giovedì 31 gennaio 2013

Via il primo!

Gennaio se ne va, salutiamo Gennaio,
Ciao Gennaio, ci vediamo a Gennaio...
                                                            Lorenzo Reschiglian

Per radio oggi ho sentito uno che si "lamentava" della lunghezza di gennaio, secondo la sua interpretazione, gennaio arrivando dopo tutte le feste è noiosamente lungo, arrivando a paragonarlo all'equivalente settimanale del lunedì...

Non so...

A me sembra sempre che di tempo non ce ne sia mai abbastanza...
Ma comunque gennaio non mi dispiace, a dirla tutta, non c'è un mese che mi piace più o meno degli altri, trovo che in ogni stagione ci sia qualcosa che mi piace, l'inverno potrebbe sembrare la peggiore, per il freddo e la scomodità ed esso correlato quello scomodo metti togli e rimetti, sciarpe cappelli cappotti, ma volete mettere lo spasso di giocare con la neve e la familiarità delle chiacchiere davanti ad una cioccolata calda?
La primavera con tutti i profumi e i colori, con i primi caldi e la prorompente voglia di nuovo, di ridere, di correre e di far esplodere la vita...
L'estate e la sua molle indolenza, con la leggerezza dei pensieri e la necessità di non farsi prendere da nulla di impegnativo, i gelati mangiati tra le mille chiacchiere cercando il fresco della sera e la sensuale rincorsa delle gocce di sudore sui corpi accaldati...
L'autunno e il suo grande preludio, l'autunno che come la primavera stupisce per i colori e i profumi, anche se declinati con toni meno sgargianti, più cupi e muschiati, la bellezza delle passeggiate tra il frusciare delle foglie secche e lo scoppiettare delle castagne, le mani che si scaldano stringendo un bicchiere di vin broulè e la voglia di stare abbracciati sotto un plaid...

Un mese è meglio degli altri? Una stagione è meglio dell'altra?
Per me no, ma io non sono proprio tutto tutto sano...
Saluti

mercoledì 30 gennaio 2013

79 centesimi...

Che il mondo vada a rotoli è
sotto gli occhi di tutti, quello
che molti di questi tutti non
sanno, è che pure loro ne
hanno colpa...
                                    Lorenzo Reschiglian


Un antico adagio recita così: Tutte le cose migliori della vita sono gratis...

E' vero, l'amicizia, gli abbracci, l'amore, i baci, il fruscio delle foglie, i pettegolezzi e le maldicenze, sono tutte gratis e con loro decine e decine d'altre cose...
Ma se posso capire che sia facile, e auspicabile, tenere le emozioni e i sentimenti fuori dalla commercializzazione, è altre sì vero che tutto quel che comporta un servizio, uno scambio o che rientri nel mondo della "domanda che genera l'offerta", debba invece essere assoggettata ad un equo ritorno economico...
Tutto ha un costo, anche quando sembra gratis...
Prendiamo ad esempio i fenomeni moderni, i social network, Facebook è gratis? Verrebbe da dire di si, ed in effetti non costa nulla registrarsi, ma visto che non costa nulla, com'è possibile che il Sig. Zuckerberg sia plurimiliardario?
Buffo?
Mica tanto, come mica poca è la pubblicità che ci sorbiamo sulle nostre bacheche, anche su questo blog sono stati inseriti degli spazi pubblicitari, ma a me non me ne ritorna nulla, evidentemente Zuckerberg è più furbo di me...
Comunque, tutto si paga e tutto ha un prezzo, semmai la differenza sta nel come quei soldi vengono guadagnati, cioè, si può fare come Facebook, che i guadagni li spilla goccia a goccia, quasi subdolamente, oppure si può pretendere un chiaro esborso monetario a fronte dell'elargizione di un bene o servizio...
Il tutto sembra molto semplice, e stranamente è proprio così semplice come sembra, è come andare dal panettiere, chiediamo del pane, il pane ci viene dato, paghiamo il pane, mangiamo il pane senza che nessuno ci porti al gabbio...
Tutto chiaro?
Fame, negozio, soldi, pane, gnam gnam, basta fame...
Ma proviamo a cambiare uno degli addendi...
Mettiamo che il panettiere, per farsi pubblicità e per trovare clienti dica: Volete il pane? Prendetelo da me, per un anno è gratis, poi si vedrà...
Cosa fate voi? Pensate, il pane mi serve, per un anno è gratis, poi si vedrà...
E così per un anno, tutti che si abbuffano di pane e il pane è così buono, che non ci si accorge che l'anno passa, ma quello passa anche se non c'è ne accorgiamo, e così tutto d'un tratto "scopriamo" che adesso quel pane, quel buon pane, quell'ottimo pane che ci si sbafava senza pensieri, quel pane adesso dobbiamo pagarlo...
Vita ingiusta e destino improbo!
La sommossa popolare è inevitabile!
Il popolo dice: Per un anno ci avete abbuffato, perché non volete continuare ad abbuffarci!
E il panettiere ribatte: Ma lo sapevate benissimo che la cosa sarebbe durata solo un anno!
Ma il popolo non ci sta, scende in piazza e dice: Se c'è lo fai pagare noi il tuo pane non lo prendiamo più!
E a sua volta il panettiere: Popolo, non hai capito un tubo, se non paghi sono io che non ti do più il pane!!

Chi avrà mai ragione?
Non lo so, non sono un economista e comunque parteggio per il panettiere...
Anche perché io sono uno che il pane gratis se l'è gustato felicemente e anche a me il panettiere ha detto che adesso quel pane dovrò pagarlo...
Bene, dico io, e quanto mi costerà?
79 Centesimi all'anno, risponde il panettiere...
79 Centesimi all'anno? Dico io, ma è una miseria!
79 Centesimi all'anno è come dire gratis, solo con l'accento diverso...
Quindi tutta questa sommossa popolare per 79 micragnosi centesimi all'anno?!
Accidenti in che vergogna di mondo viviamo...
Caro WhatsApp, forse è proprio meglio se ti metti a fare il panettiere...
Saluti

martedì 29 gennaio 2013

Cosa cantava Masini??

