qui tutto bene, sono efficiente, metodico e preciso, preparo tutto quello che ho da preparare, poi con sistematica "freddezza" mi assicuro che tutto vada a buon fine...
Fredda efficienza...
Ma stamattina, c'era una novità, dovevo fare un iniezione al piccolo...
E che ci sarà mai di difficile, di iniezioni ne ho fatte a pacchi, a me, a conoscenti e anche a perfetti sconosciuti, non è niente di che, si appronta il preparato, si controlla la presenza d'aria nello stesso, si disinfetta la parte poi con uno scatto preciso del polso si infilza la chiappa, un rapido controllo per assicurarsi di non aver centrato una vena, infine lentamente si inietta il farmaco, si pulisce il tutto e il gioco è fatto...
E' molto più facile farlo che dirlo...
Ma un conto è un adulto, un conto è un bambino, se poi quel bambino è il tuo...
La mia fredda efficienza è andata a farsi benedire...
Cioè, tutto è andato benissimo, ho preparato tutto come si deve e sono lì con la chiappetta pulita e disinfettata, la siringa è pronta e io, io sono terrorizzato...
Non è il farmaco e i suoi chilometrici effetti collaterali, non è nemmeno la situazione, avere una siringa pronta tra le mani non è una novità, ma, sono li bloccato, sono bloccato perché so, al di la di quello che continuo a dire al piccolo, so che sto per fargli male, sto coscientemente per far del male a mio figlio...
Si si, so che è per il suo bene, so che il farmaco gli eviterà guai ben peggiori, so tutto, so tutto...
Tutto.
Ma ciò non toglie, sto per far del male al mio piccoletto...
Tutto questo mi passa, in pochissimi secondi nella mente, poi la fredda efficienza prende il sopravvento... 
L'ago sparisce, sangue non ce ne, 
lo stantuffo scende, il bimbo piange, 
sfilo, disinfetto, massaggio, 
lo prendo in braccio, 
coccole, 
coccole, 
coccole...
Arriva la mamma, va in braccio alla mamma...
Riordino tutto, mentre metto a posto cominciano a tremarmi le mani, ripongo tutto mentre comincio a iperventilare, il pupo è in cucina ancora saldamente tra le braccia della mamma, sudo freddo, conosco benissimo i sintomi, faccio finta di niente ma vado in sala a sedermi prima di stramazzare al suolo...
Calmati...
Inspira, pausa, espira...
Calmati...
Pagliuzze colorate negli occhi...
Inspira, pausa, espira...
Calmati...
Grosse gocce di sudore mi colano dalla fronte...
Inspira, pausa, espira...
Va meglio...
Dalla cucina sento ridacchiare i miei due amori...
Va molto meglio...
Mi alzo, vado in bagno, acqua fredda sul viso, mi asciugo e sorrido al fantasma che vedo nello specchio...
Torno in cucina, i pupo mi dice: Papà, vai a prendere le brioche?
Lo abbraccio, me lo spupazzo un pò, ride, ride, ride, lo guardo e dico: 
Allora vuoi la brioche?
Siiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!

La vita va avanti, ma per farlo mi servono delle brioche...
Saluti

venerdì 22 febbraio 2013

Strappatemi il cuore...

I figli so piezz è core...
                              Alfonso Brescia

Mattinata impegnativa, un sacco di cose da fare e pochissimo tempo per farle, come se non bastasse, l'imperizia altrui e l'anche altrui scarsa serietà, peggiorano la già precaria situazione...

Cronaca di una mattinata stralunata...

Prima i lati positivi.
Il lavoro, contrariamente al resto del mondo, non mi lamento, una ritrovata voglia e alcune buone novità mi fanno passare liete le ore di lavoro, i risultati sono alterni ma non posso certo disprezzare i risultati, inoltre ho conosciuto nuove persone, persone con cui ho deciso di collaborare, persone che hanno ben presente come si lavora e che lavora con coscienzioso criterio, persone che mi piacciono proprio, come si dice? Se son rose...

