domenica 31 marzo 2013

Universo parallelo

La mente fa brutti scherzi,
come quella volta che uno
scherzando giocò con la
mente...
                                  Lorenzo Reschiglian

Ieri, avevo appena finito di "lavorare" il post, dopo averlo riletto e corretto, l'ho pubblicato e condiviso, appena finito guardo l'orologio e vedo che sono quasi le due del mattino, precisamente era l'una e cinquantanove minuti...
Penso, bene, così quando scattano le due, vado a mettere a posto gli orologi...
Allora sono lì che aspetto che scattino le due...
I secondi passano, 56, 57, 58, 59...
Ecco... 
Ma succede qualcosa, o meglio, non succede nulla, il 59 rimane lì, l'orologio sembra fermo, l'immagine sfarfalla un po', il numero lampeggia leggermente, poi un gatto nero attraversa lo schermo e scompare, poi la scena si ripete, lo stesso gatto riattraversa lo schermo e scompare, l'orologio lampeggia ancora poi...
59, 58...
Cosa diavolo succede?...
58, 57... 
Ma cos..
58, 59, 00
Sono le due! Anzi no, sono le tre...
L'orologio del computer segna le tre...
Che idiota, penso tra me e me, ovviamente i computer si regolano da soli... Guardo il telefonino, segna le tre... Che scemo, per un momento mi sono spaventato...
Va bene, ho sete, vado in cucina così bevo e metto a posto gli altri orologi, scendo, entro in cucina, prendo l'acqua, il bicchiere, verso l'acqua e mentre bevo, mi dirigo verso l'orologio a parete...
Lo guardo e mi blocco, l'acqua mi va di traverso il bicchiere mi scivola dalla mano...
L'orologio segna le tre...
Il rumore del bicchiere che va in frantumi mi riporta alla realtà...
Cazzo! Mi do dello stupido e vado a prendere la scopa, torno in cucina ma la luce è spenta, la riaccendo, l'orologio segna ancora le tre, ma per terra il bicchiere non c'è...
Sento miagolare fuori dalla porta, poi silenzio, poi ancora quello stesso miagolio...
La luce si spegne...
Passi che scendono le scale...
Mi nascondo...
La luce si accende...
Rumori...
Guardo chi c'è in cucina...
Ci sono io, cioè non io, un'altro io con un bicchiere d'acqua in mano...
Lui, cioè l'altro io, guarda l'orologio, l'orologio segna le tre, vedo la mia, cioè la sua faccia sbiancare, l'acqua mi/gli va di traverso e il bicchiere mi/gli cade dalla mano...
Aspetto il rumore di vetri in frantumi, istintivamente chiudo gli occhi...
Ma nessun rumore...
Riapro gli occhi, buio...
Buio...
Apro gli occhi, che credevo d'aver aperto ma che sono, erano, chiusi, adesso sono aperti...
Buio...
Non sento nemmeno il peso del mio corpo in piedi...
Non sento i piedi, non ho le gambe...
Nel buio un gatto miagola, poi silenzio, poi ancora un gatto miagola...
Apro gli occhi, ma non li avevo già aperti?
Apro gli occhi, una nebbiosa luce mi confonde, sento rumori strani, scricchiolii come di una vecchia sedia...
Apro gli occhi... Lo schermo del computer...
Ma cosa diavolo...
Guardo l'ora, quasi le due, precisamente l'una e cinquantanove...
Bene, penso tra me e me, così poi scendo a mettere a posto gli orologi...
Ho anche sete...

Saluti

sabato 30 marzo 2013

Ovvio, idioti...

L'associazione consumatori avverte:
Sarà la Pasqua più povera degli degli
ultimi venti anni, consumi in calo del
15/20 per cento...
Cavoli, sapete qual'è il miglior modo
per non spendere soldi?
Semplice, basta non averne...
                                             Lorenzo Reschiglian

Non riesco nemmeno più ad arrabbiarmi...
Leggere il giornale sta diventando un esercizio cardiotonico...
Esssììì, perché io funziono in una maniera un pò strana...

Caratterialmente funziono a fasi alterne, solitamente quando si presentano problematiche pressanti, tipo la persistente crisi, io inizio ad affrontare la cosa con un certo distacco, un pò come se la cosa non fosse un problema di mia competenza, come effettivamente poi è visto che non sono ne un magnate, ne un imprenditore, ne tanto meno un truffatore o un politico (che poi è lo stesso), insomma penso che non sia un problema mio perché non sono minimamente in grado di influire, e in nessuna maniera sul problema, poi la crisi, appunto persiste e io entro nella fase arrabbiatura, quella fase nella quale io sbraito, maledico e accuso chiunque stia minimamente meglio di me, pensando che tutte le colpe siano da imputare ai vari magnati, imprenditori o tanto peggio, ai truffatori o politici (che poi è lo stesso), l'arrabbiatura monta perché sono assolutamente certo che i mangioni continueranno a mangiare, ovviamente lasciandomi a digiuno, successivamente entro nella fase per me peggiore, quella dove mi tiro addosso tutte le colpe del pianeta, praticamente penso che tutti ce l'abbiano con me, un pò come se i vari magnati, imprenditori ma anche i truffatori o i politici (che poi è lo stesso), puntino il dito contro di me facendomi notare che la colpa è mia perché non mi impegno abbastanza...
Ma tutte queste fasi le ho già passate...
Adesso sono in una fase nuova, potrei chiamarla: Divertito distacco...
Questa fase è caratterizzata da un'euforico senso estraniante, leggo le notizie e più sono catastrofiche più mi fanno ridere, mi scompiscio leggendo delle enormi ruberie dei vari magnati, delle mostruose ingiustizie dei vari imprenditori o del mix di rubomostrotrufferie dei vari truffatori o politici (che poi è lo stesso), leggo e rido, rido e leggo in un crescendo di folle spassoserie...
Anche perché trovo che si possa solo ridere leggendo quello che scrivono i tanti giornalettai, quei giornalettai che cercano più il titolo ad effetto, piuttosto che scrivere un articolo con un qualsivoglia costrutto...
Come non capirli, la crisi c'è e anche l'industria delle notizie la subisce, quindi tutti, giornalettai compresi, stanno li a chiappe strette cercando di tenersi stretto anche il posto di lavoro oltre le chiappe, ma se sulle loro chiappe hanno quasi sempre il controllo, non si può dire lo stesso per il posto di lavoro, così può capitare che per conservarlo si debba "cedere" alle richieste del mercato, richieste che si trasformano in articoli vuoti, stupidi e palesemente idioti...
Idioti.
Come altro si potrebbero definire, se non idioti, tutti quegli articoli che parlano della crisi, così come se questa fosse una novità dell'ultima ora?
Idioti appunto...
Ma per quanto siano zeppi di idiozie, continuo a comprare e leggere i quotidiani, un pò perché non voglio contribuire alla crisi della stampa, un pò perché al di la di tutto quello che posso pensare, alla fine  sono un idiota...
Mi sto avvicinando ad una nuova fase, lo so lo sento, ancora non so bene che fase sarà ne come l'affronterò, ma nell'aria sento profumo di cambiamento...
Ed è un profumo che mi piace...

