giovedì 2 maggio 2013

Insindacabilmente parlando...

Parlare del primo maggio il 
primo maggio è da ipocriti, 
un po come scambiarsi i 
regali a natale...
                                Lorenzo Reschiglian

Chissà perché, guardando i vari resoconti dalle varie piazze dei vari "leader" sindacali, la frase che più spesso mi rimbalzava nella zucca era: Sono tutti gay col culo degli altri...
Non arrabbiatevi, non ho nulla contro i gay, la frase sapete tutti bene cosa vuol dire e se invece non la capite, vabbè fa niente...
Su Facebook ho scritto questo...

Lavoro! Lavoro! Lavoro!!
Tutti in piazza fomentano lamentandone la mancanza..
Peccato che quasi tutti gli "strilloni" non solo non hanno mai lavorato in vita loro, ma pure lo stipendio che si rubano arriva dalle nostre tasche...
Un applauso speciale a tutti i pecoroni persi nell'adorazione dei loro prezzolati "rappresentanti"...
Bravi bravi, continuate a belare sventolando i bandieroni...

E ci credo fermamente, ma badate bene, non ce l'ho con i sindacalisti, mi stanno antipatici e penso che non servano a nulla, ma non ce l'ho su con loro, dopotutto visto che possono farlo, visto che non si sentono in colpa per il continuo ladrocinio che perpetrano fregandosi la busta paga, perché criticarli? Sappiamo tutti che il mondo è dei furbi e dei senza coscienza, i sindacalisti non sono nemmeno i peggiori tra i rappresentati delle appena citate categorie...
Quelli che veramente mi fanno arrabbiare, sono le mandrie di pecoroni bandieromuniti che vanno in piazza ad ascoltarli, o meglio, non è che proprio mi arrabbio, però mi è inevitabile pensare a quanto il tutto sia spaventosamente anacronistico, le lotte sindacali, quelle vere quelle fatte da chi le mani se le sporcava lavorando, le lotte mosse dalla necessità di lavorare per vivere e smettere di vivere e morire per il lavoro, sono ormai un ricordo ancestrale, ora il tutto è assolutamente inutile per almeno un paio di motivi, il primo è che se si abitasse in un paese veramente civile e democratico, in un paese che funziona perché ben amministrato, non ci sarebbe bisogno di inneggiare al diritto del lavoro, perché il lavoro ci sarebbe e tutti verrebbero giustamente remunerati, quindi non ci sarebbe l'utilità d'avere chi scende in piazza, il secondo motivo è sotto gli occhi di chiunque, di chiunque non si fermi alla buccia del discorso... La crisi c'è, non si può dir di no, ma c'è anche tanto altro che manca, la voglia di lavorare ad esempio, anche la capacità di adattamento defice parecchio, l'umiltà poi è proprio scomparsa...
Con questo non voglio dire che da domani tutti potrebbero lavorare, dico che sicuramente c'è chi ci marcia abbondantemente sopra e preferisce piangersi addosso tutta la miseria del mondo...
Anche se devo dire che la cosa peggiore, almeno per me, è un'altra...
I vari tiggì, a seconda dello schieramento politico da cui vengono prezzolati, hanno più o meno enfatizzato le proteste, sempre sindacali, all'indirizzo dei datori di lavoro, colpevoli a dir delle varie sigle, di sfruttare senza ritegno la forza lavoro, retribuendo poco e male le maestranze e facendo lavorare in luoghi malsani e insicuri...
E' sicuramente vero, tutto quanto detto esiste veramente, ma esiste perché non c'è uno stato di diritto che funziona, perché chi è preposto al controllo preferisce rompere le scatole a chi le regole le segue, perché comunque qualche magagnina, anche in un'azienda attenta, la trovi e cosi puoi salassare il malcapitato, gli stessi controllori, quelle rare volte che lavorano, non vanno di certo dal delinquente, anche se li conoscono tutti benissimo, non ci vanno perché sanno che non caveranno un ragno dal buco e magari c'è pure il rischio di finirci in un buco...
Eppoi smettiamola di additare chi da lavoro, io trovo che ci sia chi può "solo" fare il dipendente e c'è chi invece può sostenere anche le difficoltà di mettersi in gioco in prima persona, lo prova il fatto che moltissimi casi di "autogestione operaia" hanno solo velocizzato i vari processi di fallimento e chiusura...
Per concludere, anche queste, come tutte le altre, sono soltanto un mucchio di parole praticamente inutili, l'unica cosa che posso augurami e augurare è che si riesca a trovare velocemente il sistema per invertire la rotta e per tornare, piano piano, a sentirsi tranquilli...

Saluti

Nessun commento:

Posta un commento