Poi i lati negativi, o meglio, la realtà della vita...
Il piccolo è malato, una bronchite "sfuggita" di mano si è evoluta in un inizio di polmonite, tranquilli, niente di preoccupante, prova ne è il fatto che il piccolo sembra tutto tranne che ammalato, mangia, gioca fa e disfa tanto quanto era "sano", è questo il motivo per cui la malattia ci è passata sotto il naso, solo una febbriciattola salterina ci ha messo sul chi va la, cosi dopo una prima visita, invero angosciante perché anche se siamo nel ventunesimo secolo, quando ci si sente dire parole tipo polmonite, il nostro cervello entra in modalità "ancestrale", da li partono confusi ricordi di mortali epidemie o di superstiti devastati dai postumi della malattia...
Ripeto, angosciante...
Comunque, cerco di riportare il cervello nella modalità mondo reale, anche perché la pediatra mi sta parlando, vedo che mi sta parlando, ma io non sono ancora "in linea", è il pupo che mi riporta alla realtà abbracciandomi, lo guardo, sento la sua vocina dire: In braccio...
Lo prendo in braccio, adesso sento la dottoressa che parla, mi scuso e chiedo di ripetere quello che stava dicendo, lo fa, è tranquilla e rassicurante, mi spiega come somministrare la terapia e ci da appuntamento per stamattina...
Ed eccoci a stamattina...
La mattina inizia così così, perché quando ci sono tante cose da fare, basta un niente per scombussolare anche il programma meglio organizzato, e quando di mezzo c'è un bambino, non esistono programmi perfettamente organizzati, così vuoi per quel che vuoi, ci troviamo trafelati a correre per prepararci, vestirci, uscire di casa, trovare parcheggio per infine, arrivare dalla pediatra due minuti prima dell'appuntamento...
Inutilmente...
La dottoressa è in ritardo e non arriva che mezz'ora dopo...
Fa niente, la subitanea incazzatura si risolverà stando tranquillamente seduto ad attendere...
Arriva.
Dopo qualche minuto ci chiama, entriamo, convenevoli, anamnesi dei giorni di cura appena trascorsi, poi visita il pupo...
Mmmmm...
Mmmmm...
Dice: Beh, non è peggiorato, ma non è nemmeno migliorato...
E quindi?
Quindi, dobbiamo fare le iniezioni...
Ok, dico un pò imbambolato...
La prima la facciamo subito, dice lei tranquilla...
Ok, dico un pò imbambolato...
Si fanno così, dice lei operosa come un ape...
Ok, dico un pò imbambolato...
Ecco, lo tenga per le mani, dice lei tranquilla...
Ok, dico un pò imbambolato...
Fatto, dice lei mentre il piccolo grida disperato...
Ok, dico terrorizzato delle grida...
Lo prendo in braccio, piange, mi stringe tanto da farmi male, è forte il mio piccoletto, lo coccolo, lo consumo di coccole, le sue lacrime mi bagnano la faccia, lo accarezzo, comincia a calmarsi, gli dico le stupidate per farlo ridere, abbozza qualche sorriso, ma non molla di un millimetro la presa, ce ne andiamo, arriviamo alla macchina, per fortuna la memoria dei bimbi dura poco, ma faccio fatica a metterlo nel suo sedile, andiamo verso casa dei nonni, io sono in straritardo per i miei appuntamenti, arriviamo, scarico la macchina dalle cose di Odette, poi sgancio lui...
Non andare via, dice...
Gli spiego che devo andare a lavorare, ma che torno indietro per la pappa, sembra capire, mi abbraccia e vuole tre bacetti, gliene do venti o trenta, non lo so, poi lo metto in braccio a Odette, mi saluta, faccio per risalire in macchina, si incamminano, lo saluto con la mano, ricambia ma vedo che sta per rimettersi a piangere, gli sorrido mandandole un bacio, lui allunga la manina quasi volesse prenderlo, una smorfia di dolore, poi appena prima di girare l'angolo mi dice:
Ti voglio bene papà...
Grosse lacrime scorrono sul viso mentre il corpo è scosso da profondi singhiozzi, ma stavolta sono io...
Essere genitori, a volte è così, splendidamente doloroso...
L'amore genitoriale sa diventare devastante, ma è irrinunciabile...
Saluti

giovedì 21 febbraio 2013

Ne resterà uno solo...

