venerdì 28 giugno 2013

Crisi d'identità...

Parlare di valori sta diventando
anacronistico, la parola stessa,
valori, è anacronistica, il mondo
si è avviato verso un crepuscolo
tetro e ignorante... Va bene così,
non meritiamo altro...
                                                Lorenzo Reschiglian         

Se ancora avevo un barlume di ottimismo nei confronti di chi ci governa, oggi, dopo aver sentito alcune dichiarazioni, quel lumicino si è spento, spento e travolto da un'enorme marea merdacea...

Che non sia un buon periodo è evidente, ancor più evidente è che la politica nulla può per migliorare la situazione, ci vorrebbero le persone giuste, persone che sappiano come e cosa fare, persone che non antepongano i loro interessi a quelli dello stato, in fondo in fondo, basterebbero delle persone normali, qualcuno che sappia leggere, scrivere e far di conto, qualcuno che ragioni da "buon padre di famiglia" e che tratti lo stato come se quello fosse, la propria famiglia, invece i nostri politicantacci, oltre ad'essere inetti, incapaci, disonesti, bugiardi e sostanzialmente inutili, trattano lo stato come se fosse una vecchia scrofa, abusandone in ogni modo per poi farla a pezzi sull'altare della loro megalomania...
Bello...
E c'è di peggio...
Sembra quasi, che fregandosene bellamente di tutto e tutti, questa mala genoria abbia istituito una sorta di gara, una gara a chi spara la cazzata più grossa, a chi promuove il decreto più idiota e via di schifezza in schifezza, spostando l'asticella della vergogna sempre più in basso...

In questi giorni si fa un gran sparlare del decretone per incentivare il lavoro, ora, se non siete un branco di deficienti vi sarete già accorti che è un'enorme bufala, non sto ad entrare nel dettaglio, ma basta fermarsi in un qualunque bar e mentre ci si sorbe un caffettino, stare ad ascoltare gli altri avventori, se poi siete fortunati e trovate qualcuno che fa parte della fascia degli "incentivabili", provate a chiedere cosa ne pensano, ma preparatevi ad'essere insultati...
Insultati...
Ecco a proposito di insulti, arriviamo al motivo che mi ha spinto a scrivere questo post...
Mi sono sentito insultato, è stata insultata la mia intelligenza, oltre a quella di chiunque altro...

Oggi ascoltavo la radio, rai2 per la precisione, c'era il solito politicantaccio che magnificava l'inutile lavoro "svolto" fino a quel momento, tra i vari, noi qui, noi la, noi abbiamo fatto, noi faremo e altre migliaia e migliaia di bubbole, ha voluto mettere la famosa cigliegina sulla torta, peccato che la torta fosse la solita torre di stronzate, le stronzate in questione riguardavano proprio la "soluzione" alla disoccupazione giovanile...
Ebbene, sapete la cigliegina qual'era? Ecco le parole esatte...

...con questo decreto le assunzioni saranno più semplici e così le aziende non avranno più scuse per non assumere i nostri giovani...

Le aziende non avranno più scuse per non assumere...
Scuse per non assumere...

Non scriverò quello che ho detto all'indirizzo del deficiente che vaneggiava alla radio, vi basti sapere che ho utilizzato tutto il repertorio di parolacce a mia disposizione e ne ho inventate anche alcune nuove...
Scuse per non assumere, ma l'idiotone crede che la disoccupazione sia imputabile alle aziende che non assumono?
Nessuno lo ha informato che c'è in corso una crisi economica mondiale?

Siamo rovinati, senza possibilità di recupero...
Scuse per non assumere...
Va bene, adesso le assunzioni sono più facili, peccato che non ci sia lavoro, quindi adesso le aziende possono non assumere con maggior facilità...
Saranno tutti contenti...

Saluti

giovedì 27 giugno 2013

Arredare i sentimenti...

Nella riservatezza c'è sicurezza, 
ma non attrazione. Non si può 
amare una persona riservata.
                                                Jane Austen

Non mi nascondo, anche nel mio metro e ottanta per cento chili, sono un coccolone...
Mi piace essere coccolato...
Ma non ricevo molte coccole...
Forse le sopra citate misure, mettono un pò a disagio, forse le persone non pensano che, anche se assomigli ad'un armadio, quell'armadio dentro ha un cuore...
Eppure, ed io l'ho imparato, non ci vuole molto, spesso è sufficiente dedicare del tempo, far sentire la propria presenza è già qualcosa, ma quel qualcosa è, e per me dev'essere, qualcosa si fisico, la presenza deve, e ripeto deve, essere fisica e dentro il fisico ci deve stare la voglia di esserci!
Io di coccole ne faccio continuamente...
Spesso inutilmente, perché non sortiscono gli effetti voluti, quando proprio non vengono capite o peggio, infastidiscono...
Colpa mia, probabilmente...
Forse.
Forse sono io che non capisco, non capisco che ci sono momenti si e momenti no, momenti dove è giusto/dovuto fare coccole e altri dove non si devono rompere le scatole...
Ma se le coccole sono sentite e spontanee, devono essere assoggettate alla più o meno disponibilità di chi le riceve, oppure è proprio quest'ultimo che dovrebbe accettare il "dono" che sta ricevendo?
La risposta per me è semplice, ma io sono di parte, io penso che non si debba mai perdere una coccola, ci deve essere sempre il tempo per accoglierla, per assorbirne gli effetti e magari per crearne altre conseguenti...
Trovo che le coccole siano contagiose, per me è così, ne ho la prova quando il pupetto è in modalità coccole, in quei momenti tutto il resto del mondo sparisce e si entra in un specie di universo parallelo, pieno di abbracci, baci, giochi e risate...
Impossibile spiegarlo a parole, impensabile non viverlo, inconcepibile ignorarlo...
Non ricevo molte coccole e anche se assomiglio ad'un armadio, mi mancano...
Proverò a dimagrire, farò la barba più spesso e cercherò di prendere le sembianze di un comodino, chissà, forse così...

