giovedì 7 giugno 2012

Dall'onesto Sam, auto usate...

Quando qualcuno tenta
di venderti qualcosa,
non t'immaginare che
sia sempre così gentile.

                        Edgar Watson Howe


E' qualche giorno che cerco un'auto usata, pensavo fosse una cosa semplice...
Illuso...
La mia idea era semplice, pochi dati sicuri, tipo, chilometraggio, manutenzione, età e costo, poi un minimo d'attenzione, colpo d'occhio e un briciolo di fortuna... Pensavo, il gioco è fatto...
Stra illusissimo...
Avevo anche messo in conto la possibile ridda di marche e modelli, con le centinaia di allestimenti e motorizzazioni e sono a conoscenza delle "garanzie di legge"...
Ma malgrado tutto, malgrado la mia apertura mentale e conscio delle possibili difficoltà, non ero minimamente preparato al manicomiante ginepraio in cui mi sono cacciato, e vi assicuro che i problemi maggiori non derivano dalle auto, ma da chi, in teoria, dovrebbe venderle...
Se avete in mente un qualunque stereotipo sul venditore squalo, malandrino e facciaculato, la vostra idea è anni luce lontana dalla realtà...
Con qualche rarissima eccezione...

Fase uno: L'approccio. 

  • Lasciando perdere quelle concessionarie che ti mettono in attesa, privilegiando i clienti orientati sul nuovo e che poi, quando si liberano e non ti congedano con uno sbrigativo: Non ho niente, sono capaci di presentarsi tenendo le mani in tasca e senza nemmeno levare gli occhiali da sole, manco non volesse farsi vedere con un "miserabile" che vuole un auto usata, ma tant'è, intanto ti guardano come se tu fossi un marziano, poi stancamente, finalmente ti chiedono perché gli state facendo perdere del tempo, finalmente apro bocca e, passiamo alla fase due...

Fase due: Esposizione delle necessità con relativa richiesta. 

  • Qua le reazioni sono davvero molteplici, c'è chi, ascoltate le mie parole assume un'espressione rapita, come se stesse guardando un extraterrestre, e se l'espressione l'avevano già assunta nella fase uno, raggiungono un grado di curiosità estremo e cominciano a punzecchiarti con un legno appuntito, poi quando capiscono che non sono un ectoplasma e che la richiesta espressa non è una barzelletta, cambiano espressione passando da quella "me ne frego torno a guardare il decolletè della segretaria" a quella "aspetta aspetta che ho trovato un pollo da spennare" e mentre, finalmente, ti stringe la mano ho come la sensazione che mi voglia fregare, il sospetto mi viene perché sento in lontananza il tipico rumore di un registratore di cassa che si chiude, ma soprattutto perché ho un formicolio al fondo schiena...

Fase tre: Esposizione dell'offerta. 

  • E' il momento peggiore, quello dove bisogna tenere i sensi vigile e l'attenzione ai massimi livelli, perché è qua che lo squalo affila i denti e si prepara a mordere, solitamente iniziano proponendoti auto la cui richiesta economica è oltre il doppio di quella che gli avevi fornito, quando glielo fai notare, il loro sguardo, per un interminabile istante, ti guarda con quel misto di ribrezzo e sufficienza, quel tanto da cercare di metterti in difficoltà, ma con me non attacca, allora il pinnuto venditore ti accompagna a vedere le auto che soddisfano la mia richiesta, e solitamente cercano di indirizzarmi sull'auto che secondo loro è "proprio quella giusta per lei", che solitamente è un ammasso di rugginose macerie, antiche vestigia di medievali calessi o scalcinati ruderi residuati dell'epoca delle locomotive a vapore, raramente si trovano articoli interessanti e quando mostro un interesse, lo squalo gioca subito la carta della "vecchia", e io non posso fare altro che pensare: Caspita, le macchine nuove le comprano solo vecchierelle sessanta/settantenni, che tiravano fuori l'auto dal garage solo per andare a fare la spesa...

Fase quattro: Ringraziamenti e commiato.

  • Quando non si trova nulla di interessante è tempo di cambiare aria. ma non è così semplice, perché il venditore con la mente obnubilata dalla necessità di svuotare i ferruginosi piazzali, comincia a sparare sconti e agevolazioni che non stanno ne in cielo ne in terra, arrivando ad aggrapparmisi alle caviglie nel, vano, tentativo di trattenermi e di appiopparmi una vecchia diligenza del Far West con ancora delle originallissime frecce indiane piantate nella porta... Per fortuna riesco a scappare...

Non mi perdo d'animo, so che al mondo esistono ancora persone oneste, che fanno quel mestiere onestamente, basta avere un pò di pazienza, un bel pò di pazienza, quindi, non sarà oggi o domani, ma prima o poi, troverò quello che non farà il "fenomeno" e si "limiterà" a vendermi l'auto così, come serve a me...
Ci vuole pazienza, pazienza e ottimismo...
Saluti

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