venerdì 31 gennaio 2025

Artigli spuntati

Questa volta è stata dura, 
cioè, più dura del solito.
                          Lorenzo Reschiglian


Non è la prima volta che mi confronto con la morte, il normale vivere prima o poi, ci mette davanti alla morte, o meglio, di fianco; già a ben pensare non si può né esserle davanti, né di dietro perché la morte va a braccetto con la vita, per tutta la vita, quindi non può che esserle al fianco, così ogni giorno, in ogni momento, potremmo trovarci a guardarla negli occhi, ovviamente non i suoi occhi, ma quelli di chi, in quel momento ci sta lasciando.

Leo.

Leo è caduto nelle nostre vite così, per sbaglio, per una serie di sbagli, sbagli iniziati ben prima che noi lo si guardasse per la prima volta negli occhi.
Sicuramente all'inizio, una vita normale, una casa, l'affetto di qualcuno, dopo, dopo l'abbandono, la vita in strada, le malattie, l'indifferenza, quella cieca, ignorante dolorosa indifferenza, fino a quando, per l'ennesimo sbaglio, Leo arriva a noi, noi non ci giriamo dall'altra parte, lo guardiamo negli occhi, occhi che sembrano chiedere perché?
Perché mi sta succedendo tutto questo?
Noi non abbiamo una risposta, noi possiamo solo fare quello che il cuore ci urla di fare, credere in lui, credere che la sua voglia di vivere sia più forte, più forte di ogni falce che tira fendenti, e lui? lui si affida a noi, cosi comincia la sfida, alla sfortuna, alle malattie, all'indifferenza, e le vince quasi tutte, i suoi occhi tornano a sperare, noi con lui, guarisce certo ma non basta, nessuno lo vuole, allora decidiamo, Leo resta con noi.
Ecco, tutto questo è successo anni fa, oggi Leo ci ha lasciati.
L'età e gli strascichi della sfortuna, alla fine hanno avuto la meglio sul suo coraggio.
Ero con lui, lo guardavo, cosi piccolo e stanco, lui mi guardava sapendo cosa lo aspettava, loro sanno e pur sapendo, si danno senza riserve, mi guardava e con quegli occhi mi diceva, ti perdono, cercavo il suo perdono, ti perdono per quelle volte che sei stato avaro di sentimenti, ti perdono per tutte le volte che mi hai svegliato mentre dormivo su di te, perdono i tuoi ritardi e la fretta, perdono le tue incongruenze e, ti perdono per il modo cosi poco felino che hai avuto di amarmi.
Con questo, Leo, mi ha lasciato un insegnamento di cui farò tesoro, perché oggi è stata dura, più dura di quanto mi aspettassi, più dura di quanto potessi, Leo, ti prometto che sarò più attento, mi impegnerò per meritare i tuoi occhi.
Leo dorme, finalmente senza più la paura del domani, piccolo, irriducibile e sfrontato Leo, dolcemente esasperante nella tua ricerca di coccole e pappa, semplicemente mancherai e, Leo, non correre sull'arcobaleno che li, la ciotola non te la toglie nessuno.