domenica 27 gennaio 2013

Età pensionabile...

Che per gli ultimi quindici o vent'anni 
della sua vita un uomo non sia più che 
uno scarto è una cosa che denuncia il 
fallimento della nostra civiltà, e questo 
fatto ci prenderebbe alla gola se 
considerassimo i vecchi come uomini, 
con una vita d'uomini dietro di loro, 
e non come cadaveri ambulanti.
                                                       Simone de Beauvoir

Chi più chi meno, come tempi, chi in un modo chi nell'altro come sentimenti, ma pressoché tutti abbiamo o abbiamo avuto, uno, due, tre e i più fortunati, quattro nonni con cui chiacchierare...
Mettiamola così, visto che negli ultimi decenni, le abitudini, i bisogni, le tendenze sessualmatrimoniali, sono in continua evoluzione, urge un pò di noiosa "normalità"...
Con normalità intendo tutta quella roba, che fino a qualche anno fa era normalità, ma che adesso sembra essere diventata una muffa consuetudine...
Cioè, essere eterosessuali...
Capiamoci e chiudiamo l'incipit...
I gay esistono da sempre, da prima ancora che diventasse normale parlarne, ma non andavano in giro a cantare, a fare sommosse popolari o a guidare movimenti politici, forse erano semplicemente più intelligenti e avendo capito di vivere in un mondo di, vecchi, bigotti e ignoranti, preferivano vivere i loro amori in maniera più sana, più privata e meno "mediatica"...
Ma gli esibizionisti esistono, come i gay, da sempre e non c'è categoria immune da loro...
Cosa c'entrano i gay con i nonni?
Pressoché nulla, se non ché i nostri nonni, essendo etero, generarono i nostri genitori, anch'essi etero, tanto da generare noi...
Se tutta questa apatia sessuale si svolge in tempi ragionevoli, non è difficile che in una famiglia ci siano tre generazioni diverse, se poi i vari componenti non avevano niente di meglio da fare, le generazioni possono diventare anche quattro...
Bis nonni, nonni, genitori e figli, sempre più raro ai giorni nostri, ma non così difficile in passato...
Bon, fin qui ci sono arrivato, quindi bene o male, tutti noi abbiamo avuto a che fare con i nostri nonni, ok?
Pensate un pò ai vostri, qual'è la prima cosa che vi viene in mente?
Si...
Vero...
Anche a me...
Ok, ok, sono buone tutte, a dire il vero non c'è niente che non vada bene quando si parla di nonni, perché normalmente tutto il tempo che si passa con loro è ottimo tempo, vuoi per la "memoria storica", vuoi perché solitamente riversano tutto l'affetto di cui non sono stati capaci coi i loro figli, sui nipoti, spesso con risultati catastrofici, vuoi per un altro migliaio di buoni motivi, però c'è sempre un però...
Il però in questione è strettamente legato alla loro condizione di nonni, cioè per il fatto stesso d'essere diventati nonni, perché nonni lo si diventa, ahimè, diventando vecchi...
Ora, l'età non è detto che debba diventare un limite, basta rimanere coerenti, quindi rendersi conto che con l'avanzare del tempo, ci deve essere una graduale diminuzione degli impegni, almeno quelli fisici "non sono più un ragazzino" e un conseguente aumento dell'impegno mentale, impegno che non serve "solo" a tenerci al passo con i tempi, ma serve soprattutto a tenere la mente attiva e reattiva, evitare cioè che il nostro cervello invecchi più velocemente del corpo, con risultati devastanti...
Tornando alla domanda fatta una dozzina di righe più su, la prima cosa che viene in mente a me, parlando di nonni è: Ripetitivi e senza "filtri"...
Ripetitivi, perché capaci di raccontare all'infinito le stesse storie, tutte le volte convinti di non averle mai raccontate, senza filtri perché con l'età, ma non solo con quella, si perde la buona creanza, quella intesa come capacità di valutare ciò che si dice, prima di dirlo veramente, cioè quella abilità di ragionare sugli effetti che scaturiranno da ciò che si dice...
Invecchiando sembra che il tutto sia irrilevante, quasi che i nostri nonni pensino: Ma cosa cavolo me ne frega di quel che succede se dico questo o quello, tanto sono anziano...
Beh, se è così, cioè se è una scelta volutamente fatta da loro, la capisco, non la condivido, ma la capisco, se invece, come credo, non sia una scelta, ma una conseguenza dell'invecchiamento cerebrale, invecchiamento che porta l'anziano a "scollegarsi" dalla vita reale, allora penso si debba intervenire, soprattutto per il bene del singolo, perché uno che non è più "autonomo" mentalmente è potenzialmente pericoloso, sia per se, ma anche per chi gli sta intorno...
Precisiamo il discorso, non c'è assolutamente niente di male a diventare vecchi, ed è assolutamente normale, diventando vecchi, che il cervello non funzioni più a dovere e che quindi si facciano e si dicano cose completamente sbagliate o fuori luogo, ma detto questo, riconosciuto il grado di "rimbambimento" dell'interessato, si devono mettere in pratica azioni e soluzioni per salvaguardare l'interessato e tutto il resto...
Quindi, per concludere, non trovo nulla di strano nel fatto che Berlusconi abbia detto quello che ha detto, non mi stupisce che oggi dica una cosa che è l'opposto di quella di ieri e che domani troverà una terza via, dopo tutto ha 77 anni e lui come praticamente tutta la classe politica, è vecchio, e quando, raramente, non sono vecchi d'età, sono vecchi dentro...
Il parlamento, la camera e tutta la compagnia a briscola, non sono altro che degli ospizi, dorati ospizi dai quali, quella brutta genoria, ingiustamente amministra il paese...

Saluti

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