sabato 23 febbraio 2013

Cinque secondi di assoluto terrore...

Il vero amore rende il pensiero 
della morte familiare, facile, 
senza terrori: un semplice 
termine di paragone, il prezzo 
che si pagherebbe per tante cose.
                                                Stendhal

Se avete letto il post di ieri, sapete che il piccolo di casa è ammalato...
Stamattina, come tutte le mattine dell'ultima settimana, c'era da preparare e somministrare la terapia, il bimbo deve prendere un antibiotico dal gusto stomacante, poi passa una quindicina di minuti attaccato all'aerosol, lui mostra qualche rimostranza per l'antibiotico e lo capisco, perché ha un sapore davvero terribile, l'aerosol invece è contento di farlo, forse perché mentre snasa il farmaco si guarda i cartoni animati, fin qui tutto bene, sono efficiente, metodico e preciso, preparo tutto quello che ho da preparare, poi con sistematica "freddezza" mi assicuro che tutto vada a buon fine...
Fredda efficienza...
Ma stamattina, c'era una novità, dovevo fare un iniezione al piccolo...
E che ci sarà mai di difficile, di iniezioni ne ho fatte a pacchi, a me, a conoscenti e anche a perfetti sconosciuti, non è niente di che, si appronta il preparato, si controlla la presenza d'aria nello stesso, si disinfetta la parte poi con uno scatto preciso del polso si infilza la chiappa, un rapido controllo per assicurarsi di non aver centrato una vena, infine lentamente si inietta il farmaco, si pulisce il tutto e il gioco è fatto...
E' molto più facile farlo che dirlo...
Ma un conto è un adulto, un conto è un bambino, se poi quel bambino è il tuo...
La mia fredda efficienza è andata a farsi benedire...
Cioè, tutto è andato benissimo, ho preparato tutto come si deve e sono lì con la chiappetta pulita e disinfettata, la siringa è pronta e io, io sono terrorizzato...
Non è il farmaco e i suoi chilometrici effetti collaterali, non è nemmeno la situazione, avere una siringa pronta tra le mani non è una novità, ma, sono li bloccato, sono bloccato perché so, al di la di quello che continuo a dire al piccolo, so che sto per fargli male, sto coscientemente per far del male a mio figlio...
Si si, so che è per il suo bene, so che il farmaco gli eviterà guai ben peggiori, so tutto, so tutto...
Tutto.
Ma ciò non toglie, sto per far del male al mio piccoletto...
Tutto questo mi passa, in pochissimi secondi nella mente, poi la fredda efficienza prende il sopravvento... 
L'ago sparisce, sangue non ce ne, 
lo stantuffo scende, il bimbo piange, 
sfilo, disinfetto, massaggio, 
lo prendo in braccio, 
coccole, 
coccole, 
coccole...
Arriva la mamma, va in braccio alla mamma...
Riordino tutto, mentre metto a posto cominciano a tremarmi le mani, ripongo tutto mentre comincio a iperventilare, il pupo è in cucina ancora saldamente tra le braccia della mamma, sudo freddo, conosco benissimo i sintomi, faccio finta di niente ma vado in sala a sedermi prima di stramazzare al suolo...
Calmati...
Inspira, pausa, espira...
Calmati...
Pagliuzze colorate negli occhi...
Inspira, pausa, espira...
Calmati...
Grosse gocce di sudore mi colano dalla fronte...
Inspira, pausa, espira...
Va meglio...
Dalla cucina sento ridacchiare i miei due amori...
Va molto meglio...
Mi alzo, vado in bagno, acqua fredda sul viso, mi asciugo e sorrido al fantasma che vedo nello specchio...
Torno in cucina, i pupo mi dice: Papà, vai a prendere le brioche?
Lo abbraccio, me lo spupazzo un pò, ride, ride, ride, lo guardo e dico: 
Allora vuoi la brioche?
Siiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!

La vita va avanti, ma per farlo mi servono delle brioche...
Saluti

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