Saluti

venerdì 29 marzo 2013

San Antonio bistrattato...

Si, si, lo so sono due giorni che non scrivo...
Ma quando si hanno mille e mille pensieri
che girano nella testa e non si ha la forza di
dare un senso a tutta quella confusione, non
rimane che stare in silenzio e in quel silenzio
cercare la nota dissonante...
                                                        Lorenzo Reschiglian

Stasera gironzolavo su Facebook, inutile dire che sempre più spesso in bacheca arrivano inutili porcherie, sembra inevitabile, si riesce a limitare l'afflusso di queste robacce limitando la "libertà" di chi ha l'accesso alla bacheca, ma ci vuole tempo perché alle volte si accetta l'amicizia di qualcuno che non è un conoscente diretto, magari qualcuno arriva perché ci sono amicizie comuni o perché si scrivono o leggono commenti che fanno nascere questa o quella curiosità, i modi sono pressoché infiniti, così ci troviamo ad accettare queste amicizie, appena si clicca su "conferma", in bacheca arriva quello che questa nuova amicizia condivide...
Non sempre va tutto bene...
Oddio, devo ammettere che mi è quasi sempre andata bene, ho quasi sempre trovato persone notevoli, a volte eccezionali, altre assolutamente speciali...
Ma non sempre va tutto bene...
Così ogni tanto capitano persone bizzarre, curiose o strane se non completamente folli...
Io mi sono dato una regola, do una settimana di "sopravvivenza" ai nuovi venuti, settimana durante la quale faccio un attento monitoraggio del personaggio andando, se necessario, via via a limitarlo fino ad arrivare, nei casi peggiori, ad eliminarlo...
A volte una settimana è poco, altre volte bastano poche ore...
C'è gente veramente strana al mondo, ma così riesco a salvaguardare il mio cortiletto...
Ma quando a impazzire sono persone che si conosce da sempre e che sono presenti fin dal primo giorno che si è aperto il profilo? 
Che si deve fare?
Qui gli scrupoli bloccano un pò la situazione, c'è il rischio di farsi mille menate, tipo: Cavolo con questo andavo a scuola, questa è la morosa di tal dei tali, questo è un parente... E via discorrendo, ci sono decine e decine di situazioni potenzialmente scabrose da gestire, che vuoi per non far brutta figura, vuoi per non inimicarsi qualcuno, si lasciano lì in una sorta di limbo, non li si segue più ma non li si cancella...
Almeno così mi dicono, io tutta quella scrupolaglia non me la faccio, se qualcuno non mi piace lo elimino senza tante smancerie, la quasi totalità delle volte, l'eliminato non se ne accorge nemmeno, o comunque non si interessa della cosa, quelle rare volte che l'eliminazione non passa inosservata e l'interessato chiede delucidazioni, io spiego le mie ragioni senza raccontare favolette raddolcenti, solitamente la cosa finisce con un vaffa##@@#@, ma fa niente, non è che posso stare simpatico proprio a tutti tutti...
Oggi ad esempio, mi sono veramente arrabbiato quando è apparsa l'ennesima "catena di San Antonio"...
Ora, non è che le catene mi facciano arrabbiare sempre, tutt'altro, non le considero nemmeno, semplicemente faccio come se non esistessero, però alcune mi indispongono, ad esempio tutte quelle che nell'incipit fanno così: So che il 98% non condividerà ma...
Ma...
Ma cosa?
Ma cosa pezzo d'idiota??
Se già sai che il 98 per cento delle persone non condivideranno quello che scrivi, non pensi che magari quello che scrivi è una porcheria?? E nella improbabile ipotesi che per sbaglio scrivi anche qualcosa di intelligente, non è detto che a qualcuno interessi, quindi, perché devi fare lo stro@#@ scrivendo quella stupida premessa?
Domanda inutile, o meglio, domanda alla quale ho già risposto, sei stro@#@ e ti comporti da stro@#@...
Chissà, forse per qualcuno lo stro@#@ sono io, per quello che ho scritto...
Bah! Il mondo è tanto vario...

Saluti

martedì 26 marzo 2013

L'insostenevole leggerità della falsezza...

Fatevelo dire da un ex, se vi 
dicono che le bugie, le reiterate 
menzogne ma anche le semplici
"bugie bianche" quelle dette a
fin di bene, se trovate qualcuno
che vi dice che è sbagliato dire
balle, ascoltatelo, si ascoltatelo, 
datemi retta...
                                    Lorenzo Reschiglian


Ne avevo sentito parlare e qualche mese fa, tramite "un'amica" "comune", ne ero venuto a contatto, seppur di striscio...

