domenica 17 luglio 2011

Dovresti vergognarti di quello che sei...

Parole...
Sto cercando una chiave di lettura, qualcosa di meno freddo, tagliente, inequivocabile e profondamente doloroso, ma non ci riesco, la frase rimane lì, piantata nella mente, alimentata dal suo stesso male, a corrodere idee, pensieri e sentimenti...
Altre due cose.
La prima, il come. Perché certe frasi, ci possono anche stare, se stai litigando o discutendo, insomma, in quei momenti dove le barriere sono abbassate, quando e l'impulsività a comandare, dove i normali "filtri", a causa della rabbia, hanno le maglie più larghe, perciò può scivolare fuori qualche parola di troppo, qualche frase "pesante" esce, anche se non veramente "sentita", ma appunto scappata nella foga del momento... Ma nel mio caso, la frase non è arrivata in una di queste situazioni, niente discussioni o litigi, il macigno mi è caduto in testa così, dal nulla, inatteso e inaspettato, tanto da lasciarmi interdetto e incapace di alcuna difesa... Silenzio, solo silenzio, sono rimasto zitto mentre il caos mi esplodeva nel cervello...
La seconda, il chi. Perché bisogna valutare anche chi ti dice certe cose, al di là del momento in cui "salta fuori" la frase, perché se è uno sconosciuto, chessò, uno che ti taglia la strada in "rotonda", manco la sento, faccio 60 mila chilometri all'anno, se dovessi arrabbiarmi ogni volta che qualcuno mi insulta inutilmente, sarei uno "schizzato nevrastenico"... Probabilmente, non darei troppo peso alla cosa, anche se fosse un conoscente, perché la mia vena da stronzo egoista cinico, mi mette al riparo da amici e conoscenti con la "voglia" di offendere, poi la mia "naturale" ironia, mi fà sorridere praticamente davanti ad ogni possibile "attacco", dico "praticamente" perché se "l'attacco" arriva da dentro il ristrettissimo cerchio di persone "vitali", quelle per le quali dai e fai tutto e per le quali sei disposto a dare e perdere tutto, allora non c'è difesa, non puoi far altro che rimanere schiacciato, in parte dal "peso" delle parole, ma infinitamente di più da chi quelle parole le pronuncia...
Stasera non va bene, non va per niente bene, lo stronzo egoista cinico, sta di merda, anche perché non so, e probabilmente non saprò mai, perché e come è iniziata la cosa, cos'è che non capisco? Dov'è che manco? Cosa non vedo? Perché sono così confuso?
Merda!
Perché sto così male?
Perché sto così fottutamente male?
 

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