giovedì 30 giugno 2011

Parole senza senso.

Suicidio assistito.
Che cazzata!
Non la cosa in sè.
Ma le parole che vengono usate per definirlo.
La "percezione" che si ha della cosa....
Mettiamo subito le cose in chiaro: SONO FAVOREVOLE!!
Stronzo e cinico, lo sono già, aggiungere egoista, è un gioco da ragazzi...
Perché egoista?
Perché la vita è una, quindi, perché rovinare quella degli altri?
Già, gli altri... Personalmente spero di non diventare un peso, per nessuno, l'idea di dover essere "accudito" perché non autosufficiente, mi mette i brividi.
Badate bene, non voglio tirare in mezzo tutte le notizie che si leggono, quelle sui maltrattamenti negli ospizi o peggio, quelle sull'abbandono "morto da settimane, nessuno se ne accorge", lo trovo spaventoso.
Non è colpa di nessuno se si invecchia, e non è che si può scegliere come invecchiare, ma trovo assolutamente giusto e umano, poter scegliere di "andarsene" sia sul come che sul perché.
L'accanimento terapeutico, è l'umana facciata dietro la quale si celano, i ben meno umani, profitti delle lobby farnaceutiche, che guadagnano miliardi su miliardi, imbottendoci di medicinali, spesso inutili, che ci "allungano" la vita, o l'agonia, con l'unico intento di venderci altre medicine...
Penserete: che fesso qualunquista, voglio vedere se sei capace di "staccare" la spina ad un tuo caro...
Non lo so.
Ho visto mio padre morire consumato dalla malattia, e ho sperato fino all'ultimo nel "miracolo", che non c'è stato, poi ti dici, è meglio così, almeno non soffre più...
I più religiosi, si autoconfortano dicendo, è andato a star meglio...
Apoteosi dell'egoismo!
Perché la realtà è che vogliamo lasciare alle spalle il "funereo" intermezzo, per tornare alla nostra "normalità" al più presto possibile.
Ma prima o poi, la scimmia ti salta addosso, col suo carico di rimorsi, e allora sono cazzi, perché non c'è nessuno che può aiutarti.
Quindi, almeno quando si può, lasciateci la "libertà" di scegliere, per noi, in prima battuta, ma anche per i nostri cari, senza false "retoriche buoniste", tanto per capirsi, non credo che Beppino Englaro si sia "divertito" staccando la sua Eluana dalle macchine, e dio solo sà, come vive adesso la cosa, perché io dico, che quando si muore, i problemi non sono per chi se ne và, ma per chi resta... 
Leggete questo LINK, è interessante, e oltre al contenuto, c'è una chiave di lettura, che fà capire quanto, in Italia, siamo arretrati sull'argomento, io mi chiedo, perché un articolo del genere, è stato messo nella sezione "costume" insieme alle "pin up" estive o alle foto di Filippa (pippa) Middleton? Cos'è la morte in Italia? Gossip? Non sarebbe, visto l'argomento, più giusto metterlo nella sezione "medicina"? Magari prima delle notizie sulle emorroidi...
Saluti.
Per i link's, ringrazio LaStampa.it e "mamma" Wikipedia...
 

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