martedì 15 gennaio 2013

Libertà di stampa... Che concetto illusorio...

La lettura dei giornali, sempre penosa 
dal punto di vista estetico, spesso lo è
anche dal punto di vista morale, persino 
per chi abbia pochi scrupoli morali.
                                                       Fernando Pessoa

E' veramente strano come il senso del giusto o dello sbagliato, cambi e si adegui alle necessità del momento...
Mi spiego...
Ci sono stati tempi dove il bianco era bianco, e il nero era nero, dove il bene e il male erano chiaramente distinguibili, dove gli onesti e i farabutti si incontravano solo quando i primi arrestavano i secondi, insomma ci sono stati tempi che, per farla semplice, erano più semplici...
Poi il mondo si è "evoluto" e così, tra il bianco e il nero sono comparse una tal grande quantità di grigie sfumature, da non riuscire più a capire dove inizia una e finisce quella precedente, un mondo dove il bene e il male si sono così fortemente coesi da non poter più decidere da quale parte stare, un mondo dove gli onesti per rimanere tali, diventano farabutti e farabutti che diventano ancora più farabutti e governano il paese, insomma un mondo dove tutto è incredibilmente semplice, soprattutto se sei un coglione...
E da che mondo e mondo, i coglioni non vanno mai in giro da soli...
Chiaro il concetto?
Se si, continua a leggere...
Se no, continua a leggere, tanto prima o poi qualcuno da accoppiarti lo troviamo...

Leggo un discreto numero di giornali, no, non è vero, ne sfoglio un gran numero, ma leggo pochissimo, però, contrariamente a quei lettori che si potrebbero definire "colti o interessati", cioè quel genere di lettore sempre alla ricerca della notizia "nascosta", cioè quelle notizie che non si trovano su tutti i quotidiani, io sono invece un lettore seriale, cioè (ma quanti cioè sto usando?!), dicevo... Io sono un lettore seriale, cerco le notizie che sono riportate da tutti i quotidiani, le leggo e le confronto... Spesso con risultati divertenti, a volte deliranti...
Le peggiori sono le notizie di politica, ovviamente perché tutti i giornali sono, chi esplicitamente, chi meno, schierati politicamente...
Così basta leggere due o tre "testate" per veder "l'eroe" di turno, trasformarsi nel peggior orco mai vissuto...
Forza e mistero dell'arte comunicativa, la sottile quanto vanagloriosa "interpretazione" dei fatti...
Chiariamoci, non succede solo in Italia, tutti i giornali di qualunque nazione al mondo, hanno la "necessità" di tirar l'acqua al proprio mulino, ma gli editori nostrani non sono secondi a nessuno...
C'è una soluzione a questo problema? Nel senso, c'è un modo per essere sicuri di leggere quello che è o non è realmente accaduto?
C'è un sistema che ci possa garantire la sincerità dei giornalisti?
C'è?
Ebbene si, c'è...
Si chiama lobotomia...
Saluti

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