lunedì 23 settembre 2013

Pestarli, porta fortuna.

Tempo fa qualcuno mi disse:
Lorenzo, il mondo è dei furbi...
All'epoca non capii e non diedi
molto peso alla cosa...
Oggi so che non è così...
Il mondo è dei Merda...
                                     Lorenzo Reschiglian



Ne è pieno il mondo e prima o poi in uno di questi Merda ci si inciampa.
Lascerò volutamente fuori dal discorso tutto il letamaio politico, perché non basterebbero mille pagine per districarsi dai liquami, eppoi da questo blog, voglio allontanare la merditica... Cioè politica...
Comunque non bisogna puntare in alto o cercare chissà dove, i merda sono ovunque...

I merda non è facile individuarli subito, perché si mimetizzano nella banalità di tutti i giorni...
Magari nel gentilissimo capo ufficio, quello che offre sempre il caffè, ma che poi invia valutazioni negative sul vostro operato, i merda sono i colleghi che si imboscano, quelli che non "rendono" per quello che costano, una menzione particolare va a i lecca culo, i falsi e gli approfittatori, tutte categorie che "elevano" ulteriormente il rango dei merda, cancellando di fatto ogni utopica meritocrazia...
Ma c'è di più, molto di più, o di meno, fate voi...
Tutti abbiamo una vita "normale", andiamo in banca o in posta, facciamo la spesa o giriamo per negozi, anche e forse soprattutto, è in queste operazioni quotidiane che è più facile incontrare i merda, anche perché si nascondono di meno, sono quelli che dal panettiere non rispettano l'ordine d'arrivo, quelli che quando il commesso chiede: a chi tocca? Loro con impassibili facce di merda, spavaldamente dicono: Tocca e me, sono quelli che nelle caotiche file, sempre con incredibili facce di merda, un passettino alla volta, ti passano davanti e quando glielo si fa notare, a volte sfoggiano disarmanti sorrisi e si giustificano dicendo, cosa vuole che sia, un pò più avanti, un pò più indietro, cosa cambia? 
Questi, fino a qualche anno fa, nemmeno li consideravo, anche se passavano d'avanti non mi interessava, adesso quando capita che li si sgama, li insacco, quando dicono: cosa cambia? Rispondo, cambia cambia, quindi tornatene da dove sei arrivato o ti ci rimando a calci nel culo!
Non sono più indifferente, non sono più calmo e posato, ho smesso di farmi passare d'avanti da bastardi vestiti di sorrisi, sono alto un metro e ottanta centimetri e peso più di un quintale, non ne approfitto per saltare la fila, ma impongo la mia voluminosa presenza, a quelli che ci provano...
Fin qui, tutta vita normale...
I merda peggiori, ahimè qualcuno li ha a casa...
Partner fedifraghi senza nessun motivo (e credetemi, di motivi ce ne sono), genitori iper o ipo protettivi, parenti di ogni genere e grado che, non hanno altro diletto se non quello di, rompere sistematicamente i coglioni, quando non sono litigiosi o peggio, violenti...
Quelli, i violenti, sono i peggiori merda esistenti, non c'è giustificazione o comprensione, i violenti vanno ingabbiati e isolati, non credo minimamente in nessuna terapia riabilitativa o da nessun programma di aiuto che non comporti la frantumazione delle ossa dei violenti, oltre la castrazione fisica, ovviamente...
Diciamo basta.
Urliamo basta!
Non dobbiamo più cedere ai merda, non facciamoci più passare d'avanti alla fila, non dobbiamo più sopportare le loro infamie!
Come?
Una volta tanto vado contro il mio modo normale di pensare improntato al dialogo, i merda vanno presi a calci nel culo, tanti calci nel culo, tanti finché non li si fa sanguinare dalle orecchie, poi, una volta ridotti all'impotenza, dargliene ancora e ancora, acciocché gli rimanga ben in mente il perché...
Ogni calcio nel culo, avremo in giorno di vita felice in omaggio, quindi cominciate a scaldare le scarpe...

Saluti

domenica 15 settembre 2013

Vediamo come va...

Scrivo poco, ma non è che ho
smesso di pensare, anzi forse
penso pure troppo, forse e dico
forse, dovrei smettere...
                                          Lorenzo Reschiglian


