martedì 23 aprile 2013

Scissionismi...


Sono stato quel che sono stato,
sono quello che sono diventato,
diventerò quello che ora non so,
sarò quello che ancora non sono.
                                              Lorenzo Reschiglian

..."Dopo il discorso di Napolitano, con lo schiaffo ai partiti, si teme la scissione della sinistra"...

Scissione della sinistra.

Impossibile.

La sinistra non può dividersi, perché per dividere qualcosa, c'è bisogno che quel qualcosa sia unito...

La sinistra è morta, forse la sinistra non è mai stata viva, almeno, non la sinistra com'era intesa o sognata dagli uomini che furono di sinistra,  adesso essere di sinistra ha un che di sinistro, perché la sinistra, se mai lo fu, adesso ha comunque smesso quell'idea di rinnovamento e innovazione, non c'è più la spinta propulsiva contro l'immobilismo centrista o l'esagerato nazionalismo destrorso, ora è tutto uguale e fine a se stesso, basta rossi, bianchi o neri, adesso è tutto un monotono e spento grigiastro, tutto uguale e tutto ugualmente inutile.

La sinistra non è morta, la sinistra non è mai esistita, il "piccolo padre" si è dimostrato sterile e i figli acquisiti non avendo il sangue, ne l'essenza del progenitore, si sono persi e il risultato è sotto gli occhi di tutti, l'operato non supererà mai il giudizio del tempo, resta solo l'oblio di quel che poteva essere, nell'ombra di quello che è, cioè  un sogno in cui nessuno ha veramente creduto, un sogno che ha cominciato a sgretolarsi appena si sono aperti gli occhi..
Occhi che si sono aperti su i facili guadagni, sulle ricchezze effimere, sul possedere senza avere e sull'autocompiacimento personale.

Il comunismo è morto schiacciato dall'ego/ismo.

Lasciate che ve lo dica uno che a sinistra c'è stato, quel ragazzotto che ero, quello che stava con orgoglio fuori dalle scuole a distribuire volantini, quello che preferiva leggere piuttosto che andare in discoteca, io quello che cercava di avere delle idee proprie, mentre gli altri di idee non ne volevano, proprio io che andavo alle assemblee e rimanevo rapito dalle parole del "segretario", parole di ribellione e lotta, e anche parole di sogni e futuro, ma sempre parole in cui credere e per le quali lottare e lavorare.
Parole che sono rimaste parole e quel giovane, ispirato ed ispirante segretario, adesso fa finta di non conoscermi nemmeno, forse è solo che dall'alto della sua acquisita posizione, semplicemente non mi vede più...
Lui, come tutti quelli sopra di lui, non vedono più chi sta sotto, non hanno più nessun contatto col mondo che sta la sotto, con quel mondo fatto di persone normali, non sanno lassù che la realtà è quella la sotto.
Volano troppo alti per sapere, per comprendere cos'è la vita reale, loro moderni Icaro ma con ali d'oro, ali che non sciogliendosi al sole della giustizia, sempre li sosterranno nel loro inutile esistere...
Adesso a me è rimasto solo un pugno di inutili idee, gli altri, nel comodo sacco scrotale delle idee altrui, si compiacciono pascendosi e dimenticandosi di ciò che brevemente erano stati...
Una cosa sola mi "consola", ed è l'evidenza, l'evidenza per la quale, potremo cambiare sia i suonatori sia gli strumenti, ma la musica rimane e rimarrà sempre la stessa, noi sotto ad urlare, loro sopra senza nemmeno le orecchie...

Saluti

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