lunedì 20 giugno 2011

L'abito fa il monaco... e già...

Libero arbitrio.
Che fesseria...
Rinunciare alla politica, nel senso, rinunciare a scrivere e postare di politica?... Mai!
Anche se frotte di fan, torme di sostenitori, sciami di blogger e transumanze di lettori, prudenti, mi sconsigliano nel continuare? Ripeto, MAI! Io non mollo! Certe cose vanno fatte, certe verità, anche scomode, vanno dette! La libertà non accetta limiti o paletti, la libertà, non ha e non può essere confinata, la libertà deve essere lasciata raminga nel vento...
Pensavo...
Poi un giorno...
E' arrivato un omino, elegantemente vestito di un pregevole "gessato" blu, lui, occhiali da sole scurissimi, sussurra continuamente, minchia, minchia, dal taschino estrae un pettine d'avorio, lucido e finissimo, si sistema con misurata cura i capelli corvini unti di brillantina, ripone l'osso e toglie un pelucco, che vede solo lui, dall'impeccabile doppiopetto e si ferma, immobile, mi fissa, sento chiaramente il suo sguardo dietro quelle lenti scure, attimi che pesano, poi con un filo di voce, parla e...
Mi ha fatto un discorso che comprendeva, me, una testa di cavallo, un pilone dell'autostrada e delle "scarpe" di cemento...
Poi, pulendosi le unghie con un "serramanico" lungo come il mio braccio, mi "consiglia" di cambiare argomento per il blog...
A quel punto, io che sono una personcina ben educata, per non mancare di rispetto ad un omino tanto garbato, ho serenamente preso la decisione di non parlare più di politica nel mio blog...
Certo, mi tengo la facoltà, sperando di non risultare maleducato, di redigere qualche sporadico post, in caso dovesse succedere qualcosa di importante, o se qualche irrinunciabile notizia si affacciasse alla ribalta della cronaca, chessò:
Il ritrovamento di un cervello, non fossile, in parlamento o di un profilattico, non usato, alla camera, del resto mi toccherà rinunciare alle tette della Carfagna, alle labbra della Carlucci, alle cosce della Brambilla, alla simpatia della Bindi, dovrò smettere di seguire gli avvincenti dibattiti a chi ce l'ha più grosso, più duro, a chi proprio non riesce a tenerlo nella mutanda o chi ce l'ha sempre in testa, spesso al posto della testa...
Noi per fortuna non avremo mai il dubbio di dove lo prenderemo...
Rinunciare alla politica significa anche, da una parte: non poter seguire le "sofferte" e lunghissime sedute dove decidere se è giusto abbassare le tasse al popolino dello 0,0001 %; Dall'altra quelle votazioni "lampo" dove decidere di aumentare a proprio favore, di quel paio di migliaia di euri, quello "striminzito gettone di presenza"... E come non capirli, quando votano no alla prima proposta e si alla seconda... Dopotutto, a noi lo "zero virgola" non ci cambia la vita, al contrario a loro quei 20 mila euri totali che si beccano ogni mese servono... Provateci voi a stare mesi e mesi lì a far niente, quattro spiccioli per non annoiarsi, glieli vogliamo concedere a questi poveretti?
Saluti.

1 commento:

  1. Libertà, parola grossa, certo le scarpe di cemento sono un argomento convincente... In ogni caso dopo 2 anni che i nostri cari politici sono lì a divertirsi, percepiscono una pensione per continuare a fare a casa quello che facevano alla camera ed al senato. Alla fine cambiano i commensali, ma si spartiscono sempre il lauto pasto...

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