Veniamo dalle remote profondità del 
tempo, ci muoviamo silenziosamente, 
attraverso i secoli, vivendo vite segrete, 
lottando per arrivare al grande incontro: 
il giorno in cui i pochi superstiti si batteranno, 
finché resterà uno solo di noi. 
Nessuno sapeva che eravamo tra di voi... 
fino ad ora. 
                                                     Highlander

Ci sono dei reality che mi piacciono, quasi tutti parlano di cucina, adoro il caratteraccio di Gordon Ramsay, la fresca semplicità di Jamie Oliver e le sorridenti bontà di Benedetta parodi...
Quest'anno ho seguito tutto Master Chef, con umori alterni e come sempre, non ha vinto quello che secondo me meritava...
Ma del resto chi sono io per decidere?
Vabbé, Master Chef è finito, ha vinto quella falsona, opportunista, imbrogliona e antipatica di Tiziana, a suo favore si deve ammettere che è migliorata molto e l'enorme esperienza accumulata, anche precedentemente alla competizione, certamente hanno fatto peso nel giudizio finale, comunque sia mi stava veramente sulle scatole...
Buon per lei, il tempo darà ragione a lei, rendendola famosa oltre la tivù, o darà ragione a me facendola sparire, dimenticata nell'oblio della noiosità culinaria...

Archiviamo il discorso...

Anche perché, ogni volta che seguo un reality, l'unica vera considerazione che mi rimane è questa: Mi sembra un contro senso che per diventare famoso e "visibile" si debba, anche imbrogliando e giocando sporco, eliminare tutti i contendenti per assicurarsi una solitaria vittoria...
Cioè, faccio fuori tutti, mi isolo sempre più per raggiungere il premio finale, e il premio finale è, un infinito bagno di folla e notorietà...
Secondo me è una buffa follia, ma questa mia affermazione è ammorbata dalla mia quasi totale mancanza di senso della competizione...
Capiamoci.
Anche a me piace "crescere" e migliorarmi, ma sia la crescita che il miglioramento, non devono essere fini a loro stessi, devono perseguire un senso comune e comunque utile non solo per me, ma soprattutto, la via per il raggiungimento del risultato deve essere scandita da "vittorie" pulite, cioè dettate dall'impegno, dalla condivisione e dallo scambio interpersonale, scambio che deve portare al confronto e confronto che deve portare all'ottimizzazione e al riconoscimento delle peculiarità personali, col risultato finale di trovare le giuste competenze da delegare alle giuste persone, alla fine il leader cresce ed emerge in maniera naturale, leader che sarà accettato e seguito proprio perché "coltivato" all'interno del gruppo...
Purtroppo la meritocrazia è utopica al pari della vera fede...
Così in alto non si trova chi è giusto che ci sia, ma solo il più "furbo"...
La storia, l'attualità e la realtà odierna, sono perfetti testimoni di questa malata situazione, con il risultato che viviamo tutti i giorni...

E' giusto o sbagliato? Deciderà il televoto...

Saluti

mercoledì 20 febbraio 2013

Cerusici, sciamani e due di picche...

L'amore, quando totale e sincero,
è sempre una grossa fregatura...
                                                 Lorenzo Reschiglian

  • nutrire profondo affetto, provare amore, inclinazione affettiva e attrazione fisica per qualcuno, nutrire un sentimento religioso di amore, di carità.
  • detto di animali: mostrare inclinazione istintiva; ricercare. 

Questo è ciò che si legge nei vocabolari alla voce: Amare...

Che tristezza...

Forse all'accademia della crusca dovrebbero integrare qualche proteina nel menù, dato che è notoria la relazione tra proteine e aumento della massa cerebrale, smettere di abbuffarsi di soli cereali, potrebbe far migliorare la qualità di alcune terminologie...

Sono un folle...

Del resto non si può mettere per iscritto un sentimento, non si può spiegare a parole quello che succede nel cuore, senza perderne la potenza e la forza vitale, tutto diventa freddo, schematico e inutilmente razionale...
L'amore non può essere razionale, donarsi totalmente ad un'altra persona, non ha niente di razionale...
Anzi è proprio l'opposto, amare è una malattia...

Ecco, sono ammalato...

Ma per questa malattia, la farmacopea mondiale non può nulla, non esiste pillola, unguento, sciroppo o compressa che possa offrire la guarigione, Galeno e tutti i suoi discepoli non possono garantire il benché minimo miglioramento...
La dove millenni di evoluzione falliscono, c'è però una soluzione semplice, gratuita e senza effetti collaterali, una sorta di antidoto, antidoto anch'esso non in grado di guarire, ma capace di rendere il fardello meno pesante, molto molto meno pesante...

Si chiama: corresponsione.

Ecco, se volete che l'amore non vi rovini l'esistenza, assicuratevi d'essere corrisposti, l'amore quando è corrisposto non smette di farci soffrire, ma ci da il motivo per continuare a star male...