Nei ricordi di ogni uomo ci sono 
certe cose che egli non svela a tutti, 
ma forse soltanto agli amici. 
Ce ne sono altre che non svelerà 
neppure agli amici, ma forse solo a sé 
stesso, e comunque in gran segreto. 
Ma ve ne sono infine, di quelle che 
l'uomo ha paura di svelare perfino a 
sé stesso, e ogni uomo perbene 
accumula parecchie cose del genere.
                                                    Fëdor Dostoevskij

Beh, il post di ieri è passato via senza quasi lasciare traccia...
I commenti sono stati pochissimi, sentiti sinceri e accorati, ma pochissimi...
Chi se ne frega...
Ringrazio con tutto il cuore i pochi che se la sono sentita di dire qualcosa, i temerari, come li ho soprannominati io, grazie temerari...
Per tutti gli altri... Vabbè...

Hey, vi siete accorti?
Sono i famigerati giorni della merla!
Sapete di cosa si tratta?
Conoscete la leggenda?
Nooooo!?
Leggete QUA...
Bello vero, ogni "opzione" ha un suo fascino...
Le credenze popolari mi sono sempre piaciute, mi piace ascoltare gli anziani quando parlano, sono la nostra memoria storica...
Quelli che hanno la mia età sono probabilmente gli "ultimi" fortunati che godranno di questa memoria, quella vera quella tramandata oralmente dalla viva voce di chi quelle storie è riuscito pure a viverle...
Le nuove generazioni purtroppo tutta questa bellezza non la vivranno, noi ammesso e non concesso di riuscir a diventare nonni, non avremo queste storie da raccontare, queste emozioni da rivivere e provar a far vivere agli altri...
Peccato...

Saluti

lunedì 28 gennaio 2013

Il post che non voglio scrivere...

Eccomi qua, pronto con stracci 
e spazzolone!
E' ora di fare pulizia e ordine...
                                               Lorenzo Reschiglian 


La matematica non è mai stata il mio forte, ne so quanto basta per non farmi infinocchiare, ma l'ho sempre mal digerita...
Le statistiche invece mi piacciono, non sono una cima anche li, ma qualche cosolina mi è rimasta nella zucca...
Ed è un male...
Perché ieri sera, dopo aver postato la paginetta, mi sono soffermato sui "numeri" di questo blog...
E quello che ne è emerso, mi ha lasciato un pò perplesso...
Intanto le note positive, il post di ieri era il numero 700, ci avviciniamo al secondo compleanno, già questa cosa mi lascia abbastanza stupito, perché il mio carattere notoriamente inconcludente, è stato per la prima volta battuto da questa piccola consuetudine, oltretutto, non mi sento stanco di scrivere, mi piace scrivere, quindi mi dispiacerebbe davvero smettere.
Altra nota positiva, i lettori fissi, d'accordo non aumentano, però non diminuiscono! Le visualizzazioni hanno ormai superato quota 30'000, ma proprio questo dato, ha innescato un pensiero, che da libero pensatore, quale sono, ne ha innescato un altro e un altro ancora, una sorta di domino mentale che mi ha fatto vedere i dati sotto uno sguardo diverso...
Il risultato è questo: Con un totale di oltre trentamila visualizzazioni, con post che vengono letti da oltre cento persone al giorno, com'è mai possibile che di messaggi, o commenti, c'è ne siano così pochi?
Poco più di 200...
C'è qualcosa che non quaglia, dico bene?
30000 visualizzazioni, 200 commenti...
Vuol dire, zero virgola niente! 
Ma com'è possibile?
Non lo è!
Quindi adesso, mi serve il vostro aiuto...
Aiuto per capire se devo continuare o meno a scrivere quel che scrivo...
Come potete aiutare?
Semplice leggete il post, poi dopo averlo letto, commentatelo, basta seguire le istruzioni a piè pagina, non è complicato, scrivete quello che volete, anche in forma anonima, fatemi sapere quello che pensate, anche se non vi è piaciuto per niente, solo così si può migliorare e crescere,.. o smettere...
Capito?
Leggete e se vi è piaciuto, scrivetelo, se non vi è piaciuto, scrivetelo comunque...
Ringrazio anticipatamente chi collaborerà...
Saluti

domenica 27 gennaio 2013

Età pensionabile...

Che per gli ultimi quindici o vent'anni 
della sua vita un uomo non sia più che 
uno scarto è una cosa che denuncia il 
fallimento della nostra civiltà, e questo 
fatto ci prenderebbe alla gola se 
considerassimo i vecchi come uomini, 
con una vita d'uomini dietro di loro, 
e non come cadaveri ambulanti.
                                                       Simone de Beauvoir