Saluti

mercoledì 26 giugno 2013

Sotto sciocc, sciok, shiock... Ma come caz... si scrive!

Paura di spavento!
Il mondo sta per finire!
I Maya erano solo dei poveri idioti!
Qualcuno pensi ai bambini!!
Moriremo tutti!!!!
                                                 Lorenzo Reschiglian

Va bene, il Berlusca è stato condannato...
Beh, condannato è una parola grossa, diciamo che il "primo grado" è andato...
Il che non significa praticamente un tubo...
Certo un utile l'ha portato, si sono venduti tanti giornali quanti erano mesi che non si vendevano, ma...
Praticamente non significa un tubo...
Eeeeee, già, perché dopo, molto dopo, il primo grado (tribunale), c'è il secondo grado (appello), eppoi, molto eppoi, il terzo grado (cassazione)...
Se tutto va bene, già normalmente ci vogliono una pigna di anni, ma ovviamente tra un grado e l'altro, ci si possono inventare decine, centinaia, migliaia di cavolatielle col solo scopo ti tirare alla lunga tutto l'ambaradan...
Quindi, al di la di augurare lunga, lunghissima vita al Berlusconi e anche se, e ripeto se, l'accusa riuscisse a confermarne la colpevolezza, passerà talmente tanto tempo, che probabilmente in galera non ci andrà nessuno, lasciando poi perdere che tanto il tutto verrà ridimensionato, ridotto e quant'altro...
Quindi, francamente non capisco tutta questa fibrillazione, se uno dovesse assorbire solo il senso di quanto viene scritto in questi giorni, potrebbe pensare che non solo Berlusconi è già finito in galera, ma lo stesso è stato pure giustiziato, ovviamente non prima d'aver fatto una lunga parentesi a raccogliere saponette nelle docce...
Altro che il miglio verde, je fanno r'culo nero...

Chi se ne frega...
Non è il mio solito cinismo, in questo caso il chi se ne frega, ha un origine diversa...
Parliamoci chiaro, sono vent'anni che indagano su Berlusconi, le accuse, i procedimenti, i processi sono talmente tanti, che probabilmente nessuno sa quanti siano precisamente...
E comunque oramai poco importa, almeno per il mio modo di pensare...
Mettiamola così, la varie accuse sono tutte, nessuna esclusa, vere, quindi lui è colpevole di tutto ciò che gli è iscritto, quindi una quantità di nefandezze tale, da far impallidire belzebù in persona, eppure è ancora libero, non ha mai passato un solo minuto in gatta buia e si permette pure di disertare la gran parte processi cui dovrebbe presenziare...
Qualcosa non quadra...
Oppure, lui è un'assoluto stinco di santo, l'apoteosi del capro espiatorio, l'agnello sacrificale da donare  sull'altare di un sistema giudiziario corrotto e malatamente partigiano che ha il solo scopo di distruggere le reputazioni di chi risultasse scomodo ai burattinai che ne tirano i fili...
Anche qua, i conti non tornano...
Sia in un caso, che nell'altro, ci sono oltre vent'anni di soldi pubblici buttati nel cesso!
Milioni e milioni di denari pubblici per arrivare ad'uno striminzito e macilento "primo grado"...
O tutti i vari giudici sono una massa di mostruosi incapaci, oppure lui è l'impersonificazione del male...
Delle due, una e qualunque sia, il sistema giudiziario ne viene fuori malamente scornato...
E' colpevole? Ma che prezzo si è pagato per capirlo, è innocente, quanto ci costerà l'accanimento?
Chi se ne frega, stavolta è il cinico che parla, e dico chi se ne frega, perché tanto non cambierà comunque nulla...
Nulla oltre le tonnellate di cartaccia che verrà inchiostrata dai soliti giornalettai...

Saluti

domenica 23 giugno 2013

Sono cinico.

Sapete cosa significa avere una: 
Visione caleidoscopica?
No? Fa niente, si vive lo stesso,
però evitate di leggere questo 
post, tanto non lo capireste...
                                      Anonimo (ma sono io)

Grandi ben pensanti, soliti secchioni, preparatevi, leggendo questo post potreste sentire il bisogno di indignarvi, indignarvi pesantemente...
E volete sapere un'altra cosa? Indignatevi quanto vi pare, a me non me ne frega niente!