Amare, soffrire, corrispondere, soffrire, amare...
Semplice vero?

Saluti

lunedì 18 febbraio 2013

Siete pronti?

Ci siamo?
Avete deciso?
Le idee sono chiare?
Beati voi...
Io sono nel marasma più totale!
                                       Lorenzo Reschiglian

L'election day è alle porte, e io non so proprio cosa fare.
Probabilmente, una volta entrato nella cabina elettorale, farò quello che credo farà il 90 per cento di chi andrà a votare, farò la conta...
An ghi go chi voto non lo so, ma tra poco voterò, an ghi go fuori e taaaac! Dove si ferma il lapis, lì metterò la croce...
Sento già il coro urlante dei ben pensanti che si unisce al digrignar di denti dei soliti secchioni, tutti indistintamente mi danno del terrorista...
Tra le urla riesco a distinguere: ...il diritto di voto... ...i doveri civici... ...la costituzione... Eppoi un sacco di: noi faremo, noi faremo, noi qua, noi la, su giù, tutto perso in un oceano di bla bla bla...
Oddio che confusione...
Stasera come non mai, cari secchio pensanti, stasera l'unica cosa che mi viene da dirvi è:
Andate tutti indistintamente e definitivamente aff(beeeeep)!!! (censura voluta dalla authority)...
Volete sapere perché voterò a casaccio?
Perché votare, al di la degli isterismi da diritto acquisito, votare non serve assolutamente a niente...
Le urla aumentano ulteriormente...
E sapete perché non serve a niente votare?
Perché tanto chiunque vinca, non farà mai niente di diverso rispetto a chi c'era prima di lui...
Le grida sono oramai assordanti...
Sapete perché chi vince non cambierà l'ordine costituito?
Perché non conviene, è meglio adeguarsi e mettersi a rubare, piuttosto che rischiare la pelle e rimanere onesti...
Da sempre ci raccontano la favola che il crimine non paga, sarà, ma a giudicare dal tenore di vita che i nostri politicanti si permettono, direi che è ora di cambiare favola...
Ma anche a voler ancora credere alla favoletta, mettiamola così, il crimine non paga, ma l'onestà uccide, visto che di sani e onest'uomini ne sono pieni i cimiteri...
Quindi...
Io andrò a votare, ci andrò perché è un mio inalienabile diritto, però basta così, niente idee, niente schieramento, nessuna simpatia, lascio il tutto in mano al caso, sarà la dea bendata a decidere chi avrà la mia "preferenza", se poi, la fortuna sceglierà un partito inutile più di un altro, non mi sentirò in colpa, io il mio diritto/dovere di bravo cittadino, l'ho esercitato, il resto, tutto il resto è fuffa...
Saluti

domenica 17 febbraio 2013

Due, chi l'avrebbe mai detto?

17 febbraio 2011...

Due anni fa, più o meno a quest'ora, io per la prima volta mi mettevo seduto d'avanti al computer e per la prima volta mi posi la domanda che da allora mi faccio tutte le sere: Bene, adesso cosa scrivo...
Da allora non è cambiato molto, almeno, non per quello che riguarda la paura da pagina vuota...
Per il resto mi sarebbe più facile dire cosa non è cambiato...
Poco, davvero poco...
Avrei anche da lamentarmi, parecchio da lamentarmi...
Ma non lo faccio, non lo faccio perché non mi va di tediarvi con le mie baggianate...
Inoltre non voglio fare il solito post pistolotto, quindi bando alle ciance!
Ringrazio tutti, ma proprio tutti tutti, sia quelli che leggono e sono felici di leggere, sia quelli che leggono per poi rompere le scatoline, sia quelli che proprio non leggono, perché forse sono i più furbi...
Grazie ancora e ancora grazie...
Non so tra un anno dove sarò o cosa farò, non so nemmeno se domani mi sveglio vivo o meno...
Mettiamola così, mi piace ancora trovarmi d'avanti alla pagina bianca, mi piace assaporare quel piccolo momento tra il nulla e la nascita di un pensiero, quindi per ora continuerò a rompervi le scatoline, eppoi sulla scorta di questa insperata continuità, ho deciso di mettermi ulteriormente alla prova, tornando ad un vecchio amore, una passione mai espressa per sciocca pigrizia...
Vedremo come si evolverà la situazione...
Ma per ora...
Saluti

venerdì 15 febbraio 2013

Il burro è finito...

