mercoledì 9 gennaio 2013

Una speranza...

Anche nella peggiore delle
tempeste, la visione del più
piccolo e fioco raggio di sole
ci fa pensare al futuro...
                                      Lorenzo Reschiglian

Siamo spesso tenuti a pensare che la gioventù moderna non è, e non sarà, in grado di "sostenere" il futuro, la mancanza di lavoro, dovuta purtroppo alla crisi, ma spesso anche alla poca voglia di lavorare che la gioventù dimostra, le poche rinunce, il diffuso benessere, genitori poco presenti o troppo asfissianti, la malsana idea di demandare alle "istituzioni" l'educazione, non solo scolastica, dei bambini con la conseguente e graduale perdita d'importanti valori famigliari, hanno fatto si che le nuove generazioni perdessero la "voglia" di impegnarsi, consapevoli che l'ala genitoriale li proteggerà, curerà e nutrirà, indipendentemente da ciò che essi produrranno, almeno finché i genitori sono in vita, di quello che sarà dopo, non si curano minimamente quasi fossero convinti che una soluzione sarà loro comunque dovuta...
Piuttosto deprimente vero?
Soprattutto se chi guarda, fa parte di una generazione "sfortunata", cioè di quelle che per avere qualcosa è stata "obbligata" a guadagnarsela lavorando...
Io sono tra questi ultimi, quindi mi capita spesso di parlare di queste nuove generazioni, ammetto che guardo con malcelato pessimismo la gioventù "moderna", gioventù senza dubbio figlia della realtà odierna, una realtà che poco o nulla fa per motivare o incentivare le nuove leve, non manca solo il lavoro, mancano soprattutto le prospettive o gli esempi...
Come ci si può impegnare sapendo che ogni sforzo sarà inutile? Come, sapendo che la politica non fa niente, se non fregarci in qualunque modo possibile inventandone sempre di nuovi? Perché fare qualcosa di più dello strettissimo necessario per sopravvivere? Perché staccare il sedere dal divano e smettere di guardare il reality del momento?
Perché?
Ecco il concetto, non c'è un perché...
Non c'è nessunissimo motivo...
Sapendo questo, si possono biasimare i nostri giovani? 
Un pò forse, ma solo un pò...
Ero quasi sul punto di deprimermi, il pensiero che alla fine la gioventù non avesse poi tutti i torti, stava abbandonando l'aura di pensiero, per trasformarsi in una triste certezza, ma...
Ma poi mi sono imbattuto nella ciambella senza buco, la classica eccezione che conferma la regola...
L'eccezione si chiama Alice, classe 85, una giovane mamma e convivente...
Ma soprattutto, una speranza.
Sono rimasto colpito dall'incrollabile spirito che la muove, potrebbe starsene lì a piangersi addosso, accusando la sfortuna, la crisi e chissà chi o cosa, ma non lo fa...
Non lo fa, e continua a guardarsi in giro non solo per cercare un lavoro, ma per inventarselo di sana pianta!
Una pazza?
Forse, soprattutto se paragonata alla piatta inutilità della quasi totalità dei suoi coetanei, ma io preferisco pensare che sia "solo" una persona che non si arrende, una che venderà cara la pelle e che non si dichiarerà sconfitta, nemmeno di fronte all'evidenza dei fatti...
Per me, come già detto, una speranza...
Speranza che mi auguro sia contagiosa...
Saluti

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