giovedì 11 aprile 2013

Ma cos'é successo?

Il golosastro è solo un
pallido, triste ricordo...
                                  Lorenzo Reschiglian

Ultimamente mi capita abbastanza spesso di scrivere del mio pupacchiotto, ma più che scrivere del suo continuo crescere e delle continue novità che esprime, stasera mi trovo a parlare di quanto lui faccia regredire me, non pensatela male, regredire nel senso buono, perché è assolutamente vero che aver figli non fa invecchiare, ma è altresì vero che vivere i propri figli, e con vivere i propri figli intendo dire proprio, viverli nel senso di osservarli in tutto quello che fanno e di come lo fanno, vivere le loro emozioni, qualunque siano e provare a ricordare se queste loro emozioni mi riportano alla memoria emozioni simili o assimilabili alle sue...
Per ora è un incredibile guazzabuglio dal quale non ricavo nulla e nel quale non riconosco nulla di precedentemente vissuto...
Forse è meglio così...
Però ci sono delle situazioni dove ci si può "confrontare" direttamente, quasi tutte queste situazioni riguardano il cibo...
Piccola premessa sotto il profilo pupo vs cibo, siamo dei genitori fortunati, il piccolo mangia praticamente tutto, non è difficile farlo mangiare, è estremamente "educato" a tavola ed è pressoché indipendente nei movimenti...
Vederlo mangiare è divertente, quando non fa il capricciosetto, il che capita abbastanza di rado, i momenti più spassosi avvengono quando nel piatto gli si presenta una novità, perché se è di buzzo buono e decide di non capricciare, "l'operazione" di assaggiare la novità, diventa una macchietta durante la quale lui si atteggia ad assaggiatore, usando con perizia chirurgica la forchetta nell'intento di "raccogliere" porzioni microscopiche di cibo, poi una volta che la quantità raggiunta è soddisfacente, in perfetto stile Cracco/master chef, avvicina dapprima la forchetta al naso, annusa con fare rapito la pietanza, poi solennemente la mette in bocca, qui in un tripudio di espressioni che vanno dal curioso al rapito, con tanto di sguardo perso nel vuoto, mastica lentamente, ingoia e finalmente emette il verdetto guardandoti con espressione risoluta e decisa dice: Buono! Se gli piace e: Bleah! quelle rare volte che qualcosa non lo convince...
La cosa strana del mio pupetto, strana se confrontata con la media dei suoi coetanei, non è tanto l'approccio che ha con il cibo, no, quello che mi colpisce sono le sue "preferenze" sul cibo...
Innanzi tutto non è uno scocciatore, cioè non è continuamente li a chiedere cibo, è capace di venir a dirti che ha fame, anche lontano dagli orari canonici, ma una volta spiegatogli che deve aspettare i succitati orari, lui non insiste, poi quando gli orari sono congrui e lui chiede qualcosa, è proprio la natura di quel qual cosa che chiede a lasciare perplessi, già, perché da bravo papà "tivù addicted", io mi trovavo ad offrire quanto di "meglio" le pubblicità consigliavano di comprare per i bimbi, ma qualunque cosa cercassi di fargli mangiare, che fossero merendine, snack o qualunque altra "grassa leccornia", da lui ricevevo sempre un'accoglienza freddina e poco convinta, io aprivo lui ne assaggiava una porzione microscopica e mi rifilava tutto il resto, io tra l'esasperato e il curioso gli chiedevo cosa volesse mangiare, lui dopo aver aperto il frigo indica le carote...
Vuoi una carota? Chiedo, lui fa si con la testa, ok, prendo la carota, la sbuccio e gliela porgo, lui con un sorriso spaziale dice, grazie! E sgranocchiando se ne va...
E non si è mica fermato alle carote, quello per merenda adesso si mangia anche, finocchi, sedano, cetrioli e qualche volta l'ho visto aggirarsi per casa addentando grosse fette di variopinti peperoni...
Meglio così, molto molto meglio così...
L'unico lato negativo della faccenda è che le varie merendine me le sono "dovute" mangiare io, una "fatica" che al di la delle dannose risultanze glicemico/colesteroliche, hanno anche demolito alcuni miei miti infantili...
Già, perché in queste mie peregrinazioni merendiniche, ho ritrovato prodotti per i quali avevo una vera ossessione da bimbo, in testa a tutti c'erano le fiesta snack e la girella motta...
Dio che bontà, da ragazzino comprare e ingollarsi una fiesta o una girella era l'estasi suprema, col passare degli anni certe manie spariscono e nel contempo, spariscono anche tanti prodotti, la fiesta è tra i pochi che sono sopravvissuti e devo dire che mangiarla mi da ancora grandi soddisfazioni, grande fu la mia sorpresa quando qualche tempo fa, entrato in un bar per prendere il caffè, al momento di pagare vidi vicino alla cassa, in mezzo a tanti modernissimi snack, l'inconfondibile confezione della girella... 
Mille dejavù danzarono davanti ai miei increduli occhi, trattenendo a fatica l'emozione, ne presi una, pagai e uscii, la aprii come se stessi maneggiando una preziosa reliquia, cavolo non mi ricordavo fosse così piccola, la porto alla bocca pronto a farmi deliziare dalle creme arrotolate nel soffice e saporito pan di spagna...
Aaaaaa, Gnam!
Ma...
Ma che...
Mastico e quella stopposa porcheria mi si blocca quasi in gola...
Qualche secondo fa pensavo di aver in mano un'antica reliquia, ora il sapore mi conferma il pensiero, tanto che cerco la data di scadenza, convinto di scoprire che è scaduta da un ventennio...
Ma così non è, il lotto di produzione mi informa che è stata sfornata da pochi gioni e la scadenza è lontanissima...
Ma allora cos'è successo?
Sono cambiato io o è cambiata lei?
Sulle ali di questo Amletico dubbio, chiudo il post...

Saluti

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