Il limite che separa il giusto
dallo sbagliato, il naturale o
l'innaturale è sottilissimo, se
poi ci mettiamo le diverse
interpretazioni, non ci si 
salva più...
                                Lorenzo Reschiglian

Il titolo del post è un chiaro riferimento cinematografico, in quanti l'hanno capito?
Pochi...
Per i più, per coloro che ancora si stanno lambiccando il cervello, do un aiutino, andate a leggere questo articolo...
Ancora non ci siete arrivati?
Fa niente, io non dico altro...

L'articolo di qua sopra è interessante, pomposo, non risolutivo e in fin dei conti, inutile, ma comunque interessante...
Voi che ne dite?
Giusto?
Sbagliato?
C'è o ci deve essere un limite "imposto" dalla legge?
Il buon senso non esiste?
La sana fantasia matrimoniale, dov'è finita?
Boh!
Francamente è un problema che non mi pongo, ma non fate i maliziosi, non è che con mia moglie facciamo chissà che, lei non si veste da dominatrix ne io da Bat man, non ci leghiamo al letto ne ci inseguiamo nudi nel bosco, non ci esprimiamo in amplessi acrobatici e non facciamo uso di "attrezzatura" coadiuvante, no, niente di tutto questo...
O forse si e tanto altro...
Ma forse no...
O si...
Bah...
Ma comunque...
Io non giudico, penso che in una coppia affiatata gli unici limiti sono quelli che la coppia stessa si impone...
Tutto il resto è stupida ed inutile fuffaglia, buona solo per far scrivere articoli a giornalettai sessualmente  depressi...
Saluti

mercoledì 13 febbraio 2013

Spesso le persone mi deludono.

E' proprio vero, non si conosce
mai totalmente una persona...
                                            Lorenzo Reschiglian

Spesso le persone mi deludono.
Ma la colpa è mia.
Ripongo sempre troppe aspettative nel prossimo.
Faccio sempre lo stesso errore, misuro le persone usando il mio metro.
Non imparerò mai, sono senza speranza.
Mi impegno sempre molto.
Mi impegno molto.
Mi impegno.
Mi?
Mi!
Mah...

Sono stanco.
Sono tanto stanco.
Sono un libro aperto che nessuno vuole leggere.
Pagine vuote per occhi spenti.
Ho il cuore stanco col pacemaker sentimentale scarico.
Non guardare su è pericoloso, potresti salire...
Stacco.
Saluti.

martedì 12 febbraio 2013

Ridendo e scherzando...

Il privilegio di trovarsi dappertutto 
a casa propria appartiene solo ai re, 
alle puttane e ai ladri.
                                                          Honoré de Balzac

Siamo in italia, in italia le certezze sono poche, la certezza della pena non è tra queste poche...
In italia funziona così...
Va bene, va bene, non solo in italia, ma noi abbiamo raggiunto valori di assoluta eccellenza...
Ma fin qui, tutto rientra nella più assoluta normalità, vi sembra strano che si possa dire così?
Si è strano, o almeno, sarebbe strano se si vivesse in un paese normale dove le cose si svolgono normalmente...
Ma noi siamo in italia, in italia le cose non sono mai normali...
E come potrebbero, sesant'anni di bieca e totale corruzione non fanno bene ne all'immagine ne a tutto il resto...
Se non ne siete convinti, basta guardare quello che succede tutti i giorni...
La crisi è sempre più nera e i politici non se ne curano minimamente, perché al di la di tutte le sparate arrivate da tutti i politici di tutti gli schieramenti, di idee, di proposte o di chissà cos'altro non arriva niente, ci avviciniamo al voto e quelli che sanno cosa votare sono pochissimi...
Ma non basta...
Non c'è solo la politica a farci smettere di credere nel sistema italia, le istituzioni a qualunque livello e gli esponenti delle suddette istituzioni, hanno perso, se mai ci fosse stata, ogni parvenza di serietà...
Si ruba, si imbroglia, si corrompe, si abusa e chi più ne ha più ne tolga, tutto con una tranquillità infinita, quella tranquillità che ci si può permettere solo se si ha la consapevolezza che tutto rimarrà impunito...
E tutto rimarrà impunito, siamo in italia e le cose funzionano così...
Ecco una delle mie poche certezze, tutto continuerà così...
Come faccio ad esserne sicuro?
Semplice, perché un antico detto recita così: Ridi che ti passa...
Infatti tutti i nostri politici ridono, la "campagna" politica è diventata più spassosa di Zelig, tutti i politici sono diventati dei finissimi comici, comici che si passano la battuta e le battute, lanciando l'amo agli "avversari" e abboccando a quelli che vengono a loro lanciati, l'unica cosa che tra queste mille risate si perde, è la speranza in un qualunque miglioramento...
Eppoi...
Grasse e grasse risate se le fanno i banchieri o bancari o come cavolaccio si dice, che ridono mentre fanno sparire miliardi e miliardi, lasciando enormi buchi neri, buchi dove, senza vergogna alcuna, buttano i sogni e le speranze delle persone normali...
E per finire, ridono e fanno sarcasmo gli indagati, i sospettati e pure gli arrestati di qualunque scandalo riportato dai media, altra gentaglia talmente abituata a rubare e corrompere, da trovarlo maledettamente divertente...
Beati loro, beati tutti tutti loro, beati che hanno sempre da ridere, anche perché loro ci saranno sempre, loro in un modo o nell'altro troveranno il modo di farla franca e di ritornare a fare l'unica cosa di cui sono capaci, rubare, rubare e corrompere, rubare e corrompere e ridere...
Mentre noi, tra le risate generali, spariremo schiacciati dalle loro vergogne...
Saluti

