lunedì 6 gennaio 2014

Voglio tutto e subito, per favore...

Tenendo come metro di misura,
l'eternità promessa della morte,
il significato della parola subito
assume un valore discutibile...
                                         Lorenzo Reschiglian

Avere mille idee è utile per tenere in allenamento il cervello, ma credo porti a miseri risultati, cioè, non credo che mentre Einstein era dietro a lambiccarsi il cervello con la sua teoria della relatività, contemporaneamente facesse altre mille mila cose, sbaglierò ma credo che le grandi pensate saltino fuori quando la mente è concentrata sulla grande pensata...
Il resto è confusione, polvere di idee che non si deposita sufficientemente per formare un pensiero compiuto...
Quindi è meglio avere poche idee e a queste poche idee, dedicare tutto il tempo possibile, almeno tutto quello che non arriva a far diventare l'idea, un'ossessione...
Qualunque idea raggiunga lo status di ossessione, diventa automaticamente inutile o, quantomeno, il gioco non vale più la candela, perché nessuna idea, per quanto buona, vale il costo della mente che va a rovinare.

Il problema dei nostri tempi sono proprio le idee, spesso la mancanza delle stesse, l'orrificante appiattimento subito dalla cultura nell'ultimo decennio, trovo sia dovuto principalmente alla mancanza di idee, l'ancora più terrificante bruttura di alcune realtà moderne, ad esempio, tra i programmi televisivi, ne è la nemesi, cioè il nutrire ipertroficamente pessime idee per svilupparle, se possibile, anche peggio...

Eppure di buone idee ne è pieno il mondo, pensateci un minuto, fate una carrellata delle vostre amicizie, troverete che tra esse c'è sicuramente qualcuno che ha un idea assolutamente fantastica, magari voi stessi avete un idea formidabile, qualcosa che una volta cresciuta e sviluppata, darà risultati tali da garantire un giro di pagina epocale...
Ecco, forse se quel che ho scritto fin ora, vi ha dato una visione d'insieme del discorso, allora avete capito perché quel cambio epocale non avverrà...
Il tempo gioca a sfavore delle buone idee...
Non perché ce ne poco, tutt'altro, c'è più tempo che vita, ma non c'è tempo da perdere, o meglio, non c'è tempo da aspettare...
L'uomo "moderno", l'homo sapiens si è evoluto, per così dire, nell'homo sonostressatus, un ominide che cerca di diluire il tempo perché sembra non gli basti mai, sempre trafelato tra ufficio, palestra, marito, casa, moglie, figli, tennis, jogging, parrucchiera, supermercato, ferie e altre mille mila attività assolutamente necessarie e irrinunciabili...
Questo folle ominide vive come se non ci fosse un domani.
L'uomo moderno non pensa più al futuro.
Ecco perché le idee muoiono, muoiono perché non si pensa più al futuro.
I nostri nonni tutti, i nostri genitori già meno, noi quasi per niente pensiamo al futuro, se non quello strettamente imminente, tra un'ora, tra due, forse domani o al massimo un paio di giorni, magari da un weekend all'altro, ma poco più, e nel "frattempo" le idee muoiono, anzi peggio, cominciano a non nascere più...
Se il futuro non lo sogniamo, quel futuro non ci sarà, se non facciamo nascere oggi le idee da far crescere nel futuro, l'oggi di domani sarà sempre meno vivo e con lui anche i noi di domani...
Dobbiamo tornare a guardare oltre l'orizzonte, dobbiamo tornare a credere nel tempo che verrà, tempo che magari non ci vedrà, ma che comunque ci sarà... 
Il nostro voler tutto subito, uccide il futuro, il nostro pensare solo all'oggi, ucciderà nel futuro i nostri figli...
Pensiamoci, fin che ne siamo in grado...

Saluti

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