martedì 26 giugno 2012

Investire nel mattone 2, the day after...

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Presi bene dalla bella esperienza avuta il giorno prima, partiamo sorridenti e fiduciosi, alla volta delle prossime abitazioni da visitare, siamo ottimisti e ben disposti, pensiamo che oggi nulla potrà guastare questo vivificante momento...

Illusi...
Poveri, poveri illusi...
Infatti...
Il primo appuntamento è alle quindici il secondo alle sedici, il paesello è lo stesso per entrambi, quindi noi inforchiamo il motorello e ci dirigiamo verso il suddetto paesello, l'idea è di gironzolare per le vie cercando di capire quali potrebbero essere le case che visiteremo, e perché no, cercarne delle altre, ma per quanto cerchiamo e giriamo, non troviamo nulla, niente indicazioni, niente cartelli o quant'altro che possa farci capire o trovare una qualsivoglia traccia di abitazioni in affitto...
Vabbè, pensiamo, non sono sulla strada, meglio così non dobbiamo preoccuparci che ci stirino i gatti...
Riconosciamolo, era un pò una scusa per continuare ad essere ottimisti...
Certamente non eravamo pronti a quello che da li a breve avremmo visto...
Ci fermiamo nel luogo scelto per l'appuntamento, dopo qualche minuto arriva la rappresentante dell'agenzia, una bella morettona con dei taccotrampoli che le stanno d'incanto, ma che mal si adattano all'acciottolato delle viette del paesino, ma lei stoicamente dissimula la mancanza di equilibrio arrabattandosi in una camminata che nelle intenzioni dovrebbe essere sexy, un pò come vedere un elefante che balla sulle punte, comunque, dopo un lungo saliscendi tra le viuzzole e dopo esserci infilati in un tetro anfratto, la morettona si ferma all'ingresso di quella che sembra una grotta, ma una grotta non è, è bensì, l'entrata dell'abitazione che ci vuole proporre...
Le premesse sono pessime, e non si migliora, perché la chiave non vuol saperne di infilarsi nella toppa, dopo qualche minuto di imbarazzo, finalmente la grotta, volevo dire, la casa è accessibile...
Siamo dentro, la morettona per far entrare un pò di luce, spalanca tutte le finestre, il risultato è, che non cambia niente! Buio, buio, tetro e impenetrabile buio!
Vabbè, lei dice che così la casa rimane fresca d'estate, a peggiorare le cose c'è l'arredamento, tutto in legno scuro, cucina, armadi, mensole e perfino il pavimento, tutto è in legno (legnaccio) scuro! Ma chi ci abitava in questo tugurio? Dracula? Frankestein? Rosy Bindi??
La morettona capisce che il nostro interesse sta velocemente scemando, così, per tenere aperto il discorso, ci fa salire nella "zona notte", qui anche con in testa gli elmetti da minatore che ci offre, il buio è totale, lei ci fa vedere l'armadio "su misura" presente nella camera, armadio che per fattura, materiali e forma, assomiglia alla cassa da morto del precedentemente citato, Dracula...
Io e Odette ci guardiamo negli occhi, l'angoscia che mal celata traspare dal suo sguardo, mi fa decidere che è ora di abbandonare il cimiteriale appartamento, per tornare alla luce, al sole e alla vita...
Prendiamo commiato dalla morettona, anche lei evidentemente sollevata d'aver abbandonato la casa degli orrori e dopo averla salutata, ed essendo ancora in anticipo sull'appuntamento successivo, decidiamo di corroborare lo spirito con un buon caffè, non parliamo della casa, non ne abbiamo bisogno, sappiamo entrambi che in quella casa non ci rimetteremo mai piede...
L'appuntamento successivo si risolve in pochi minuti, lo sbrigativo agente ci promuove una bella casetta, ma assolutamente inadatta alle nostre, e soprattutto a quelle di un bimbo che cresce, necessità.
Salutiamo e parlottando tra di noi torniamo a casa.
Decidiamo che è inutile insistere nella ricerca, la casetta vista ieri ci ha dato subito buone vibrazioni, quindi seguiremo l'istinto, sperando in un briciolino di fortuna...
Saluti

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