In questi giorni fa tanto scalpore la notizia di quella ex campionessa olimpica, ora ministro che, guarda la novità, ha gabbato il fisco...
Ripeto, ma guarda che novità...
Un'altro ricco personaggio, che non pago delle ricchezze accumulate, delinque nel tentativo di tenersi quanti più denari gli è possibile...
Sapete che c'è?
Ha fatto bene!
Lei come tutti quelli prima di lei!
Alberto Tomba, Valentino Rossi tanto per citarne qualcuno, e anche loro, secondo me, hanno fatto bene, anzi benissimo!
C'è chi li accomuna ai ladri, una sorta di rapinatori senza armi o passamontagna, delinquenti comuni che senza violenza, derubano quella povera entità astratta che porta il nome di "Stato"...
Hanno fatto bene, loro e tutti quelli che in ogni modo e sistema, cercano di tenersi i propri soldi...
Avete capito bene, non confondetevi, ho detto e ribadisco, hanno fatto bene a tentare di tenersi i propri soldi.
I propri soldi.
I propri soldi!
I PROPRI SOLDI!
I PROPRI SOLDI CAZZO!!!
Sento, vi sento tutti indignati, tutti a sbraitare, tutti che puntano il dito, sento che mi gridano contro: Tu istighi a delinquere, tu cerchi di giustificare chi ruba!
Eeeeee!!!! No!! Cari miei, siete totalmente fuori strada, vi sembrerà assurdo, ma come ho più volte scritto, quelli cercavano di tenersi i propri soldi, perché qua l'unico vero e impunito ladro è proprio lo stato, lo stato con tutti i suoi vari rappresentanti, ecco chi sono i ladri, tutta quella marmaglia di inutili nulla facenti!
Forse, e dico forse, forse non pagare le tasse è sbagliato, ma volendo a tutti i costi fare lo stronzo, vi dico, se vado dal benzinaio, pago la benzina e la mia macchina continua a funzionare, se vado al ristorante, pago per il cibo che ho consumato e per farla breve, praticamente ogni volta che io, e chiunque altro, tiriamo fuori dei soldi dal portafogli, lo facciamo con la consapevolezza che quell'esborso ci porterà una qualunque sorta di beneficio se pur inutile o frivolo...
Ora, cari, cari amici vi chiedo, c'è qualcuno tra di voi che coscientemente e volontariamente, potrebbe prendere dei soldi per buttarli nel cesso prima di tirare l'acqua?
No vero?
Ecco, in italia pagare le tasse è la stessa cosa, prendiamo i nostri soldi e li buttiamo in un enorme cesso, una maleodorante cloaca senza fondo che si fagocita ogni bene, ogni nostra sostanza per lasciarci boccheggianti e rinsecchiti come scarabei al sole...
Il crimine non paga!
Vero, infatti i politici non spendono mai niente...

Saluti

sabato 22 giugno 2013

Testa dura...

Per tutte le volte che mi sono
sentito dire: Ma uno come te,
uno con le tue capacità, ecco
dovrebbe fare di più...
                                     Vari ed eventuali

Io, mi metto perennemente in dubbio...
Io, sò cosa vuol dire, farsi un esame di coscienza...
Io, sò cosa significa, porsi delle domande...
Io, sono in pace con me stesso, la coscienza non mi rimorde e riesco a darmi delle risposte...

La vita è sempre più dura, ma non è piangendosi addosso che si migliora la propria situazione...
Io sò piangere.
Piango guardando un film, piango pensando a chi non c'è più, ma piango anche quando le emozioni sono buone, quando il piccolo fa una faccia nuova o quando ti stringe forte forte dicendo, mi sei mancato tanto...
Anche ieri, inaspettate, le lacrime si sono presentate...
Ma non sono arrivate dal cuore di mio figlio, non sono scaturite dall'abbraccio con Odette, ne mi son state donate da una situazione "preventivabile", no, le lacrime le ha portate l'avviso di notifica del mio cellulare...
Cellulare che suona mentre ero da un cliente che però è più amico che cliente, suona, lo guardo è arrivata una mail, la apro e mi metto a leggerla, pochi istanti, mi blocco, gli occhi mi si velano, li alzo e incrocio lo sguardo del mio amico, mi fissa stranito, non dice nulla ma capisco che è preoccupato, a fatica cerco di parlare, devo spiegargli cosa succede...

E' la mail di un mio cliente, ma non un cliente normale, non uno di quelli come li vorrebbe l'azienda per la quale lavoro, non è un numero progressivo su una fredda scheda d'ordine, no, lui è un mondo a se...
Un mondo dove l'etica ha ancora un valore, un mondo dove il lavoro è una necessità fine alla vita e non al semplice guadagno, un mondo dove correttezza e sincerità non sono solo vetuste parole dimenticate, un mondo, anzi, il mondo...
Il mondo dove, faticosamente, abito anche io...
La mail:

Lorenzo buongiorno,
dopo il discorso di stamane ho controllato su Internet l'esattezza di quanto detto dal commercialista: giusto.
Per questo allego l'ultimo aggiornamento dell'Agenzia Entrate dove si chiarisce chi può usufruire delle detrazioni: pag. 7 e proseguo pag. 8 primo capoverso.
Visto che questo lavoro sarà probabilmente il tuo futuro, ti consiglio di leggere la guida attentamente. 
Le tue doti di correttezza e sincerità unite ad una buona preparazione sulle normative saranno sicuramente apprezzate.

Queste parole, per me, valgono più di qualsiasi incentivo o premio pecuniario di sorta...
Queste parole, scritte da una persona che ti conosce da praticamente sempre, sono il miglior "guadagno" a cui, uno come me possa ambire...
La fiducia.
Non tradirò questa fiducia, per lui e per chiunque altro in futuro, io sono fatto così, io voglio lavorare così, i miei "clienti" devono essere così.
Dipende da me, sono io che ho deciso che così dev'essere, e così sarà perché così è stato.

Saluti

mercoledì 19 giugno 2013

Shindra

Stasera non scrivo io, stasera "cedo" il mio spazio ad un'amica, una persona che proprio stasera mi si è rivelata sotto una luce completamente diversa da quella che conoscevo, una sorpresa che mi fa stare bene e in pace con la vita...

Vi presento Shindra e il suo scritto, non c'è un titolo, ma la profondità delle emozioni che trasmette, fa sorvolare su questa piccola mancanza...


