domenica 25 agosto 2019

Ti ho sempre dato del lei...

Quello che rimane di noi dopo la morte,
parla di noi più di qualunque cosa noi
si faccia durante la vita.
                                  Reschiglian Lorenzo


Il ricordo che lasciamo a chi rimane è più importante di quel che abbiamo fatto.
Il dolore è parte essenziale del ricordo, ma se lasciamo un buon ricordo, il dolore lascerà sempre spazio ad un sorriso.

Ciao Maurizio.

Lo so, non te l'ho mai detto ciao, la forma, l'etichetta delle nostre figure ci "imponeva" di darci del lei...
Un po' si rideva di questa "etichetta"...
Questo è uno dei ricordi che mi rimarranno di te, quel tuo modo di farmi ridere.
Anche nell'affrontare i problemi, anche quando dovevi riportarmi all'ordine, alla fine, trovavi il modo di sorridere e di farmi sorridere, quasi fosse sbagliato lasciarsi in malo modo.
La professionalità è una cosa, la maleducazione un altra.
Tu sapevi essere sapientemente professionale, la maleducazione non faceva assolutamente parte del tuo modo di vivere.
L'umorismo tagliente, affilato, probabilmente anche dalla malattia che da anni affrontavi, ma che non ti schiacciava, l'umorismo ti era utile anche per affrontare i problemi, il lavoro e le persone che, povere loro, facevano di ogni sciocchezza una grana insormontabile, un problema da dover risolvere, pena il voto contrario agli ordini del giorno... 
Avevi mille ragioni per lasciar perdere, per perderti nella malattia, nella commiserazione, nel dolore attendendo l'inevitabile...
Avevi mille ragioni per cedere, ma sempre una in più per non farlo, mille e ancora una, Niccolò.
Niccolò, che quando ne parlavi, facevi trasparire l'amore cristallino che provavi per lui, non potevi, ne riuscivi a nascondere il tuo orgoglio, l'orgoglio di un padre che vede la propria figlia diventare, essere madre.
Questo dicevano i tuoi occhi quando ne parlavi, lo spiegavano molto più delle parole cariche d'amore che dicevi, occhi che brillavano di orgogliosa gioia, gli occhi di un uomo consapevole, consapevole del tempo che passa, consapevole di non averne più abbastanza per continuare ad amare, gli occhi di un uomo che però, non avrebbe dato spazio alla rabbia per la vita che scivolava tra le dita, no, la consapevolezza del'avere poco tempo, te l'ha fatto usare al meglio di ciò che potevi fare.
Ecco perché hai amato così tanto, per lasciare amore nel tuo ricordo, non amarezza, non rimorso, non dolore, ma, amore solo vero e profondo amore.
Maurizio non sei andato via, non sei andato via perché il tuo ricordo c'è, c'è e rimarrà sempre nelle persone che hai amato e in quelle che ti hanno compreso veramente, poi, per le altre quelle che non sono state in grado di capirti, lascia loro uno dei tuoi migliori sorrisi...
Ecco cosa vuol dire, non vi lascerò mai.
Ciao Maurizio, non ci lascerai mai.

Saluti

giovedì 22 agosto 2019

Bulli, pupe e marinai

In Italia abbiamo tutto,
ma ci manca tutto il resto.

                  Reschiglian Lorenzo


Sapete perché l'Italia è mal governata?
Perché gli italiani votano male.
O meglio, perché gli italiani non votano e quando lo fanno, lo fanno dimenticando le legislazioni precedenti, dimenticando le "promesse" non mantenute, dimenticando le brutte figure fatte dai loro eletti; votano male perché ignorano le leggi, ignorano i propri diritti, ma soprattutto gli italiani non votano o lo fanno male perché, perché sono menefreghisti, ottusi, falsi furbi e opportunisti.
La politica dovrebbe essere ben altro, non questo clownesco circo delle miserie.
Conte si dimette, si dimette dicendo che uno dei suoi ministri è un incompetente,  un caciarone avvezzo alle piazzate piene di roboanti stupidaggini che, di fatto, instupidiscono chi le ascolta, piuttosto che fare quello che, malgrado tutto dovrebbe fare vista la sua carica istituzionale.
Quindi, anche per dare uno "schiaffo" al suddetto ministro, Conte si dimette.
A me sembra di ascoltare la barzelletta dell'uomo tradito, che per punire la moglie fedifraga, si taglia l'uccello...
Forse sono io che non capisco, forse non sono sufficientemente intelligente da capire le "logiche da scranno", ma, ma se io sono convinto di quello che faccio, se so di essere nel giusto, beh io continuo e continuerò a fare quello in cui credo, affrontando le avversità e gli avversi, ascoltando tutti, ragionando su tutto quello che mi conferma, ma anche su tutto quello che è diverso anche fino all'opposto, ma se so di essere nel giusto, nulla potrà impedirmi di proseguire nei miei intenti.
Le convinzioni e i risultati devono dar prova di noi stessi, non le fughe travestite da schiaffi morali...
L'uomo parla.
Il leader agisce.
Ma i leader, siamo noi a sceglierli, noi alzando il culo dal divano per andare a votare, votando dopo aver capito cosa si vuole e chi potrà rappresentare  quanto si vuole.
Difficile vero?
Si, si è difficile.
È difficile anche perché, l'italiano medio, dall'andare a votare, non ci ricava niente, anzi è una scocciatura, perché?
Perché le elezioni si tengono, praticamente sempre di sabato e domenica.
Il sabato e la domenica, per l'italiano medio sono sacre, c'è da andare al mare o a sciare, c'è la grigliata o il pranzo dalla suocera, c'è la partita, il MotoGP, la formula uno, il giardino da innaffiare, la parete da tinteggiare, l'amante da scopare, il cesso da disotturare, insomma il sabato e la domenica non sono i giorni adatti per votare.
Facciamo che a votare si va il lunedì e martedì, con la possibilità di fare ponte, due giorni a casa retribuito, retribuito se porti la scheda elettorale timbrata, il timbro attesta che hai votato, non chi hai votato, ma sicuramente che verrai retribuito.
E chi cerca lavoro e non lo trova?
Beh, innanzitutto chi non lavora ha l'indubbio vantaggio di poter votare serenamente nell'infrasettimanale, poi presentando la scheda elettorale timbrata, otterrà miglior graduatoria nelle liste di collocamento.
E quelli che non lavorano e non lo cercano perché "demoralizzati"?
Bene, se questi riescono a scrostare i loro culi dal divano, una volta operato il loro diritto/dovere, presentando la scheda elettorale timbrata, potranno usufruire di scontistiche su ricariche telefoniche, app videoludiche, youporn e detergenti intimi...
Se anche così, l'Italia continuerà ad essere mal governata, beh allora è giusto che così rimanga.

W i caciaroni.



Saluti.