lunedì 11 febbraio 2013

Il papa si dimette...

Molte persone religiose
sono sospettosissime.
Sembra che, per motivi
puramente religiosi
s’intende, sull’iniquità la
sappiano molto più lunga
dei reprobi. 

                                           Rudyard Kipling

Il papa si dimette...

O beh, arrivederci... 

Saluti

domenica 10 febbraio 2013

Basta un dito

Sono le piccole cose che
fanno grandi le persone
                                           Anonimo

E' evidente che l'anonimo autore della frase iniziale viveva in altri tempi...
Adesso delle piccole cose non gliene importa niente a nessuno, anzi si fa a gara a chi le spara più grosse o a chi la combina più grossa...
Così i politici promettono mari e monti, anche senza chiamarsi monti, o promettono milionate di posti di lavoro, anche se non hanno mai lavorato, del resto i politici non li si dovrebbe mai ascoltare, mica tutti, solo i nostri, la dove con nostri intendo tutti quelli italiani...
Tutto è e dev'essere, esagerato, maggiorato, rumoroso, appariscente, inutile e spesso, molto molto spesso, vergognosamente volgare...
Non sto a lamentarmi, è il segno dei tempi, le cose vanno così perché è così che devono andare, se poi sia giusto o meno, chi sono io, o chi siamo noi per giudicare? Tra 10, 20 0 100 anni, ci sarà chi giudicherà al posto nostro, per ora "godiamoci" tutta questa inutile esuberanza e facciamoci travolgere dalle poderose onde dell'inutile abbondanza...

Io probabilmente sono un poverello...
Dico questo perché a me le piccole cose ancora piacciono, mi piace notarle anche quando fanno di tutto per passare inosservate, piccoli gesti, sguardi sfuggenti, attimi minuscoli che, anche quando notati, non cambiano il senso di quel che succede, semmai, quando visti, potrebbero cambiare il senso di colui che li vede, se fossimo all'interno di una favola, nella realtà, gli attimi passano e chi sè visto sè visto...
Metti tanti attimi uno dietro l'altro, mettine tanti tanti e all'improvviso di ritrovi vecchio e stanco di cercare altri attimi...

Ma non è questo il discorso di stasera...
Raramente, molto molto raramente, le piccole cose riescono ad assurgere a grandi risultati, riescono ad avere una visibilità raramente sperata e spesso mal riposta...
Oggi è successa una di quelle rare volte, uno di quegli attimi è riuscito ad abbandonare l'oblio ed è finito negli occhi di tutti...
Tranquilli, non è niente di romantico...
Si tratta del dito medio alzato dall'allenatore Delio Rossi all'indirizzo, forse dei tifosi o di chi che sia, non è importante a chi o perché l'abbia fatto, e per me non è nemmeno importante il gesto di per se, anzi a dirla tutta, non capisco tutto il marasma che ha generato...
Capiamoci.
Quello che è successo, probabilmente è sbagliato, ma cos'è un dito medio se paragonato a tutta la schifezza che gira nel mondo del calcio?
Direi proprio una cosetta da niente...
Forse, e dico forse, forse tutti dovremmo iniziare ad alzare le nostre dita all'indirizzo di tutto quel marciume...
Forse...
Saluti

venerdì 8 febbraio 2013

Sono pronto?