La desideri quando sta per scendere la notte?
Quando la luce sta per tramontare dietro le 
montagne e le ombre della sera si allungano 
dentro il tuo cuore, sfiorandolo con un soffio?
Le loro dita affusolate sono dolci mentre lo frugano, 
aumentano la tua brama, che alla luce di una 
candela si proietta in un ombra su muro.
Lo sai, 
al buio nessuno può scoprirti, 
nessuno può guardarti, 
nessuno può ascoltarti.
La vorresti mentre le sue mani stringono la tua schiena?
La sua pelle morbida fra le tue mani?
Nelle ore proibite il desiderio ti possiede, 
esplora come la lingua di un amante smanioso 
i tuoi sospiri, mentre tenti di mantenere il controllo.
Si spegne come la fiammella posta accanto a te.
Lascia solo cera sciolta, e i sogni prendono vita.
Risvegliano i sensi nascosti, la sua voce che 
sospira nella tua mente, ed ad ogni tuo respiro 
incendia i tuoi polmoni come benzina.
Nell'oscurità lei ti appartiene, 
puoi farle ciò che desideri, 
i tuoi occhi mentre guardano febbrili il 
suo corpo mentre la seduci.
Ogni notte la attendi poiché il giorno e la sua
luce la portano via lontano da te, proibita come
un frutto troppo in alto.
Ogni notte la ascolti respirare.
OGNI NOTTE...


Ogni ulteriore parola, risulta superflua.

Saluti

lunedì 17 giugno 2013

Un anno in tre giorni...

Non ricordo i miei primi compleanni, 
a dire il vero, nemmeno i secondi, cioè 
pensandoci bene me ne ricordo ben pochi, 
e di quei pochi, alcuni li vorrei dimenticare...
                                                      Lorenzo Reschiglian


Si, si, è vero sto scrivendo poco, ma questo weekend è stato particolarmente intenso...
Il pupetto ha compiuto 4 anni...
Ma non vi racconterò quello che è stato vivere questi giorni, mi rendo conto che non conosco abbastanza parole per farlo e quelle che so, non riusciranno mai a spiegare quello che è successo, le emozioni non hanno parole, le emozioni non si possono spiegare, se sei fortunato le emozioni le fai tue, le vivi e ti rendono vita...

Ho voglia di scrivere stasera, ma tutto quello che mi passa per la mente, mi mette tristezza e non voglio intristirmi ne intristire voi...
Mi vengono in mente alcuni miei compleanni, quelli "festeggiati" quando ancora aveva un senso festeggiarli, quelli prima che odiassi il giorno del mio compleanno, quelli prima del grande vuoto, quel vuoto che sanno lasciare solo le persone quando se ne vanno...
Ciao W, ogni tanto nei miei sogni, ti sento ancora ridere...
Dopo, il mio compleanno è diventato solo un'altro giorno della settimana, una data scritta sui documenti e un doloroso ricordo...
Dicono che il tempo lenisce ogni dolore, non è vero, quando qualcosa ti ferisce veramente, per quanto tempo possa passare, il dolore rimane e il ricordo torna sempre in superficie, come una cicatrice che continuiamo ad accarezzare...
Il tempo non può nulla, le persone si, le persone giuste, quelle che non ti fanno dimenticare un dolore, ma che ti aiutano a portarne il peso, persone che non cercano false consolazioni, ma che sanno strapparti un sorriso tra le lacrime, persone che non si limiteranno a camminare sulla tua strada, ma che ti aiuteranno a tracciarne di nuove...

Non so cosa mi porterà il domani, so cosa ho avuto oggi e sorrido a quello che già non ricordo di ieri, ma il tutto poco importa, non sono io il fulcro dell'attenzione, non so se lo sono mai sinceramente stato, ma adesso le priorità sono decisamente cambiate, ho altre cose da fare, altre persone per le quali farle.
Sono immotivatamente ottimista...
Auguri cucciolo miao, papà miao grazie te e a mamma miao, è felice.

Saluti

venerdì 14 giugno 2013

Il calcio nel... Sedere...

Tra il parlare e il sapere,
c'è di mezzo lo strafare!!
                                   Lorenzo Reschiglian

