mercoledì 16 gennaio 2013

Non si può condire l'insalata con l'olio di gomito...

Ma ciucciatevi il calzino!
                                     Bartolomeo "Bart" Simpson

Per chi ancora non lo sapesse, io di mestiere faccio il commesso viaggiatore, o almeno così eravamo chiamati 30 o 40 anni fa, adesso va più di moda dire rappresentante...
Rappresentante, da non confondere col "procacciatore d'affari", che in realtà è virtualmente la stessa cosa, solo che non è in possesso di una "lettera di mandato" che è l'equivalente di un contratto di lavoro, al procacciatore d'affari, oltre la lettera di mandato, non è assoggettato nemmeno all'iscrizione a qualsivoglia albo professionale, non deve sostenere corsi e molto spesso, manca di ogni forma di correttezza, onestà e scrupolo...
Non sempre, ma spesso...
Ma perché vi dico ciò?
Praticamente per niente, solo una piccola prefazione informativa, così giusto per darmi una certa importanza, una virgola di tono...
Il discorso è, che il mio lavoro mi porta a girare parecchio, conoscere molta gente e chiacchierare...
Ovviamente la maggior parte degli interlocutori sono clienti o potenziali clienti, sono costantemente e profondamente calato nel mondo del lavoro...
Quindi in questo periodo, più che vacche scheletriche e penuria di lavoro dovrebbero minare ogni qualsivoglia serenità, potreste pensare voi, oppure che il discorso principe che mi trovo ad affrontare, sia la crisi con la sua inevitabile conseguenza, la mancanza di lavoro...
Vi parrà strano, ma non è così, non sempre almeno...
Capita spesso, sempre più spesso, che effettivamente il discorso sia la crisi, ma non "quella" crisi, bensì la crisi dell'indotto...
Mi spiego, parlando con i miei clienti, scopro che ci sono decine e decine di aziende "costrette" a non evadere ordini, commissioni e lavori, perché non c'è forza lavoro...
Capito bene?
Ci sono aziende oberate di lavoro, costrette a perderne una parte e con quello ovviamente si perde anche denaro, perché non si trova gente che voglia lavorare...
Trovo la cosa strabiliante...
Al di la del solito discorso, cioè che le maestranze si affacciano sempre più tardi, a causa degli studi, al mondo del lavoro è oramai una certezza consolidata, quello che invece non si sa, è che l'italiano medio fugge, sfugge e rifugge, ogni sorta di lavoro manuale, impegnativo, pesante o con grosse difficoltà o Responsabilità...
L'italiano medio non schioda le terga da comodi divani cassaintegronistici, per andare a lavorare, magari in qualche aziendina dove ci si sporca...
Noooo, meglio a casa, sul divano con la play station, senza soldi e senza ambizioni, piuttosto che uscire e guadagnarsi la pagnotta senza dover chiedere niente a nessuno...
Folle vero?
Ma fottutamente reale...
Pensateci quando qualcuno cercherà di convincervi che: In Italia, manca lavoro e c'è crisi...
Saluti

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