La ragione per cui l'ansia uccide 
più persone del lavoro è perché 
la maggior parte delle persone 
si preoccupa invece di lavorare.
                                                Robert Frost

Domani sera si ricomincia...

Sono pronto, più o meno...

Le piantine le ho comprate...

Anche gli annaffiatoi...

Il costume da vecchietto no...

Sono anche indeciso su cosa dire...

Ok, lo ammetto sono un pò teso...

Tutti gli anni è la stessa cosa...

Non mi ci abituerò mai...

Meglio così...

Saluti

giovedì 7 febbraio 2013

Accademia della Brusca...

Tutto può cambiare, ma non la 
lingua che ci portiamo dentro, 
anzi che ci contiene dentro di sé 
come un mondo più esclusivo 
e definitivo del ventre materno.
                                                     Italo Calvino


Sapere che c'è qualcuno che legge quello che scrivo, ovviamente, mi mette di buon umore, e fino a qualche tempo fa un pò mi preoccupava...
La preoccupazione maggiore risiedeva nel non voler "deludere" nessuno, deludere non solo per i contenuto di quel che scrivevo, tipo l'argomento o il tono con cui affrontarlo, ma anche non deludere per come il testo viene "fisicamente" trasposto in parole, quella che comunemente è conosciuta come "forma lessicale"...
E' quest'ultimo aspetto quello che più mi preoccupava...
Perché?
Perché pensavo che la mia "scarsa" scolarizzazione mi avrebbe decisamente limitato, con scarsa scolarizzazione intendo proprio scarsa in senso quantitativo, visto che ho conseguito solo la licenza di terza media, licenza che, per altro, i professori di allora mi concessero, non tanto per i miei scarsi meriti scolastici, ma più probabilmente per togliermi di mezzo...
Come non capirli, ero una tal testa di cavolo...
Al di la dei miei dubbi, cominciai comunque a scrivere, mettendo al massimo le opzioni che vengono in aiuto, come il controllo ortografico e tenendo sempre aperta una finestra su un buon numero di dizionari on line, poi una volta scritto quello che volevo, non rimaneva altro che leggere e rileggere più e più volte il tutto alla ricerca di quello che un computer non può interpretare, cioè il senso finito del discorso, l'eventuale filo conduttore o la sinusoide della metafora, fatta anche quest'ultima operazione, cliccavo su "pubblica" e speravo per il meglio...
Non sempre il risultato era all'altezza delle mie aspettative, perché quello che nella mia testa era un ottimo pensiero, argomentato perfettamente, una volta scritto e letto, perdeva buona parte del "mordente"...
La causa di questo decadimento era, il più delle volte, imputabile alla esasperata ricerca di una innaturale "pulizia lessicale", il voler essere neutro, compito ed educato a tutti i costi...
Quella ricerca portava a dover trovare lunghi "giochi" di, educate, parole per evitare volgarità o parole sgradite se non maleducate...
Ora tutti questi dubbi e timori non li ho più, scrivo abbastanza fluentemente e spesso mi basta seguire il filo dei miei pensieri, così come passa, senza farsi troppe menate, per produrre un buon post da pubblicare, poi rimanendo nei limiti di una sana decenza, mi concedo qualche parola o qualche concetto leggermente più coloriti, ma solo quando sono utili al discorso, cioè quando non spezzano o ovidenziano il concetto che si vuole esplicare, faccio un esempio...
Il post precedente a questo, contiene una frase che se presa decontestualizzandola, risulta effettivamente brutta e indisponente, la frase è questa: solo un continuo vomitarci addosso merda...
Indubbiamente brutta, ma se la leggiamo all'interno del discorso dal quale è stata estrapolata, diventa invece funzionale perché veicola chiaramente il sentimento che vuole descrivere, lo fa in modo crudo se vogliamo, crudo ma estremamente diretto evitando di doverlo andare a sviscerare con lunghi e noiosi filosofismi lessicali...
Ripeto, su queste pagine non troverete mai una "parolaccia" fine a se stessa, troverete solo parole di uso comune e vocaboli ritrovabili su qualunque dizionario o comunque, parole che fanno parte di quella quotidiana realtà che è la vita di tutti i giorni...
Saluti

lunedì 4 febbraio 2013

Fravide Dancesca

Le loro figure si stagliarono nel
rosso tramonto, camminarono 
mano nella mano fino a quando
raggiunsero il castello, li poco
dopo si sposarono con una gran
festa e vissero felici e contenti,
per sempre... 
Ma andate a cagare!!
                                           Lorenzo Reschiglian

