mercoledì 15 febbraio 2012

Son mica tutti santi...

Dio è onnipotente, onnisciente e onnibenevolo... 
c'è scritto sull'etichetta. Se hai una mente capace 
di credere simultaneamente a tutti e tre i divini attributi, 
ho un magnifico affare da proporti. Niente assegni, prego. 
Contanti e in banconote di piccolo taglio.

                                                                    Robert Anson Heinlein


E' appena passato San Valentino, con tutte le sue mielose idiozie, che ti arriva un altro santo a riempire le pagine dei quotidiani e i titoli dei telegiornali...
San Remo, o meglio Sanremo, tutto attaccato, perché si intende il festivàl della canzone italiana...
Poco meno di un anno fa, scrivevo che per la prima volta, nella mia vita, seguivo l'evento oltretutto felice di farlo e soddisfatto di quanto vedevo.
Anche quest'anno volevo seguirlo, anche perché Gianni Morandi era stato riconfermato, e benché in ruoli minori, ci sarebbero stati anche Luca e Paolo, mi dispiaceva, pochino, per la Canalis e, parecchio, per la Rodriguez, rimpiazzate da "Ivanona la dentona"... Del Papaleo, non sapevo niente, quindi l'attesa si faceva interessante...
Poi la catastrofe...
Si comincia a parlare di Adriano Celentano...
(non ho nulla contro il cantante, almeno quando canta, ma quando "pontifica" non lo sopporto, anche se dice cose condivisibili).
Le notizie sulla sua partecipazione, se in veste canora o altro, tutto il batage mediatico relativo al suo compenso, con relativi "sdegni bipartisan", un po per l'enormità della cifra richiesta, e un po, per le "clausole" contrattuali...
Per la cifra si sono susseguite voci che andavano dal rimborso taxi al pignoramento del deposito di Paperon de Paperoni, giorni e giorni di multi vaccate per arrivare al "quanto" seguito dal laconico "fioretto" di devolvere tutto in beneficenza...
Se crediamo alle favole...
Poi anche le clausole contrattuali... L'ex molleggiato, che ora si dovrebbe far chiamare "l'artritico", deve avere la totale libertà d'argomento e parola, senza limitazione nei modi e nei tempi (alla faccia della democrazia) non avrebbe ammesso nessun controllo sui testi, vuole un camerino tutto suo in perfetto stile Feng Shui, un letto irto di chiodi, una piscina su cui passeggiare, l'obbligo di rivolgersi a lui con il "pluralis maiestatis", e la libertà di portare a piacimento sulla testa, o una corona di spine (residuato del film "Joan Lui"), una Aureola con luci strobo o un triangolo occhiuto...
Lo dico apertamente: A nonno!! Fatti una tisana rilassante!!!
Tutta sta fufferia mi ha dato lo scazzo, così ieri sera, ma avevo deciso già da mo, il Festivàl (con l'accento sulla "a"), non l'ho guardato...
Come è andata a finire, lo sappiamo tutti, ad una buona risposta di pubblico, fa eco una grande quantità di polemiche...
Fa niente, la colpa è nostra, o meglio, la colpa è di quelli che non pagano il "canone Rai", perché così facendo, la Rai non ha abbastanza soldi per organizzare uno spettacolo decente con artisti veri...
Dannata crisi...
Saluti.

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