Sto parlando dei tanto famigerati "Fake", ossia i falsi profili, cioè quella sempre crescente maramaglia di poveri idioti, sfigati e imbecilli che per qualche malato motivo, vanno sui social network e si registrano sotto profili in parte o completamente falsi...
Sembra che il rapporto tra profili reali e Fake, sia di quasi uno a tre, ossia vuol dire che per ogni Lorenzo Reschiglian reale, ci sono tre Pinco Pallino fasulli, oltre il 70 per cento della gente che c'è nei vari social, è fasulla...
Ovviamente c'è da fare qualche piccolo "distinguo"...
Il primo è che la statistica gioca a sfavore, perché come fake viene catalogato anche chi parzializza le verità, cioè chi non è totalmente sincero, esempio, quelli che non mettono la propria foto o non ne mettono proprio, nel mucchio non entrano le informazioni riguardanti, età, luogo e data di nascita, orientamento sessuale e di conseguenza anche il proprio sesso, luogo dove si vive o lavora e per finire, gli interessi personali...
Altra distinzione la fa chi è "costretto" a non essere se stesso...
Vi suona strana l'ultima frase?
Un pò lo è veramente, ma sapete che c'è un intera categoria di "profili" creati ad hoc per i motivi più svariati?
Ebbene è proprio così, infatti succede che qualcuno, persona fisica, gruppo o pagina, o qualcosa, ente, azienda e quant'altro, si trovi nella "necessità" di dover monitorare (segretamente) il proprio profilo, così si crea un falso profilo, che poi verrà accettato nella cerchia del profilo da monitorare e da quella posizione, potrà muoversi per tastare il polso della situazione, cioè verificare il gradimento reale del profilo monitorato, il tutto ovviamente serve per "mirare" i contenuti, le pubblicità ecc, ecc...
Comodo vero?
Vero...
Ma tutto questo rientra in una piccola, piccolissima percentuale, il grosso dei fake è e rimane ad appannaggio dei bugiardi normali...
Bugiardi normali...
Ma fino a pochi giorni fa, anche per me, il tutto risultava più folklore che realtà, ma poi...
Poi ne ho scoperto uno io, proprio io...
Un pò mi è dispiaciuto, perché mi è bastato chiedere chi fosse veramente, per farla/farlo sparire...
Che mondo balordo...
Essere se stessi, è diventato proprio cosi "limitativo"??
Si?
Peccato...
Saluti.

domenica 24 marzo 2013

25/30 minuti, più o meno...

Non c'è un motivo, non serve 
chiedere, le cose, a volte sono 
così perché così devono essere, 
una motivazione risulterebbe 
inutile, nonché fastidiosa...
                          Roccambole in brodo di giuggiole (cit)

sabato 23 marzo 2013

Teorie...

Dal Big bang al creazionismo,
passando da casa di Darwin, se
ci offre un caffè ovviamente...
                                      Lorenzo Reschiglian

Sapete cosa hanno di bello le teorie?
Praticamente tutto...
Già perché le teorie, per loro stessa natura, sono "solo" un'accozzaglia di congetture, magari affascinanti e magari così assolutamente interlacciate da sembrare reali o realizzabili, ma finché non saranno riconosciute e i dati di cui sono composte non risulteranno comprovabili e riproducibili, restano e rimangono un'accozzaglia di congetture...
Resta quell'alone di affascinante mistero che ogni teoria ha intorno, alone che ne alimenta la discussione e ne aumenta la diffusione...
Pensate che "solo" 500 o 600 anni fa, ancora si credeva che la terra era piatta, Cristoforo Colombo passò dei guai quando cominciò a sproloquiare sulla sua strampalata teoria della scorciatoia per le indie...
Veniva abbondantemente perculeggiato quando diceva di voler fare il "giro" della terra...
Dopo tutto non aveva nemmeno torto, non tanto per la sfericità della terra, ma per il fatto che sarebbe stata davvero un'ottima scorciatoia, se non ci fosse stato il continente americano in mezzo alle scatole...
All'epoca però era facile teorizzare qualcosa, perché le conoscenze erano limitate, oggi le conoscenze sono enormemente aumentate, quindi teorizzare qualcosa è oggettivamente più difficile, anche perché è un attimo e si finisce sulla bocca di tutti (potenza dei social network)...
Ma tutto questo non sembra interessare minimamente a nessuno, tutt'altro, tutti sono lì a dire la propria, tutti hanno la soluzione miracolosa per qualunque problema...
Ma la realtà è decisamente diversa...
Con questo non voglio dire che i "teorici" debbano perdere il posto, tutti hanno il diritto di dire quello a cui pensano, no, il mio pensiero va a tutti quelli che ascoltano...
Leggete e ascoltate chiunque vi proponga una teoria, ma non prendete tutto per oro colato, siate pazienti e cercate conferme a tutto quello che vi viene proposto è l'unica vera via verso il sapere è la pazienza...
Siate pazienti, il mondo vi ringrazierà...

Saluti

venerdì 22 marzo 2013

Aria ammalata

Adesso vi dirò una banalità...
O forse no...
Ma tant'è...
                       Lorenzo Reschiglian

