martedì 30 aprile 2013

Anche aprile se ne va...

Uno più uno, banalmente da due...
Ma a me non piace essere banale...
                                                Lorenzo Reschiglian

Solitamente, quando arrivo a fine del mese tiro un pò i conti, faccio una sorta d'esame di coscienza, così più per rassicurarmi d'aver fatto il meglio che potevo, piuttosto che per lodarmi per quanto sono stato bravo, non è da molto che lo faccio, ho iniziato un paio di anni fa appena prima di iniziare a scrivere questo blog, il perdurare e peggiorare della crisi mi avevano pesantemente debilitato mentalmente, quindi mi fu inevitabile cominciare a farmi domande, se fossi io che sbagliavo qualcosa, se non fossi più in grado di continuare o se tutto fosse, per colpa mia, sbagliato e quindi se fosse o meno il caso di cambiare qualcosa, cosa non so, ma qualcosa...
Ma non cominciai proprio subito subito, dovetti darmi delle priorità...
Già, priorità...
E non è facile...
Già non è per niente facile, perché da una parte c'è l'azienda per la quale lavoro, dall'altra c'è la famiglia e volendo dire, la vita...
Ovviamente un azienda, che come tutte le aziende deve fare profitto, poi questa in particolare essendo nel commercio, ancora di più e il profitto glielo procuriamo noi, agenti di vendita, andandocene in giro dai clienti, ora, per chi non lo sapesse in un'azienda commerciale non si è mai dei bravi venditori, o almeno, non lo si è mai abbastanza perché per quanto tu faccia, sicuramente si può fare di più e meglio, e se non riesci, non è perché c'è crisi, non c'entra se le aziende chiudono e poco o niente importa come puoi stare tu, c'è sempre da fare, fare di più, fare per più ore e così via, sacrificando tutto e tutti sull'altare della vendita costi quello che costi...
Dall'altra parte, la vita "normale" quella fatta di persone, sentimenti ed emozioni, la vita, quella strana cosa che non si può organizzare o programmare più di tanto, la vita quell'accozzaglia di dolore e amore che ci rende diversi da qualunque altra specie al mondo, la vita e i suoi limiti...
I suoi limiti...
Dire che la vita ha dei limiti è vero solo in parte, perché al di la di quelli imposti "fisiologicamente", morte compresa, di limiti veri la vita non ne ha, noi, e solo noi, siamo l'unico vero limite alla nostra vita...
Sono le nostre decisioni ad imporci dei limiti, quello che facciamo o non facciamo, quello che scegliamo di fare o non fare...
E' la logica, più del sentimento, per quanto possa sembrare strano, l'emozione che gioca la maggior parte delle partite, la logica e la sua fredda precisione, si fa questo per ottenere quello, per avere quell'altro, per dimostrare cosa e a chi, e così via in un continuo rincorrersi di necessità e obbiettivi, ma ogni obbiettivo è sempre un pò più in la, un pò più lontano e lontano, così un passettino alla volta, senza quasi accorgersene, ci troviamo al di la di quello che volevamo, senza averlo mai raggiunto veramente, perché veramente non sappiamo nemmeno cos'è che vogliamo, l'importante è avere di più, non importa di più di che cosa, basta che sia di più di prima, di più di qualunque cosa sia, di più...
Correndo dietro a questo di più, ci dimentichiamo tutto il resto, cosa eravamo, cosa sognavamo, arriviamo così lontano che anche voltandoci, non vediamo più da dove siamo venuti, da dove siamo partiti, non vediamo più chi siamo...
E io?
Io, da quando ho cominciato a chiedermi dove volevo arrivare, ho scoperto che non c'era nessun posto dove volevo arrivare, ho scoperto che dove sto mi piace e quello che ho è praticamente tutto superfluo, ho scoperto che tutto quello di cui ho bisogno è quello che riesco a stringere in un abbraccio...

Saluti

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