domenica 10 febbraio 2013

Basta un dito

Sono le piccole cose che
fanno grandi le persone
                                           Anonimo

E' evidente che l'anonimo autore della frase iniziale viveva in altri tempi...
Adesso delle piccole cose non gliene importa niente a nessuno, anzi si fa a gara a chi le spara più grosse o a chi la combina più grossa...
Così i politici promettono mari e monti, anche senza chiamarsi monti, o promettono milionate di posti di lavoro, anche se non hanno mai lavorato, del resto i politici non li si dovrebbe mai ascoltare, mica tutti, solo i nostri, la dove con nostri intendo tutti quelli italiani...
Tutto è e dev'essere, esagerato, maggiorato, rumoroso, appariscente, inutile e spesso, molto molto spesso, vergognosamente volgare...
Non sto a lamentarmi, è il segno dei tempi, le cose vanno così perché è così che devono andare, se poi sia giusto o meno, chi sono io, o chi siamo noi per giudicare? Tra 10, 20 0 100 anni, ci sarà chi giudicherà al posto nostro, per ora "godiamoci" tutta questa inutile esuberanza e facciamoci travolgere dalle poderose onde dell'inutile abbondanza...

Io probabilmente sono un poverello...
Dico questo perché a me le piccole cose ancora piacciono, mi piace notarle anche quando fanno di tutto per passare inosservate, piccoli gesti, sguardi sfuggenti, attimi minuscoli che, anche quando notati, non cambiano il senso di quel che succede, semmai, quando visti, potrebbero cambiare il senso di colui che li vede, se fossimo all'interno di una favola, nella realtà, gli attimi passano e chi sè visto sè visto...
Metti tanti attimi uno dietro l'altro, mettine tanti tanti e all'improvviso di ritrovi vecchio e stanco di cercare altri attimi...

Ma non è questo il discorso di stasera...
Raramente, molto molto raramente, le piccole cose riescono ad assurgere a grandi risultati, riescono ad avere una visibilità raramente sperata e spesso mal riposta...
Oggi è successa una di quelle rare volte, uno di quegli attimi è riuscito ad abbandonare l'oblio ed è finito negli occhi di tutti...
Tranquilli, non è niente di romantico...
Si tratta del dito medio alzato dall'allenatore Delio Rossi all'indirizzo, forse dei tifosi o di chi che sia, non è importante a chi o perché l'abbia fatto, e per me non è nemmeno importante il gesto di per se, anzi a dirla tutta, non capisco tutto il marasma che ha generato...
Capiamoci.
Quello che è successo, probabilmente è sbagliato, ma cos'è un dito medio se paragonato a tutta la schifezza che gira nel mondo del calcio?
Direi proprio una cosetta da niente...
Forse, e dico forse, forse tutti dovremmo iniziare ad alzare le nostre dita all'indirizzo di tutto quel marciume...
Forse...
Saluti

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