Sono ormai mesi che, tra altri e bassi, in casa mia siamo tutti malati, malaticci e mucoappiccicaticci, Adriano, ancora sciroppato è appena uscito da una polmonite, Odette tra tosse e mal di gola non passa una giornata tranquilla, io sono talmente mal messo da non essere più nemmeno "rottamabile"...
Poi mi guardo in giro e vedo, occhi gonfi, nasi sgocciolanti, starnuti, tosse e quant'altro, centinaia e centinaia di persone ammalate, vado al supermercato e l'unica cassa con la coda è quella della parafarmacia, nei carrelli che vedo passare, bistecche e prosciutto hanno lasciato il posto a fazzoletti, antistaminici, sciroppi e analgesici, ovviamente quasi tutti sono prodotti "da banco", perché la crisi non ci permette medicinali "di marca", ma la stessa crisi non ci permette di stare a casa per curarci, ci fa paura anche chiedere i giorni di mutua...
Ma che cavolo di vita è?
Ma soprattutto, perché continuiamo ad ammalarci?
Ed ecco la banalità...
Cosa cavolo c'è nell'aria che respiriamo?
Inoltre...
Ma le medicine che ci pippiamo, servono a qualcosa? Qualcosa oltre ad arricchire le case farmaceutiche intendo...
Dico questo perché...
Perché ci si ammala, e fin qui "tutto bene", allora andiamo dal medico, ancora tutto bene, il medico ci dice quali medicinali prendere, tutto bene, prendiamo le medicine e le cose cominciano ad andare peggio, un pò perché gli effetti "benefici" non si sentono da subito, al contrario degli effetti "indesiderati" che invece sono praticamente immediati, così al mal di gola e al dolore osseo, dobbiamo aggiungere, mal di stomaco, nausea e tutta la sfilza di effetti ordinatamente riportati dal foglietto informativo, foglietto che non abbiamo nemmeno finito di leggere che subito ci riammaliamo...
Qualcosa non mi torna...
I nostri bis nonni non si ammalavano mai, un giorno passavi a salutarli, il giorno dopo eri al loro funerale, niente minchiate, niente scatolette distributrici di medicinali, scatolette che ci siamo abituati a vedere dai nonni, nonni che arrivano a prendere 8, 10, 15 medicine diverse al giorno, pillole per ogni cosa ed ogni caso, pillole per prendere altre pillole e pillole per ricordarci di prendere le pillole...
Follia...
Ma il benessere è anche questo e mentre i nonni si "calano" la qualunque, i loro figli cioè i nostri genitori, in una strana escalation salutistica, non fanno nemmeno tempo a diventare pillolodipendenti, perché muoiono prima devastati da malattie sempre più aggressive, e noi?
Beh, come avevo scritto in un vecchissimo post, noi abbiamo nascosta da qualche parte, già la nostra data di scadenza...
E i nostri figli?
Già, cosa ne sarà dei nostri figli?
Preferisco non pensarci e meschinamente, nascondermi...

Saluti

giovedì 21 marzo 2013

Il cuore nella culla

Se non sai perché un bambino 
sulla giostra saluta i genitori 
a  ogni  giro  e  perché  i  suoi 
genitori gli rispondono sempre, 
non capisci la natura umana.
                                       William D. Tammeus

Sapevo che il post di ieri avrebbe creato qualche controversia, del resto sembra essere normale il non riuscire ad accontentare tutti...
Chi se ne frega...
Ricordate la storia della piccola Sofia, della sua rara malattia, del fatto che la cura sia a base di cellule staminali, sapete della ridicola altalena giostrata da un branco di deficienti sul permesso o meno di somministrare le staminali, con quel vergognoso si si può, no non si può, forse, ma, chissà e quant'altro, ricordate tutto?
Bene.
Se non l'avevate ancora capito, sono favorevolissimo dell'utilizzo delle cellule staminali, per qualunque patologia per le quali queste cellule possano essere somministrate, cioè, trovo che se le staminali possono veramente far qualcosa, perché non provare, soprattutto se altre vie non danno speranze...
Perché no??
Poi magari risulterà inutile, ma preferisco dire: Abbiamo fatto tutto quel che si è potuto, ma non è stato sufficiente, piuttosto che arrovellarmi il resto della vita dicendomi: Chissà se avessimo provato...
Macché, i detrattori sono sempre dietro l'angolo, tutti lì a sputar sentenze, "l'accanimento terapeutico".."i costi per la società".."i genitori plagiati dalle major".."scelte non dettate dalle scienza ma dal cieco sentimento"...
Ma dico, stiamo scherzando?
Adesso divento un qualunquista, perché mi piacerebbe proprio sapere se tutta sta gentaglia che parla e sparla, se tutti questi ben pensanti sono genitori, e non solo, mi piacerebbe sapere, se sono genitori, per quale motivo abbiano fatto figli?
Ma belle le mie testoline ben pensanti, cari detrattori, ma voi lo sapete cosa vuol dire avere dei figli? Voi sapete perché si hanno dei figli?
Ad ascoltare i vostri malati sproloqui direi proprio di no.
Un figlio, non è un progetto, non è un trofeo da esporre ad amici e parenti, non è la ciliegina sulla torta, non è nemmeno blocco di creta da plasmare a nostra immagine, un feticcio sul quale scaricare le nostre esigenze e i nostri sogni mancati, per non parlare dei figli fatti per "tener saldo" un rapporto...
No, no eppoi no!
I figli sono vita, i figli sono amore, ma sono vita e amore per loro, per una loro futura vita e per il loro futuro amore, questo sono i figli, i figli devono nascere solo ed esclusivamente dall'amore, nell'amore e per l'amore...
Tutto il resto è inutile fuffaglia.
E' alla luce di questo che dico: Solo i genitori, i veri genitori, i genitori che hanno generato nell'amore, possono sapere cosa significa amare i propri figli, conoscono il peso del dolore nel vederli soffrire e quindi, sono gli unici che possono decidere della vita del proprio figlio, solo ed esclusivamente i genitori...
Quindi se un medico dice che un sistema, piuttosto che un'altro, può dare qualche speranza di cura, se non di guarigione, i genitori e solo loro, devono decidere sul da farsi, loro nella consapevolezza dell'amore e della vita per il proprio figlio.
La legge, umana o divina che sia, non deve in nessun modo influire sulla scelta dei genitori.
E' chiaro il concetto? 
Sì?
Bene.
No?
Siete degli idioti.
Ad un figlio gli si dona la vita e un genitore farà di tutto per difendere quella vita, anche perdere la propria.
Questo è essere genitori, il resto sono favolette per pulirsi la coscienza.

Saluti

mercoledì 20 marzo 2013

Quando l'uomo gioca con la vita...

1    In principio Dio creò il cielo e la terra.
27 Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò;
      maschio e femmina li creò.
31 Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona.
                                                                                              Dal libro della genesi


Se non siete credenti, leggete questo post, se siete credenti, leggetelo lo stesso non vi farà male...