Chi più chi meno, come tempi, chi in un modo chi nell'altro come sentimenti, ma pressoché tutti abbiamo o abbiamo avuto, uno, due, tre e i più fortunati, quattro nonni con cui chiacchierare...
Mettiamola così, visto che negli ultimi decenni, le abitudini, i bisogni, le tendenze sessualmatrimoniali, sono in continua evoluzione, urge un pò di noiosa "normalità"...
Con normalità intendo tutta quella roba, che fino a qualche anno fa era normalità, ma che adesso sembra essere diventata una muffa consuetudine...
Cioè, essere eterosessuali...
Capiamoci e chiudiamo l'incipit...
I gay esistono da sempre, da prima ancora che diventasse normale parlarne, ma non andavano in giro a cantare, a fare sommosse popolari o a guidare movimenti politici, forse erano semplicemente più intelligenti e avendo capito di vivere in un mondo di, vecchi, bigotti e ignoranti, preferivano vivere i loro amori in maniera più sana, più privata e meno "mediatica"...
Ma gli esibizionisti esistono, come i gay, da sempre e non c'è categoria immune da loro...
Cosa c'entrano i gay con i nonni?
Pressoché nulla, se non ché i nostri nonni, essendo etero, generarono i nostri genitori, anch'essi etero, tanto da generare noi...
Se tutta questa apatia sessuale si svolge in tempi ragionevoli, non è difficile che in una famiglia ci siano tre generazioni diverse, se poi i vari componenti non avevano niente di meglio da fare, le generazioni possono diventare anche quattro...
Bis nonni, nonni, genitori e figli, sempre più raro ai giorni nostri, ma non così difficile in passato...
Bon, fin qui ci sono arrivato, quindi bene o male, tutti noi abbiamo avuto a che fare con i nostri nonni, ok?
Pensate un pò ai vostri, qual'è la prima cosa che vi viene in mente?
Si...
Vero...
Anche a me...
Ok, ok, sono buone tutte, a dire il vero non c'è niente che non vada bene quando si parla di nonni, perché normalmente tutto il tempo che si passa con loro è ottimo tempo, vuoi per la "memoria storica", vuoi perché solitamente riversano tutto l'affetto di cui non sono stati capaci coi i loro figli, sui nipoti, spesso con risultati catastrofici, vuoi per un altro migliaio di buoni motivi, però c'è sempre un però...
Il però in questione è strettamente legato alla loro condizione di nonni, cioè per il fatto stesso d'essere diventati nonni, perché nonni lo si diventa, ahimè, diventando vecchi...
Ora, l'età non è detto che debba diventare un limite, basta rimanere coerenti, quindi rendersi conto che con l'avanzare del tempo, ci deve essere una graduale diminuzione degli impegni, almeno quelli fisici "non sono più un ragazzino" e un conseguente aumento dell'impegno mentale, impegno che non serve "solo" a tenerci al passo con i tempi, ma serve soprattutto a tenere la mente attiva e reattiva, evitare cioè che il nostro cervello invecchi più velocemente del corpo, con risultati devastanti...
Tornando alla domanda fatta una dozzina di righe più su, la prima cosa che viene in mente a me, parlando di nonni è: Ripetitivi e senza "filtri"...
Ripetitivi, perché capaci di raccontare all'infinito le stesse storie, tutte le volte convinti di non averle mai raccontate, senza filtri perché con l'età, ma non solo con quella, si perde la buona creanza, quella intesa come capacità di valutare ciò che si dice, prima di dirlo veramente, cioè quella abilità di ragionare sugli effetti che scaturiranno da ciò che si dice...
Invecchiando sembra che il tutto sia irrilevante, quasi che i nostri nonni pensino: Ma cosa cavolo me ne frega di quel che succede se dico questo o quello, tanto sono anziano...
Beh, se è così, cioè se è una scelta volutamente fatta da loro, la capisco, non la condivido, ma la capisco, se invece, come credo, non sia una scelta, ma una conseguenza dell'invecchiamento cerebrale, invecchiamento che porta l'anziano a "scollegarsi" dalla vita reale, allora penso si debba intervenire, soprattutto per il bene del singolo, perché uno che non è più "autonomo" mentalmente è potenzialmente pericoloso, sia per se, ma anche per chi gli sta intorno...
Precisiamo il discorso, non c'è assolutamente niente di male a diventare vecchi, ed è assolutamente normale, diventando vecchi, che il cervello non funzioni più a dovere e che quindi si facciano e si dicano cose completamente sbagliate o fuori luogo, ma detto questo, riconosciuto il grado di "rimbambimento" dell'interessato, si devono mettere in pratica azioni e soluzioni per salvaguardare l'interessato e tutto il resto...
Quindi, per concludere, non trovo nulla di strano nel fatto che Berlusconi abbia detto quello che ha detto, non mi stupisce che oggi dica una cosa che è l'opposto di quella di ieri e che domani troverà una terza via, dopo tutto ha 77 anni e lui come praticamente tutta la classe politica, è vecchio, e quando, raramente, non sono vecchi d'età, sono vecchi dentro...
Il parlamento, la camera e tutta la compagnia a briscola, non sono altro che degli ospizi, dorati ospizi dai quali, quella brutta genoria, ingiustamente amministra il paese...

Saluti

sabato 26 gennaio 2013

Maleodoranti dubbi...

Non so cos'è peggio, se
il ridicolo batti e ribatti dei
politici, o il patetico batti
e ribatti dei politici...

                                   Lorenzo Reschiglian

Non sono più un ragazzino, ormai di anni ne ho quarantuno ed è quindi da parecchio che "godo" del diritto al voto...
Devo dire che le cieche convinzioni, quelle che mi animavano nei miei vent'anni sono sparite, abbondantemente sotterrate da palate di triste realtà...
In questi ultimi due decenni, le mie idee politiche sono cambiate e sono cambiate perché non sono un fondamentalista...
A volte sarebbe più semplice, intendo essere un fondamentalista, perché avere una sola idea, seppur sbagliata, evita la necessità di pensare ad altro...
Un pò limitante non trovate?
No, io inseguo le idee e le persone che quelle idee, oltre ad averle, lo difende, così in vent'anni sono saltellato di qua e di la, da sinistra a destra votando sempre la persona che aveva l'idea che ritenevo migliore, ovviamente rimanendo sempre totalmente deluso, ogni santissima volta...
Diciamo che non ci ho messo moltissimo a capire che la politica, con tutto quello che ci gira intorno, è una marcia fregatura così piano piano smesso il romanticismo da cercatore d'idee, ho cominciato a votare chi speravo fosse il meno peggio, ma anche così ho collezionato una delusione dietro l'altra...
Così arriviamo ai giorni nostri, il batage politico ha ormai raggiunto livelli da malattia mentale, politici, ex politici, tecnici e ex tecnici si vomitano addosso secchiate di merda con l'unico risultato di migliorarsi sia l'alito che l'aspetto, ma senza dire nulla di utile per determinare una scelta...
E così, io, quarantenne e mentalmente attivo, per la prima volta da che posso apporre quella maledetta X, non so, non ho la benché minima idea di cosa fare...
Votare è un diritto e soprattutto un dovere, ma come si fa se ovunque guardi, vedi solo merda su merda?
Spero in un miracolo, ma mi accontento di una semplice ispirazione...
Saluti

giovedì 24 gennaio 2013

Ridi che ti passa...

Chi non sa ridere non 
è una persona seria. 
                                    Pino Caruso

Se dovessi dire com'è andata la giornata appena finita, e se il giudizio comprendesse solo il lato lavorativo, mi toccherebbe dire che oggi è stata una merda totale...
Ed effettivamente oggi è stata una merda...
Ma solo per quello che riguarda il lavoro...
Per fortuna il lavoro non è tutto nella vita...
Almeno, per me è così...
Quando capitano queste giornate merdacee, per fortuna ho chi mi sa curare...
Chi legge spesso queste mie paginette sa che c'è un gruppetto di persone che per me sono assolutamente importanti, persone capaci di trasformare i miei peggiori momenti, in momenti assolutamente indimenticabili...

