mercoledì 30 gennaio 2013

79 centesimi...

Che il mondo vada a rotoli è
sotto gli occhi di tutti, quello
che molti di questi tutti non
sanno, è che pure loro ne
hanno colpa...
                                    Lorenzo Reschiglian


Un antico adagio recita così: Tutte le cose migliori della vita sono gratis...

E' vero, l'amicizia, gli abbracci, l'amore, i baci, il fruscio delle foglie, i pettegolezzi e le maldicenze, sono tutte gratis e con loro decine e decine d'altre cose...
Ma se posso capire che sia facile, e auspicabile, tenere le emozioni e i sentimenti fuori dalla commercializzazione, è altre sì vero che tutto quel che comporta un servizio, uno scambio o che rientri nel mondo della "domanda che genera l'offerta", debba invece essere assoggettata ad un equo ritorno economico...
Tutto ha un costo, anche quando sembra gratis...
Prendiamo ad esempio i fenomeni moderni, i social network, Facebook è gratis? Verrebbe da dire di si, ed in effetti non costa nulla registrarsi, ma visto che non costa nulla, com'è possibile che il Sig. Zuckerberg sia plurimiliardario?
Buffo?
Mica tanto, come mica poca è la pubblicità che ci sorbiamo sulle nostre bacheche, anche su questo blog sono stati inseriti degli spazi pubblicitari, ma a me non me ne ritorna nulla, evidentemente Zuckerberg è più furbo di me...
Comunque, tutto si paga e tutto ha un prezzo, semmai la differenza sta nel come quei soldi vengono guadagnati, cioè, si può fare come Facebook, che i guadagni li spilla goccia a goccia, quasi subdolamente, oppure si può pretendere un chiaro esborso monetario a fronte dell'elargizione di un bene o servizio...
Il tutto sembra molto semplice, e stranamente è proprio così semplice come sembra, è come andare dal panettiere, chiediamo del pane, il pane ci viene dato, paghiamo il pane, mangiamo il pane senza che nessuno ci porti al gabbio...
Tutto chiaro?
Fame, negozio, soldi, pane, gnam gnam, basta fame...
Ma proviamo a cambiare uno degli addendi...
Mettiamo che il panettiere, per farsi pubblicità e per trovare clienti dica: Volete il pane? Prendetelo da me, per un anno è gratis, poi si vedrà...
Cosa fate voi? Pensate, il pane mi serve, per un anno è gratis, poi si vedrà...
E così per un anno, tutti che si abbuffano di pane e il pane è così buono, che non ci si accorge che l'anno passa, ma quello passa anche se non c'è ne accorgiamo, e così tutto d'un tratto "scopriamo" che adesso quel pane, quel buon pane, quell'ottimo pane che ci si sbafava senza pensieri, quel pane adesso dobbiamo pagarlo...
Vita ingiusta e destino improbo!
La sommossa popolare è inevitabile!
Il popolo dice: Per un anno ci avete abbuffato, perché non volete continuare ad abbuffarci!
E il panettiere ribatte: Ma lo sapevate benissimo che la cosa sarebbe durata solo un anno!
Ma il popolo non ci sta, scende in piazza e dice: Se c'è lo fai pagare noi il tuo pane non lo prendiamo più!
E a sua volta il panettiere: Popolo, non hai capito un tubo, se non paghi sono io che non ti do più il pane!!

Chi avrà mai ragione?
Non lo so, non sono un economista e comunque parteggio per il panettiere...
Anche perché io sono uno che il pane gratis se l'è gustato felicemente e anche a me il panettiere ha detto che adesso quel pane dovrò pagarlo...
Bene, dico io, e quanto mi costerà?
79 Centesimi all'anno, risponde il panettiere...
79 Centesimi all'anno? Dico io, ma è una miseria!
79 Centesimi all'anno è come dire gratis, solo con l'accento diverso...
Quindi tutta questa sommossa popolare per 79 micragnosi centesimi all'anno?!
Accidenti in che vergogna di mondo viviamo...
Caro WhatsApp, forse è proprio meglio se ti metti a fare il panettiere...
Saluti

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