domenica 20 aprile 2014

Chi si somiglia, attrae l'opposto...

Vai a dar retta alla saggezza popolare...
                                       Lorenzo Reschiglian

Stasera una frase di mia moglie mi ha messo la mente in movimento...
Si parlottava tra la stanchezza del pre nanna, di amici con rapporti più o meno in crisi (ma chi non lo è?), Odette sull'argomento è quadrata in maniera quasi inumana, il suo modo estremamente lineare di pensare, non permette variazioni di pensiero ne qualsivoglia elasticità in merito, cioè, se c'è un "problema", lo stesso va affrontato a tavolino e risolto, qualunque sia la soluzione...
Effettivamente andrebbe fatto così, almeno, così dovrebbe essere se tutte le persone pensassero nello stesso modo estremamente lineare di mia moglie...
Ma così non è...
Nella realtà, a far gioco sono le insicurezze, le paure e quell'innata necessità, tipica del genere umano, di fare spaventevoli cazzate senza troppo curarsi di quelli che in gergo vengono definiti "danni collaterali"...
Facciamola grezza:
Io sono sposato con Odette, lei si innamora di un altro, quindi, viene da me e mi dice perché se ne sta andando...
Brutalmente perfetto e assolutamente pratico, potrà sembrarvi semplicistico, ma non è così.
Oppure:
Io sono sposato con Odette, io mi innamoro di un'altra, quindi, comincia una serie spaventosa di menate mentali, ma sarò veramente innamorato? O è quello spettacolare paio di chiappe? E se fosse la sindrome di Peter Pan? Forse, comunque io una botta a Wendy gliela darei, anche Trilly se non fosse così microscopica eppoi, vogliamo parlare della figlia del capo indiano? Altro che piume in testa, ti spiumo io! E se fosse la classica crisi del terzo, quinto, settimo anno? Eppoi sicuramente sono io che sbaglio, magari faccio troppo poco in casa, o si lamenta che faccio troppo? Non è che la sto sminuendo nella sua figura di angelo del focolare? (questa è vera! Non di Odette, ma è vera!), e se fosse che ho solo smesso di ricordarmi il perché l'ho "scelta"?, ma poi, perché l'ho scelta??
E via via, con una quantità apocalittica di altre menate...
Forse bisognerebbe essere tutti un pò più lineari...
O no?
Credo che si debba essere incredibilmente sicuri di se stessi per affrontare con efficiente risolutezza determinati argomenti, io non credo di essere così risolutamente efficiente...
Sento già il coro delle puritane che mi da del bastardo pucia biscotto a tradimento, del bieco maschilista fallocrate e del misogino sessuale...
Magari hanno pure ragione...
Ma la realtà è fatta di dubbi, non di certezze, quanto meno di molti dubbi e poche, pochissime certezze...
Almeno è così per me...
Magari con l'età la cosa migliora...
Certo è che mi muoverei con estrema cautela...
Le puritane hanno già imbracciato il mattarello d'ordinanza...
Calme, state calme, ho detto che mi muoverei con estrema cautela, ma non per evitare di far scoprire le mie scappatelle, mi muoverei con estrema cautela, primo per non far accadere le scappatelle, secondo, se qualche bollore mi dovesse colpire, cercherei di capire cos'è che provoca tale bollore, senza necessariamente parlare di tale bollore con la partner ufficiale...
Vi sembra vile? O vagamente opportunistico?
Beh, non me ne frega niente di quello che vi può o no sembrare, magari da quel bollore non scaturisce nulla, magari si realizza che quel bollore null'altro è che un pensiero naturale sfuggito al normale controllo, quindi perché andar a rischiare un rapporto perfettamente funzionante, parlando di ciò che nemmeno noi conosciamo?
Va bene, anzi benissimo, la sincerità nel rapporto, ma prima di andare a spiattellare un qualsivoglia pensiero, forse è meglio elaborarlo con un briciolo di calma senziente, eppoi, potrebbe anche capitare che, nulla sucedendo e realizzato il non nuocere di quel pensiero, si possa arrivare alla conclusione che è superfluo parlarne col proprio partner.
Già, credo sia meglio tacere, piuttosto che instillare un inutile dubbio.
Forse è buon senso o paura fottuta...
Boh!

Saluti

3 commenti:

  1. Farei come te e non ho il mattarello, la pasta la compro bella e fatta. :)

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  2. "Chi vuol essere lieto, sia: Di doman non v'è certezza"

    Forse ti potrebbe sembrare poco adatta questa citazione, eppure sono state proprio queste parole ad echeggiare nella mia mente come un gong dopo aver letto il tuo post. Del doman non c'è certezza, mai. Perché, per quanto si possa scegliere una persona da avere al proprio fianco, non sai mai se ella è per quel "sempre" che abbiamo desiderato in fondo al cuore, quando l'abbiamo scelta. E poi, in quel sempre potrebbe certamente nascondersi l'occhio debole che guarda e desidera la carne del vicino. Tradimento è tale quando si mina la fiducia dell'altro. Se c'è affinità e accordo, se entrambe le parti riescono ad accettare queste "deviazioni" come piccole fiammelle che potrebbero a loro volta riaccendere la voglia di stare insieme anziché spegnerla, in quel caso non è più tradimento... Ma temo ci voglia una grossa forza d'animo e fiducia cieca nell'altro per realizzare tutto cioò. E come hai ribadito tu stesso, noi uomini (e donne) siamo sempre assaliti dai dubbi.

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  3. Non predico, racconto: a me è andata certamente così: a furia di farmi menate, alcune occasioni (poche in verità, mi dicono che è perchè non le cercavo) me le sono fatte sfuggire. Non lo saprei spiegare. Al contrario, le uniche donne con cui abbia avuto a che fare seriamente (3 o 4) furono esattamente come descrivi Odette. Mente bacata la mia? non so. So solo che dopo la crisi finale (peraltro non generata dalle famose "scappatelle") ci ho messo almeno due anni ad "innamorarmi" (tra virgolette perché come tu mi insegni sempre meglio aver dubbi che certezze). A prescindere da ciò, mi confermo (su questo ninete dubbi) fedele ed inguaribile fan delle tue elucubrazioni.

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