Non si può rispondere a tutti
i perché della vita, non tutte
le domande hanno lo stesso
peso nei nostri pensieri, ma
forse è meglio se lasciamo
che sia così.
Lorenzo Reschiglian
Io con Teresa non avevo mai parlato, ma la conoscevo lo stesso.
L'ho conosciuta attraverso i racconti di Sara, attraverso gli occhi di Sara, occhi che sanno parlare.
L'ho conosciuta attraverso i racconti di Sara, attraverso gli occhi di Sara, occhi che sanno parlare.
Quando quegli occhi parlano, si riempiono di storie ed emozioni; le parole che descrivevano Teresa erano parole vive per una donna vitale, una donna a volte non facile persino dura, dura come può esserlo solo una mamma quando da mamma si deve comportare; e mancherà come solo una mamma può mancare.
Indissolubilmente.
Sara non si arrende, la sua famiglia non si arrende, nemmeno la morte potrà farli desistere, la morte non vince sull'amore, i mostri non vincono quando l'amore è vero, totale e sincero, i mostri potranno reclamare un corpo, ma è un benché misero bottino, perché mai avranno l'amore che legava le anime di chi amava l'essenza di quella vita.
Per questo Teresa non morirà mai, per questo lei è stata e sempre sarà, nei cuori di chi ha amato e sempre rimarrà nei cuori di chi l'ha amata.
Sara continuerà a raccontare di quei ricordi e i suoi occhi saranno lo specchio di quelle emozioni, forse qualche lacrima cercherà di velare il ricordo, forse qualche volta la sua voce si scheggerà, incrinata dal dolore, ma Sara non è sola, ha una famiglia alle spalle, una nuova che sta per nascere e l'abbraccio di tanti veri amici; e se anche si dovesse sentire smarrita, le basterà fermarsi, respirare e aspettare, sentirà una carezza sul cuore e mamma Teresa sarà li con lei, sempre.
Un abbraccio