In questi giorni la mia bacheca è stata continuamente bersagliata da post e condivisioni riguardanti la storia e le vicissitudini della piccola Sofia, forse è inutile ricordare chi è, ma se ci fosse qualcuno particolarmente distratto, ricordo che Sofia è quella bimba affetta da una rara malattia, malattia che viene curata con le cellule staminali.

Ora, non scriverò il solito pistolotto sulla più o meno veridicità delle cure con le staminali, ne entrerò nel merito se, tali cure siano più o meno etiche, non ho ne la conoscenza ne la capacità, no, quello di cui voglio parlare è quella buffa accozzaglia di eventi ed emozioni, quel caotico manicomio che più banalmente conosciamo sotto il nome di: Vita...

Vita.

Vita nel senso di vivere, vivere significa aver coscienza di se e di tutto ciò che ci gira intorno, aver coscienza di se implica qualche problemino...
Uno di questi problemini è strettamente correlato alla succitata vita, vita che viene considerata da quando si nasce a quando si muore, passando da tutte le tappe intermedie...
Come la vita nasce lo sappiamo tutti, sappiamo anche come questa vita può finire, al di la delle singole modalità...
Negli anni, la medicina ha fatto spettacolari passi da gigante, in pochi decenni si è partiti dal morire per un banale raffreddore senza sapere ne come ne perché, e si è arrivati all'accanimento terapeutico...
Sono cambiati gli ospedali, i medici sono sempre più competenti e anche la coscienza collettiva è più attenta e presente nella vita delle persone, prova ne è, l'enorme diffusione di alcune notizie tramite i vari Social...
Quindi enorme e stato il batage sull'altalenante faccenda della piccola Sofia...
L'unica cosa che mi chiedo io è questa, come può un magistrato decidere le sorti di un essere vivente, e badate bene, mica un essere vivente qualunque, un esserino, o meglio, un esserina con tutta la vita da vivere?
Come può?
Può in virtù delle stupide ed obsolete leggi che ci "governano"...
Ma lasciatemi dire che trovo la cosa una vera e propria vergogna.
Nessuno, (se non i genitori) può decidere della vita del nascituro, anche se si dovesse prendere la regina delle richieste, cioè scegliere tra la vita e la morte...
Quindi, caro magistrato, la smetta di arrogarsi un diritto assolutamente divino, non si metta a distribuire gioie o dolori, faccia solo quello per cui, si spera , lei abbia studiato...
Saluti

martedì 19 marzo 2013

Parlando ad una foto...

Ciao, è un pò che non vengo..
....
Sai, è un periodaccio, il lavoro è quello che è, la crisi ci ha rovinato e non ci sono buoni segni per il futuro..
....
Sono così stanco, corro, corro e corro avanti e indietro, tutto il maledetto giorno, ma sono sempre in ritardo, sono sempre un passo dietro a qualcun'altro..
....
E' colpa mia, inutile nascondersi, la situazione è quella che è per colpa mia e il peggio credo debba ancora arrivare..
....
Sono sempre stato un inconcludente, tante idee, tanto entusiasmo ma poi, poi l'entusiasmo finisce e io rimango li..
....
Sono stanco, non ho più la forza, la voglia di insistere, lascio che le cose passino da sole, le guardo passare e le lascio andare..
....
E' tutto così precario, così leggero e ho quel senso di attesa..
....
Sono li che aspetto, non so nemmeno cosa, ma aspetto che succeda, per cambiare cosa poi?
....
Ti voglio bene, si si, lo so, forse non te lo mai detto, forse, ma mi dispiace non avertelo detto, non avertelo detto abbastanza, mi dispiace..
....
Mi manchi Papà, mi manchi e il tempo non cambia minimamente il vuoto che hai lasciato, mi manchi e rimpiango tutte le volte che non sono passato da te, tutte le volte che ho detto: No, sono molto impegnato, ci vediamo la prossima volta... E la prossima, e la prossima, mentre inseguivo le mie vuote idee..
....
Il mio pupetto ti sarebbe piaciuto, è allegro con una punta di malinconia, è forte ma coccolone, è energico ma tenero... Sembri tu..
....
Quando sarà, quando me ne andrò, spero di non lasciare un vuoto così profondo, spero che il mio ricordo diventi velocemente un granellino di sabbia nel cassetto delle memorie, spero di volar via presto da quel cassetto, volare via per andarmi a posare nella polvere dei ricordi perduti..
....
Ciao Papà, auguri..

domenica 17 marzo 2013

Alcool e carte...

La base di ogni volere è bisogno, mancanza, 
ossia dolore, a cui l'uomo è vincolato dalla
origine, per natura. 
Venendogli invece a mancare oggetti del 
desiderio, quando questo è tolto via da un 
troppo facile appagamento, tremendo vuoto 
e noia l'opprimono: 
cioè la sua natura e il suo essere medesimo 
gli diventano intollerabile peso. 
La sua vita oscilla quindi come un pendolo,
di qua e di là, tra il dolore e la noia, che sono 
in realtà i suoi veri elementi costitutivi.
                                                         Arthur Schopenhauer

Mi capita sempre più spesso, capita che mi sorge un pensiero, uno di quelli che capisco subito essere buono, uno di quelli che va sviluppato e completato, ma in cuor mio so che lascerà il segno, così lascio la mente libera di vagare senza una meta precisa, libera di scegliere questo o quel percorso senza una apparente logica, così poco alla volta quel piccolo pensiero, quella nebulosa traccia, comincia a prendere forma, i tratti si fanno via via più definiti e precisi, si delinea una storia con tutto quel che serve, personaggi, trama, intrecci, colpi di scena e finale a sorpresa, tutto diventa sempre più chiaro e poco dopo arriva anche il titolo per "finire" l'intero percorso, ma...
Ma, preso da questo turbinare di pensieri e parole, io mi dimentico regolarmente di scrivere qualcosa, di prendere un qualsivoglia appunto, così, basta una qualunque distrazione, una benché minima interruzione al flusso dei pensieri, che tutto svanisce, l'intero castello di carte crolla miseramente lasciandomi solo quelle che ho in mano e quelle poche di cui si vede la figura, solo qualche ricordo di ciò a cui stavo pensando, ricordi cui non riesco più a dare un senso, solo immagini sempre più sfocate e parole come echi lontani, sempre più lontani, lontani...
Mi capita qui, proprio in queste situazioni di arrabbiarmi, ovviamente con me stesso, ma non per i pensieri appena persi, per un racconto potenzialmente fantastico che si va a perdere tornando tra le contorte curve della mia testa, no, il motivo che mi fa arrabbiare è la sensazione di vuoto che accompagna il perdersi dei miei pensieri, quel senso di non appartenenza, l'inebriante vaganza alcoolica di una sbronza triste...
E' da fessi vero?
Ultimamente di fesserie ne sto facendo a palate...
Non so, è come ste stessi aspettando qualcosa...
Qualcosa che proprio non so che sia...
Proprio non so...