Chi mi legge sa che non sono un appassionato di calcio, però per mantenere ancora un lumicino di patriottismo e per aver qualcosa di cui parlare con gli altri uomini, cerco di seguire e di appassionarmi alle sorti della nazionale, non é facile...
Non é facile per alcuni ottimi motivi, il primo fra tutti il mio già citano scarso interesse, scarso interesse che é direttamente proporzionale all'aumento delle trasmissioni che trattano l'argomento calcio, trasmissioni che sempre più spesso sono condotte, cocondotte o con partecipanti che di calcio ne capiscono meno di me, il che non é semplice, anche se questa infausta situazione é di difficile comprensione, io però la posso capire, le trasmissioni televisive, per avere un posto nei palinsesti, devono creare un profitto, per fare profitto si usa la pubblicità, per far si che la pubblicità sia vista, le trasmissioni necessitano di "share", quindi viene naturale barattare la conoscenza tecnica per acquisire la biondona tettuta di turno...
In tivù funziona cosi...
In radio questo problema non si pone, le tette non si vedono, quindi sarebbe lecito aspettarsi competenza dai giornalisti...
Sarebbe lecito...
Sarebbe...
Già...
Ma cosi non é...
Infatti...
Ieri ascoltavo la radio, il giornalettaio di turno, dopo aver adotto le più incredibili vaccate per giudicare la scarsa prestazione della nostra nazionale e dopo aver trovato innumerevoli scuse e giustificazioni in vista della prossima partita, quasi fosse vietato dire che la squadra fa cagare, comunque dopo tutta la sequela di inutili parole, il giornalettaio, probabilmente anche per distogliere l'attenzione dalla scarsezza dei nostri giocatori, parte con un pistolotto socioeticostoriografico sul paese che ospita questa "benedetta" Confederation Cup, il Brasile...
Nell'immaginario collettivo, quando si parla di Brasile, i pensieri vagano tra spiagge sconfinate popolate da gnoccolone, il Cristo Redentore e tante altre bucoliche amenità, forse è una visione opportunistica, forse quando si parla di eventi che fanno circolare milioni e milioni di euro non si può parlare di favelas, degrado e altre mortaccerie varie, forse è così o forse è anche peggio...
E il peggio non tarda ad arrivare...
Sono li che ascolto e l'omarino alla radio, esibendosi nel suo miglior tono appassionato dice:
... il Brasile, questo paese che vive di calcio, questo paese che è la culla del calcio, per capire cos'è il calcio per i Brasiliani basta guardarsi in giro, ovunque posiate lo sguardo vedrete bambini, ragazzini e uomini di ogni età che giocano a calcio...
Mi sono alzato e ho spento la radio...
Va bene, sono un rompi palle, ma non potevo continuare a sentire certe vaccate, il Brasile è la culla del calcio? Ma cosa si è fumato il giornalettaio? Nel vecchio continente si giocava a calcio secoli prima che le Americhe fossero scoperte, Cristoforo Colombo giocava a calcio sul ponte della sua Caracca mentre "sbagliava" la strada verso le indie! Altro che il Brasile!!
Certo è vero che in Brasile il calcio è giocato praticamente da tutti e ovunque, ma non vorrei che passasse solo quella nota "romantica" che voleva intendere il giornalettaio, nei paesi "poveri" si gioca a calcio perché è uno sport "povero"...
Già, povero...
Eeessì, perché se facciamo finta che per il calcio non vengono sbattuti al cesso, come invece accade, tutti quei miliardi di soldi, effettivamente per giocare a pallone non serve molto, basta avere uno spazio sufficientemente ampio, qualcosa che delimiti le "porte", un pallone fatto di un qualunque materiale reperibile "calciabile" e qualche persona con la voglia di correre e prendere calci sugli stinchi, di soldi non ne servono quasi per niente...
Chissà cos'è che frullava nella testa del giornalettaio? Chissà se era veramente convinto di ciò che diceva o se, com'è probabile, leggeva freddamente da un preconfezionato discorso, discorse che, come gia detto, serviva solo a distogliere i pensieri degli ascoltatori, da notizie più importanti e necessarie?
Forse sono io che vedo ciò che non c'è...
Bah! chi può dirlo?...

Saluti

mercoledì 12 giugno 2013

Mal comune...

L'erba del vicino è sempre più verde...
Ma chi l'ha detta sta cagata!
                                                Anonimo

La notizia, di per se è tragica, leggetela...

Tremendo vero?
Ma anche in questo caso, c'è di peggio...

Io la notizia l'ho letta al bar, di solito non leggo il giornale al bar, mi limito al caffè e magari quattro chiacchiere, ma oggi mentre sorbivo la mia tazzulella, ascoltavo gli altri avventori, tutti evidentemente habitué del posto, perché scambiavano opinioni e pareri in modo decisamente rumoroso e amichevole col titolare, sentire quello che dicevano era assolutamente inevitabile, il clima decisamente goliardico poteva risultare coinvolgente...
Poteva...
E di solito lo è...
Ascoltando capisco che il gran vociare è dovuto ad'una notizia letta sul giornale, incuriosito prendo il quotidiano in questione pensando di trovare qualcosa di assolutamente ilare, dopo breve ricerca, trovo il trafiletto che vi ho linkato all'inizio, la notizia è poca cosa, poche righe dalle quali non si evince la vera portata della notizia stessa, anzi, da italiano medio mi trovo a pensare, bah, qua da noi succede tutti i giorni e ne succedono di peggio...
Ed effettivamente è così, basta leggere le pagine di cronaca è tutto un florilegio di pinze, forbici, garze, guanti, tamponi e chi più ne ha più ne dimentica e tutta sta roba viene lasciata all'interno dei pazienti, con effetti anche devastanti, come nel caso della donna inglese, quindi leggere che anche in una nazione che spesso viene presa a modello di efficienza, succedono incidenti tanto gravi, in un certo qual modo ci fa tirare un sospiro di sollievo, o per lo meno è così per gli avventori del bar...
Probabilmente, molto probabilmente se questa notizia l'avessi letta 5 o 6 anni fa, anche io mi sarei lasciato coinvolgere dal momento, avrei riso e sperculeggiato i pomposi sudditi della regina e quasi sicuramente avrei trovato un buon numero di battute che avrebbero deliziato gli altri clienti...
Oggi non ci sono riuscito, non sono riuscito ne a riderci sopra, ne a sentire sollievo per la sfiga altrui, oggi pensavo solamente ad una povera ragazza morta per l'inettitudine altrui, pensavo alla piccola creatura che portava in grembo e i pensieri peggiori vertevano su chi è rimasto, sul marito di lei e peggio ancora, i due bimbi che cresceranno senza la loro mamma, ecco pensavo a tutto questo e stavo male...
Da quando sono papà, ci sono argomenti per i quali non riesco più ad essere distaccato e cinico...

Saluti

lunedì 10 giugno 2013

Orizzonti, mancati...

Il suicidio è l'espressione massima
della sconfitta umana, la sconfitta
dell'intelligenza da parte della cieca
stupidità...
                                           Lorenzo Reschiglian


Precisiamo subito, per zittire i soliti scassa palle dei ben pensanti, che ovviamente non sto ne voglio, parlare di quanti, in questi maledetti tempi, pensano di trovare pace o rifugio nell'estremo gesto, persone la cui disperazione va ben oltre l'immaginario comune, persone che hanno smesso di credere, di volere o di sperare in un futuro.
Piango per queste povere anime, piango e mi sdegno perché le loro realtà vengono accomunate a chi, con loro non ha nulla da spartire...

