lunedì 7 gennaio 2013

A ben pensare, si ben pensa. (e si rompono pure i coglioni)

Se l'uomo fosse destinato a pensare, 
non avrebbe gli orecchi.
                                                    Arthur Schopenhauer

Avete letto il post del 5 di questo mese? Se no, cliccate Qui , se si, continuate a leggere...

Ogni tanto affronto e scrivo di argomenti pregnanti, situazioni personali o meno, che mi coinvolgono profondamente, situazioni per le quali sento il bisogno di confronto, il confronto lo cerco proprio scrivendo su queste pagine, ammetto che spesso rimango stranito nell'osservare che questi argomenti e il tanto cercato confronto, rimangono totalmente disattesi, poi constato quanto è buffo come alle volte degli scritti che ritengo innocui, faceti se non propriamente vanesi, invece scatenino delle reazioni incredibili, esagerate se non addirittura spiazzanti...
E' il caso del post dell'altro ieri...
Il post in questione è uno di quelli che io archivio alla voce "leggerelli", il post è leggerello perché affronta un argomento simpatico e lo fa in maniera spensierata...
Apriti cielo...
Sono stato massacrato da un orda furibonda di ben pensanti...
Chi sono i ben pensanti?
Non lo so, forse il lato luminoso della vita, forse la coscienza collettiva, forse degli spacca palle che non hanno un tubo di meglio da fare che, ben pensare...
Ma poco importa chi sono, importa di più quel che dicono...
E cosa dicono?
Beh, per farla breve mi hanno dato del becero ignorante maschilista e sciovinista...
Se non ci fosse Wikipedia, manco sapevo cosa volesse dire essere sciovinista...
Beh, non è bello essere uno sciovinista, se lo fossi intendo...
Il tutto perché?
Perché i ben pensanti, pensano che non sia affatto un gioco, dilettarsi col doppio senso, soprattutto e peggio, se quel doppio senso implica una qualche furberia sessuale, cioè se le allusioni servono solo al raggiungimento di una qualche mira personale, mira che ha come unico bersaglio, appunto "sondare" le disponibilità sessuali dei, chiamiamoli così, contendenti...
Eeeeeee...
Forse, e dico forse, forse si è fatto l'uovo fuori dalla cavagna...
Mettiamola così, è assolutamente vero che il gioco del doppio senso mi diverte oltre misura, è altre sì vero che lo applico solo e solamente con controparti femminili, e per finire, è assolutamente vero che, per me, è un gioco prettamente sessuale, almeno nelle allusioni...
Ma.
C'è un ma grosso come un grosso ma...
Volendo ammettere, e non avrei nessuna paura a farlo, volendo ammettere anche quello che non è, cioè un sistema per crearsi "occasioni" sessuali, e volendo pure confermare l'antico detto Fiorentino che recita: Tira più i' filo di una sottana che un carro di buoi della Chiana, anche volendo ammettere tutto ciò, io trovo che ci sia qualcosa che non va...
Mi spiego.
Le persone con cui "chatto", sono sparse quà e là, alcune mediamente vicine come, Padova, Torino, Firenze, altre non così prossime come Roma, ma arrivo anche in Francia e Portogallo e alle volte salto tutto l'oceano per finire in America...
Detto questo, e rileggendo il proverbio Fiorentino, potrei concedervi il fatto che, alla guisa del miglior Machiavelli, io mi metta a tessere delle complicatissime trame per abbordare la decerebrata di turno e irretirla fino a convincerla che sono un raro esemplare di maschio, e fin qui ci può stare, visto che che è l'assoluta verità, ma poi le cose, già non semplici, si complicherebbero in modo direttamente proporzionale alla lontananza dell'irretita...
Perché attingendo alle mie incredibili capacità convincitorie, potrei forse far digerire a mia moglie un improvviso viaggio di lavoro in un'altra regione, forse anche a metà dello stivale, ma non ci sarebbe balla abbastanza grande per farmi uscire dai patrii confini, o per farmi star fuori per più di un giorno...
Ma anche fosse, anche se riuscissi a organizzare il più spettacolare degli appuntamenti, avrebbe senso incasinarsi così tanto la vita per incontrare una donna? Col neanche tanto velato rischio di ricevere un bel due di picche?
Ha un senso impiegare così tanto tempo, fatica e denaro, sapendo che mi basterebbe uscire di casa, fare poche centinaia di metri e dopo una semplice transazione economica, "soddisfare" le mie impellenze fisiche senza nessuna menata? Senza dover far finta che mi interessi qualcosa della sua vita?
Direi che un senso proprio non c'è...
Quindi cari i miei ben pensanti, smettetela di ben pensare e nel tempo libero che vi si creerà dal non ben pensare più, fate una capatina tra le grazie dei vostri partner, prima che questi ultimi si mettano a cercare chi preferisce agire piuttosto che ben pensare...
Saluti

1 commento:

  1. Faccio il serio, permettimelo. Ci sono lavori in cui la presenza dei benpensanti (di norma si scrive tutto attaccato) ti rovina la vita. Così è stato per me nei miei ultimi anni di lavoro, quando la mia spassionata adesione al gioco delle allusioni tipico degli adolescenti dava adito a chiacchiere da depravati bavosi (loro sì), come se dietro ogni scherzo ci fosse non solo la seduttività (fin qui niente di male) ma anche la proposta vera e propria. Ti auguro di non incappare mai nelle maglie delle vittime della sindrome da professoressa, vergine mancata e zitella incallita anche se plurimaritata. Ma anche se fosse, fa come me: AFFANCULO brutte troie, e continua per la tua strada. Nessuno è morto per un frontale se sa affrontare un doppio senso in strettoia andando alla giusta velocità e con tutti gli occhi bene aperti. Come tu fai, mio amatissimo ex.

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