Mettiamo le cose in chiaro subito, se siete tra quelli che credono nel colpo di fulmine, nell'amore infinito e in tutte quelle vaccate tipo, chi si somiglia si piglia o gli opposti si attraggono, lasciate perdere, non leggetevi questo post...
A meno che, non vogliate imparare qualcosa di nuovo...
Ok?
Bene...

L'amore perfetto non esiste. Punto e basta.

Le favole sono favole, la realtà è la realtà.

Facile vero?

Vero!!

Oggi ho avuto la conferma ad una mia convinzione...
Doverosa premessa.
La storia con Odette, mia moglie, non è iniziata in un modo prettamente "convenzionale"...
Solitamente la vita, e la trasposizione che i vari media ne danno, ci mette alla ricerca dell'anima gemella in una maniera che non ha nulla, o quasi, con la realtà, le favole non sono quelle scritte dai vari, Grimm, Perrault o chi che sia, le favole sono quelle che tutti i giorni ci vengono propinate dalla televisione e dai giornali...
I media per coprire le pessime verità quotidiane, ci rimpinzano di mappazzoni preconfezionati di amori "impossibili" che si avverano, tutti questi amori, chi più chi meno, iniziano così: Io ti guardo, tu mi guardi, io ti piaccio tu mi piaci, qualche schermaglia idiota, poi l'amore incondizionatamente eterno...
Con Odette non fu così per niente...
Entrambi uscivamo da periodi negativi, quindi non avevamo la necessità di metterci insieme, così, in un certo modo, ci siamo "usati" a vicenda, parlandoci moltissimo, scaricandoci addosso tutta la marceria che ci portavamo dentro, niente coccole, niente doppi sensi, niente di niente, solo un continuo vomitarci addosso merda...
Con quelle premesse, non ci saremmo certo aspettati di metterci insieme, e per un certo periodo così è stato, ma ad un certo punto le robe brutte finiscono, ma non era finita la voglia di parlarci e vederci, e così abbiamo cominciato a parlare delle cose che ci piacciono e dei nostri sogni, delle aspettative e così via, allora e solo allora, abbiamo capito che poteva esserci qualcosa di più e ci siamo messi a cercare cosa potesse essere quel di più, stiamo cercando ancora adesso... Ci piace un sacco cercare...
Quindi nella mia testolina ha cominciato a formarsi un pensiero diverso, seguendolo ho cominciato a ripulire le mie "consapevolezze" dai falsi imput inculcatimi negli anni, e improvvisamente mi si è aperto un mondo nuovo e diverso...
Ho capito che l'amore, quello vero, non nasce quasi mai da storie tutte rose e fiori, è decisamente più facile che nasca da profondi pozzi neri, pozzi dai quali non riusciremmo ad uscire da soli e dai quali nessuno ci aiuterebbe ad uscire, a meno che, non ci sia dentro a sua volta...
Ma fino ad oggi questa teoria è stata assolutamente una mia idea...
Fino ad oggi...
Cos'è successo oggi?
Oggi ho capito che quello che è successo a noi, in un certo modo, è successo anche ad una coppia di miei amici...
Anche loro non si sono "fulminati" a vicenda, anche loro non hanno iniziato a frequentarsi in modo "convenzionale", anche loro all'inizio non pensavano che potesse funzionare, anche loro si sono svuotati a vicenda, poi una volta vuoti hanno cominciato a riempirsi vicendevolmente, e così facendo, hanno capito di non essere più soli...
Bellissimi...
Chi sono?
Non ve lo dico, ho sempre paura che l'invidioso di turno venga a rompere le palle, sappiate che:
Lei, beh lei e una delle donne più incredibili che io abbia mai conosciuto, capace di sostenere cadute rovinose e di trovare sempre la forza di risollevarsi...
Lui, beh lui ancora non lo conosco bene, ma da come li vedo insieme, direi che avrò molto, moltissimo tempo per conoscerlo...
Vi voglio bene...
Saluti