venerdì 14 giugno 2013

Il calcio nel... Sedere...

Tra il parlare e il sapere,
c'è di mezzo lo strafare!!
                                   Lorenzo Reschiglian

Chi mi legge sa che non sono un appassionato di calcio, però per mantenere ancora un lumicino di patriottismo e per aver qualcosa di cui parlare con gli altri uomini, cerco di seguire e di appassionarmi alle sorti della nazionale, non é facile...
Non é facile per alcuni ottimi motivi, il primo fra tutti il mio già citano scarso interesse, scarso interesse che é direttamente proporzionale all'aumento delle trasmissioni che trattano l'argomento calcio, trasmissioni che sempre più spesso sono condotte, cocondotte o con partecipanti che di calcio ne capiscono meno di me, il che non é semplice, anche se questa infausta situazione é di difficile comprensione, io però la posso capire, le trasmissioni televisive, per avere un posto nei palinsesti, devono creare un profitto, per fare profitto si usa la pubblicità, per far si che la pubblicità sia vista, le trasmissioni necessitano di "share", quindi viene naturale barattare la conoscenza tecnica per acquisire la biondona tettuta di turno...
In tivù funziona cosi...
In radio questo problema non si pone, le tette non si vedono, quindi sarebbe lecito aspettarsi competenza dai giornalisti...
Sarebbe lecito...
Sarebbe...
Già...
Ma cosi non é...
Infatti...
Ieri ascoltavo la radio, il giornalettaio di turno, dopo aver adotto le più incredibili vaccate per giudicare la scarsa prestazione della nostra nazionale e dopo aver trovato innumerevoli scuse e giustificazioni in vista della prossima partita, quasi fosse vietato dire che la squadra fa cagare, comunque dopo tutta la sequela di inutili parole, il giornalettaio, probabilmente anche per distogliere l'attenzione dalla scarsezza dei nostri giocatori, parte con un pistolotto socioeticostoriografico sul paese che ospita questa "benedetta" Confederation Cup, il Brasile...
Nell'immaginario collettivo, quando si parla di Brasile, i pensieri vagano tra spiagge sconfinate popolate da gnoccolone, il Cristo Redentore e tante altre bucoliche amenità, forse è una visione opportunistica, forse quando si parla di eventi che fanno circolare milioni e milioni di euro non si può parlare di favelas, degrado e altre mortaccerie varie, forse è così o forse è anche peggio...
E il peggio non tarda ad arrivare...
Sono li che ascolto e l'omarino alla radio, esibendosi nel suo miglior tono appassionato dice:
... il Brasile, questo paese che vive di calcio, questo paese che è la culla del calcio, per capire cos'è il calcio per i Brasiliani basta guardarsi in giro, ovunque posiate lo sguardo vedrete bambini, ragazzini e uomini di ogni età che giocano a calcio...
Mi sono alzato e ho spento la radio...
Va bene, sono un rompi palle, ma non potevo continuare a sentire certe vaccate, il Brasile è la culla del calcio? Ma cosa si è fumato il giornalettaio? Nel vecchio continente si giocava a calcio secoli prima che le Americhe fossero scoperte, Cristoforo Colombo giocava a calcio sul ponte della sua Caracca mentre "sbagliava" la strada verso le indie! Altro che il Brasile!!
Certo è vero che in Brasile il calcio è giocato praticamente da tutti e ovunque, ma non vorrei che passasse solo quella nota "romantica" che voleva intendere il giornalettaio, nei paesi "poveri" si gioca a calcio perché è uno sport "povero"...
Già, povero...
Eeessì, perché se facciamo finta che per il calcio non vengono sbattuti al cesso, come invece accade, tutti quei miliardi di soldi, effettivamente per giocare a pallone non serve molto, basta avere uno spazio sufficientemente ampio, qualcosa che delimiti le "porte", un pallone fatto di un qualunque materiale reperibile "calciabile" e qualche persona con la voglia di correre e prendere calci sugli stinchi, di soldi non ne servono quasi per niente...
Chissà cos'è che frullava nella testa del giornalettaio? Chissà se era veramente convinto di ciò che diceva o se, com'è probabile, leggeva freddamente da un preconfezionato discorso, discorse che, come gia detto, serviva solo a distogliere i pensieri degli ascoltatori, da notizie più importanti e necessarie?
Forse sono io che vedo ciò che non c'è...
Bah! chi può dirlo?...

Saluti

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