mercoledì 27 maggio 2015

Anche io

Ciò che vorremmo,
spesso è molto più
di ciò che potremmo
fare, ma comunque
molto meno di ciò
che effettivamente
poi realizziamo...
Lorenzo Reschiglian

Non sono un uomo irascibile.
Credo non siano più di due o tre, le persone che mi hanno visto veramente arrabbiato o con le quali mi sono veramente arrabbiato.
È altresì vero che non sono molte le cose, o i motivi, che inducono ad arrabbiarmi.
Ciò non vuol dire che non mi arrabbio.
Mi arrabbio quando la mia presenza è data per scontata:
Visto che tu sei sempre in giro, ho bisogno di questo, quello o quell'altro...
È vero, il mio lavoro mi porta a viaggiare, ma è lavoro non sono a spasso, come posso organizzare una giornata di lavoro se devo dare retta alle paturnie di chiunque?
Mi arrabbio quando mia moglie si fa carico di mille impegni, che ovviamente non può onorare tutti, quindi riversandone una parte su di me:
Tanto lui c'è...
Mi arrabbio quando i cellulari delle persone che cerco suonano continuamente liberi, ma cazzo, sti telefoni li avete sempre in mano, anche quando siete seduti sul cesso, possibile che non riuscite mai a rispondere?! E comunque, anche fosse che sono così sfortunato da chiamarvi proprio negli "unici" momenti che non potevate assolutamente rispondere, ma dopo, cazzo, ma dopo, dopo che avete salvato il mondo da distruzione certa, dopo, perché cazzo non telefonate a chi vi ha cercato?! Ma chi cazzo vi credete?
Fanculo.
Mi arrabbio quando devo mangiare da solo a casa o se "mi tocca" mettermi ai fornelli perché, chi poteva farlo, non ha visto che ora fosse, o perché impegnata in cose sempre più importanti, tanto:
Puoi farlo tu no?
Mi arrabbio per la becera ignoranza, per la prepotenza, per il tutto è dovuto e per la falsa modestia.
Così, ieri, sono in giro con la mia incazzatura rimurginando tra me e me, incazzato perché è tardi, perché sono all'iper per comprare quello che serve, sono le 19 passate e so già che, tra finire, andare a casa, preparare la cena e cazzi e mazzi, non sarà possibile mettere a nanna il piccolo ad un orario sano, quindi la mia acidità di stomaco viaggia a mille...
Entrando all'iper, vedo il solito buffoncello, su tipica macchinetta da sbruffone, pretenziosa l'auto, palestrato lui, parcheggiati, se così si può dire, in mezzo alla strada, ovviamente con radio a manetta e sigaretta in mano, entro pensando:
Lui sicuramente tutte le mie rogne non le ha...
Compro di corsa quello che mi serve, pago e mi incammino verso l'auto, uscendo ho davanti una donnina, tanto esile quanto trafelata, una mano occupata da una enorme borsa, l'altra sorregge una confezione d'acqua da 12 litri...
Mi offro di aiutare, cortesemente rifiuta, esce e va proprio verso l'auto dell'energumeno visto poco prima...
Questi non scende nemmeno dall'auto, accenna appena ad aprire lo sportello standosene seduto comodamente e, con tono accusatorio, lo sento dire:
Era ora, ma ci vuole un'ora per prendere ste quattro cagate?
Be' avrei voluto essere un energumeno pure io, o che lui lo fosse molto meno, per tirarlo giù dalla macchina e prenderlo a calci nel culo, invece, da pavido qual sono, ho tirato dritto e una volta salito in macchina, mi sono accorto che non ricordavo più perché, pochi minuti prima, ero arrabbiato...