In questi giorni s'è fatto un gran (s)parlare del doppio suicidio di padre e figlio, il primo molto tempo addietro, il secondo pochi giorni fa, il primo perché stanco della vita da pentito, il secondo perché non sopportava l'infamia d'essere figlio di un pentito...

In queste poche righe, in questo strano pensiero, vedo il perché, vedo uno dei perché il genere umano finirà in rovina...

Non sarà il global warming o un cazzo di meteorite, no, non saremo fortunati come i dinosauri, loro sono stati spazzati via in un relativamente rapido inverno nucleare, qualche centinaio d'anni e di loro sono rimaste solo ossa e poco altro, ma come già detto, noi non saremo così fortunati, noi moriremo piano piano, un minuto alla volta, marcendo, imputridendo nel nostro stesso canceroso marciume...
Il marciume dei giornalettai che si sono impegnati a cercare una "giustificazione", qualora c'è ne fosse bisogno, per l'insano gesto d'un figlio "disperato"...
Il marciume che ha portato, prima a delinquere poi a pentirsi ed infine a suicidarsi il padre del disperato figlio...
Il marciume che rende noi morbosamente attaccati a queste notizie, a farcele piacere così tanto da farcele scivolare addosso senza che ci lascino niente più che una blanda indifferenza...

Moriremo tutti.

Ma ha un senso vivere in un mondo dove lo "stato" è meno affidabile della criminalità? Ha un senso continuare a dannarsi l'anima per non avere nulla, nulla o poco più? E quel poco di più, alla fine cos'è?
Successo? Soldi? Anni di vita?
E anche fosse, con tutto il successo, i soldi e gli anni di vita che ci siamo "guadagnati", ci rendono migliori?
Si?
Si, come docili foglie di ninfea sulle lisce acque di un solatio stagno, forse?
Si è così...
Ma sostituiamo le foglie di ninfea con delle infradito e lo stagno con una fogna...
Si, così va meglio...
"meglio"...

Saluti

sabato 8 giugno 2013

Occhi vuoti.

Niente è più silenzioso di
una casa senza bambini..
                                 Lorenzo Reschiglian

Non sono un pigrone, non sono nemmeno uno che gioisce quando c'è da fare, ma non sono un pigrone, ma ammetto che mi piace crogiolarmi nel dolce far nulla, così aspetto sempre con grande fermento il weekend, perché weekend significa tanto tempo da dedicare alla famiglia...
Odette si sta preparando per il "mercatando" di domani al minigolf di Vignone, ovviamente parlando di Odette la preparazione significa un manicomio, la casa conciata come se fosse passato un uragano e la mia macchina tanto zeppa da farmi sembrare un disordinato zingaro in fuga, inoltre il già non facile carattere di mia moglie, con l'avvicinarsi dell'evento, rasenta l'elettrico e si deve fare estrema attenzione a qualunque parola le si rivolge se non si vuol correre il rischio di essere fulminati o sterminati...
Vabbè, quando ci siamo scelti sapevamo d'essere imperfetti, ma chi non risica...
Quindi, con Odette impegnata nel suo marasma cosmico, io mi trovo "relegato" al ruolo di papà H24...
Quanto mi dispiace...

Stamattina...

Papà miao...
Papà miao!

Apro gli occhi, sotto due occhioni allegri c'è un sorriso da bomba al cuore, appena dietro, tutto il resto del mio pupacchiotto che si arrampica sul lettone, ci riesce, sono sdraiato di fianco, lui si accucchiaia a me...
Papà miao...
Dimmi cucciolo miao...
Io ho fatto tanta nanna, ho sognato un drago, ma ho acceso la mia spada e lui è scappato...

Beh, sapere che mio figlio ha una spada laser nei suoi sogni dragheschi, mi rincuora...
Ci alziamo e tutti e tre, dopo aver litigato su chi vestiva chi o come, siamo andati a far colazione e dopo qualche commissionicina, ci dirigiamo verso casa dei nonni, come al solito e vista l'ora, io mi metto a spadellare, lui un po mi aiuta, il compito che gli viene meglio è l'assaggiatore, così ogni tre per due, me lo trovo attaccato alla gamba che mi chiede cosa sto facendo, poi con uno sguardo alla gatto con gli stivali e la bocca aperta come un pulcino affamato, si fa consegnare qualunque cosa io stia lavando, tagliando, pulendo o cuocendo, dopo di che, arraffato il bottino, scappa sgranocchiandolo...
Dopo il pranzo che va via tranquillo, ci ritiriamo per la pennichella pomeridiana, ci mettiamo nel lettone, accendiamo il telefonino e poi via sul "tubone" per guardarci un cartone di paperino...
Qui non so bene cosa sia successo, ricordo che stavo guardando il cartone con lui in braccio, poi riapro gli occhi c'è un bimbo che mi guarda ridendo e dice, ti sei addormentato anche tu...
Era vero, due ore fumate via senza nemmeno un pensiero, che bello!
Scendiamo, merendina e poi casco, gilettino tecnico saltiamo sullo scooter e via a far compere, dobbiamo procurare alcune cosette per Odette, che nel frattempo ha accumulato talmente tante cose che l'asse terrestre sta cambiando la sua inclinazione...
Ormai il piccoletto è un motociclista, sale, scende, accende, spegne, ha un ottimo controllo dell'acelleratore, mette e toglie le frecce con una precisione assoluta, oggi ha anche provato i freni, ma le leve sono ancora un po troppo distanti per le sue manine, vabbè, crescerà...
Tornati dalle commissioni, era già ora di rimettersi ai fornelli, stasera io e il mio aiutante ci siamo sbizzarriti, Abbiamo preparato una semplice insalata di pomodori, un meno semplice vassoio di peperoncini grigliati e aromatizzati con aglio e prezzemolo, eppoi dopo aver grigliato anche una montagna di zucchine e una cipolla, abbiamo unito i due ingredienti in una insalata profumata con aceto di mele e qualche fogliolina di menta, poi dopo averli "lavorati" abbiamo messo nel forno dei wusteroni...
Siamo stati bravi, non è avanzato niente!!
Dopo la cena, con mamma e nonna, abbiamo fatto una passeggiatina alla ricerca di alcuni rametti floreali utili domani a Odette...
Una splendida giornata tra sole e tuoni di un lontano temporale, tra le risate del piccolo e i baci di Odette...
Ma ora ho gli occhi vuoti, non ho nulla da guardare...
Loro sono rimasti dai nonni, io dovendo caricare altro materiale per domani e per sfamare le nostre bestioline, sono tornato a casa e sono qua da solo a scrivere...
Niente coperte da rimboccare, niente baci della buona notte, niente coccoline infinite...
Uffa...
Adesso vado subito a nanna, dormendo il tempo passa più in fretta, così sarà subito domani e per domani ho una carrettata di coccole da consegnare!!
Buona notte!!