Saluti

sabato 16 marzo 2013

Stasera non ci sono

Vorrei scrivere qualcosa di incredibilmente 
profondo, pregnante e intelligente, uno di
quei pensieri che da solo possa risolvere i 
mali del mondo, uno di quei pensieri capace
di muovere menti, sentimenti e di cambiare 
la coscienza collettiva...
Ma bisognerebbe essere intelligenti...
                                                  Lorenzo Reschiglian


Non si può andare avanti così.
Proprio non si può.

Saluti

venerdì 15 marzo 2013

Qual'è il contrario di "Supereroe"?

Punti di vista diversi, possono
portare a uguali conclusioni, e
volendo, punti di vista uguali
possono portare a conclusioni
completamente opposte...
L'importante è confrontarsi...
                                       Lorenzo Reschiglian

Sono passate poco più di 48 ore dalla fumata bianca, 48 ore da che abbiamo un nuovo papa...

Da un paio di giorni a questa parte, avere un qualunque "social" aperto o attivo è stato un vero suplizio, così come accendere la radio o il televisore, ovviamente la notizia principale è ancora l'elezione del nuovo pontefice...
Se qualcuno non sapesse come la penso, si può andare a leggere il post dell'altro ieri...
L'elezione del papa, è capibile che sia importante, ma chi non è importante al giorno d'oggi?
Comunque sia, morto un papa, se ne fa un'altro...
E così è stato, anche se il vecchio papa è ancora vivo...
In tutto quel mare di complimenti, c'è ovviamente anche qualche detrattore...
Questi detrattori hanno idee contrastanti, da chi dice d'averlo visto in tivù, a chi dice di sapere tutto su di lui, passando da quello che sa chi c'è veramente dentro le vesti del papa, ma che non parlerà proprio per quel motivo...
Anche se, i commenti che più mi hanno colpito, quelli che mi stanno facendo scrivere questo post, sono  altri, uno su tutti quello che rammentava alcuni trascorsi non proprio caritatevoli dell'appena eletto papa, trascorsi che lo vedevano "connivente" con uno dei più, se non proprio il peggiore, dei dittatori...
Per prima cosa, non posso fare a meno di notare, per l'ennesima volta, che c'è sempre qualcuno pronto a spalare merda su chiunque assurga alle cronache, c'è sempre chi deve dimostrare una sorta di malato bisogno di male e negatività, bisogna sempre cercare e trovare il marcio, vero o presunto, in chiunque...
Ora, non staro a sindacare sulla veridicità più o meno presunta delle affermazioni che lo accusano, no, io voglio affrontare la cosa in maniera propositiva e creativa...
Prima rammento ai detrattori a cottimo che l'uomo perfetto non esiste e che Superman è solo un fumetto, un fortunato parto di una mente geniale e creativa...
Allora, Superman non esiste, o meglio esiste ed è assolutamente perfetto fino a quando rimane "relegato" ai fumetti o in tutti quei film che lo ritraggono, nella realtà Superman anche se allevato in una famiglia che lo ha instradato sulla via dell'amore e della correttezza, non è detto che debba per forza essere corretto e amorevole, anzi, se non fosse un fumetto, lui dopo l'essersi accorto delle proprie potenzialità, le userebbe per conquistare e soggiogare l'intero pianeta, sarebbe un freddo, efficiente e onesto "operatore" nel settore lapideo e conquisterebbe l'intero pianeta, altro che Clark Kent, lo sfigatello con gli occhialoni spessi, i capelli impomatati e una morosetta secca secca, ci farebbe un mazzo tanto a tutti e diventerebbe il padrone dell'universo...
Eppoi dobbiamo ricordarci che questi detrattori, sono quasi tutta gente che non ha memoria diretta delle brutture insite nel discorso (guerra), non sanno cosa significhi trovarsi sempre nell'imminenza della morte, convivendo ora dopo ora con la continua tragedia della morte, così, più perché non sanno come riempire le loro vuote esistenze, che per pareri a ragion veduta, insorgono gridando e sparlando di cose che non hanno mai conosciuto...
Io invece con i miei nonni, (e con i bis nonni quando disponili) passavo spesso del tempo, tempo che impegnavo ad ascoltare dalla loro voce, tutti i ricordi e le esperienze vissute...
La guerra e tutto ciò che ne conseguiva, era l'argomento che più spesso impegnava i loro racconti...
Racconti di eroi morti, di antieroi morti e di eroi che sarebbero diventati eroi solo dopo morti, molto molto dopo essere morti...
Erano tempi disgraziati, tempi dove la libertà di scelta era ancor più di una chimera, tempi nei quali, se volevi sopravvivere, dovevi scendere a compromessi, compromessi che non servivano ad imbonirsi il potente di turno, ma compromessi con il nostro modo di vivere e pensare alla vita...
Badate, non sto dicendo che gli eroi non servono, dico che gli eroi, diventano eroi dopo morti ed è spesso proprio il motivo per cui sono morti a farli diventare eroi
Ma chiacchierando coi nonni, scopri che in realtà un eroe morto è solo un "inutile" eroe morto, qualcuno che diventerà buono per qualche commemorazione o come propaganda a favore/contro chissà chi o cosa...
Poi però, ci sono gli eroi "sconosciuti", quelli che il loro eroismo non lo bruciano in un unico e sfarzoso momento, ma lo elargiscono un pò alla volta al più alto numero di persone possibili, è cosi che nascono i vari Schindler, Perlasca e via dicendo, eroi che si sono dovuti trovare di fronte alla morte e alla follia del genere umano per diventare quello che sono diventati, ma che prima facevano loro stessi parte di quella follia, e ne facevano parte perché non si poteva fare altrimenti, non penserete mica che tutti i ragazzini che sfilavano impettiti nelle loro inamidate camicie nere, fossero veramente tutti fascisti? Non lo crederete per davvero?
Quindi, ammesso e non concesso, che il nuovo papa, fosse veramente uno che passeggiava a fianco del più o meno temibile dittatore, la domanda che dobbiamo porci è un altra, non è che quelle sue passeggiate, fossero il modo migliore di salvar delle vite?
Non è che i tanto informati giornalisti, potrebbero controllare questa mia matta ipotesi?
Per chiudere, faccio una domandina, cosa scegliereste voi se, con una pistola puntata alla testa, vi chiedessero: A chi vuoi che sparo? A te o al primo che passa?
Siete pronti ad essere imolati come eroi, un pò stupidi se vogliamo, ma comunque eroi?
Si?
Bene!
Allora il mondo ha una speranza...
Saluti

