martedì 5 agosto 2014

L'azzurro è il colore della serenità

La dove i pensieri osano far domande,
quando il cuore mette in circolo lacrime,
la dove le emozioni vincono la ragione,
quando nei polmoni si strozzano le grida,
la troverai noi, noi più forti della paura.
                                                         Lorenzo Reschiglian


Ok, ok...
Si è vero, vi ho decisamente trascurati.
Non cerco inutili giustificazioni, non le cerco perché questa mia forzata lontananza ha un nome e un cognome, anzi, un titolo.

Azzurro come il cuore.

Azzurro come il cuore è il titolo del libro che attualmente è in fase di stampa, Azzurro mi ha letteralmente prostrato, scriverlo ed inseguire i pensieri che scaturivano durante la scrittura mi hanno portato più volte al limite estremo delle mie possibilità, sia mentali che fisiche, Azzurro mi ha strappato sentimenti ed emozioni che giacevano nella mia mente, ma non placidamente dormienti, bensì celate alla mia attenzione e pronte ad attaccarmi per far scempio del mio cuore, per ridurre a brandelli la mal costruita normalità in cui mi nascondevo, lasciandomi lì ad agonizzare, affogando nelle mie stesse lacrime.

Azzurro porta agli estremi limiti l'antico detto del bicchiere a metà, Azzurro parla di morte, celebrando la vita o parla di vita, celebrando la morte...
Non lo so, l'ho letto e riletto centinaia di volte, senza trarne un pensiero univoco, quindi lo lascerò al giudizio di chi lo leggerà.
L'abbiamo scritto in tre, a tre mani, mentre con le altre tre, ci tenevamo stretti in un abbraccio di incoraggiamento e consolazione, noi tre, io Alessia e Sara accomunati dalla perdita di un genitore.
Azzurro parla di cancro, in un certo senso fa parlare il cancro stesso, parla per mezzo nostro, delle nostre vite scalfite dal dolore e urla nei racconti che parlano di noi o dei nostri cari persi nell'oblio dell'amore che con loro non vivremo più...
Azzurro contiene le nostre emozioni, quelle negative rese rigogliose dalle lacrime versate, ma anche quelle positive, quelle nutrite dai sorrisi e dalle speranze, quelle che nascono negli abbracci degli amici che ci sostengono, si perché Azzurro è vivo, vitale e c'è un urlo che sovrasta poderoso le grida di dolore; è l'urlo della forza, della speranza e della vita che non si arrende, noi siamo quell'urlo, noi abbiamo deciso di non stare zitti, noi vogliamo essere più forti della paura, noi vogliamo continuare ad avere pensieri azzurri di serenità, noi vogliamo risposte alle nostre domande, vogliamo risposte alle domande di chiunque si trovasse a soffrire.
Ci mettiamo la faccia e il nome, Siamo Lorenzo Reschiglian, Alessia Mariani e Sara Ottini, e vogliamo sapere perché in Italia non c'è libertà di scelta, vogliamo sapere perché non esistono studi sulla reale efficacia delle cure tradizionali, vogliamo sapere perché gli ammalati sono costretti a curarsi con metodi e medicinali vecchi di decenni, perché la ricerca non viene sovvenzionata, perché tutto quello che si discosta dalla farmacopea internazionale viene tacciato di inutilità, se non addirittura di dannoso per la salute?
Perché?
Perché la gente deve morire con la certezza che non si è tentato il tutto per tutto? O perché, chi decidesse in tal senso, non può morire e basta?
Azzurro si fa queste domande, e mille altre, noi andremo avanti alla ricerca di ogni singola risposta.
Con i proventi del libro, andremo ad operare sul territorio, andando dove veramente ve ne sarà bisogno, senza l'insensata necessità di strafare, piccole cose, veri bisogni e tanto cuore.
Questo siamo noi, più forti della paura.

Saluti

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