domenica 28 aprile 2013

Geni, DNA e risate...

Chissà quante importanti e
rivoluzionarie scoperte sono
nate dal semplice osservare?
                                    Lorenzo Reschiglian

Che non si possa scappare dal proprio DNA è una certezza, le tare, i difetti e una buona parte di tutte le malattie conosciute, possono essere trasmesse nel patrimonio genetico, i nostri figli, nel bene o nel male, sono il risultato ultimo di tutta la miscellanea dei DNA con cui siamo venuti a contatto, potrà sembrare anomalo ma più c'è ne, meglio è, cioè più il nostro sangue si è nelle generazioni, imbastardito, più il risultato sarà buono, infatti l'endogamia è ufficialmente riconosciuta come la prima e peggiore causa di tare psicofisiche...
Per fare un esempio esplicativo, è mondialmente riconosciuto che i cani meticci sono più robusti fisicamente e più malleabili mentalmente, per contro i cani lupo di miglior genealogia, quelli col pedigree più puro, hanno tutti la displasia all'anca, la cosa è così perché hanno tutti lo stesso progenitore e quel progenitore comune soffriva di quella displasia, ovviamente per mantenere "puro" il sangue e perfetta la genealogia, si è "costretti" a far accoppiare i cani anche tra consanguinei e così il "difetto" non si diluisce nel tempo, ma si riconferma ogni volta...
Precisiamo subito che non c'è assolutamente niente di male, nel regno animale è vero che vige la legge del più forte, ma è altre sì vero che solitamente non vanno troppo per le spicce e quando c'è da riprodursi, si prende anche quel che c'è...
La scienza e la storia ci danno una lunghissima anamnesi in merito, ci sono migliaia di trattati, migliaia! E tutti affrontando il discorso da migliaia e migliaia di punti di vista diversi, esplicano il lato fisico della riproduzione  Darwin ne è stato maestro e dopo di lui altre centinaia di studiosi, praticamente tutti sappiamo cos'è e come funziona l'evoluzionismo, sappiamo che non è più una teoria e sappiamo anche che con questa nuova certezza si possono spiegare praticamente tutte le problematiche inerenti, malattie, morbi o sindromi "trasmissibili" nel DNA, ma stasera guardando il mio pupetto, una domanda mi si è piantata nella testa...
Nel DNA, nel patrimonio genetico che passiamo ai nostri bimbi, ci sono anche i nostri ricordi?
Vi sembra una follia?
Anche a me rileggendo quello che ho appena scritto, o meglio sarebbe così se non avessi visto quello che ho visto stasera...
Stasera il piccolo era in uno dei suoi momenti di "follia" energetica, in questi momenti il pupo è uno spettacolo da vivere, basta stare a guardarlo per essere felici e l'unica cosa da fare è cercare di contenere l'esuberanza nei "limiti" imposti dalla necessità che non si procuri danni o ferite, più facile a dirsi che a farsi, ma comunque basta lasciarlo "libero" di fare e attendere che gli si scarichino le batterie, quando succede diventa un amore di appiccicose coccole fino al momento della nanna... Semplicemente adorabile, ma fin qui tutto "normale", infatti è lì che salta e rimbalza come un Tuareg in amore, la definizione non è messa lì a casaccio, perché dopo un buon numero di chilometri fatti andando di qua e di la e dopo un serie infinita di coccole, il piccolo si ferma davanti a Odette, che era attentamente seduta sul divano pronta ad intervenire in caso di pupesche intemperanze, comunque, il bimbo si ferma ai piedi delle mamma, si inginocchia e offrendole un ideale anello le dice: Mi vuoi sposare?
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Abbiamo riso fino alle lacrime e oltre, mentre ci coccolavamo quel piccolo vulcano d'amore, mi vuoi sposare, ma da dove cavolo gli saltano fuori certe cose? 
Non lo so, certo potrebbe aver visto qualcosa in tivù e io e Odette non ci risparmiamo le coccole nemmeno tra di noi, quindi la sua mentina potrebbe aver visualizzato la cosa, oppure come da stesera penso, anche i nostri ricordi vengono trasmessi col DNA, boh non lo so e francamente poco importa, ma ciò non toglie nulla alla bellezza e alla dolcezza del momento, lui lì tutto serio serio inginocchiato d'avanti a lei, porge "l'anello" e... Mi vuoi sposare?
Beh, non so come sarà il mondo domani, ne cosa mi riserverà, ma adesso, tutti e tre stretti nel nostro abbraccio, non abbiamo bisogno di nient'altro di più di quello che stringiamo...

Saluti

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