Francesca.

Sapete quanto fa bene ridere? Quanto è importante? Quanto è vitale e vivificante?

Ridere è necessario se si vuole vivere bene, ma non è facile ridere, soprattutto non è facile ridere di gusto, troppo spesso ci troviamo a ridere per circostanza, quello che gli eruditi chiamano, il ridere per non piangere, ma questo non serve a niente, anzi è dannoso perché avvelena la mente...
No, niente di tutto ciò, oggi sono passato da Francesca perché sapevo che mi avrebbe tolto i cattivi pensieri, sapevo che sarebbe riuscita a farmi sorridere e davo per certo che avrebbe trovato il modo di farmi sorridere...
Ma non è andata così...
Quando sono arrivato, lei mi ha accolto con un sorriso 1200 denti, e ci siamo abbracciati...
Qua devo aprire una piccola parentesi, ma quanto è bello abbracciare ed essere abbracciati, quando ci si vuole veramente bene? Un abbraccio, uno di quelli veri, deve, e ripeto, deve essere fisico, in un abbraccio tra due persone che si vogliono bene, la fisicità è la parte imperante del discorso, vuol dire, hey ci sono e sono qui per te, se volete dimostrare davvero quello che provate per un'altra persona, abbracciatela, abbracciatela forte e a lungo, in quell'abbraccio, per quei lunghi secondi che vi regalerete dovrete sentire le vostre anime abbracciarsi insieme a voi, se riuscite a sentire queste sensazioni, allora siete abbracciati veramente ad una persona speciale...
Quindi siamo lì abbracciati...
Ecco, Francesca è veramente una persona speciale, tanto speciale che da questo abbraccio capisce che io non sto bene, ma non fa quello che farebbe una persona normale, non si è sciolta dall'abbraccio chiedendomi cosa non va o come sto, no niente di così banalmente scontato, lei non è una donna banale, quindi è rimasta lì abbracciata ancora qualche istante, poi è saltata in aria...
La sua anima giocosa ha preso per mano la mia anima triste e le ha dato una manica di botte!
Botte di vera energia vitale, energia che ha ricaricato subito la mia anima, l'ha ricaricata tanto che abbiamo cominciato a ridere e qualunque cosa ci faceva ridere, mille parole per mille risate, ogni risata una martellata, mille martellate che hanno disgregato il mio malumore...
Ecco com'è andata.
Grazie Francy, il mondo è più vivibile grazie a te...
Saluti

mercoledì 23 gennaio 2013

Staminali e stocaz....

L'etica è più una questione di 
opinioni che una scienza. 
La morale è una consuetudine 
più che una legge naturale.
                                                     Robert Anson Heinlein


La scienza medica fa salti da gigante, non c'è giorno che passi senza una novità, le malattie incurabili diventano sempre meno e le tecnologie mediche sono quanto di meglio il mondo abbia mai inventato...
Forse il moderno santo graal è raffigurabile in una Beuta da laboratorio...
Romanticismi a parte...
E' di questi giorni la notizia che un paziente afflitto da una rara forma tumorale, si è visto asportare il naso a scopo terapeutico, prassi non comune e sicuramente antiestetica...
In aiuto dello sfortunato "denasato" è arrivata la suddetta tecnologia medica con tutto il carico di nuove conoscenze, infatti sfruttando studi, a dir il vero ancora abbastanza empirici, una equipe di pionieri sfruttando una "coltura mirata" di cellule staminali, creeranno un nuovo naso facendolo crescere sul braccio del paziente, naso che quando completo, verrà impiantato al posto di quello mancante, questa Frankesteiniana operazione elimina totalmente ogni rischio di rigetto evitando cosi al paziente di dover prendere immunosoppressori per il resto della vita...
Ora...
Se tutto andrà bene, il paziente sarà un uomo estremamente felice e la scienza porrà le basi per futuri e notevoli successi...
Ma c'è un però...
Tranquilli, niente di stupidamente etico, io sono ben felice che la cosa funzioni, quello che mi lascia pensieroso e tutto il batage mediatico che accompagna l'operazione...
Mi spiego.
Da più parti gli osservatori, sia scientifici sia civili, guardano l'operazione "naso staminale" come una grandissima novità, cioè far ricrescere parti del corpo è visto come qualcosa di quasi miracoloso...
Mmmmm...
Ma stiamo scherzando?
Ma se sono decenni che i nostri politici si coprono quelle loro immonde facce da culo, utilizzando finte maschere di sorridente normalità...
Sai che novità, la novità se mai ci sarà, e mai ci sarà, sarebbe trovare un politico senza maschera, magari brutto, antipatico e insopportabile, però vero e magari, sincero...
Impossibile vero?
Saluti

martedì 22 gennaio 2013

Come ti detraggo il detrattore...

I critici sono come gli eunuchi di un harem: 
sanno come si fa, lo vedono fare tutti i giorni, 
però non sono capaci di farlo.
                                                           Brendan Behan


Un milione di anni fa, o forse due, ai tempi dell'inquisizione, avere idee proprie era quanto meno, improprio, in quel grigio periodo nessuno veniva salvato, se non la pensavi come voleva la chiesa, la graticola era sempre accesa e il rischio di finire grigliati non era poi cosi improbabile, pure alcuni "giganti" dell'epoca rischiarono grosso, un genio come Galileo Galilei vide da vicino la carbonella accesa e per non finirci sopra fù costretto a rimangiarsi, teorie, scoperte scientifiche e quant'altro, per non finire spennellato con il rosmarino...
Ma poi...
Gli anni, i decenni e i secoli passano, gli scienziati vengono riabilitati, le teorie diventano certezze e le scoperte scientifiche consolidano il sapere umano...

Ma la caccia alle streghe, non si è mai fermata...

