mercoledì 13 giugno 2012

Ahah, potresti essere mio babbo!

Non fermiamoci alla finta apparenza,
conosciamoci e frequantiamoci viso
a viso, solo così possiamo sentirci
liberi di guardare speranzosi al futuro...

                                                   Lorenzo Reschiglian


E' raro, sempre più raro, preoccupantemente raro...

Quando avevo vent'anni, sotto certi punti di vista, ero ingenuo, certe malizie o furbizie vengono con l'aumentare dell'esperienza, esperienza che aumenta, purtroppo, con l'aumentare degli anni...
Forse all'epoca non eravamo "svegli" come i ventenni attuali, almeno non sotto il profilo strettamente tecnologico, basti dire che io ancora adesso litigo furiosamente con qualunque apparecchio che abbia una tastiera e non so più quante volte ho "bruciato" la memoria del mio palmare, invece i giovani d'oggi, quasi quasi, mi fanno paura con tutto quel loro digitare e cliccare e condividere, ormai ragionano in computerese, imparano alla velocità della luce i trucchi per finire un video game, praticamente, hanno il cervello che funziona in codice "binario"...
Ma c'è un'altra differenza tra la mia generazione e quella attuale, ed è una differenza che non ha nulla a che vedere con qualsivoglia tecnologia...
I rapporti interpersonali, la qualità e la natura dei rapporti interpersonali...
Essere un ventenne negli anni ottanta, non era proprio semplicissimo, il perché è da ricercare nell'assurdo coacervo di stili, mode e tendenze che nascevano e si intrecciavano in quei periodi, tutto era nuovo fantastico e desiderabile, ma ovviamente praticamente tutto era irraggiungibile anche per uno come me che lavorava già da un bel pò di anni, questo in un certo senso ci teneva mentalmente sollevati da un mondo che non ci soddisfaceva, si sognava un pò di più per sopperire alle mancanze della realtà...
Eppoi c'erano i rapporti umani, quelli veri, quelli che si avevano guardandosi negli occhi, non c'erano i telefonini con i loro impersonali messaggini, niente social network che ti permettono d'inventare il profilo che vorresti essere, ma che in realtà nasconde il poco che sei, all'epoca i telefoni si usavano solo per mettersi d'accordo sul dove trovarsi...
Trovarsi.
Era proprio quel trovarsi, frequentarsi e confrontarsi che poneva le basi per un'amicizia, le persone si guardavano negli occhi si parlavano si vivevano vicendevolmente, la fisicità era parte integrante del discorso. 
Per me lo è ancora...
Adesso, i rapporti sono diversi, c'è sempre qualcosa che divide le persone, la tastiera del telefonino, lo schermo del computer o la bacheca di un social...
Tutto è più finto, o meglio, tutto è meno vero, perché chissà chi c'è dietro il nome di un contatto, facile, è troppo facile "inventarsi" la vita che vorremmo stando nascosto dietro una facciata web...
I giovani sfoggiano grandi sicurezze, ma sono impacciati e non a proprio agio nel confronto fisico, e questo li rende arroganti, tanto che perdono ogni "rispetto" per chicchessia, si sentono sempre nella ragione, e questo non li fa più ragionare in maniera creativa, sono in conflitto con tutto e tutti, genitori compresi...
Per fortuna, non sono tutti così...
Stasera ne ho avuto la certezza...
Perché giochicchiando su facebook, stasera mi sono imbattuto in un "aggiornamento" di stato di una neanche ventenne, classe 1983 per essere precisi, che commentava  o meglio sfogava i suoi pensieri, pensieri che al di la di una certa "verve" grammatico/lessicale, erano assolutamente condivisibili, mi sono incuriosito un po e ci siamo messi a chattare, grande la mia sorpresa, nel trovare una ragazzina con così tanto sale in zucca, intelligente e per nulla scontata...
Bene, questo accende una luce di speranza per il futuro...
Sono piacevolmente stupito e spero d'avere la fortuna di incontrarla e di farci due parole...
Non sono stato autorizzato alla divulgazione del suo nome, quindi non lo metterò, ma sappiate che se il mondo assomigliasse un pò di più a queste nuove generazioni, possiamo dormire il sonno del giusto....
Saluti

1 commento:

  1. Classe 1983...anni 29...forse è per questo che un pò di sale in zucca ce l'ha!
    Cri

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