Saluti

venerdì 7 giugno 2013

La famiglia miao...

Le medicine migliori non hanno
bisogno ne di ricette ne di soldi,
le medicine migliori non hanno
dannosi effetti collaterali e se le 
si vuole trovare basta tener ben 
aperto il cuore...
                     Lorenzo Reschiglian

Oggi non è stata una giornata semplice...
Non lo è mai quando nel pomeriggio ho la riunione mensile in azienda, non è semplice perché l'andare a Pero altera i miei ritmi e inevitabilmente la mia routine subisce uno scombussolamento che mi spossa pesantemente nel fisico e, peggio ancora, nella mente...
Badate bene, non è colpa della riunione in sè, anzi il ritrovare i colleghi e scambiarsi le esperienze ha un che di corroborante, oggi poi hanno presentato le novità stagionali, quindi le ore sono passate veloci e leggere, ma come dicevo, non è la riunione ad infastidirmi, è l'uscire dalla già citata routine a rendermi pesante tutta la situazione...
E la colpa è sostanzialmente mia...
Sto attraversando un periodo estremamente difficile, sapete già che lavoro in proprio e la crisi si sta facendo sentire, andare in giro è sempre più difficile, vendere è sempre più difficile e "trattare" con persone che a loro volta subiscono la crisi, diventa una missione di fede, si parla sempre meno di lavoro e sempre più delle rogne, dei debiti e dei furbetti che ne approfittano per non pagare le fatture, fatelo più volte al giorno per tutti i giorni che esci a lavorare e otterrai un esaurimento nervoso...
Per fortuna a me questo lavoro piace, quindi subisco meno l'effetto esaurimento, ciò non toglie che alla fine delle giornate, io sia pesantemente prostrato e non vedo l'ora di rientrare a casa, tra le mie sicurezze, tra le braccia dei miei amori...
Stasera è stato speciale...
Di solito dopo cena il pupetto vive un paio d'ore di esubero energetico, gioca, salta, corre e ulula, ma stasera non è così, anzi è particolarmente coccoloso, vuoi perché sono stato via tutto il giorno, ma è un continuo cercarmi per darmi bacetti e ogni volta che mi abbraccia dice, mi sei mancato tanto...
Adorabile...
Dopo la pappa fatta dai nonni, torniamo a casa dove, solitamente, la prassi è semplice, si lavano i dentini, ci si pigiamizza e dopo aver guardato un cartone animato, si va nel lettino a fare la nanna...
Ma come già detto, stasera il piccolo cerca attenzioni extra, e cascasse il mondo, sa come ottenerle...
Le operazioni dentini e pigiama, sono già state espletate, siamo sul lettone e stranamente lui non ha in mano i telecomandi, bene vuol dire che si gioca un pò, così cominciamo a farci le coccole, gli faccio il solletico e le sue risate mi svuotano completamente la testa e la fatica della giornata non si sente più, lui comincia a risentire della stanchezza, siamo sdraiati sul fianco occhi negli occhi, gli dico, che c'è biscotto? Lui mi guarda un po', poi dice, miao! Io rispondo al suo miao, con un'altro miao! Lui sorride in quella maniera che solo i bambini sanno fare, eppoi dice: 
Tu sei il mio papà miao...
Si, sono il tuo papà miao...
Lui, Odette è mamma miao, e io?
Tu sei... tu sei, tu sei il mio cucciolo miao!
Mi abbraccia forte, ti voglio tanto bene papà miao...
Anche io ti voglio tanto bene, cucciolo miao...
Per quanto sembri impossibile, si accoccola ancora di più e dice, buonanotte papà miao...
Buonanotte cucciolo miao...
Si addormenta quasi subito, lo tengo così accoccolato com'è, lo guardo mentre dorme, sorride...
Sorrido anche io e la stanchezza non c'è più...

Saluti

martedì 4 giugno 2013

Uguaglianza, no grazie...

Il razzismo è nelle intenzioni,
non nelle parole, anche se sono
queste ultime ad esternarlo...
                                    Lorenzo Reschiglian

Qualche giorno fa scrivevo di "interpretazioni lessicali" una non poi così sottile ironia sul razzismo, lo scritto in questione era riferito nell'ambito politico, e fino a ieri ero convinto che si potesse relegare a quello, ma così non è...

