martedì 4 giugno 2013

Uguaglianza, no grazie...

Il razzismo è nelle intenzioni,
non nelle parole, anche se sono
queste ultime ad esternarlo...
                                    Lorenzo Reschiglian

Qualche giorno fa scrivevo di "interpretazioni lessicali" una non poi così sottile ironia sul razzismo, lo scritto in questione era riferito nell'ambito politico, e fino a ieri ero convinto che si potesse relegare a quello, ma così non è...

Oggi questo pigro fannullone scrive di sport...

Tennis, Roland Garros...

A dirla tutta, non me ne frega niente del torneo, cioè sono contento di sentire se qualche Italiano combina qualcosa di buono, ma è puro spirito campanilistico più che passione per il gesto atletico...
Oggi poi non mi interessa nemmeno l'aspetto patriottico...
Ma tant'è
Ascolto la radio, sento i risultati, tizio ha perso contro un altro tizio, il tale ha vinto contro un altro tale, lei ha vinto con l'altra, un altra a perso con una terza...
All'inizio sembrava proprio quello che doveva essere, cioè il riassunto di quanto successo fino a quel momento, ma poi...

Premessa, i nomi sono di fantasia...

L'annunciatore dice:... la cinese Ping Pong vince in due set contro l'australiana Canguron, sul campo centrale la messicana Tortillas ha battuto l'inglese di colore Godsave...

Perché lo speaker si è sentito in "dovere" di precisare che l'inglese è di colore? Per dovere di cronaca? O è razzismo latente?
Perché non ha detto la gialla cinese, l'olivastra messicana o l'abbronzata australiana? Perché solo l'inglese è di colore? Cosa ce ne frega? Siamo alla radio, non vediamo nulla quindi se ci vuoi dire di che colore sono le atlete, dicceli tutti bianchi, rossi, gialli, neri o verdi che siano, altrimenti non dire niente di più di quello che effettivamente serve, cioè i risultati delle partite giocate...
La tennista inglese non è di colore, la tennista inglese è inglese, tanto serve e tanto devi dire...
Se no sei il peggior razzista sulla faccia del pianeta, un pò perché ti ascoltano milioni di persone, un pò perché lo fai sottilmente, credendo per un tuo sollazzo manuale, di essere il più furbo della compagnia...

Ecco perché sono convinto che non esisterà mai la vera uguaglianza, ecco perché sono convinto che il razzismo esisterà sempre, anche se in forme meno evidenti, sarà così perché è nel nostro DNA la paura per quello che non è uguale a noi, il razzismo non ha bisogno di parole o di leggi, per eliminare il razzismo dobbiamo effettuare uno step evolutivo, dobbiamo lasciare questo vecchio e superato Homo Sapiens per evolverci nell'Homo menodeficientis...
Speriamo serva meno di un era geologica, se no finisce male...

Saluti

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