venerdì 5 luglio 2013

Ma ascoltare, è una malattia?

Il segreto del canto risiede tra 
la vibrazione della voce di chi 
canta ed il battito del cuore di 
chi ascolta.
                                                  Khalil Gibran

Sono un impenitente chiacchierone, credo sia l'inevitabile conseguenza al mio ancor più impenitente egocentrismo, a questo aggiungete il mestiere che faccio e l'inevitabile logorrea correlata, e il gioco è fatto...
Se guadagnassi 5 centesimi per ogni parola che dico guadagnerei un mucchio di soldi...
Ma diventerei milionario se quei 5 centesimi li guadagnassi per ogni parola che ascolto...
Voi non potete nemmeno immaginare quante cose si imparano ascoltando le persone, ascoltare dico, non basta stare di fronte a qualcuno annuendo ciclicamente, no no, ascoltare significa concentrare le proprie attenzioni all'indirizzo di chi ci sta parlando, seguire quello che dice, capirne il senso e, se richiesto o necessario, rispondere o offrire il proprio punto di vista sull'argomento trattato...
Ascoltare.
Che portento.
Questo è un periodo dove ascolto molto, lavorando perché la crisi ha reso chiacchieroni pressoché tutti i miei clienti, gli amici che hanno sempre qualcosa dire, anche se spesso di tutto quel che dicono, rimane pochino, eppoi, e sono quelle che preferisco, c'e quel genere di persona che non aspetti altro che inizi a parlare...
Allora il mondo cambia.
Anche la percezione del tempo e delle priorità subisce un incasinamento totale, non si guarda più l'orologio, lasciando che il fluire dei minuti sia scandito solo dalle emozioni...
Se parli con una persona, se l'ascolti, se la capisci e ci entri in sintonia, scopri che non ci sono argomenti più o meno importanti, non c'è chi ha ragione o torto, nessuno sbaglia e nessuno prevale, è "solo" uno scambio, tu assorbi la mia essenza mentre tu mi doni la tua...
Da quando ho scoperto il potere evocativo dell'ascoltare, la mia vita è profondamente cambiata, parlo meno, molto meno e di conseguenza, scrivo meno, scrivo meno perché non voglio tediare chi ascolta, scrivo meno perché voglio scrivere "solamente" quello che credo meriti d'essere scritto...
Poi, se a qualcuno dovesse interessare approfondire la conoscenza, bene, a quel punto la rete ci offre più e più modi per "conoscersi", poi cosa sarà o diventerà, non è dato saperlo,ed oltretutto, non mi interessa, le cose nascono e si evolvono seguendo le loro vie, inutile cercar di incanalarle in una qualche maniera, meglio lasciarle andare e divertirsi seguendole...
Ascoltare...
Ci sono voluti quarant'anni, ma finalmente ho capito...

Saluti

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