Ora, certamente non posso, ne voglio paragonarmi ad un gigante come il Galilei, ma da quando scrivo queste paginette, capita di sentire profumo di legna bruciata...
Qualche giorno fa scrivevo un post sull'argomento (detrattori), ma si vede che il concetto non è stato ben recepito...
A dirla tutta, fatti salvi i lettori abituali, che si "limitano" a leggere per poi lasciare sapidi commenti o il più canonico "mi piace", capita sempre più spesso di imbattersi in lettori "anonimi" che non trovano niente di meglio che criticare tutto e tutti...
Forse tutti hanno bisogno della propria nemesi...
Ma qua non si parla di Dee alate che distribuiscono giustizia e verità...
Sembra ci sia chi, non avendo un tubo da fare, debba trovare per forza qualcosa da criticare, quindi anche a costo di diventare delle sciocche banderuole in balia dei venti, cambiano gusti, idee e interessi solo per l'insano gusto di rompere le scatole...
Forse ste rose dei venti non hanno capito un semplice quanto chiarissimo concetto, io non sono uno scrittore ne un opinion leader, quindi trovo veramente superfluo l'incessante borbottio del loro criticare, quei pomposi discorsi tutti parole e niente contenuti, io non voglio dare il via a nessuna linea di pensiero, non voglio accoliti che mi venerino in attesa del nuovo scritto, io scrivo sia di cose mie, sia di quello che mi gira intorno, così, così come le vedo e vivo io, non sento il peso del dover piacere per forza a tutti, sarebbe da idioti crederlo, mi piace scrivere e sono sempre in "sbattimento" quando apro il file dei commenti, godendo quanto li trovo, al di la che siano buoni o cattivi, però non nascondo il fastidio che provo, quando una delle solite maniche a vento punta l'adunco dito della critica sterile...
Vabbé, la noia è una brutta bestia e qualcuno, evidentemente, non è in grado di sopportarla...
Createvi una vita vostra, trovatevi un hobbie, crescete...
Saluti

lunedì 21 gennaio 2013

Colpo di fulmine...

La bancarotta può avere tre cause: 
donne, scommesse o il consulto di esperti.
                                                             
Georges Pompidou

Che la guerra sia un'inutile scempiaggine, è noto a tutti, qualunque persona sana di mente sa che è così...
Solo i malati di mente, come i politici e i militari, la pensano diversamente...
E non potrebbe essere altrimenti, visto che, per svariati motivi, le due categorie sono strettamente legate...
Innanzi tutto lo stipendio, entrambe l'assegnino lo ricevono dallo stesso "datore" di lavoro, cioè noi, altri punti di contatto sono, l'anacronismo, l'ottusità e la manifesta inadeguatezza...

LEVATA DI SCUDI COSMICAAAA!!!

Ma cosa levate idioti!?
Volete dirmi che serve ancora un esercito? Uno di quelli con carri armati, fucili e tutto il resto? Ci credete davvero?
Se è così, vi do una notizia, un'ultimissima ora, c'è la bomba atomica!
Siiii, sembra fantascienza, ma è così, la bomba atomica è una realtà, e ce l'hanno in moltissimi, L'America, la Russia, il non meglio precisato medio oriente...
E questo solo per parlare dei "big", poi in cantina c'è l'ha quasi chiunque, ma comunque, è così, c'è la bomba atomica, sapete cosa vuol dire?
No?
Siete così gnucchi?!
Vuol dire che, se uno qualunque dei sopracitati bombaroli, preme il "famoso bottone rosso".
BOOOOMMMM!!!
Siamo tutti morti!!!
Magari non tutti subito, ma con calma, tutti...
E forse forse, non sarebbe poi tanto male...
Ma mettiamo da parte l'ottimismo...
Perché vi ho detto tutto questo?
Sento i soliti secchioni dire: Perché sei un coglione...
Beh, non è che hanno poi tutti i torti...
Ma per chi non è un detrattore dico, ed è il motivo per cui ho scritto quanto sopra, è così assolutamente necessario spendere quell'enormità di denari che si spende, per le forze, diciamo così, armate?
E' ancora utile, se non necessario, spendere soldi in armamenti e quant'altro? Davvero davvero credete che serva a qualcosa? Cosa dovrebbe difendere l'esercito? Una nazione di morti di fame dall'attacco di chi? Locuste? Marziani? Uomini talpa? Vogliono forse silurare l'arca di Noè?
Se le cose continuano così, l'unica cosa che potrà fare l'esercito, sarà difendere quel branco di ladri patentati che stanno al "governo" del paese, ma ho il sospetto che ci saranno parecchie diserzioni...
E qua veniamo al nodo gordiano del post...
I tanto decantati, voluti, desiderati nuovi super cacciabombardieri F35, sapete no quegli ultrastrasuper costosissimi aerei da combattimento (???) che l'Italia sta inutilmente comprando? Si si, quelli che costano uno strafantastigliardo di euro l'uno? Quell'incredibile concentrato di micidiale potenza da essere soprannominati: Lighthing... (Fulmine)...
Beh guarda l'ironia del caso, sono quanto di meglio (???) la tecnologia può offrire, sono stati chiamati Fulmine, e basta un cavolo di temporale per abbatterli...
Altro che Zelig e le sue barzellette, L'Italia ne ha ordinati un numero imprecisato che va dai 60 ai 110 pezzi, che per un costo medio stimato di circa 135 milioni di euro, da un totale che va dagli 8100, agli 14850 milioni di euro, per comprare dei baracconi che in caso di pioggia se ne devono stare a terra?
Me lo vedo:
Soldato. Generale! Dobbiamo decollare c'è da andare a salvare il mondo!
Generale... No soldato, sta piovendo, il mondo lo salveremo in bicicletta...
Cavoli che affarone...
Soprattutto vista la situazione economica che stiamo vivendo...
Sapete che c'è? Anni fa, un pirlotto qualunque disse: Io non so come si combatterà la terza guerra mondiale, ma so come si combatterà la quarta, con sassi e bastoni...
Quindi, visto che gli aereoplanini sono delle immonde baracche, evitiamo di comprarli e con tutti quei bei soldini, cominciamo ad impilare sassi e bastoni...
Saluti

domenica 20 gennaio 2013

La pistola o il pistola?