mercoledì 13 marzo 2013

L'abemus, oooo ssi, l'abemus...

E con questo siamo a tre...
La frase "ad ogni morte di
papa"...
Comincia ad avere un che di 
diverso, oserei dire, noioso.
                                   Lorenzo Reschiglian

Sapete che ce?
Questo nuovo Papa mi piace, non è giovanissimo, o meglio è un pò troppo vecchiarello, ma sembra tener botta, ha decisamente una bella cera, un sorriso pulito e due occhi che sanno di sincerità...
Speriamo bene...
Certo non avrà vita facile...
Già, perché sarà il fautore, o il responsabile, di dare il via ad un grande cambiamento, cambiamento che ha solo due vie, uno è quello dove trasporterà questa stanca, obsoleta e sporca chiesa nel nuovo millennio, rendendola, o meglio riportandola, ad una dimensione più umana, una chiesa fatta da uomini per gli uomini, una chiesa meno attaccata agli orpelli, ai fasti, ai dogmi che col loro peso la stanno affossando nel paludoso oblio dell'immobilismo, oppure, ed è la seconda via, se il suo operato non risultasse abbastanza innovativo ed incisivo, decreterà la morte della chiesa così come la conosciamo adesso...
Ora, non so se vivrò tanto a lungo per vedere un prete che si sposa, o follia delle follie, un prete donna, ma chissà, se mi mantengo un pò, forse alla pensione ci arrivo, e allora magari...
Speriamo, lo spero davvero, spero che la chiesa torni ad essere quello che era, quello che chi l'ha fondata volesse che sia, cioè, un esempio da seguire...
Io incrocio le dita...
Se così non fosse, spero almeno d'arrivare alla pensione...
Saluti


Il paradiso geme al fondo della coscienza, 
mentre la memoria piange. 
Ed è così che si pensa al senso metafisico 
delle lacrime e alla vita come al dipanarsi 
di un rimpianto
                                                         Emil Cioran

martedì 12 marzo 2013

Il matrimonio è la tomba della passione? Si.

Beh, non pensavo che l'avrei mai 
detto, ma le persone cambiano, a
volte in meglio altre in peggio, e
a volte si cambia e basta.
                                       Lorenzo Reschiglian

Il matrimonio è la tomba della passione?
Si.
Soprattutto se c'è chi lascia che sia.
Si.
Se si contano i giorni che passano.
Si.
Se non ci si rinnova in continuazione.
Si.
Se ci si lascia sconfiggere dalle cose.
Si.
Se non ci si riconosce nel corpo altrui.
Si.
Se non si ascolta più il proprio corpo.

Si.
Quando "ti amo" son solo due parole.
Si.
Quando si perdono le piccole cose.
Si.
Se con lo sguardo si va oltre i suoi occhi.
Si.
Quando il "noi" torna ad essere, tu o io.
Si.
Quando la vita ti ferisce in profondità.
Si.
Se la verità lascia il posto alle giustificazioni.
Si.
Se le menzogne dette non fanno più male.

Il matrimonio è la tomba della passione?
Si, purtroppo si.
Saluti

lunedì 11 marzo 2013

Undici Marzo...

Crollo dal sonno...
Fuori c'è il temporale...
Dentro familiari che dormono,
ancora più dentro il tumulto esistenziale,
voglia di crescere, di migliorare, di seguire sogni
e un ormai quasi insostenibile voglia di rinnovamento,
la follia scapestrata dell'adolescente, in un corpo
debilitato, ma la mente è viva, quasi euforica
mille idee si rincorrono, si sovrappongono
opportunità da vagliare, da capire
ma un'inconscia stanchezza
insinua l'insicurezza
devo dormire
riposare...
saluti

sabato 9 marzo 2013

L'insostenibile leggerezza del declassamento...

