mercoledì 13 marzo 2013

L'abemus, oooo ssi, l'abemus...

E con questo siamo a tre...
La frase "ad ogni morte di
papa"...
Comincia ad avere un che di 
diverso, oserei dire, noioso.
                                   Lorenzo Reschiglian

Sapete che ce?
Questo nuovo Papa mi piace, non è giovanissimo, o meglio è un pò troppo vecchiarello, ma sembra tener botta, ha decisamente una bella cera, un sorriso pulito e due occhi che sanno di sincerità...
Speriamo bene...
Certo non avrà vita facile...
Già, perché sarà il fautore, o il responsabile, di dare il via ad un grande cambiamento, cambiamento che ha solo due vie, uno è quello dove trasporterà questa stanca, obsoleta e sporca chiesa nel nuovo millennio, rendendola, o meglio riportandola, ad una dimensione più umana, una chiesa fatta da uomini per gli uomini, una chiesa meno attaccata agli orpelli, ai fasti, ai dogmi che col loro peso la stanno affossando nel paludoso oblio dell'immobilismo, oppure, ed è la seconda via, se il suo operato non risultasse abbastanza innovativo ed incisivo, decreterà la morte della chiesa così come la conosciamo adesso...
Ora, non so se vivrò tanto a lungo per vedere un prete che si sposa, o follia delle follie, un prete donna, ma chissà, se mi mantengo un pò, forse alla pensione ci arrivo, e allora magari...
Speriamo, lo spero davvero, spero che la chiesa torni ad essere quello che era, quello che chi l'ha fondata volesse che sia, cioè, un esempio da seguire...
Io incrocio le dita...
Se così non fosse, spero almeno d'arrivare alla pensione...
Saluti


Il paradiso geme al fondo della coscienza, 
mentre la memoria piange. 
Ed è così che si pensa al senso metafisico 
delle lacrime e alla vita come al dipanarsi 
di un rimpianto
                                                         Emil Cioran

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