Fra tutte le debolezze, 
la più grande è l'eccessiva 
paura di apparire deboli.
                                             Jacques Bénigne Bossuet


Malgrado il titolo, non parlerò di politica... Sarebbe troppo facile...

Altra stage in america, quindicenne stermina la famiglia, armi sotto accusa...

????

Armi sotto accusa??

????

Cosa c'entrano le armi?

Non sono le armi ad uccidere le persone, sono le persone che uccidono altre persone, le armi da sole, non uccidono nessuno...
Sento già alzarsi le proteste dei ben pensanti (Pino ricordo benissimo che ben pensanti si scrive attaccato, ma io lo scrivo così perché mi piace enfatizzare un pò la parola mettendoci uno spazio come breve pausa... Perdonami)...
Dicevo, sento già alzarsi le rumorose proteste dei ben pensanti, dei soliti secchioni e di migliaia e migliaia di altri scocciatori...
Ma lasciatemi spiegare, iniziando con una doverosa premessa, le armi mi piacciono.
Fatta la doverosa premessa, continuo, non starò certo qua a dire che sono insensibile a tutte quelle notizie che riportano il sempre più sconvolgente bollettino di "guerra" dovuto alla follia umana...
Ma la frase è proprio quello che è, la follia umana, le armi sono un mezzo sula quale veicolare la suddetta follia, ma non sono le armi a rendere folli ne sono le armi ad uccidere gli innocenti, o meglio, le armi uccidono ma solo se qualcuno le utilizza per uccidere...
Il folle, i folli uccidono con le armi che si trovano a disposizione, quindi è certamente più semplice sterminare la famiglia con le armi da fuoco, soprattutto se in casa c'è un vero e proprio arsenale, ma è altresì vero che il folle, i folli se convinti di quello che stanno facendo, si arrabattano e si organizzano con quel che c'è, anche a mani nude in mancanza di supellettili o qualsivoglia oggetto contundente...
Quindi serve eliminare o limitare le armi da fuoco?
Certamente aiuta, ma non è risolutivo, forse limiterà un pò, ma non è la soluzione definitiva, anzi, probabilmente nutrirà un fiorente mercato clandestino...
La domanda che io mi faccio è un'altra, cosa succede al mondo? Perché ragazzi e ragazzini di nemmeno vent'anni, si mettono a sterminare tutto quello che gli si para di fronte?
C'è qualcosa nell'aria che respiriamo, nell'acqua che beviamo? E' lo stress di queste vite sempre più ai margini, sempre più lontane dalla magra realtà che viviamo?
Non c'è nessun dubbio, le armi uccidono, ma la prima vittima è chi brandisce l'arma stessa...
Saluti

sabato 19 gennaio 2013

Il perché delle cose...

Eppoi quella stupida,
stupidissima mela...
                                   Lorenzo Reschiglian

Riusciamo a dare un perché, una motivazione per tutto quello che facciamo? Ogni nostra scelta, ha una spiegazione razionale?
Si?
No?
Boh!
Mi piacerebbe dire di si, ma così facendo non riuscirei a giustificare le migliaia di cavolate combinate negli anni, del resto non posso nemmeno dire di no, per non passare da sciocco vanesio...
Quindi?
Quindi ci viene in aiuto, nientepopodimeno che l'altissimo...
L'altissimo, proprio quell'altissimo...
In uno dei libri che narrano la celeste epopea, c'è un passaggio dove l'altissimo, nella sua generosità, ci fa quello che negli intenti doveva essere un regalone...
Il regalone in questione è...
Il libero arbitrio...
Per chi non sapesse cos'è il libero arbitrio, in parole povere significa: Fate quel che volete, poi sono cavoli vostri...
Ma che regaloneee!!!
Non che mi dispiaccia prendere autonomamente le mie decisioni, ma visto che tendenzialmente sono una testa di cavolo, direi che è inevitabile finir col fare cavolate...
E qui mi viene un altro biblico dubbio...
Perché prima ci crea a sua immagine e somiglianza, quindi assolutamente perfetti, per poi tirarci quel bidone del libero arbitrio?
Voleva vedere cosa sarebbe successo?
Vuoi vedere che noi siamo solo un esperimento? Una sorta di cavie da laboratorio "sacrificate" e sacrificabili, alla ricerca del mondo perfetto?
Blasfemotto non trovate?...
Beh, non mi dispiace come teoria, questa consapevolezza mi fa sperare che in giro per l'universo, ci sia un pianeta in tutto e per tutto simile al nostro, stesse piante, stessi animali e stessi uomini, ma dove tutto funziona bene, niente guerre, malattie o politica...
Libero arbitrio...
Che scocciatura...
Se stanotte non vengo incenerito, ci "vediamo" domani...
Saluti

giovedì 17 gennaio 2013

Zelig a Montecitorio...

"Io non posso entrare". 
Se sei così scemo da scrivere 
un cartello ai cani, non dovresti 
essere tu il primo a uscire dal negozio?
                                                                Fabio Fazio

Dite che la differenza non la si noterebbe?
A me viene l'orticaria quando leggo certe notizie...
Quel fenomeno da baraccone di Bersani dice: Basta politica cabaret...
Già di per sé é una notiziona, tanto notiziosa da essere su qualunque quotidiano di qualunque estrazione, credo, colore e schieramento possibile, ma a parte ciò, vi sembra una uscita "felice"?
Capiamoci, non c'entra Bersani, l'avesse detta chiunque altro, sarebbe lo stesso, è la frase che è stupida, non chi la pronuncia, anche se è una bella lotta a chi è più idiota...
Personalmente la trovo veramente infelice e vi spiego perché, o almeno, vi spiego il mio perché...
Perché è vero che la nostra "classe" politica è infarcita da ogni genere di buffone, ed è altresì vero che da bravi buffoni, ci prendono per il culo in ogni modo conosciuto e non dimentichiamoci quanto siano ridicole certe tasse, quindi volendo vedere, rinunciare alla politica cabaret vorrebbe dire, rinunciare alla politica, cosa di per se ridicolissima, almeno per loro...
Ma per noi?
Noi possiamo rinunciare alla politica cabaret?
Si.
Si, senza dubbio.
Sapete perché?
Perché anche se loro se la spassano come dei matti, anche se loro si scambiano grandi risate e grandi pacche sulle spalle, anche se per loro l'Italia è solo un palcoscenico dal quale lanciare le loro rovinose barzellette, anche se per loro la serietà non esiste...
Noi, noi non abbiamo proprio niente da ridere...
A noi tutte le loro vaccate, non ci fanno ridere...
Noi non si ride più, per niente...
Saluti

mercoledì 16 gennaio 2013

Non si può condire l'insalata con l'olio di gomito...

