venerdì 10 maggio 2013

Parlo e scrivo meno.

Parlo e scrivo meno, non
è pigrizia, ma una nuova
consapevolezza...
                              Lorenzo Reschiglian

Per quello che riguarda lo scrivere, la diminuzione delle pubblicazioni è evidente, ma vi assicuro che non è paura da pagina vuota, semmai è proprio l'opposto, di cose da scrivere ne ho, ma non voglio più essere "superficiale" o leggero, voglio che ogni singolo argomento soprattutto quando parlo di me o delle cose che mi succedono, non mi lascerò più trasportare dal mio solito logorroico egocentrismo, cercherò invece di seguire un filo narrativo lineare e, benché meno personale, più coerente e facile da seguire, quando invece l'argomento non tratterà mie esperienze, lo stesso subirà un attenta preparazione con, ove servisse, ricerche approfondite e mirate, il tutto per fornire notizie precise, condivisibili e comprovabili, i commenti personali su tali pubblicazione saranno chiaramente segnalati, il tutto potrebbe rendere gli scritti un pochino più "freddi", ma è lo scotto da pagare per garantire un "prodotto" di qualità.

Per quanto riguarda il discorso parlare, mi rifaccio ad'una battuta di un vecchio film, "con me le chiacchiere stanno a zero!"...
Beh, forse a zero zero no, per un chiacchierone da competizione come me, sarebbe una violenza, anche perché non è che smetterò di parlare punto e basta, la mia idea è che parlerò un pò meno in generale ma, ed è qui il passo importante, parlerò solo con chi ha sinceramente voglia di ascoltare, insomma l'idea è quella di non "sprecare o perdere" del tempo con chi non è interessato a ciò che dico, le persone mi ascolteranno perché vogliono ascoltarmi, non perché sono logorroico...
Vi sembrerà divismo e forse un pochetto lo è, ma è più una necessità fisica che egoistica, perché il parlare alle persone "sbagliate" persone non rendono nessun input, se non mi è stancante fisicamente, diventa devastante mentalmente, e lo è proprio perché non ne ricavo niente...
Assolutamente non va bene.
Quindi parlerò meno, molto molto meno.
Con gli amici, quelli veri, non cambierà niente continueremo a "scambiarci" e a completarci vicendevolmente, gli altri... Beh probabilmente non se ne accorgeranno nemmeno, e se così non fosse, forse cominceranno a farsi qualche domanda...
All'inizio non mi sarà facile, ma un pizzico di perseveranza mi aiuterà a stare bene, o comunque meglio...

Saluti

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