venerdì 26 aprile 2013

Scambio di ruoli

Altezza mezza bellezza...
Così sembrerebbe almeno,
ma allora, perché i Puffi son
tanto famosi?
                                       Lorenzo Reschiglian

Il premio Nobel Dario Fo, duramente criticato per alcune sue esternazioni...
E' buffo non trovate? I comici possono fare e dire qualunque cosa vogliono, come chiunque altro visto che siamo in un paese che professa la libertà di pensiero e d'espressione, un paese che ha praticamente inventato l'ironia e il sarcasmo, il paese che ha insegnato a tutto il mondo com'è facile prendersi poco sul serio, come essere ridicolamente rappresentato dai propri politici e non da ultimo, il paese che ride mentre cola a picco...
Mi viene da pensare ad una gallina che si sbellica dalle risate mentre viene spennata...
Quello che manca, secondo me, è il senso della misura, ma badate bene, non sono i comici a doversi limitare, sono comici il loro "mestiere" è far ridere, quindi trovo sia "lecito" che possano utilizzare qualunque aspetto, positivo o negativo, per raggiungere lo scopo della loro professione...
Ora, sin dall'alba dei tempi, o quantomeno, sin da quando l'uomo ha cominciato a ridere e a far ridere, uno dei modi più semplici per strappare un sorriso è enfatizzare i difetti del mal capitato di turno...
Così, un naso pronunciato, delle orecchie particolarmente evidenti, una gobba, la zoppia ma anche l'essere più o meno alti diventa tema di invettive anche feroci, storicamente famosa la sfrontata ironia degli anti monarchici all'indirizzo della ridotta statura del Re...
Ecco dove, secondo me, sta il senso della misura, anche se sembra vagamente ironico dopo aver parlato di statura...
Ripeto per non dare adito a fraintendimenti, per me i comici devono essere liberi di dire quello che vogliono, quelli che, sempre secondo me, hanno perso il senso della misura sono proprio i nostri "cari" politicantacci...
Certo potrà sembrare irriverente che un comico e premio Nobel mondialmente riconosciuto, possa cosi impunemente ridicoleggiare quel puffo saputello dell"onorevole" Renato "mezza tacca" Brunetta, o possa gingillarsi anagrammando il cognome del bisunto "onorevole" Renato "fake smile" Schifani, o almeno potrebbe risultare irriverente che lo faccia, ma per me non è così, non lo è proprio per niente, perché Dario Fo è, prima ancora che un comico, è una uomo di enorme intelligenza e cultura, ma quello che me lo rende estremamente simpatico è il fatto che almeno lui lo stipendio se lo guadagna, offrendo qualcosa alla gente che paga un biglietto, gente che può scegliere se pagare il biglietto per seguire lo spettacolo, o non pagare per fare qualunque altra cosa, questa si che è vera democrazia, magari si potesse fare con la politica e i suoi rappresentanti, esprimere un voto dovrebbe essere come comprare un biglietto, innanzi tutto lo si compra per lo spettacolo che vogliamo, poi se lo spettacolo ci garba, ne osanneremo gli attori continuando a seguirli, ma se lo spettacolo non ci piace, dovremmo essere liberi di criticarlo tanto da decretarne la fine con la conseguente chiusura per lasciar posto ad attori e spettacoli migliori...
Chiedo troppo forse?
Così com'è adesso non è decisamente peggio?
Certo pagare paghiamo, solo Dio sa quanto, ma per cosa? Lo spettacolo è indecoroso, gli attori, quando ci sono, saltano di palo in frasca, da un ruolo all'altro e comunque sono scarsissimi, scarsissimi e suscettibili come vere prime donne...
Quindi, tutto sommato continuo a preferire Dario Fo e la sua ironia, a Brunetta l'unica cosa che posso dire è che, se non si offendeva il Re, non è che è lui ad avere mire troppo alte?

Saluti

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