In questi giorni chiacchiero molto, ma contrariamente al solito, cioè parlare poco con molte persone, invece mi trovo a parlare moltissimo con pochissimi interlocutori...
Due, per la precisione...
Donne ovviamente, dico ovviamente perché preferisco parlare con le donne, il motivo è presto detto, perché anche con le donne si può parlare di calcio, auto e figa, eppoi si può continuare a parlare di qualunque altra cosa...
Queste due donne, sono talmente diverse da risultare quasi opposte, una fa il mestiere più antico del mondo, l'altra quello che dicono sia il mestiere più antico del mondo...
Rosa e Carol, cosi diverse e distanti ma allo stesso tempo, così simili da risultarmi parimenti importanti e assolutamente insostituibili...
Entrambe sono insegnanti, una insegna ad aprirsi alla vita, l'altra insegna la vita stessa...
Ma quello che fanno, poco importa, è quello che sono che conta veramente.
Sono due mie amiche, questa cosa probabilmente a loro non cambia la vita, a me si, anzi, a me la loro presenza ha, migliorato, rivoltato e sconvolto l'esistenza.
Questo post mi è estremamente difficile da scrivere, così ho deciso di non scrivere quello che volevo scrivere, ma scriverò quello che si può scrivere.
L'amicizia è un sentimento complesso, banalmente si pensa che dietro a tale vocabolo ci sia un gradino più della semplice conoscenza, e per i più è così, un piccolo scalino poco faticoso da superare, ma così non è,  infatti questo tipo di amicizia è poco duraturo ed estremamente superficiale, non porta ne comporta nulla e spessissimo finisce in nulla, magari dopo discussioni da nulla...
No, per parlare di amicizia vera, non si deve blandamente superare uno stupido scalino, ma si deve prendere un'intera ascensore e con questa staccarsi dalla normalità e salire la dove nascono i bisogni e si soddisfano i desideri.
La mente.
L'amicizia vera è uno stato mentale, bisogna essere pronti e capaci di farsi compenetrare da un'altra mente...
Detta così sembra una roba da "ai confini della realtà", ed in un certo senso è vero, perché bisogna uscire dalla realtà conosciuta, quella solitamente presa per normale, per poter entrare nell'orbita della vera amicizia...
Quando questa compenetrazione avviene, si apre un universo di nuove e fantastiche emozioni, si scopre che si vuol parlare di tutto e non si ha paura a farlo, non esistono argomenti tabù e tutto quello di cui si parla fa crescere e insegna qualcosa...
Qualche volta fa male, anche molto male.
In amore è normale soffrire, e la vera amicizia è una sorta di amore, non potrebbe essere altrimenti, almeno è così per me, io amo profondamente le mie amicizie, le amo di un amore non fine a se stesso, non catalogabile e diverso da amicizia ad amicizia, ognuna singolarmente nella sua unicità e nel suo amore esclusivo.
Rosa e Carol sono quelle che hanno raggiunto il più alto significato in questo mio modo di vedere e di vivere l'amicizia, l'hanno fatto in maniere molto diverse ma accomunate da tratti molto simili, come la pienezza, l'assoluta sincerità e la totale disponibilità a tale sentimento...
Non è poco, non è per niente facile e non è per niente poco, e la colpa è mia perché, al di la della mia instabilità umorale, va detto che sono capace di diventare una vera dannazione, la mia presenza può raggiungere livelli di "peso" sconcertante...
Non è facile sopportare quello che sono capace di diventare, non è una cosa da tutti, infatti di amicizie vere ne ho pochissime...
E forse è meglio così, non è facile "gestire" le amicizie che raggiungono quello status di unicità...
Grazie, a tutte quelle persone che leggendo questo post, si riconosceranno e un grazie particolare a Rosa per avermi donato un nuovo metro con il quale misurare le priorità e a Carol che mi ha regalato uno sguardo diverso con cui guardare la reale importanza delle necessità...
Grazie e...

Saluti

sabato 7 settembre 2013

Che confusione (sarà perché ti amo?) Cit.

A volte quando ci si sveglia, si
dovrebbe far finta di niente, e
tornare a dormire, ma potremmo
perdere delle emozioni importanti
                                        Lorenzo Reschiglian


Il titolo del post non c'entra niente col post...