Oggi questo pigro fannullone scrive di sport...

Tennis, Roland Garros...

A dirla tutta, non me ne frega niente del torneo, cioè sono contento di sentire se qualche Italiano combina qualcosa di buono, ma è puro spirito campanilistico più che passione per il gesto atletico...
Oggi poi non mi interessa nemmeno l'aspetto patriottico...
Ma tant'è
Ascolto la radio, sento i risultati, tizio ha perso contro un altro tizio, il tale ha vinto contro un altro tale, lei ha vinto con l'altra, un altra a perso con una terza...
All'inizio sembrava proprio quello che doveva essere, cioè il riassunto di quanto successo fino a quel momento, ma poi...

Premessa, i nomi sono di fantasia...

L'annunciatore dice:... la cinese Ping Pong vince in due set contro l'australiana Canguron, sul campo centrale la messicana Tortillas ha battuto l'inglese di colore Godsave...

Perché lo speaker si è sentito in "dovere" di precisare che l'inglese è di colore? Per dovere di cronaca? O è razzismo latente?
Perché non ha detto la gialla cinese, l'olivastra messicana o l'abbronzata australiana? Perché solo l'inglese è di colore? Cosa ce ne frega? Siamo alla radio, non vediamo nulla quindi se ci vuoi dire di che colore sono le atlete, dicceli tutti bianchi, rossi, gialli, neri o verdi che siano, altrimenti non dire niente di più di quello che effettivamente serve, cioè i risultati delle partite giocate...
La tennista inglese non è di colore, la tennista inglese è inglese, tanto serve e tanto devi dire...
Se no sei il peggior razzista sulla faccia del pianeta, un pò perché ti ascoltano milioni di persone, un pò perché lo fai sottilmente, credendo per un tuo sollazzo manuale, di essere il più furbo della compagnia...

Ecco perché sono convinto che non esisterà mai la vera uguaglianza, ecco perché sono convinto che il razzismo esisterà sempre, anche se in forme meno evidenti, sarà così perché è nel nostro DNA la paura per quello che non è uguale a noi, il razzismo non ha bisogno di parole o di leggi, per eliminare il razzismo dobbiamo effettuare uno step evolutivo, dobbiamo lasciare questo vecchio e superato Homo Sapiens per evolverci nell'Homo menodeficientis...
Speriamo serva meno di un era geologica, se no finisce male...

Saluti

domenica 2 giugno 2013

22 anni a Dicembre...

... sono Albanese, ma sono nata 
in Macedonia...
... Cos'è una variante del parto in 
acqua?
...........
Si aggiunge frutta e poi tutti a
brindare con una sorta di sangria...
                                       Doruntina & Lorenzo

Voi vi ricordate, se ci siete già passati, come eravate a 21/22 anni?
Io si, e non è che ne vado fierissimo...
Come scritto ad una amica: Ero una testa di cazzo olimpionica...

Mettiamola così, visto che è troppo facile dare la colpa alla società, ai genitori, alle brutte compagnie e ad altre trentamila ottime motivazioni, per farla breve, no, non era colpa di nessuno, ero un coglione indipendente...
Poi, per fortuna non sono finito male, e ancor più fortunatamente, ho messo un pò di sale in zucca e sono cresciuto...
Adesso, dall'alto dei miei 41 anni, guardo con un misto di divertito terrore, la gioventù moderna e il pensiero più ricorrente è, che nessuno mi pagherà la pensione...
Basta guardarsi in giro, quando non sono degli amorfi zombi, quando non sono degli smunti "emo", sono ridicoli simulacri di ancor più ridicoli rapper, ragazzi con pantaloni dal cavallo così basso che nelle tasche non hanno monetine ma lombrichi...
Ero assolutamente convinto che tutta la generazione 90/91/92, fosse irrimediabilmente persa, rovinata senza pietà da squallidi miti e totalmente scevra da qualsivoglia valore, insomma un inutile accozzaglia di fannulloni dal vuoto presente e senza futuro...
Ma per l'ennesima volta, da quel pozzo di letame che è Facebook, è uscito un altro fiore, un fiore che per me si chiama, speranza nel futuro...
Grande "D"!!!
"D", è una "ragazzina" di 21 anni, 22 a dicembre, una ragazzina che sta dalle parti di Riccione, o giù di lì, ma malgrado la giovvvvvine età e il luogo di "perdizione" dove abita, "D" ha tanto sale in zucca, da alzare la pressione di tutti i suoi inutili coetanei...
"D" è intelligente, sveglia e lesta nei pensieri, parlarci è un vero piacere, oltreché una continua sorpresa...
"D" lavora, e non fa un lavoro "comodo", oltretutto lavora mica per pagarsi il parrucchiere o l'estetista per le unghie, lavora per contribuire al menage familiare, e mentre lavora, si prepara per il test d'ammissione all'università...
Forse "D" è pazza...
Si, "D" dev'essere pazza, come altro si potrebbe giustificare un comportamento così evidentemente anti sociale? Perché rovinarsi la vita lavorando, studiando e preparandosi ad un futuro? Non ha senso! "D" dovrebbe prendere esempio dai suoi coetanei, dovrebbe smetterla di credere che un futuro ci sia, dovrebbe lasciarsi prendere e travolgere dal nulla, non fare nulla e finire nel nulla come loro...
No, lei no...
"D" è sicuramente folle...
Peccato...
Peccato che di folli come lei, ce ne siano così pochi...
Grazie "D", sono fiero d'esserci.

Saluti