venerdì 8 luglio 2011

Gratta e nasci...

Volevo già postarne ieri di questa NOTIZIA, ma mi sono "concesso" un giorno di riflessione, così, per tastare il polso al discorso e sentire i commenti...
Una lotteria che ti fa vincere un figlio...
Geniale!
Ora, non fraintendiamoci, la procreazione non è un gioco ne tanto meno una pratica da prendere sottogamba, e basta Googolare un po, per conoscere i dettagli del "gioco"...
Praticamente, in Inghilterra sta per partire una lotteria che in caso di vincita, il soldino viene "destinato" per finanziare una procreazione "assistita"...
Ripeto, per me è geniale!
Però, monta la polemica e infuria l'indignazione...
Perché?
Ne ho sentite di ogni tipo!...
In primis, L'immancabile immoralità del discorso, ovviamente tirata in ballo dall'ala più cattolica dei ben pensanti o peggio, quelli che come unica preoccupazione hanno: "ma come si può, quando poi il bambino cresce, dirgli ti abbiamo vinto alla lotteria..."
Commento da folli!
Anzi no, da retrogradi ignoranti...
Ignoranti perché probabilmente i delatori, non si sono neanche presi la briga di leggere la notizia, che come ripeto, è ben spiegata, e retrogradi perché ancora attaccati ad una idea prettamente fisico/penetratoria del discorso.
Ribadisco il concetto, aver figli, in qualunque modo si riesca ad averli, è, e deve rimanere, una "vocazione".
Vi vedo già, con le vostre dita puntate a dire "esagerato! e che ci vuole a far figli"...
Niente.
Questo è il punto.
Niente.
Se fisicamente e mentalmente, tutto va bene, a far figli non ci vuole praticamente niente...
Niente.
Siete d'accordo?
Io no.
Perché?
Perché dico che ci vuole la vocazione per aver figli?
La risposta ci farà cadere nel banale, ma tanté...
  • Punto uno. Se volete, il più brutto, perché non è mica il dottore a "prescriverci" la gravidanza...
  • Punto due. Se volete, il più banale, i figli ti cambiano la vita, non necessariamente in meglio...
  • Punto tre. Se volete, il più egoista, i bimbi ti riducono/cambiano/annichiliscono, le abitudini...
  • Punto quattro. Se volete, il meno considerato, un figlio mette a durissima prova il rapporto...

Quindi, siete d'accordo, adesso, che ci vuole la vocazione? Ma non quella al "sacrificio" genitoriale, bensì quella all'amore incondizionato.
I figli vanno "cercati" per amore, per amore alla vita, per amore alla donazione dell'amore stesso...
Si sfiora il concetto di "fede spirituale" cioè quello di credere, al di la di qualsiasi tangibilità, credere, perché si vuole credere...
Fede, amore e vocazione, sembro quasi un prete... Del resto, quando si parla di fede, le religioni sono le prime cose che vengono in mente, in effetti, la dedizione ai sacramenti non è dissimile alla dedizione genitoriale...
Quindi tornando a bomba al discorso iniziale, Giochereste alla lotteria per avere un bambino?
Io si.
Se avessi già percorso tutte le vie "normali" senza successo, in aggiunta a tutti gli altri "metodi tradizionali", Perché no?
Direi che fin qua, va tutto bene, non ci siamo fatti prendere dalla facile retorica o da quei "perbenismi" più falsi che utili, però, la vena cinica che scorre in me, non può fare a meno di avere un pensiero diverso, ripeto al di la del buonismo, e se non centrasse niente il miraggio di una gravidanza "facile e pagata", se non centrasse la voglia di aiutare chi non riesce a diventare genitore, se tutto questo fosse solo l'ennesima fantasiosa trovata per vendere "quote" della nuova lotteria?
Cosa ne dite voi? Sono il solito stronzo egoista cinico?
Saluti.
Per il link, ringrazio LaStampa.it

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