Il bisogno di gloria deriva da un 
senso di totale insicurezza circa 
il proprio valore, dalla mancanza 
di fiducia in se stessi.
                                                          Emil Cioran

Per mia fortuna non lavoro nell'ambito bancario/creditizio, perché devo ammettere che non ci capisco proprio nulla...
E' colpa mia, sono ignorante in materia e anche se ho alcuni amici che lavorano nel settore, amici che ogni volta che ci si vede fanno tutto quello che possono per migliorare la mia situazione, ma per quanto si impegnino, a me nella zucca non ci rimane proprio un bel niente...
Credo sia una forma di rifiuto inconscio, la mia mente, che solitamente è avida di nuove cose, è come se si mettesse in "protezione" per non far attecchire quanto mi viene detto, il mio cervello produce degli anticorpi specificatamente creati per evitare che io mi ammali di "finanzite" o di chissà quale altro fastidioso male derivante dall'argomento...
Boh!
Così, per imparare cos'è lo "Spread", cosa sono i "Future" o i "Bond" per capire come si calcola il costo del denaro, cosa sono e che differenza c'è tra il "Tan" e il "Taeg" o tra i "bot" i "Btp", i "cicitì", "cuccurucuccù" e "quaquaraquà", per capire come funziona il rutilante mondo del denaro, faccio quello che fa qualunque altro essere senziente quando vuole imparare qualcosa, vado in una struttura nata apposta per quello, una struttura che ha al suo interno i migliori specialisti, in pratica, vado al bar...
Se volete imparare qualcosa, e in quel qualcosa è contenuto tutto lo scibile umano, se volete veramente imparare qualcosa, entrate in un qualunque bar, meglio se non è un bar di quelli "di passaggio", meglio sia uno di quei baretti di paese, baretto frequentato sempre dalle stesse persone, meglio se mediamente anziane, più o meno quell'età che va dagli accecati 70 anni di Berlusconiana congiuntivite, e arriva all'eternità di Gesù Cristo...
Ebbene, in codesti locali avrete la fortuna di incontrare tutto il meglio del meglio umano, vi troverete i migliori operai, i più titolati allenatori, i più lucrativi economisti e i più innovativi geometri, architetti e ingegneri, nonché i più incredibilmente onesti avvocati o i peggio bistrattati musicisti, insomma, il bar è il vero crocevia del sapere, la Babele dell'intelligenza, la Piccadilly Circus del pensiero e la Carnaby Street dell'immaginazione...
Bene, visto che avevo da chiarirmi le idee su alcuni aspetti fondamentali per li buon funzionamento del paese, mi sono intrufolato in uno dei suddetti templi del sapere, per non far capire agli astanti il mio scarso livello intellettivo, sono rimasto defilato e silenzioso nel mal celato intento di assorbire, come se si potesse inalarla, l'intelligenza altrui...
Le ore passavano e la mia percezione si espandeva mentre imparavo quale fosse il miglior attaccante della nazionale e da chi, la stessa nazionale, dovrebbe essere allenata, imparavo, ed è il caso di dire finalmente, cosa veramente serve per governare il paese e quali passi ci sono da fare per uscire dalla crisi, in quelle ore ho imparato come si prepara il miglior cemento per ristrutturare una casa o come si cucina un brasato con i fiocchi, ho sentito quanto è importante aggiungere qualche goccia di limone per avere un caffè che ci faccia digerire anche i sassi, ho imparato, imparato e imparato ancora, preso dall'euforia del tanto apprendere ed ebro di cotante nuove ed irrinunciabili nozioni, mi sono alzato in piedi picchiettando il cucchiaino sulla tazzina del caffè...
L'attenzione subito si concentrò su di me, dopo essermi schiarito la voce, attesi qualche istante per trovare il coraggio di parlare, il silenzio era pieno di aspettativa, finalmente parlai...

Esimi testimoni dell'italica scienza, patriarchi del sapere, savi detentori dell'intelligenza, mi propongo a voi per aver soddisfazione ad un dubbio che cruccia la mia labile esistenza...
Le agenzie di Rating ci declassano, sia come nazione sia come sistema creditizio, perdiamo di credibilità sotto ogni fronte, sia esso pubblico che costituzionale, il passato non lo ricordiamo, il presente non ci aiuta e il futuro è oltremodo incerto, ditemi o eletti, cosa devo fare?

Il silenzio era totale, tutti gli sguardi erano su di me, io li giravo uno per uno, occhi negli occhi alla ricerca di una luce, una speranza, un perché... 
Poi finalmente il bar si rianimò e gli illuminati avventori all'unisono mi diedero la risposta:

Mavaffan##@@§§%%loooooooo!!!!!

Ecco, grazie...

Saluti

venerdì 8 marzo 2013

Devo cambiare la pila all'orologio biologico...

Perdo colpi, devo stare più attento,
altrimenti comincerò ad andar in pezzi...
                                                 Lorenzo Reschiglian

Scorrendo la lista dei post pubblicati, mi è saltato all'occhio che ultimamente la frequenza delle pubblicazioni è un pò calata, non mi nascondo dietro un dito, per altro cicciotto, non mi nascondo ma, cerco di giustificare questa situazione...

Perché è successo tutto ciò?
Senza fare allarmismi, il 90 % del problema è la stanchezza, non quella mentale, ne di idee, materiale su cui scrivere ne ho moltissimo e ne "produco" di nuovo in continuazione, quindi la voglia di scrivere c'è ancora, le idee pure...
Ma sono provato fisicamente, la crisi mi induce a lavorare molto più di prima, con risultati che comunque non ripagano le fatiche profuse, ma che mi permettono di vivere, vivere un pò alla volta...
A questo aggiungiamo che si sta tenendo il corso prematrimoniale giù a Grignasco, corso al quale partecipo come coadiutore, corso che mi piace moltissimo, ma che comporta un certo impegno, perché c'è un'ora di strada per andare e di conseguenza, anche una per tornare, quindi esco di casa alle 19.30 e rientro alle 22,30/23...
Bellissimo e spossante allo stesso tempo, domenica prossima finisce, poi a conti chiusi, vi racconterò un pò quello che è successo...
Al tutto aggiungiamo che ho una moglie e un figlio, anche loro necessitano del giusto tempo da passare insieme, tempo che a dire il vero ha la forza di rigenerarmi, ma che comunque ha una sua fisicità e le ore "utili" in una giornata sono sempre le stesse...
Tutto questo, sommato alle normali traversie quotidiane e alle manie personali, ha portato alla situazione   in oggetto...
La soluzione è semplice quanto scontata, rilassarsi e riposare...
Lo farò...
Riposerò e mi rilasserò...
Prima o poi...
Adesso ho un sacco di cose da fare, poi vedrò...
Saluti