Ma ciucciatevi il calzino!
                                     Bartolomeo "Bart" Simpson

Per chi ancora non lo sapesse, io di mestiere faccio il commesso viaggiatore, o almeno così eravamo chiamati 30 o 40 anni fa, adesso va più di moda dire rappresentante...
Rappresentante, da non confondere col "procacciatore d'affari", che in realtà è virtualmente la stessa cosa, solo che non è in possesso di una "lettera di mandato" che è l'equivalente di un contratto di lavoro, al procacciatore d'affari, oltre la lettera di mandato, non è assoggettato nemmeno all'iscrizione a qualsivoglia albo professionale, non deve sostenere corsi e molto spesso, manca di ogni forma di correttezza, onestà e scrupolo...
Non sempre, ma spesso...
Ma perché vi dico ciò?
Praticamente per niente, solo una piccola prefazione informativa, così giusto per darmi una certa importanza, una virgola di tono...
Il discorso è, che il mio lavoro mi porta a girare parecchio, conoscere molta gente e chiacchierare...
Ovviamente la maggior parte degli interlocutori sono clienti o potenziali clienti, sono costantemente e profondamente calato nel mondo del lavoro...
Quindi in questo periodo, più che vacche scheletriche e penuria di lavoro dovrebbero minare ogni qualsivoglia serenità, potreste pensare voi, oppure che il discorso principe che mi trovo ad affrontare, sia la crisi con la sua inevitabile conseguenza, la mancanza di lavoro...
Vi parrà strano, ma non è così, non sempre almeno...
Capita spesso, sempre più spesso, che effettivamente il discorso sia la crisi, ma non "quella" crisi, bensì la crisi dell'indotto...
Mi spiego, parlando con i miei clienti, scopro che ci sono decine e decine di aziende "costrette" a non evadere ordini, commissioni e lavori, perché non c'è forza lavoro...
Capito bene?
Ci sono aziende oberate di lavoro, costrette a perderne una parte e con quello ovviamente si perde anche denaro, perché non si trova gente che voglia lavorare...
Trovo la cosa strabiliante...
Al di la del solito discorso, cioè che le maestranze si affacciano sempre più tardi, a causa degli studi, al mondo del lavoro è oramai una certezza consolidata, quello che invece non si sa, è che l'italiano medio fugge, sfugge e rifugge, ogni sorta di lavoro manuale, impegnativo, pesante o con grosse difficoltà o Responsabilità...
L'italiano medio non schioda le terga da comodi divani cassaintegronistici, per andare a lavorare, magari in qualche aziendina dove ci si sporca...
Noooo, meglio a casa, sul divano con la play station, senza soldi e senza ambizioni, piuttosto che uscire e guadagnarsi la pagnotta senza dover chiedere niente a nessuno...
Folle vero?
Ma fottutamente reale...
Pensateci quando qualcuno cercherà di convincervi che: In Italia, manca lavoro e c'è crisi...
Saluti

martedì 15 gennaio 2013

Libertà di stampa... Che concetto illusorio...

La lettura dei giornali, sempre penosa 
dal punto di vista estetico, spesso lo è
anche dal punto di vista morale, persino 
per chi abbia pochi scrupoli morali.
                                                       Fernando Pessoa

E' veramente strano come il senso del giusto o dello sbagliato, cambi e si adegui alle necessità del momento...
Mi spiego...
Ci sono stati tempi dove il bianco era bianco, e il nero era nero, dove il bene e il male erano chiaramente distinguibili, dove gli onesti e i farabutti si incontravano solo quando i primi arrestavano i secondi, insomma ci sono stati tempi che, per farla semplice, erano più semplici...
Poi il mondo si è "evoluto" e così, tra il bianco e il nero sono comparse una tal grande quantità di grigie sfumature, da non riuscire più a capire dove inizia una e finisce quella precedente, un mondo dove il bene e il male si sono così fortemente coesi da non poter più decidere da quale parte stare, un mondo dove gli onesti per rimanere tali, diventano farabutti e farabutti che diventano ancora più farabutti e governano il paese, insomma un mondo dove tutto è incredibilmente semplice, soprattutto se sei un coglione...
E da che mondo e mondo, i coglioni non vanno mai in giro da soli...
Chiaro il concetto?
Se si, continua a leggere...
Se no, continua a leggere, tanto prima o poi qualcuno da accoppiarti lo troviamo...

Leggo un discreto numero di giornali, no, non è vero, ne sfoglio un gran numero, ma leggo pochissimo, però, contrariamente a quei lettori che si potrebbero definire "colti o interessati", cioè quel genere di lettore sempre alla ricerca della notizia "nascosta", cioè quelle notizie che non si trovano su tutti i quotidiani, io sono invece un lettore seriale, cioè (ma quanti cioè sto usando?!), dicevo... Io sono un lettore seriale, cerco le notizie che sono riportate da tutti i quotidiani, le leggo e le confronto... Spesso con risultati divertenti, a volte deliranti...
Le peggiori sono le notizie di politica, ovviamente perché tutti i giornali sono, chi esplicitamente, chi meno, schierati politicamente...
Così basta leggere due o tre "testate" per veder "l'eroe" di turno, trasformarsi nel peggior orco mai vissuto...
Forza e mistero dell'arte comunicativa, la sottile quanto vanagloriosa "interpretazione" dei fatti...
Chiariamoci, non succede solo in Italia, tutti i giornali di qualunque nazione al mondo, hanno la "necessità" di tirar l'acqua al proprio mulino, ma gli editori nostrani non sono secondi a nessuno...
C'è una soluzione a questo problema? Nel senso, c'è un modo per essere sicuri di leggere quello che è o non è realmente accaduto?
C'è un sistema che ci possa garantire la sincerità dei giornalisti?
C'è?
Ebbene si, c'è...
Si chiama lobotomia...
Saluti

domenica 13 gennaio 2013

Toghe, triadi e tette...

