venerdì 9 maggio 2014

Mamma Teresa

Non si può rispondere a tutti 
i perché  della vita,  non tutte  
le  domande hanno  lo stesso
peso  nei nostri  pensieri, ma 
forse  è  meglio  se  lasciamo 
che sia così.
                            Lorenzo Reschiglian

Io con Teresa non avevo mai parlato, ma la conoscevo lo stesso.
L'ho conosciuta attraverso i racconti di Sara, attraverso gli occhi di Sara, occhi che sanno parlare.

Quando quegli occhi parlano, si riempiono di storie ed emozioni; le parole che descrivevano Teresa erano parole vive per una donna vitale, una donna a volte non facile persino dura, dura come può esserlo solo una mamma quando da mamma si deve comportare; e mancherà come solo una mamma può mancare.

Indissolubilmente.

Sara non si arrende, la sua famiglia non si arrende, nemmeno la morte potrà farli desistere, la morte non vince sull'amore, i mostri non vincono quando l'amore è vero, totale e sincero, i mostri potranno reclamare un corpo, ma è un benché misero bottino, perché mai avranno l'amore che legava le anime di chi amava l'essenza di quella vita.

Per questo Teresa non morirà mai, per questo lei è stata e sempre sarà, nei cuori di chi ha amato e sempre rimarrà nei cuori di chi l'ha amata.

Sara continuerà a raccontare di quei ricordi e i suoi occhi saranno lo specchio di quelle emozioni, forse qualche lacrima cercherà di velare il ricordo, forse qualche volta la sua voce si scheggerà, incrinata dal dolore, ma Sara non è sola, ha una famiglia alle spalle, una nuova che sta per nascere e l'abbraccio di tanti veri amici; e se anche si dovesse sentire smarrita, le basterà fermarsi, respirare e aspettare, sentirà una carezza sul cuore e mamma Teresa sarà li con lei, sempre.


Un abbraccio

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