martedì 7 maggio 2013

Follia e fortuna...

Ad essere se stessi non ci
si abitua mai, se si è veri
e sinceri con noi stessi, si
riesce ad essere sinceri e
puliti anche con gli altri,
è proprio questo l'aspetto
al quale non ci si abitua...
                                  Lorenzo Reschiglian

Sono giorni pazzi...
E' un continuo correre di qua e di la, la crisi rende tutto difficile, i clienti spossati nello spirito e svuotati nel portafoglio, faticano a fare ordini e quando devono è una lotta all'ultimo centesimo...
Ma finché si parla di prodotti, prezzi o condizioni di pagamento, non ci sono particolari problemi è il mio mestiere e credo d'essere abbastanza bravino, no no, se vogliamo dire i "problemi" iniziano quando non si vende nulla e il cliente ha invece "necessità" di parlare...
A me piace parlare, sono un chiacchierone da competizione, ma sono un inguaribile ottimista e un ostinato allegrone, oddio non è che sono rincoglionito tanto da ridere di qualunque cosa, non ancora, diciamo che preferisco essere allegro piuttosto che darmi delle martellate sugli zebedei, però non tutti la pensano come me, e così capita di inoltrarsi in discorsi mistico/esistenziali...
E' tutta una filippica di lamentele all'indirizzo di chiunque, certo la figura peggiore la fanno i politici, anche se negli insulti c'è molta più democrazia di quanta loro ne abbiano mai dimostrata, già perché tutti dall'estrema destra all'estrema sinistra, tutti indistintamente si prendono la loro dose di insulti...
L'insulto è veramente democratico...
E' bello scoprire che qualunque insulto è perfettamente abbinabile a qualunque nome lo si indirizzi, la differenza la fa chi lancia l'insulto, la fisicità che ci mette, la convinzione con cui si esprime, lo schifo che riesce a dimostrare, l'unico filo conduttore siamo noi, noi che ascoltiamo...
Oggi più che mai, il venditore è uno psicologo, lo è sempre stato, ma oggi c'è una sostanziale differenza, fino a qualche anno fa, la "psicologia" serviva per scoprire la linea di pensiero del cliente, linea che una volta riconosciuta, si doveva interrompere o girare a nostro favore, oggi che si sguazza nei liquami, la psicologia sta gradualmente lasciando il posto alla psicoanalisi...
Il bravo venditore è quello che lascia parlare il cliente, intervenendo nella conversazione solo per far nascere bisogni o per creare necessità...
Oggi non basta...
Oggi ci sono solo due categorie di venditori vincenti, la prima è onnipresente ed esiste da sempre, sono gli imbroglioni senza scrupoli, la seconda è chi è capace di assimilare l'anima dell'interlocutore...
Si si, ho messo gli imbroglioni tra i vincenti, anche se è eticamente errato, ma visto che riescono a vendere, quindi ad imbrogliare le persone anche in periodi di magra come questi, ben se ci riescono è perché sono bravi, bravi ad imbrogliare certo, ma comunque vincenti perché tanto alle aziende interessa solo vendere e fare fatturato, non importa come questo fatturato viene ottenuto, insomma diciamolo, se sei onesto in questo lavoro, hai la vita decisamente difficile...
Io ho scelto la via più difficile, la via più debilitante, ho scelto la via della fiducia, via che inevitabilmente comporta il dialogo, dialogo che non può che essere profondamente sincero...
Ma non solo nell'ambito lavoro, è una faticaccia improba, ma si riesce ad avere delle belle soddisfazioni se si ha la pazienza di scavare nelle montagne di pessimismo che, inevitabilmente, si formano in questi pazzi pazzi tempi...
Ripeto, sono un inguaribile ottimista, ma ne ho motivo, perché anche stasera la fortuna mi ha messo di fronte ad una realtà che ben fa sperare nel futuro, ciao "D", spero non ti siano venute le occhiaie...

Saluti

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