mercoledì 25 aprile 2012

Giornata mondiale del libro

Viaggiare in tutto il mondo
conosciuto e in migliaia di 
mai visti, conoscere milioni 
di persone diverse e altrettanti
extraterrestri, vivere emozioni,
questo è leggere un libro...
                         Lorenzo Reschiglian


Ed eccoci, io e il mio mal di testa, anche stasera a far a botte per vedere chi la spunta...
Sono un buon combattente, ho una soglia del dolore piuttosto elevata, solitamente cedo ai medicinali solo quando mi sembra di avere Thor che mi prende a martellate...
Non succede molto spesso, Thor ha ben altro a cui pensare...
Ma se la "Vedova nera" si facesse un giretto su di me, potrei anche tenermi il mal di testa...
Sicuramente non diventerei verde dalla rabbia, se mai, rosso per la vergogna date le mie "prestazioni"...

Sembra che stia facendo il marchettone per l'uscita di "the avengers", non è così, non mi paga nessuno, purtroppo...
Ma prendo spunto.
Leggevate i fumetti da ragazzini?
Io no, a parte "Alan Ford e il gruppo tnt" non ne leggevo, trovavo fosse una perdita di tempo, prima venni morso dal tarlo dei libri, grazie alla pazienza e lungimiranza di un mio insegnante di lettere, che nel periodo estivo, come compiti a casa, amava assegnare dei libri per i quali poi ci chiedeva lo spiegone, una sorta di riassunto che doveva essere "interpretato" e non scritto...
Era un genio... O un folle, è lo stesso...
Il primo anno che mi tocco questa "follia", rischiai di prenderla male, perché il prof, distribuiva i libri in classe, spiegando perché quel tal libro era assegnato a quel tale alunno, beh, durante questa "distribuzione" vidi passare di mano dei tomi non indifferenti, dai promessi sposi a guerra e pace, da cuore alla divina commedia...
Ero terrorizzato, ma notai che questi tomoni finivano sempre in mano ai secchioni, mentre a quelli bravi arrivavano letture meno impegnative, io che da sempre sono un realista pensai: Se la scelta è proporzionale alla voglia/capacità, a me consegnerà un "topolino"...
Non fu così...
Intanto mi lasciò per ultimo, suonò la campanella, che quel giorno non significava semplicemente la fine delle lezioni, ma l'inizio delle vacanze estive, dopo che tutti furono usciti, mi guardò e disse: Non sarebbe giusto non darti niente, ma voglio anche essere sicuro che ciò che ti darò, venga letto d'accordo? Annuii, allora lui dalla sua valigetta tirò fuori un libercolo con la copertina rossa, il titolo su di essa era "squarciò", lo presi...
E la mia vita cambiò...
Non ci misi tutta l'estate a leggerlo, bastò una mezza giornata di pioggia...
Quell'estate lessi moltissimo e comprai il mio primo libro, primo di una lunghissima e ancora non interrotta serie...
Quel giorno, quel professore, mi fece il più bel regalo del mondo, mi regalò la curiosità...
Saluti

1 commento:

  1. "Squarciò" di Solinas...beh, lui in fondo era uno sceneggiatore..credo che il tuo professore sia stato decisamente geniale (e non folle) nel darti questa lettura.
    Leggere quel libro è un pò come vedere scorrere davanti agli occhi le novelle che racconta.
    Immagino che volesse farti capire come si potesse "vedere" mondi diversi attraverso parole stampate..anche solo su "libercolo rosso"...

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