Il fallo nel cervello impedisce 
al maschio eterosessuale di 
vedere oltre il proprio uccello: 
per questo, l'attuale società 
è retta da coglioni.
                                                 Mario Mieli

Oggi il "movimento" femen è andato a mostrar le tette in piazza San Pietro...
L'idea o meglio, l'ideale che muove quelle simpatiche signorine è perfettamente condivisibile, anche se è probabile che condividerei qualunque ideale per un paio di tette...
Quello che le femen forse non sanno è che se speravano di mostrare qualcosa che in quella piazza, o nelle stanze le cui finestre vi si affacciano, non fosse mai stato visto, hanno sbagliato di brutto...
Vabbè, archivieremo tutto alla voce: Folclore popolare...
Buffo come negli anni le donne abbiano cambiato il modo di usare il proprio corpo, vuoi per protestare, vuoi per farci facili danari, vuoi per quel che vuoi, ma una cosa è sicura, chi dice d'aver capito l'universo femminile, in realtà non ha capito proprio niente...
Per secoli la donna è vissuta, o meglio a fatto credere che fosse così, all'ombra del maschilismo di turno...
Sapete come si dice no?
L'uomo è cacciatore e la donna preda...
Altra emerita stronzata...
Non esistono cacciatori se non ci sono prede...
Le donne giocano con gli uomini da sempre...
Dietro ad ogni grande uomo, c'è sempre una grande donna...
Vero, verissimo, ma se spostiamo lo sguardo oltre le virgole fallocentriche della frase, cosa resta?
Rimane una donna che "manovra" un uomo...
E sapete cosa penso?
Penso che ci vorrebbero più donne così, molte, molte più donne così...
Il mondo va male proprio perché sono gli uomini a governarlo...
E sapete perché
Perché abbiamo il pene... (non volevo essere volgare)
Direte, cosa c'entra?
C'entra c'entra, anzi è proprio quando non entra che c'entra...
Esssssìì, il tutto comincia nel modo più semplice e naturale, da bambini, quando ancora non si è capito nulla della vita...
I bambini, soprattutto i maschietti, fanno subito comunella, si formano gruppi più o meno compatti, si va a giocare tutti insieme, al lago, in giro con le biciclette e tutto il resto, tutte quelle attività che prima dell'avvento degli smartphone erano normali, i bambini sanno essere inseparabili come nient'altro al mondo...
In tutta questa inseparabilità, capita di dover espletare delle necessità di base, tipo far pipì, e cosa c'è di meglio da fare se non una gara a chi piscia più lontano?
Quindi ci si mette tutti in fila e viaaaa!
Ora...
Quante volte sarà successo, centinai, migliaia, centinaia di migliaia di volte?
Si.
Sfido qualunque uomo che si è trovato in questa situazione, a non aver sbirciato il pisello dei bambini vicini...
Ed è qua che cominciano tutti i guai del pianeta...
Già...
Perché guardando, vedremo sempre chi ce l'ha più piccolo, e lo prenderemo in giro, e chi ce l'ha più grosso, che ci prenderà in giro...
Ora, non è importante se si è tra gli scherniti o gli schernitori, se lo si ha piccolo o grosso, la mente maschile, nella sua limitata visione, reagirà più o meno nello stesso modo, cercheremo di vendicare il nostro pisellino, diventando ricchi, potenti e famosi, oppure glorificheremo il nostro pisellone diventando ricchi, potenti e famosi...
Quindi non c'entra di che misura si ha il pene, ne se questo, come capita a molti, è al posto della testa, il fatto è e rimane, la volontà di essere superiori...
E le donne cosa fanno in tutto questo mascolino arricchirsi, potenziarsi e rendersi famosi?
Ci sguazzano!
Ci sguazzano facendoci credere che siamo i più bravi...
E' per questo che dovrebbero essere le donne a governare il pianeta, per lasciarci liberi di tornare a fare quello che ci piace veramente, far a gara a chi piscia più lontano...
Saluti

sabato 12 gennaio 2013

Nodi al pettine...

I nodi vengono sempre al pettine...
Balle...
Forse non so fare i nodi, oppure,
non ho il pettine adatto...
                                         Lorenzo Reschiglian

Il tutto nasce da un commento su facebook, un commento non indirizzato a me, è stata una delle tante condivisioni che circolano tra le bacheche...
Però quella molliccia accozzaglia marasmatica del mio cervello, stancamente si è messa in moto...
Su facebook, l'interessato diceva che non gli era mai successo che un qualunque nodo fosse dipanato da un qualunque pettine...
Sono totalmente d'accordo...
E aggiungo, non esiste la giustizia divina, l'idea stessa è un'idiozia colossale...
Posso però capire chi spera, sia nel pettine sia nel divino...
La delusione, l'invidia, il bisogno di riscatto, alimentano il bisogno di "intercessioni" dal gusto trascendentale...
Conosciamo la nostra fallibilità, i nostri limiti e soprattutto, le nostre paure...
Sappiamo che per un motivo o per l'altro, non faremo mai la cosa giusta "in generale" ma faremo sempre la cosa più giusta per noi in quel preciso momento...
Egoismo?
Forse...
Più probabilmente è sopravvivenza...
Un pò come a dire, sono stato buono, o meglio, sono stato più buono di altri, quindi devo essere premiato, e il premio dev'essere di natura fortemente fisica o mentale...
Mentale, nel senso di rivalsa nei confronti di qualcuno, deve esserci riconosciuto uno status, ma probabilmente ci accontenteremmo di poter dire: Te l'avevo dettoooo...
Fisicamente invece, l'unico premio che capiremmo e che potremmo ritenere giusto è pecuniario, soldi, soldi e soldi a palate, tanti di quei soldi da poterli sbattere in faccia a chiunque, con l'unico intento di fare invidia...
Quindi, i nodi non vengono al pettine e la giustizia divina è un'assurda perdita di tempo...
Forse è meglio così...
Saluti