Ma a dire il vero, in questo periodo di robe che c'entrano con quello che sono, con quello che di solito è, non c'è quasi nulla...
Che confusione...
Ma allora il titolo c'entra!?
No...
No...
O si?
Boh!
Prendiamo oggi per esempio, le premesse per far sì che questa fosse una giornata del cavolo, c'erano tutte, stamattina pioveva, dovevo andare a montare il bersot per Odette, avevo due appuntamenti di lavoro, dovevo consegnare del materiale e il resto della giornata sarebbe passato nell'attesa di fare il facchino per questa o quella commissione con l'unica nota positiva che mi sarei spupazzato il mio pupetto...
Quindi quando alle sette di stamane è suonata la sveglia, la voglia di alzarsi era pari e sostituibile allo stimolo d'andare in bagno...
Ma, per fortuna c'è un ma...
Il ma in questione ha un nome, un cognome, un marito e due bimbi...
Ma per la privacy non farò nomi...
Ebbene, questa simpatica famigliola ha decisamente contribuito a rendere una giornata potenzialmente orrenda, in una delle più spassose di questa estate...
Partendo proprio dalla mattina, dove l'indomita mamma dei bimbi, si è sacrificata, aggiungendo al suo naturale ruolo mammesco, quello di baby sitter per il mio bimbo, ma anche per me mettendomi di buon umore con alcune battute sul mio essere trafelato...
Poi nel pomeriggio, dopo una buona pappa, un'ancor più buona e utile pennichella e dopo esserci attrezzati di tutto punto, io la mamma sitter e tutta la masnada di bimbi e bimbetti, si è partiti all'avventura, avventura che consisteva nel raggiungere il "belvedere" e una volta lì, fare un frugale pik nik merendifero...
La passeggiata è stata rilassante, farcita di chiacchiere e risate con bimbi trasformatisi in piccoli esploratori curiosi, oltre tutto stranamente non erano "litigiosi" tra di loro, la dove con litigiosi lo si intende per quanto lo possano essere dei bambini, cioè capaci di farsi amare o odiare nel giro dello stesso secondo, ma oggi no, tutto liscio come l'olio, sarà stata l'eccitazione dell'avventura in corso, o chissà cos'altro, comunque sia arriviamo al belvedere e ci mettiamo a sgranocchiare la merenda, biscotti, succhi di frutta e la marmellata di fichi appena fatta dalla nonna e da spalmare sul pane, l'operazione non dura moltissimo, la camminata e la fame aiutano a sveltire l'operazione, poi mentre la figliolanza giocava, sbucciava rami, tirava sassi e faceva qualunque cosa possibile, bastava fosse sporca e potenzialmente pericolosa, noi sempre con l'occhio vigile, abbiamo chiacchierato e chiacchierato e chiacchierato...
Beh, non potete immaginare quanto faccia bene chiacchierare con una persona intelligente e senza preconcetti, per me è vivificante, rigenerante ed estremamente rilassante, l'unico mio timore in questi casi, è la paura di diventare noioso, ma a giudicare da tutto quello che ci siamo detti, mi sento tranquillo, non si dev'essere annoiata... 
Spero...
Dopo cena si è fatto un viaggio con la macchina del tempo, viaggio che ci ha portato nella piazza del paese a giocare a "rialzo" e a "un, due, tre stella", roba impensabile in quest'epoca di Ipod, Ipad, Iped e Icheccavolo sia, poi una volta rientrati ci siamo cimentati nel "giro dei mostri", fantomatico e "terrorifico" giro tra i bui viottoli del paese per testare il coraggio dei piccoli, piccoli che avanzano con spavalda sicurezza, spavalderia che scompare al minimo scricchiolio sul cammino, ma l'atteso terrore lascia sempre il posto a gustose risate...
Così tra un fantasma e una partita di palla avvelenata che mi porta a rischiar l'infarto, la giornata finisce e a mala voglia, dobbiamo separarci...
Come vola il tempo quando si fanno cose belle e si sta con persone splendide...
Grazie cara amica, questa giornata si è guadagnata un posto speciale nel mio cuore.

Saluti

martedì 3 settembre 2013

Chissà se esistono rifugi anti guerra in multiproprietà?

E' sempre la stessa storia, siamo 
lì a fare la pipì, ma dobbiamo star 
comunque a vedere di qui e di la 
per capire chi ce l'ha più grosso...
                                         Lorenzo Reschiglian

Consiglio la lettura di questo post solo agli stronzi cinici senza cuore.

Se domani l'America rade al suolo la Siria, non mi interessa...
Non ho nulla contro i Siriani, non avevo nulla nemmeno contro gli Irakeni e anche lì non mi interessò per nulla quando vennero bombardati, non mi è minimamente interessato sapere come è stato giustiziato Saddam o Osama, non mi interessano le guerre che ci sono in giro per il mondo come non me ne frega nulla di tutte le più o meno faide famigliari in Italia, non mi interessa seguire le vicende socio/politico/danaro/religiose che portano chicchessia ad ammazzare chiunque altro, non mi interessano i giochi politici le trame religiose i sotterfugi monetari e qualunque altra porcheria che porta un uomo ad ucciderne un altro, proprio non mi interessa, leggo i giornali ma passo dalla cronaca alla nera per finire ai fumetti, senza soluzione di continuità e senza che il mio umore o la percezione delle varie notizie cambi minimamente...
Guardo i vari telegiornali con tutte le loro interpretazioni, con tutta la dovizia di particolari, dai più tristi a quelli più morbosamente raccapriccianti, stupendomi solo di quanto stia decadendo la professionalità dei, cosi detti, giornalisti...
Insomma, per non tirarla troppo per le lunghe, di tutto quello che c'è di brutto fuori nel mondo, a me non me ne frega niente di niente.
Volete sapere perché?
Perché sono un fottutissimo bastardo, cinico e menefreghista.
E sapete perché sono un fottutissimo bastardo, cinico e menefreghista?
Perché ho una famiglia da mantenere, un figlio da crescere e le bollette da pagare, perché c'è la crisi e si lavora poco e male, perché tutte le benedette mattine che apro gli occhi, il mio primo pensiero è, devo arrivare alla fine di questa giornata...
Quindi il mio mondo è solo quello dove mi muovo io e quel poco che mi interessa, probabilmente è sbagliato, probabilmente questa forma di egoismo non è solo sbagliata, ma è un pessimo esempio per chiunque altro, mio figlio per primo, ma sapete cosa vi dico?
Non me ne frega nulla, stamattina gli occhi li ho aperti, la giornata è andata bene e tra un pò tornerò a dormire, aspettando di aver la fortuna di svegliarmi...

Saluti