giovedì 6 settembre 2012

La sottile linea...

Un piccolo filo, sostiene il
peso della razionalità, un
grande peso grava sulla
bilancia della volontà...
                                       Lorenzo Reschiglian

Sappiamo ancora sognare?
Non mi capita spesso, so quel che dicono gli esperti, cioè che si sogna sempre quando si dorme, ma perché i sogni ci rimangano in mente, li si deve avere in determinati momenti del sonno, le famose "fasi"...
Ma cosa sono, in fondo, i sogni?
Possono essere veramente la trasposizione di ciò che vogliamo? La trasposizione onirica delle nostre necessità o dei nostri desideri?
Perché no?
Ma quali possono essere i miei desideri, quando sogno un Concorde che fa balorde evoluzioni in volo prima di atterrare?
Mmmmm...
A me non viene in mente nessuna interpretazione, forse ci vuole un esperto o un folle...
E se invece non avessero proprio alcun significato?
Se fossero solo una disordinata accozzaglia di immagini buttate lì a caso da un cervello "sovraccarico"? Se i sogni fossero solo il "troppo pieno" del contenitore, il cascame dei pensieri, l'esubero dei concetti...
Pensa che fregatura...
Centinaia d'anni, migliaia di interpretazioni e milioni di parole, totalmente inutili perché i sogni sono solo la pattumiera dl cervello...
E' un'ipotesi come un'altra...
C'è sempre una linea di demarcazione tra quello che è, o che vorremmo che sia, e quello che è in realtà, o che in realtà dovrebbe essere...
Anche adesso, la linea tra quello che sto scrivendo e quello che vorrei scrivere, cioè tra quello che verrà letto, rispetto a quello che vorrei si capisse, è sottile, sottilissima ma sufficiente a far sì che non si capisca nulla di quello che vorrei si capisse...
Non è molto chiaro neanche a me che sto qua a pigiare tasti...
Però, il più delle volte, sognare è piacevole, nel senso che un bel sogno ci fa risvegliare di buon umore e questo buon umore ci accompagna tutta la giornata, rendendola involontariamente positiva...
I miei sogni, ultimamente, mi regalano risvegli angoscianti e pesanti, motivi per i quali, durante la giornata cerco di trovare ogni possibile spunto o motivo per ridere...
Cadere, un tonfo nel risveglio e quelle pagliuzze colorate negli occhi, mentre tutto lampeggia sommessamente nel buio, la necessità di qualcosa che mi confermi la realtà, orecchie tese alla ricerca di quei suoni famigliari, il sommesso, sottile e rassicurante respiro del bimbo, la tiepida presenza di Odette addormentata al mio fianco, piano piano il mondo torna a palesarsi con la sua ingombrante presenza, piano piano il cuore torna a battere regolarmente e mi consente di tornare a chiudere gli occhi, riaddormentarsi chiedendo al proprio cervello un attimo di pausa, fermati solo quel poco che basta per farmi scivolare nel buio...
Saluti

Nessun commento:

Posta un commento